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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 novembre 2020
480.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
Pag. 128

ALLEGATO 1

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. C. 2790-bis Governo.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,

   esaminato, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il disegno di legge C. 2790-bis Governo, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, per le parti di propria competenza,

   premesso che:

    l'articolo 12 proroga per l'anno 2021 il cosiddetto ecobonus, nonché le detrazioni spettanti per le spese di ristrutturazione edilizia, nonché il cosiddetto «bonus facciate»;

    l'articolo 13 proroga di un anno (a tutto il 2021) il cosiddetto «bonus verde»;

    l'articolo 24 disciplina i piani di sviluppo per la rigenerazione e riqualificazione di aree dismesse;

    l'articolo 94 istituisce la Fondazione per il futuro delle città;

    l'articolo 126 estende il contributo per l'acquisto di motoveicoli elettrici o ibridi nuovi ed incrementa le risorse per promuovere la mobilità sostenibile;

    l'articolo 134 incrementa le risorse destinate ai parchi nazionali, alle aree marine protette e al programma «Caschi verdi per l'ambiente»;

    l'articolo 130 interviene sulla concessione dell'autostrada A22 Brennero-Modena;

    l'articolo 132 modifica la disciplina relativa al Piano nazionale per la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici;

    l'articolo 134 incrementa di 6 milioni di euro le risorse destinate ai parchi nazionali, di 3 milioni di euro l'autorizzazione di spesa per le aree marine protette, nonché di 2 milioni di euro il programma «Caschi verdi per l'ambiente»;

    l'articolo 135 destina risorse per il completamento della carta geologica ufficiale d'Italia, per il «Sistema volontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibile», e per il Commissario unico in materia di discariche abusive, per l'esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo in materia di tutela dell'ambiente marino e costiero, per velocizzare le attività istruttorie delle Commissioni VIA, PNIEC e AIA;

    l'articolo 136, comma 1, prevede l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente, del «Fondo per la promozione dell'uso consapevole della risorsa idrica», destinato all'effettuazione di campagne informative per gli utenti del servizio idrico integrato, con una dotazione di 500.000 euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022;

    l'articolo 138, comma 1 apposta risorse per progetti di educazione ambientale nei comuni siti in aree protette naturalistiche;

    l'articolo 139 incentiva il sistema del vuoto a rendere all'interno delle zone economiche ambientali (ZEA);

    l'articolo 140 incentiva nelle ZEA sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche;

    l'articolo 141 incentiva l'utilizzo di compostiere di comunità nelle ZEA;

    l'articolo 142 contiene alcune norme volte ad accelerare le procedure autorizzative Pag. 129 relative alla realizzazione delle opere destinate alle Olimpiadi invernali del 2026 (Milano-Cortina);

    l'articolo 149, incrementa le risorse per la messa in sicurezza del territorio;

    l'articolo 150 istituisce un fondo con una dotazione pari a 4,6 miliardi di euro per interventi volti ad assorbire il divario infrastrutturale tra le aree del Paese;

    l'articolo 162 incrementa di 52 milioni di euro annui, a partire dall'anno 2022, le risorse previste per stabilizzare le assunzioni effettuate a tempo determinato presso gli Uffici speciali per la ricostruzione e gli enti locali dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2009 (Abruzzo), del 2012 (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) e del 2016 (Centro Italia);

    l'articolo 189, comma 1, reca una serie di modifiche alla disciplina della plastic tax, volte, tra l'altro, ad estendere l'imposta ai committenti, elevare la soglia di esenzione dall'imposta e differire al 1° luglio 2021 la data di entrata in vigore dell'imposta, mentre il comma 2 della medesima disposizione rende strutturale, a decorrere dal 2021, la possibilità (introdotta per il solo anno 2021 dall'art. 51 del D.L. 104/2020) di usare interamente il PET riciclato nella produzione di bottiglie di PET, superando il limite del 50 per cento finora vigente;

    segnalata l'esigenza di un intervento sulla disciplina delle detrazioni fiscali di cui all'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto superbonus 110 per cento) finalizzato ad estenderne l'ambito temporale di applicazione e una più chiara definizione degli aspetti applicativi per consentirne l'efficacia e potenziare gli aspetti ambientali e sociali della misura;

    esaminati gli stati di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2), limitatamente alle parti di competenza, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (Tabella n. 9) e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Tabella n. 10), limitatamente alle parti di competenza;

   valutato favorevolmente l'impianto complessivo del disegno di legge,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti condizioni:

