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Resoconti delle Giunte e Commissioni

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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 giugno 2019
199.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-02231 Sisto: Sulle questioni relative alla riorganizzazione delle questure.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  il progetto di riorganizzazione degli uffici periferici dell'amministrazione della Pubblica Sicurezza si basa su una preliminare attività di analisi di dati ed informazioni, con la finalità di individuare per le diverse strutture territoriali le eventuali criticità in termini di concreto impiego delle risorse e le reali esigenze operative e funzionali, alla luce dei relativi carichi di lavoro.
  Gli indicatori utilizzati, elaborati in un indice sintetico validato scientificamente con la consulenza dell'ISTAT, sono quelli riferibili alle attività di polizia integrati con gli indicatori di contesto riferibili ai dati strutturali di ogni provincia.
  È stata dunque elaborata una suddivisione delle Questure in due fasce: quella da Dirigente Generale e quella da Dirigente Superiore, in ragione delle criticità emerse e dei carichi di lavoro rilevati.
  In particolare, le Questure di Padova, Verona, Brescia, Bergamo, Caserta e Salerno rientrano tra quelle di fascia da dirigente generale, mentre la Questura di Foggia in quella da dirigente superiore.
  Per tutte le Questure menzionate è stata prevista una dotazione organica a regime superiore a quella effettiva attuale, con un considerevole incremento, per ognuna, di operatori del ruolo ordinario di polizia.
  L’iter di modifica al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208, recante «Regolamento per il riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza», è in fase di definizione.
  Infatti, lo schema di Regolamento è stato sottoposto, in via preliminare, al favorevole esame del Consiglio dei Ministri, il 20 maggio scorso.
  Si procederà, adesso, a sottoporre il provvedimento al previsto esame del Consiglio di Stato e al successivo parere delle Commissioni parlamentari, per essere, poi, sottoposto nuovamente alla definitiva approvazione del Consiglio dei ministri.
  A questo piano riorganizzativo si accompagnerà l'assunzione entro il prossimo aprile del 2020 di 3 mila nuovi agenti per rafforzare gli uffici di polizia.
  Lo prevede il piano di potenziamento presentato nei giorni scorsi alle organizzazioni sindacali del personale. I 2.988 nuovi agenti saranno assegnati in tre fasi: 483 agenti entro il prossimo luglio, 654 entro fine anno e 1.851 entro aprile 2020.
  In particolare, 2.094 unità sono destinate alle questure, 539 alle specialità, 149 alle frontiere, i restanti saranno utilizzati in altri compiti d'istituto. Il potenziamento avverrà sulla base del citato piano di riorganizzazione delle questure e tenendo conto della differenza tra personale presente e nuovi organici.
  A giugno il nuovo concorso permetterà di assumere 1.515 agenti che saranno operativi entro fine 2020, consentendo di destinare ai presidi di polizia complessivamente 4.503 agenti.
  L'obiettivo del Governo è assumere nei prossimi anni circa 8 mila donne e uomini delle Forze dell'Ordine in più tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza oltre ai Vigili del Fuoco.

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ALLEGATO 2

5-02232 Magi: Sulla partecipazione del Prefetto di Viterbo a iniziative politiche di partito.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  in relazione a quanto segnalato nell'atto di sindacato ispettivo sono state acquisite informazioni dal Prefetto di Viterbo che vado ad esporre in sintesi.
  Il Prefetto ha riferito, in merito all'episodio del 24 giugno 2018, che lo stesso si trovava a cena in un ristorante del centro di Viterbo, in forma privata, con la famiglia e alcuni amici, e non ha potuto esimersi dal congratularsi con il neo eletto sindaco della città capoluogo Giovanni Arena.
  Per quanto riguarda gli eventi richiamati dagli interroganti, il Prefetto ha precisato che si trattava di incontri che hanno costituito l'occasione per rappresentare a figure istituzionali il quadro delle problematiche e delle criticità di ordine socio-economico del territorio viterbese.
  Infatti, gli incontri sia con il Ministro dell'Interno Salvini che con gli altri Ministri che hanno visitato la Provincia vanno considerati come impegni a carattere istituzionale e legati alla veste del Prefetto quale rappresentante del Governo nella Provincia.
  Per quanto concerne, poi, la presenza a Tarquinia il 4 ottobre 2018, il Prefetto ha specificato che in quella occasione ha preso parte, in forma esclusivamente privata, ad una cena in cui si festeggiava il compleanno di uno dei commensali.
  Quanto poi alla nomina del commissario prefettizio e del sub commissario del comune di Tarquinia, sciolto anticipatamente per dimissioni del sindaco, si rappresenta che l'individuazione degli stessi è avvenuta secondo la prassi, al fine di ricercare professionalità idonee ed avulse dal contesto ambientale, nell'intento di garantire la terzietà e la neutralità necessaria per la gestione delle complesse problematiche che affliggono il territorio di quel comune.
  Il rappresentante del Governo ha ribadito che il suo modus operandi è stato sempre improntato al ruolo istituzionale proprio della figura del Prefetto, vicino alle problematiche degli enti territoriali, ai bisogni della collettività e di tutte quelle aggregazioni che rappresentano sul territorio interessi diffusi, a prescindere dal colore politico delle amministrazioni.
  Più in generale, posso assicurare che l'Amministrazione dell'Interno, ed in particolare i Prefetti in sede, sono chiamati ad esercitare le proprie funzioni con imparzialità, lealtà ed equidistanza rispetto alle dinamiche politiche contingenti.
  La terzietà dell'istituto prefettizio è un patrimonio comune che nessuna parte politica, e tanto meno questo Governo, ha interesse a compromettere in quanto strettamente connessa al ruolo di garanzia esercitato nell'ambito dei diritti di cittadinanza e della funzione di raccordo tra il Centro e le Autonomie Locali.

