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Resoconti stenografici delle indagini conoscitive

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XVIII Legislatura

IX Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 25 di Giovedì 9 luglio 2020

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Morelli Alessandro , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLE NUOVE TECNOLOGIE DELLE TELECOMUNICAZIONI, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA TRANSIZIONE VERSO IL 5G ED ALLA GESTIONE DEI BIG DATA

Esame e approvazione del documento conclusivo.
Morelli Alessandro , Presidente ... 3 
Bella Marco (M5S)  ... 3 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 3 
Mulè Giorgio (FI)  ... 3 
De Lorenzis Diego (M5S)  ... 4 
Capitanio Massimiliano (LEGA)  ... 4 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 4 
Mulè Giorgio (FI)  ... 4 
Morelli Alessandro , Presidente ... 5 
Mulè Giorgio (FI)  ... 5 
Morelli Alessandro , Presidente ... 5 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 5 
Mulè Giorgio (FI)  ... 5 
Morelli Alessandro , Presidente ... 5  ... 5 
Capitanio Massimiliano (LEGA)  ... 5 
Morelli Alessandro , Presidente ... 5 
Zanella Federica (FI)  ... 5 
Morelli Alessandro , Presidente ... 5 
Zanella Federica (FI)  ... 5 
Morelli Alessandro , Presidente ... 6 
Mulè Giorgio (FI)  ... 6 
Morelli Alessandro , Presidente ... 6  ... 6 

ALLEGATO: Documento conclusivo approvato ... 7

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Partito Democratico: PD;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro: Misto-NI-USEI-C!-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa: Misto-CD-RI-+E;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE;
Misto-Popolo Protagonista - Alternativa Popolare: Misto-PP-AP.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ALESSANDRO MORELLI

  La seduta comincia alle 14.55.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Esame e approvazione del documento conclusivo.

  PRESIDENTE. Il calendario dei lavori reca l'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big data.
  Nella seduta odierna, in esito all'ampia indagine conoscitiva svolta dalla Commissione, presento una proposta di documento conclusivo, che è già stata anticipata a tutti i membri della Commissione mediante posta elettronica in data 12 giugno 2020.

  MARCO BELLA. Grazie, presidente. Io sono un docente universitario di chimica. Mi sono permesso di suggerire una modifica per quanto riguarda i risultati dell'Istituto Ramazzini. Si tratta semplicemente di una correzione dal punto di vista scientifico, una revisione di quello che i rappresentanti dell'Istituto hanno affermato. Ovviamente è stato riportato fedelmente quanto è stato detto in audizione dall'Istituto Ramazzini; tuttavia, l'ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection), che è la commissione europea che ben conoscete, ha rivisto i dati dell'Istituto Ramazzini e ha mosso delle osservazioni importanti, facendo presente che quei dati non sono statisticamente significativi. Io mi sono permesso di aggiungerlo come correzione, spiegando che quei dati non è che sono sbagliati, ma semplicemente non hanno significato, perché in realtà l'ICNIRP ha osservato che questo incremento di patologie tumorali avviene esclusivamente nei ratti maschi, esclusivamente a 50 volt/metro. L'anomalia di quei dati è che nel gruppo di controllo c'è uno «zero», quando l'ICNIRP dice: «Dalla vostra sede storica dovreste averne almeno due». La modifica riflette quindi qual è il parere dell'ICNIRP.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Io vorrei dire che condivido la proposta di modifica del collega Bella, perché non cambia lo spirito di quello che era stato scritto. Già nel documento abbiamo detto che questi dati sono controversi a livello scientifico, e quindi la precisazione del collega in sostanza esplicita ulteriormente il significato di questa controversia.