   1. all'articolo 134, comma 1 si verifichi che l'incremento di 6 milioni di euro sia effettivamente destinato alla finalità – ivi espressa – di potenziare la gestione e il funzionamento dei parchi nazionali, atteso che tale univoca finalità non appare chiara, in quanto la formulazione testuale del medesimo comma 1 sembra riferito in via generale al meccanismo di riparto dei contributi da erogare con le risorse assegnate a tutti i Ministeri;

   2. al medesimo articolo 134, al comma 2 – che dispone, al fine di garantire il funzionamento delle aree marine protette, un incremento della relativa autorizzazione di spesa – si chiarisca se tale incremento riguardi solo l'autorizzazione di spesa per il funzionamento e la gestione delle aree marine protette ovvero anche per investimenti nelle medesime;

  e con le seguenti osservazioni:

   valuti la Commissione di merito l'opportunità di:

    a) rafforzare le disposizioni – in parte già presenti nel disegno di legge in esame – volte a favorire il processo di ricostruzione dei territori colpiti da eventi sismici, alla luce della necessità di sostenere ed accelerare il processo di ricostruzione non solo degli immobili e delle infrastrutture, ma anche del tessuto sociale ed economico delle aree e delle popolazioni interessate;

    b) rafforzare e consolidare le misure – già presenti nel testo – di semplificazione procedurale, stimolo economico ed incentivo fiscale ai processi di rigenerazione urbana, con particolare riguardo alle aree dismesse, e di riqualificazione del patrimonio edilizio, anche ai fini di efficientamento energetico e di messa in sicurezza degli edifici;

Pag. 130

    c) intervenire sulla disciplina delle detrazioni fiscali di cui all'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto superbonus 110 per cento) finalizzato ad estenderne l'ambito temporale di applicazione e una più chiara definizione degli aspetti applicativi per consentirne l'efficacia e potenziare gli aspetti ambientali e sociali della misura; dell'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020;

    d) con riguardo alla previsione di cui all'articolo 94, definire con maggiore chiarezza le funzioni della istituenda Fondazione per il futuro delle città, nonché la sua precisa collocazione nel quadro amministrativo vigente.

Pag. 131

ALLEGATO 2

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020. C. 2757 Governo, approvato dal Senato.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici),

   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020» (C. 2757 Governo, approvato dal Senato);

   premesso che:

    l'articolo 5 indica princìpi e criteri direttivi specifici per l'attuazione della direttiva (UE) 2018/2001, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, direttiva che comunque figura nel novero degli atti normativi di cui la Commissione ha annunciato la revisione entro il primo semestre del 2021, ai fini dell'adeguamento ai nuovi obiettivi climatici al 2030, che saranno definiti con il regolamento per una «legge europea sul clima», presentata nell'ambito green deal e volta a sancire l'obiettivo giuridicamente vincolante della neutralità climatica entro il 2050;

    l'articolo 22 reca principi e criteri direttivi specifici per l'attuazione della direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente;

    nell'Allegato A al disegno di legge in esame, recante l'elenco delle direttive per le quali è conferita al Governo la delega per il loro recepimento, senza che siano dettati specifici principi e criteri direttivi, figurano: al punto 7 la direttiva (UE) 2019/520 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 marzo 2019 concernente l'interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale e intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sul mancato pagamento dei pedaggi stradali nell'Unione; al punto 17 la direttiva (UE) 2019/883 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi; al punto 29 la direttiva (UE) 2019/1161 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, che modifica la direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada; al punto 29 la direttiva (UE) 2019/1936 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019 che modifica la direttiva 2008/96/CE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

Pag. 132

ALLEGATO 3

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2019. Doc. LXXXVII, n. 3.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici),

   esaminata la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2019 (Doc. LXXXVII, n. 3), per le parti di competenza;

   preso atto che la Relazione, relativamente alle politiche ambientali, sottolinea che esse sono attualmente interessate dalle iniziative nell'ambito del green deal, presentato nel mese di dicembre 2019, e dalla revisione in corso degli obiettivi climatici nella prospettiva di rendere l'Unione europea un continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050;

   evidenziato che la parte terza, che riguarda l'attuazione delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale, mostra come, rispetto ad altri obiettivi, le performance migliori dell'avanzamento finanziario, misurato in termini di rapporto percentuale tra spesa certificata al 31 dicembre 2019 e risorse programmate nell'ambito degli obiettivi tematici (OT) si riscontrano per l'OT7 «Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete» con una quota di spesa certificata del 36,6 per cento sulle risorse programmate,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 4