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ALLEGATO 3

5-02233 Brescia: Sulle spese sostenute dallo Stato per lo svolgimento delle elezioni europee e sulle relative finalità.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  è necessario preliminarmente osservare in relazione alle consultazioni elettorali del 26 maggio che, allo stato, non è possibile, in ragione del ristrettissimo tempo trascorso dal loro svolgimento, fornire un quadro analitico dei costi effettivamente sostenuti dallo Stato e dagli altri enti territoriali interessati.
  Com’è noto, infatti, la rendicontazione è tuttora in corso e, in particolare, ai fini del rimborso degli oneri sostenuti, i comuni sono tenuti a redigere il relativo rendiconto ed inviarlo alle Prefetture entro il termine di 4 mesi dalla data delle consultazioni (26 settembre 2019).
  Al momento dunque è possibile fornire il dato delle risorse assegnate alle Amministrazioni interessate dal Ministero dell'economia e delle finanze, con decreto del 24 aprile scorso, per le consultazioni elettorali del 2019.
  Con il citato decreto sono state attribuite risorse per complessivi 272 milioni e 500 mila euro circa, ripartite tra le diverse compagini ministeriali, secondo la tabella che lascio agli atti di questa seduta (all. 1).
  In particolare al Ministero dell'interno risultano assegnati circa 214 milioni di euro.
  In proposito, posso riferire che in favore dei comuni saranno a breve erogate risorse, a titolo di acconto delle spese sostenute, pari al 90 per cento dei 120 milioni di euro previsti a titolo di rimborso delle spese sostenute per le consultazioni europee sia per l'organizzazione tecnica sia a titolo di compenso spettante in favore dei componenti dei seggi elettorali.
  Per quanto concerne le agevolazioni di viaggio per gli elettori si prevede di erogare circa 8 milioni di euro alle società di trasporto convenzionate con il Ministero dell'interno.
  Il Ministero della giustizia ha poi riferito che, ad oggi, le Corti di Appello hanno chiesto ed ottenuto, l'accreditamento di fondi per circa 1,37 milioni di euro, non escludendo che ulteriori richieste possano pervenire in corso d'anno.
  Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha comunicato che con la somma assegnata, pari a 7,17 milioni di euro, sono state affrontate sia le spese per l'organizzazione delle elezioni nei Paesi dell'Unione Europea sostenute dai 44 Uffici consolari coinvolti, sia quelle sostenute per lo svolgimento delle attività centralizzate.
  Assicuro, in ogni caso, che il Governo potrà riferire con maggiore dettaglio non appena si completeranno le attività di rendicontazione e si disporrà del quadro completo dei costi complessivi effettivamente sostenuti.