  GIORGIO MULÈ. Grazie, presidente. Ringrazio il collega per la proposta di modifica, perché mette in luce quello che di fatto abbiamo approfondito in questi mesi: cioè sgombra il campo da quello che è un pregiudizio, che spesso è accompagnato da una finta scientificità o comunque una scientificità addomesticata a una parte in campo. Osservo però, presidente, a questo punto e mi rivolgo anche ai relatori: quel che correttamente il collega ha messo nel recinto della scienza e della verità a pagina 35-36 del documento, poi a pagina 39 quasi lo disconosciamo, là dove invece noi diciamo che tutto quello che abbiamo detto «potrebbePag. 4» (quindi in modo ipotetico) comunque far avviare una riflessione sulla possibilità di un lieve aumento dei limiti previsti.
  Ma se abbiamo detto tre pagine prima che le prove scientifiche non ci suggeriscono alcun tipo di evidenza e di soglia di attenzione per ritoccare i limiti, perché dobbiamo avere - uso un termine per farmi capire - la pavidità di non guardare le cose come stanno? Perché dobbiamo comunque avviare una riflessione per un lieve aumento? Se abbiamo avuto coraggio, e ripeto, il coraggio che deriva dalla scientificità, e di questo continuo a darne atto al collega, perché lo dobbiamo perdere quattro pagine dopo?
  Converrà allora riflettere sul terzo paragrafo di pagina 39, trovando una formula che, senza aprire a qualsiasi limite, possa essere meno ostativa, non ad avviare una riflessione, ma alla possibilità di aumentare i limiti. Perché la riflessione è quella che è contenuta in queste pagine! Noi abbiamo riflettuto. Noi siamo arrivati a determinare il recinto nel quale ci muoviamo, e all'evidenza dei dati scientifici, e di quelli che scientifici non sono, siamo nelle condizioni, a mio giudizio, di poter dire non di avviare la riflessione, ma di avviare la possibilità di aumentare i limiti previsti. Tutto qui. Grazie, presidente.

  DIEGO DE LORENZIS. Presidente, intervengo soltanto per dire che la relazione e anche le osservazioni che ha avanzato il collega sono assolutamente congrue con lo spirito dei lavori di questa Commissione e con le audizioni che abbiamo tenuto. Credo quindi sia una modifica assolutamente da recepire.

  MASSIMILIANO CAPITANIO. Grazie, presidente. In effetti la proposta di modifica ci era arrivata via e-mail; però, avendo condiviso lo spirito di un documento comune, proprio per evitare quelle contraddizioni di cui parlava il collega Mulè, sul modus operandi ritengo di avere qualche perplessità sull'inserimento di alcuni elementi che vanno a sbilanciare un equilibrio che abbiamo comunque condiviso tutti insieme. Anche perché, facendo riferimento all'Istituto Ramazzini, è vero che vengono posti dei numeri in maniera asettica e scientifica, però a questo punto bisognerebbe anche spiegare cosa si intenda per «svolto esponendo con continuità animali da laboratorio...», in modo da essere più chiari; indicando cioè per quante ore consecutivamente, perché quello è un parametro fondamentale per dare l'idea, perché per «continuità» uno potrebbe immaginare un'ora piuttosto che ventiquattro ore consecutive.
  Quindi da parte nostra ci sono parecchie perplessità sul fatto di accogliere proposte di modifica del documento dell'ultimo minuto, anche perché è un dato, questo, che va a sbilanciare l'equilibrio che abbiamo raggiunto in Commissione. Però se poi la maggioranza decide di procedere in questa direzione, cerchiamo perlomeno di precisare meglio questo inserimento. Grazie.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Io devo dire che abbiamo valutato tutti insieme, come ha detto adesso il collega Capitanio, complessivamente questo aspetto. Tutti quanti noi l'avremmo scritto diversamente, perché in questa Commissione abbiamo tutta la consapevolezza che la coerenza porta verso certe scelte; però viviamo in un mondo in cui il tema del 5G già così com'è, con queste frequenze e con questi standard, sta creando dei problemi.
  Ritengo quindi opportuno assumere al riguardo una posizione netta e coerente con le valutazioni scientifiche che abbiamo ascoltato da coloro che abbiamo audito. Avanzo un'unica proposta, ma non so se può andare bene: invece di «potrebbe» si potrebbe scrivere «dovrebbe», però questa è l'unica cosa che mi sento di poter proporre.

  GIORGIO MULÈ. Provo ad illustrare meglio la proposta di modifica del terzo paragrafo di pagina 39: «Il fatto che gli studi non abbiano dimostrato una maggiore incidenza di rischi per la salute nei Paesi che adottano i meno stringenti standard internazionali (che prevedono limiti di Pag. 510 volte superiori) - qui comincia la modifica - induce a valutare un intervento per aumentare i limiti previsti...», e poi il resto rimane così com'è.