5-03685 Giacometto: Modalità di ripartizione delle risorse del piano nazionale di bonifica da amianto degli edifici pubblici e assegnazione delle risorse necessarie per la bonifica dell'amiantifera di Balangero in Piemonte.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alle questioni poste, si rappresenta, innanzitutto, in via generale che ad oggi per la bonifica dei Siti di Interesse Nazionale ricadenti in territorio piemontese il Ministero dell'ambiente ha stanziato complessivamente oltre 160 milioni di euro.
  Per quanto attiene, nello specifico, il mancato trasferimento della somma di circa 14 milioni di euro a favore della regione Piemonte per la prosecuzione delle opere di bonifica da realizzare nel Sito di Interesse Nazionale di Balangero, si evidenzia che l'articolo 1, comma 50, della legge n. 190/2014 prevede che «Al fine di proseguire le bonifiche dei siti di interesse nazionale contaminati dall'amianto, sono stanziati 45 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, di cui 25 milioni di euro annui in favore dei comuni di Casale Monferrato è di Napoli-Bagnoli». Il successivo comma 51 dispone che con decreto del Ministero dell'ambiente siano individuate le risorse da trasferire a ciascun Ente beneficiario.
  In attuazione di quanto previsto dalla richiamata normativa, con Decreto del 18 febbraio 2015, il Ministero dell'ambiente ha approvato il «Piano operativo» per gli interventi di bonifica da amianto da attuare nei Siti di Interesse Nazionale.
  Questo «Piano operativo» ha assegnato, tra gli altri, euro 14.597.000,00 a favore del Sito di Interesse Nazionale di Balangero per la realizzazione di specifici interventi di bonifica individuati nel medesimo «Piano». Le somme in questione sono state interamente impegnate dal Ministro dell'ambiente a favore della regione Piemonte. Ad oggi, sono stati trasferiti euro 2.200.000,00 per l'attuazione del «Progetto definitivo delle opere di messa in sicurezza permanente della discarica lapidea lato Balangero – livello di priorità II e III».
  Non è stato possibile procedere al trasferimento delle ulteriori somme, in quanto, allo stato, non sono maturate le condizioni previste dall'articolo 2 del richiamato Decreto del 18 febbraio 2015, che condizionano il trasferimento alla presentazione da parte dei Soggetti beneficiari dei progetti definitivi di bonifica e alla loro approvazione in Conferenza di Servizi.
  Per quanto attiene, invece, alle risorse stanziate dal «Piano Operativo Ambiente» FSC 2014/2020, si segnala quanto segue.
  Con propria Delibera n. 55/2016, il CIPE ha approvato il Piano Operativo «Ambiente» FSC 2014-2020, nell'ambito del quale, tra gli altri, è disciplinato il sotto-piano «Interventi per la tutela del territorio e delle acque», che prevede anche investimenti in materia di bonifica di siti contaminati.
  Con la successiva Delibera n. 11/2018, il CIPE ha approvato il II Addendum al predetto Piano Operativo, nel quale è prevista, tra l'altro, l'attuazione di un «Piano di bonifica da amianto» negli edifici pubblici finalizzato, in particolare, alla rimozione e allo smaltimento dello stesso negli edifici scolastici e ospedalieri.
  Tale disposizione è scaturita dall'esigenza di proseguire l'azione posta in essere dal Ministero dell'ambiente sul tema dell'amianto che in questi anni è stata indicizzata, in attuazione di specifiche previsioni normative e relative coperture assentite, essenzialmente alla mappatura e alla progettazione, nonché ad interventi mirati su alcuni singoli SIN, implementandola con Pag. 134azioni destinate alla rimozione e allo smaltimento.
