La missione di osservazione delle elezioni presidenziali in Georgia è stata la prima missione cui hanno partecipato i componenti della nuova delegazione italiana all'Assemblea parlamentare dell'OSCE. La missione OSCE/ODIHR, composta da 14 esperti internazionali, affiancati da 28 osservatori di lungo termine sotto la guida dell'Amb. Geert-Hinrich Ahrens; oltre 350 osservatori di breve termine hanno monitorato le urne il giorno delle elezioni. Kristian Vigenin (Bulgaria) è stato nominato Coordinatore speciale e Leader degli osservatori di breve termine mentre la Delegazione dell'Assemblea OSCE era guidata da Margareta Cederfelt (Svezia). La Delegazione italiana all'Assemblea OSCE, composta dal deputato Paolo Grimoldi e dai senatori Luigi Augussori, Gianluca Castaldi e Paola Taverna, ha svolto l'osservazione elettorale nei sobborghi di Tbilisi e a Mtsketa, l'antica capitale georgiana.
Secondo la Dichiarazione preliminare rilasciata dall'OSCE/ODIHR all'indomani del voto svoltosi il 28 ottobre 2018, le elezioni sono state competitive e amministrate con professionalità; la campagna elettorale è stata libera e ai cittadini è stata garantita la massima libertà di scelta, nonostante alcuni casi di utilizzo improprio di fondi pubblici, o di coinvolgimento non sempre in linea con la legge di alcuni funzionari facenti parte del partito di governo. Non avendo nessuno dei candidati ottenuto il 50% più uno dei consensi, si rende necessario un secondo turno elettorale, fissato per il 28 novembre. Si contenderanno la carica presidenziale i due principali candidati in corsa: Salome Zurabishvili, sostenuta da Sogno georgiano, che ha ottenuto il 38,7% dei voti contro il 37,7% ottenuto dal principale candidato dell'opposizione, Grigol Vashadze, ex ministro degli esteri. Il nuovo presidente resterà in carica per 6 anni; a seguito delle ultime modifiche della Costituzione, dopo il 2024 il presidente sarà eletto da un collegio elettorale composto da 300 tra parlamentari e amministratori locali e regionali.