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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 giugno 2019
203.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
ALLEGATO

ALLEGATO

Indagine conoscitiva in materia di semplificazione dell'accesso dei cittadini ai servizi erogati dal servizio sanitario nazionale.

PROGRAMMA

  La Commissione parlamentare per la semplificazione ha avviato la propria attività con un breve ciclo di audizioni finalizzato a far emergere un quadro il più possibile puntuale dello stato di attuazione degli obiettivi inseriti nell'Agenda digitale italiana e del modo in cui le amministrazioni pubbliche si interfacciano tra loro nell'erogazione di servizi alla cittadinanza.
  A seguito delle risultanze emerse nel corso delle predette audizioni la Commissione intende anzitutto svolgere un'indagine conoscitiva per mettere a fuoco i possibili interventi di semplificazione volti a facilitare l'accesso dei cittadini ai servizi offerti dal Servizio Sanitario Nazionale, ferma restando l'esclusione di ogni valutazione relativa al funzionamento del Servizio Sanitario nazionale. In un secondo momento la Commissione intende affrontare dallo stesso punto di vista il tema della semplificazione a favore della competitività delle imprese.
  Si tratta, in particolare, di acquisire elementi in relazione alla necessità di:
  rendere i processi amministrativi sanitari gestibili attraverso servizi a distanza (Fascicolo sanitario elettronico, sistema centralizzato informatizzato per la prenotazione unificata delle prestazioni, ricetta elettronica);
  rafforzare l'ambito territoriale di assistenza sviluppando nuove modalità di servizio che consentano di erogare, anche da remoto, assistenza domiciliare rendendo il più possibile autonomi i pazienti (telemedicina).
  Le tendenze in atto nella dinamica demografica, calo dell'indice di natalità, allungamento della speranza di vita e conseguente invecchiamento della popolazione, incidono in maniera significativa sulla tipologia di bisogni di salute espressi dai cittadini, aumentando, ad esempio, la domanda di cura correlata alle patologie croniche. Le mutate esigenze da prendere in carico da parte del Servizio Sanitario Nazionale a fronte di una cornice finanziaria con risorse obiettivamente limitate, rendono necessario un ripensamento strutturale e organizzativo dei servizi offerti in ambito sanitario, che faciliti l'accesso alle cure, anche da remoto, e che renda più immediata e comoda per i cittadini la gestione degli aspetti amministrativi connessi ai servizi sanitari.
  In questa prospettiva le nuove tecnologie digitali che incidono su tutte le fasi della presa in carico del paziente: dalla prevenzione alla cura, fino al post-ricovero, attraverso strumenti come la cartella clinica elettronica, la telemedicina, l'intelligenza artificiale e le terapie digitali, consentono di agire nella predetta prospettiva.
  L'Agenda digitale italiana ha previsto una serie di interventi condivisi dalle amministrazioni operanti a livello centrale, regionale e locale, finalizzati in particolare a: sostituire le prescrizioni cartacee con l'equivalente documento digitale; realizzare e diffondere sul territorio il Fascicolo sanitario elettronico (FSE), in linea con quanto avviene a livello internazionale; aumentare il tasso di innovazione digitale nelle aziende sanitarie sia nei processi di organizzazione interna, sia nell'erogazione dei servizi ai cittadini. Pag. 51
  Nella fase attuale si rileva uno sviluppo dei servizi sanitari erogati in modalità digitale piuttosto disomogeneo tra le Regioni, nella maggior parte dei casi si tratta peraltro di servizi non interoperabili, per cui accanto a strutture sanitarie di eccellenza e a Regioni che rappresentano indiscutibili casi di best practice, in altre aree del Paese si registrano ritardi fortissimi che penalizzano la possibilità di accesso alle cure dei cittadini che vi risiedono.
  A titolo esemplificativo, si fa presente che il fascicolo sanitario elettronico, che rappresenta il nucleo primario ed essenziale delle piattaforme abilitanti per l'erogazione dei servizi digitali in ambito sanitario, al 28 maggio 2019, risulta attivato in 18 Regioni (Campania e Calabria non lo hanno ancora fatto) e solo 11 Regioni hanno aderito all'interoperabilità dei FSE. Non tutte le Regioni che hanno attivato un FSE hanno peraltro realizzato tutti i servizi che possono essere messi a disposizione dei cittadini attraverso il Fascicolo sanitario elettronico. Complessivamente alla predetta data risultano attivati, fra tutte le Regioni, quasi 12 milioni di FSE.
  La Commissione intende dunque acquisire elementi conoscitivi sui fattori che ostacolano un uniforme avanzamento su tutto il territorio nazionale dei predetti obiettivi.
  Per l'acquisizione degli elementi necessari allo svolgimento dell'indagine si prevede il seguente programma di audizioni:
   Ministra della salute;
   Ministra per gli affari regionali e le autonomie;
   rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle province autonome;
   Ministero della salute Direzione Generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica;
   Ministero della salute – Commissione per lo sviluppo della Telemedicina;
   Ministero dell'economia e finanze – Ragioneria generale dello Stato – Ispettorato generale per la spesa sociale;
   Istituto superiore di sanità (ISS);
   rappresentanti delle Regioni;
   Agenzia per l'Italia digitale (Agid);
   Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS);
   rappresentanti della Provincia autonoma di Trento;
   Osservatorio Innovazione digitale in sanità del Politecnico di Milano;
   Federsanità-ANCI;
   Assobiomedica;
   Anitec-Assinform, Gruppo di lavoro: Digital transformation in sanità;
   Istituto di calcoli e reti ad alte prestazioni (ICAR) del CNR;
   Strutture sanitarie di eccellenza;
   esperti.

  L'indagine si concluderà entro il 29 febbraio 2020.