  Sulla base delle interlocuzioni intercorse con le Regioni e gli Enti locali, si è dunque ravvisata l'esigenza prioritaria di rendere disponibili ulteriori fondi per la realizzazione degli interventi di rimozione e smaltimento, anche al fine di non rendere vani gli sforzi fino ad oggi intrapresi, finalizzati al censimento dei siti e alla progettazione di interventi, che altrimenti non arrecherebbero i benefici sociali auspicati.
  Al fine di garantite il tempestivo avvio degli interventi in questione, in ottemperanza a quanto previsto dalla Delibera CIPE n. 11/2018, la competente Direzione Generale del Ministero, con uno specifico provvedimento del 6 dicembre 2019, ha adottato il «Piano di bonifica da amianto», la cui dotazione finanziaria ammonta a circa 385 milioni di euro, ripartita ai diversi beneficiari secondo i coefficienti di assegnazione regionale utilizzati per le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione. Nel Piano sono, individuati i Soggetti beneficiari delle risorse (Regioni e Province Autonome), le relative regole di trasferimento e le modalità di individuazione degli interventi da finanziare; sono inoltre disciplinate la governance e le modalità operative per l'attuazione e il monitoraggio degli interventi.
  Per quanto concerne le somme assegnate dalla citata Delibera CIPE n. 11/2018, si precisa che alla regione Piemonte è stato assegnato l'importo complessivo di euro 6.161.800,00. Dette risorse, a seguito di specifica richiesta avanzata dall'allora Governatore, sono state programmate, per 5 milioni di euro, a favore di interventi di messa in sicurezza e bonifica sul territorio regionale e la parte residuale, pari ad 1,1 milioni di euro, è stata destinata al finanziamento del citato Piano di bonifica da amianto.
  A quanto fin qui esposto si aggiunga, infine, che la Delibera CIPE n. 31 del 28 luglio 2020, in applicazione dell'articolo 44 del decreto-legge n. 34/2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 58/2019, ha individuato nell'ambito del Piano Operativo «Ambiente» di competenza del Ministero dell'ambiente una serie di interventi per un importo complessivo di 361,19 milioni di euro, per i quali tuttavia il CIPE ha deliberato una riprogrammazione delle risorse FSC 2014-2020, riducendole da 3.248,40 milioni di euro a 2.887,21 milioni di euro, stralciando gli interventi che, in base al loro stato di avanzamento, non avrebbero potuto portare all'assunzione di impegni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre 2021.
  Tale riduzione interessa, tra le altre, le risorse stanziate dalle Delibere CIPE n. 55/2016 e n. 11/2018, ivi incluse quelle destinate agli interventi di bonifica nella regione Piemonte, per l'importo di euro 18.950.000,00, destinato ad interventi di messa in sicurezza e bonifica del SIN di Serravalle Scrivia (7,95 milioni di euro) ed altri siti regionali (11 milioni di euro).
  Ciò nonostante, la suddetta Delibera CIPE n. 31 del 28 luglio 2020 precisa anche «... che, per la rilevanza strategica degli impieghi, sarà assicurato il reperimento delle citate risorse corrispondenti nell'ambito del prossimo ciclo di programmazione 2021-2027». Per tale ragione, i suddetti interventi di bonifica potranno essere rifinanziati nel prossimo ciclo di programmazione delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027, unitamente alle ulteriori opere di bonifica nelle aree SIN che la Regione riterrà prioritarie.
  Alla luce delle informazioni fin qui esposte, si rassicura comunque che il Ministero dell'ambiente manterrà un costante impegno nel seguire l'iter procedurale in argomento, in ragione del preminente interesse alla tutela e al risanamento ambientale.

