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NATO - Attività svolta

Visita in Bosnia Erzegovina della Sottocommissione Transizione e sviluppo – Sarajevo, 7-9 giugno 2022
La Bosnia-Erzegovina si trova ad affrontare la più grave crisi politica dalla fine della guerra civile quasi trent'anni fa. Dopo un decennio di crescenti tensioni interne e di mancanza di attenzione internazionale, le spaccature politiche nel Paese si sono recentemente aggravate, mentre la guerra della Russia contro l'Ucraina e l'ingerenza nei Balcani occidentali hanno messo in luce le vulnerabilità del Paese. Sia la NATO che l'UE hanno espresso una crescente preoccupazione per la situazione della sicurezza in Bosnia Erzegovina al punto che, come misura precauzionale per rafforzare la stabilità, l'Unione Europea ha rinforzato la missione EUFOR Althea. I parlamentari hanno incontrato a Camp Butmir, sede del Quartier generale NATO e della Missione Althea, il Comandante NATO generale Pamela McGaha, e il Comandante di EUFOR, il Maggiore Generale Anton Wessely. Quest'ultimo ha dichiarato alla delegazione che si tratta di una "misura prudente a causa delle tensioni e delle potenziali ricadute dell'Ucraina". A novembre, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite deciderà sul rinnovo del mandato dell'EUFOR. Alcuni oratori hanno sottolineato la forte determinazione europea e nordamericana a mantenere una presenza militare per salvaguardare la sicurezza di tutti nel Paese. L'emigrazione di massa di giovani rappresenta una delle tendenze più preoccupanti del Paese. Nell'incontro con il Direttore esecutivo del capitolo BiH di Transparency International è stato sottolineato che la corruzione dilagante ha precluso le opportunità agli elementi più dinamici della società, lasciando a molti poca scelta se non quella di emigrare nell'UE. Nel corso della visita, i parlamentari hanno incontrato anche l'Alto rappresentante per la Bosnia-Erzegovina, Christian Schmidt, con cui si è parlato dell'organizzazione delle prossime elezioni del 2 ottobre. Un altro tema approfondito nella discussione è stato il ruolo della Russia che rappresenta un fattore politico di enorme portata in alcune parti del Paese, in particolare nella Republika Srpska, e contribuisce a inasprire le divisioni e l'instabilità politica. Alla missione hanno preso parte il deputato Luca Lotti e il senatore Adriano Paroli che, a margine dei lavori, hanno incontrato l'Ambasciatore d'Italia a Sarajevo, Marco Di Ruzza.
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