  PRESIDENTE. Vorrei fare una precisazione perché sia chiaro a tutti. Noi abbiamo svolto una serie di sedute che hanno portato alla redazione del documento conclusivo dell'indagine. Oggi non siamo nella fase emendativa di quel testo, siamo nella fase di approvazione del documento conclusivo.

  GIORGIO MULÈ. Sarei d'accordo con il Presidente se non fosse stata avanzata, nel frattempo, una proposta di modifica da parte del collega Bella.

  PRESIDENTE. Possiamo anche non accogliere la proposta di modifica del collega Bella. Ricordo che ci siamo dati un termine per avanzare proposte di modifica o di integrazione del documento, termine che ora è scaduto. Quindi mi assumo la responsabilità di dire che se ci fosse stata l'unanimità, avremmo potuto accoglierla perché sarebbe stato un argomento assolutamente condiviso. Visto che evidentemente l'unanimità non c'è, mi assumo la responsabilità di dire che purtroppo il termine per le proposte di modifica è scaduto e tutti ne erano a conoscenza; quindi non possiamo accogliere questa proposta di modifica.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Credo che possiamo verificare se c'è l'unanimità sulla proposta di modifica del collega Mulè. Chiederei alla presidenza di consentire al collega Mulè di ripetere la proposta di modifica.

  GIORGIO MULÈ. A pagina 39 del documento, dopo la parentesi, alla chiusura della parentesi: «...i meno stringenti standard internazionali (che prevedono limiti di 10 volte superiori) induce a valutare la possibilità di un intervento per aumentare i limiti previsti...», eccetera eccetera.

  PRESIDENTE. Propongo di sospendere brevemente la seduta al fine di valutare la formulazione migliore di tali modifiche.

  La seduta sospesa alle 15.05 è ripresa alle 15.10.

  PRESIDENTE. Chiedo ai colleghi se vi siano ulteriori proposte di modifica del documento in esame.

  MASSIMILIANO CAPITANIO. Per quanto riguarda la pagina 35 del documento, dove si dice: «svolto esponendo con continuità animali da laboratorio», si potrebbe precisare aggiungendo: «svolto esponendo con continuità e per tutta la durata della loro vita animali da laboratorio». Così almeno per chi volesse approfondire, lasciamo agli atti che si tratta di un esperimento e non della normalità, perché non risulta che alcun essere umano verrà sottoposto con continuità e per tutta la durata della vita a un campo elettromagnetico.

  PRESIDENTE. A un campo elettromagnetico di quel genere.

  FEDERICA ZANELLA. Grazie. Vorrei proporre una modifica a pagina 80 del documento. So che c'è stata una discussione sul punto nel corso della quale si è scelta la formulazione più equilibrata possibile, perché ci sono al riguardo sensibilità diverse, però io sono sempre molto attenta quando si parla di rete unica. Non vorrei che il termine «nazionale» venisse interpretato non come accezione territoriale ma come accezione di rete nazionalizzata, pubblica. Se ci fosse modo di chiarire questo... So che si è discusso sul termine «federata», che è stato declinato come «a fattor comune le infrastrutture già esistenti sul territorio», e quindi sulle sinergie infrastrutturali siamo d'accordo; certo, il termine «federata» avrebbe escluso un'accezione nel senso di rete «nazionalizzata» rispetto invece al termine «nazionale».

  PRESIDENTE. Allora aggiungiamo e mettiamo «sul territorio nazionale». Giusto, collega Zanella?

  FEDERICA ZANELLA. Rete unica sul territorio nazionale. Nazionale nel senso di Pag. 6«sul territorio nazionale», perché altrimenti potrebbe essere male interpretato.

  PRESIDENTE. Sta bene. Se non ci sono ulteriori suggerimenti... Onorevole Mulè.

  GIORGIO MULÈ. Giusto per capire: quindi è decaduta qualsiasi possibilità di aggiustamento del testo di pagina 39 sugli standard? Nessuna possibilità di intervento?

  PRESIDENTE. Sì, è decaduta perché non c'è una posizione unanime al riguardo.
  Pongo quindi in votazione il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big data, come testé riformulato (vedi allegato).
  È approvato all'unanimità.

  PRESIDENTE. Grazie per il lavoro svolto da parte di tutti i componenti della Commissione.

  La seduta termina alle 15.15.

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