Pag. 135

ALLEGATO 5

5-04491 Ilaria Fontana: Stato di avanzamento della bonifica del sito di interesse nazionale del bacino del fiume Sacco.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alle questioni poste, si rappresenta, come già noto, che il 12 marzo 2019 è stato sottoscritto dal Ministro dell'ambiente e dal presidente della regione Lazio un Accordo di Programma per la «Realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del Sito di bonifica di Interesse Nazionale (SIN) Bacino del Fiume Sacco». L'AdP prevede l'istituzione di un Comitato di indirizzo e controllo presieduto dal Ministero nonché l'individuazione di una serie di interventi da mettere in atto secondo uno specifico cronoprogramma. Il Comitato, conformemente a quanto previsto dall'articolo 7, comma 1, dell'AdP, è presieduto dal Direttore Generale della Direzione Generale per il Risanamento Ambientale del Ministero.
  Nel corso del primo incontro del Comitato, tenutosi il 18 ottobre 2019, il Ministero ha chiesto alla Regione una relazione circa l'espletamento delle procedure propedeutiche all'attuazione di quanto previsto dal cronoprogramma. Detta Relazione, che costituisce un adempimento semestrale dell'Amministrazione regionale ai sensi dell'articolo 8, comma 3, dell'AdP, dopo essere stata sollecitata dal Ministero con nota del 15 luglio 2020, è stata acquisita al protocollo del Ministero il 22 luglio 2020. Non risulta invece pervenuta una precedente nota che la Regione asserisce di aver trasmesso in data 21 febbraio 2020. Questa nota che, secondo la Regione potrebbe essere andata persa per un disguido tecnico nella ricezione, è stata rinviata nuovamente e acquisita dal Ministero il 1° ottobre 2020.
  Nella stessa data si è tenuta una nuova riunione, del Comitato che ha avuto, tra gli altri, come punto all'ordine del giorno proprio la Relazione trasmessa dalla Regione nel mese di luglio.
  Nel corso della suddetta riunione si è potuto, peraltro, verificare come la Relazione evidenzi che i termini previsti dall'articolo 1 dell'AdP sono stati finora disattesi per tutti gli interventi previsti: entro 6 mesi dalla sottoscrizione dell'AdP (settembre 2019) si sarebbe dovuta affidare la redazione dei piani di caratterizzazione ed entro 15 mesi (luglio 2020) si sarebbero dovute concludere le attività di caratterizzazione. Viceversa, ad oggi non è stata trasmessa al Ministero alcuna documentazione progettuale per l'avvio dei procedimenti amministrativi di competenza.
  Secondo quanto sostenuto dalla Regione, i ritardi sono imputabili, principalmente, al particolare impegno necessario ad acquisire tutte le informazioni, atteso che la documentazione originariamente a disposizione era estremamente limitata.
  A fronte della situazione descritta, il Ministero dell'ambiente ha rappresentato la propria preoccupazione per tali ritardi considerato che, secondo le previsioni della Delibera CIPE n. 26 del 28 febbraio 2018, per gli interventi finanziati con le risorse dei FSC il termine per l'assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti – che si verifica con l'intervento della proposta di aggiudicazione, disciplinata dall'articolo 33 del D.Lgs. n. 50/2016 – è il 31 dicembre 2021. Ai sensi della Delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016, la mancata assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti entro la scadenza, comporta la revoca delle risorse assegnate ai relativi interventi.
  Sempre nel corso della riunione del 1° ottobre 2020, la Regione ha avanzato una serie di proposte, alcune delle quali, qualora fossero accolte, comporterebbero una variazione sia del quadro economico che di quello relativo agli interventi disciplinati dall'AdP. Per recepire tali proposte sarebbe Pag. 136pertanto necessaria una modifica (o un'integrazione) dell'AdP da valutare e sottoporre ai prescritti visti degli Organi di controllo.
  Alla luce di quanto sopra, attesa l'assoluta esigenza di accelerare l'attuazione di quanto previsto dall'AdP del 12 marzo 2019, è stato chiesto alla Regione di presentare un aggiornamento della Tabella 1 dell'AdP che riporti tutte le proposte di modifica debitamente evidenziate nella Relazione di luglio, un nuovo cronoprogramma degli interventi che garantisca il rispetto delle scadenze poc'anzi richiamate al fine di evitare la perdita dei finanziamenti, nonché uno schema di accordo integrativo che tenga conto delle modifiche che la Regione ritiene necessarie.
  Con successiva nota del 6 ottobre 2020, il Ministero ha provveduto a trasmettere il verbale della riunione del Comitato del 1° ottobre, nonché a convocare – stante la stretta tempistica imposta dalla programmazione e gestione dei finanziamenti FSC – tre ulteriori sedute del medesimo Comitato, rispettivamente nelle date del 16 ottobre, 29 ottobre e 16 novembre 2020, al fine di giungere ad una proposta condivisa di revisione dell'Accordo di Programma.
  Attraverso l'azione del Comitato di indirizzo e controllo, l'impegno del Ministero è stato pertanto teso a ricondurre nei termini indicati l'attuazione di quanto previsto dall'Accordo di Programma del 12 marzo 2019, richiedendo a tutti i soggetti coinvolti, a partire dalla Regione, il massimo impegno per superare i ritardi fino ad oggi accumulati.
  Sulla base di ciò, la regione Lazio ha provveduto a riformulare il cronoprogramma, aggiornare le schede degli interventi, previsti e inserire un'ulteriore attività finalizzata alla definizione dei valori di fondo naturale su tutto il territorio del SIN. In aggiunta, la regione Lazio ha chiesto al Comitato di trasformare il previsto intervento di messa in sicurezza dell'area di discarica in località «Le Lame» (comune di Frosinone) in un intervento di bonifica.
  Le suddette modifiche e integrazioni sono state accolte in via definitiva nella seduta del Comitato del 16 novembre scorso, nel corso della quale è stato chiesto alla regione Lazio di procedere alla stesura di un testo di Accordo Integrativo che recepisca le osservazioni e proposte formulate in esito al Comitato. Si è dunque attualmente in attesa del testo definitivo dell'Atto integrativo.
  Alla luce delle considerazioni fin qui esposte, si rassicura pertanto che il Ministero dell'ambiente continuerà a svolgere le proprie attività di competenza, mantenendo un alto livello di attenzione nel seguire la procedura in argomento.