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All. 1

Somme assegnate dal MEF con Decreto n. 58369 del 24 aprile 2019 in vista delle consultazioni elettorali del 26 maggio 2019

Ministero dell'economia e delle finanze 27.594.889 
Ministero della giustizia 10.246.364 
Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale 7.175.556 
Ministero dell'interno Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione 13.115 
Dipartimento per gli affari interni e territoriali 176.140.257 
Dipartimento della pubblica sicurezza 33.938.719 
Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie 4.022.645 
Ministero della difesa 13.367.281 
totale 272.498.826 
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ALLEGATO 4

5-02234 Migliore: Sulle iniziative per ripristinare condizioni di legalità e il controllo del territorio nella città e nella provincia di Napoli.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  in merito ai fatti segnalati dall'Onorevole interrogante, si rappresenta che il 1o giugno scorso, a Napoli, personale dell'Arma dei Carabinieri, a seguito di segnalazione, è intervenuto in via Scarlatti ove poco prima alcuni minori avevano esploso in aria colpi d'arma da fuoco a salve, dandosi poi alla fuga. I carabinieri intervenuti sul posto hanno rinvenuto un colpo a salve inesploso. Nella circostanza non si sono registrati feriti.
  Nella stessa serata, in Vico Carrozzieri a Monteoliveto, un giovane, mentre era in compagnia di alcuni amici, è stato prima avvicinato da tre adolescenti presenti sul posto che lo hanno denigrato e strattonato, e successivamente a seguito della sua reazione, un gruppo di adolescenti, sopraggiunto nel frattempo, ha aggredito e malmenato il giovane ed alcuni amici intervenuti in suo ausilio, per poi darsi alla fuga repentinamente.
  Questo quanto ai fatti segnalati nell'interrogazione.
  Più in generale, l'attenzione del Governo per la realtà territoriale di Napoli è, come più volte ribadito, attestata ai massimi livelli.
  La volontà del Governo di riaffermare la legalità, la sicurezza e la presenza dello Stato in un territorio da troppo tempo esposto al condizionamento della criminalità organizzata si traduce in diverse azioni che vanno dall'ampliamento degli organici delle Forze di Polizia al potenziamento della videosorveglianza e, non da ultimo, allo sviluppo di iniziative di inclusione sociale con particolare riferimento ai minori.
  In tale direzione, negli ultimi mesi sono stati inviati a Napoli 137 poliziotti in più. Sappiamo che non basta e per questo intendiamo ulteriormente investire partendo dal piano di riorganizzazione dei presìdi che prevede per Napoli una super questura che passerà dagli attuali 3.740 agenti a 4.332, con un incremento di 592 unità.
  Intanto, per i prossimi mesi estivi, sono già stati programmati rinforzi temporanei dall'Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, per un totale di 111 unità (85 carabinieri e 26 finanzieri).
  Le politiche governative sulla sicurezza e i relativi finanziamenti hanno consentito al Comune di Napoli di assumere, finora, 53 agenti della Polizia locale, entrati in servizio il 31 dicembre 2018. Inoltre per gli anni 2019 e 2020, grazie agli ulteriori fondi sulla sicurezza urbana resi disponibili a dicembre, il Comune potrà procedere all'assunzione di ulteriori 43 vigili urbani a tempo determinato.
  Per il progetto Scuole Sicure il capoluogo campano ha beneficiato di altri 243mila euro, che si sommano alle risorse contro la dispersione scolastica.
  Sempre nell'ottica del rafforzamento delle strategie di prevenzione, particolare attenzione è stata rivolta alla rifunzionalizzazione degli impianti di videosorveglianza nel capoluogo, pari a complessivi 716 dispositivi, il cui funzionamento è attualmente attestato all'85 per cento rispetto al 50 per cento del marzo 2017. Contestualmente, per l'acquisto e l'installazione di nuovi sistemi di videosorveglianza Pag. 39sono stati erogati 1 milione e 430 mila euro per progetti presentati da alcuni comuni della Provincia.
  Sul piano delle iniziative di inclusione sociale particolare attenzione è riservata al fenomeno della dispersione scolastica e, più in generale, alla devianza minorile.
  Al fine di prevenire la fuoriuscita dei giovani a rischio devianza dal sistema scolastico e formativo, è stato avviato lo scorso giugno con i fondi del PON Legalità uno specifico progetto (progetto PITER) del valore di 3 milioni di euro che prevede la presa in carico di minori del Rione Sanità, a forte rischio di coinvolgimento criminale, affinché gli stessi, grazie al contributo di diverse agenzie (famiglie, scuole, privato sociale), acquisiscano gli strumenti conoscitivi utili ad un sano processo di crescita e inclusione sociale. Analoga iniziativa, è stata finanziata con i fondi del PON Sicurezza per lo sviluppo (circa 3 milioni di euro) al fine di realizzare «Percorsi di inclusione sociale e lavorativa per particolari soggetti a rischio devianza» di cui si gioveranno altri contesti cittadini, tra cui S. Giovanni a Teduccio.