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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 settembre 2018
53.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 68

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 6 settembre 2018. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 11.30.

DL 91/2018: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 1117 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni I e V).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Avverte che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Aula a partire da martedì 11 settembre e che le Commissioni concluderanno l'esame in sede referente nella giornata di lunedì.
  Come convenuto in sede di Ufficio di presidenza, pertanto, la Commissione concluderà l'esame di competenza nella giornata odierna.

  Generoso MARAIA (M5S), relatore, osserva preliminarmente che il provvedimento – all'esame della Commissione Agricoltura per le limitatissime parti di competenza – a seguito delle modifiche approvate dall'altro ramo del Parlamento, si compone di 23 articoli ed interviene, come fisiologicamente accade nei provvedimenti di proroga di termini, in vari settori.Pag. 69
  Rileva che le disposizioni di competenza della Commissione Agricoltura si ritrovano all'articolo 3, comma 1, recante proroga di termini in materia di ambiente.
  L'articolo in oggetto, in particolare, differisce al 31 agosto 2019 il termine per la denuncia del possesso di animali da compagnia tenuti a scopo non commerciale e appartenenti a specie esotiche invasive iscritte nell'apposito elenco, di cui all'articolo 27, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 230.
  Osserva che il predetto decreto legislativo ha adeguato la normativa nazionale al regolamento (UE) n. 1143 del 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive: le specie invasive di cui si tratta – secondo la norma in commento – devono essere state iscritte nell'apposito elenco dell'Unione europea alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo (ossia al 14 febbraio 2018).
  Rammenta che il decreto legislativo ha in particolare stabilito che i proprietari di tali animali, posseduti prima della loro iscrizione nell'elenco dell'Unione europea o nell'elenco nazionale previsto dal medesimo decreto, possono affidarne gli esemplari a strutture pubbliche o private autorizzate o possono detenerli fino alla fine della loro vita naturale, purché ne denuncino il possesso. Nella denuncia, il proprietario deve fornire adeguate informazioni relative alla specie, al sesso ed all'età degli esemplari nonché la descrizione delle modalità di confinamento e delle misure adottate per garantire l'impossibilità di riproduzione e la fuoriuscita.
  Tale denuncia, secondo quanto stabilito dall'articolo 26 del richiamato decreto legislativo, deve essere presentata al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
  Ricorda che per «specie esotiche invasive» – in via generale – si intendono le specie di animali (e di piante) originarie di altre regioni geografiche introdotte volontariamente o accidentalmente in un ambiente naturale nel quale normalmente non risiedono e che si insediano talmente bene da rappresentare una vera e propria minaccia per l'ambiente nel quale vengono a trovarsi. Questo fenomeno – afferma la relazione illustrativa al provvedimento in esame – «rappresenta una delle principali cause di perdita di biodiversità in Italia, in Europa e nel mondo».
   Fa presente che la relazione illustrativa precisa che la proroga si riferisce esclusivamente ai proprietari di animali da compagnia tenuti a scopo non commerciale, detenuti in casa in condizioni di sicurezza per l'ambiente e che non rappresentano un pericolo per l'ecosistema e che la sua ratio risiede nella necessità di applicare al meglio e con efficacia il regolamento (UE) n. 1143/2014 e il d.lgs. 230/2017 che lo ha recepito nell'ordinamento nazionale, nonché nella necessità di diffondere tra i proprietari degli animali di compagnia la conoscenza delle nuove disposizioni normative anche tenuto conto delle sanzioni amministrative previste per i casi di omessa denuncia.
  Segnala poi che attiene solo indirettamente ai profili di competenza della Commissione la disposizione di cui all'articolo 8, commi 1 e 2, che proroga dal 1o settembre 2018 al 1o gennaio 2019 la decorrenza dell'obbligo di redigere secondo il modello di ricetta elettronica le prescrizioni, ove necessarie, dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati, prodotti a partire da premiscele medicate autorizzate. In proposito, ricorda che l'obbligo della ricetta elettronica e la contestuale cessazione della possibilità di ricetta cartacea sono stati introdotti con l'articolo 3 della legge n. 167 del 2017 (»legge europea 2017»), che ha modificato il decreto legislativo n. 193 del 2006, concernente l'attuazione della direttiva 2004/28/CE recante il codice comunitario dei medicinali veterinari. Rileva quindi che, come precisato dalla relazione illustrativa, la proroga del termine in oggetto si è resa necessaria in quanto il decreto ministeriale di attuazione, di cui la legge europea prevede l'adozione, non è stato ancora emanato.

  Filippo GALLINELLA, presidente, non essendovi richieste di intervento in discussione, Pag. 70invita il relatore a illustrare la proposta di parere da lui predisposta, già inviata, per le vie brevi, a tutti i deputati.

  Generoso MARAIA (M5S), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato). Preso atto favorevolmente, per quanto di competenza della Commissione Agricoltura, delle disposizioni contenute agli articoli 3, comma 1, e 8, commi 1 e 2, evidenzia le ragioni per le quali ha ritenuto, attraverso la proposta di parere sottoposta all'attenzione dei colleghi, di formulare due osservazioni con le quali invitare le Commissioni di merito a valutare l'opportunità di inserire nel testo due ulteriori disposizioni recanti proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
  In primo luogo, ricorda, in particolare, che gli articoli 83, comma 3-bis, e 91, comma 1-bis, del codice antimafia (d.lgs. n. 159 del 2011), come modificati dall'articolo 1, comma 1142, della legge n. 205 del 2017, hanno stabilito che l'obbligo di presentare la documentazione e l'informazione antimafia posto a capo dei titolari di terreni agricoli che usufruiscono di fondi europei per importi non superiori a 25 mila euro decorra a partire dal 1o gennaio 2019. Evidenzia, a tal proposito, che l'entrata in vigore dell'articolo 1, comma 1142, della legge n. 205 del 2017 può determinare un aggravio dal punto di vista procedimentale nella fruizione dei premi e dei contributi cui gli agricoltori hanno diritto e il conseguente rischio dell'interruzione delle erogazioni, non essendo ancora stata messa a punto un'adeguata piattaforma informatica comune. Sottolinea, quindi, l'opportunità di prevedere, nelle more di una revisione complessiva del sistema, che le richiamate disposizioni del codice antimafia non trovino applicazione – per coloro che usufruiscono di fondi europei di importo non superiore a 25.000 euro – fino al 31 dicembre 2019.
  In secondo luogo, ricorda che l'articolo 8, comma 2, della legge 29 ottobre 2016 n. 199, stabilisce l'obbligo, a decorrere dal mese di gennaio 2019, di adattare il settore agricolo al sistema Uniemens. Osserva, in proposito, che non è stato ancora adottato il decreto del Ministro del Lavoro volto a stabilire le modalità tecniche e organizzative per la tenuta del Libro unico del lavoro e che ciò si riflette direttamente anche sul settore agricolo, le cui imprese non possono organizzare la tenuta telematica del predetto Libro unico del lavoro e conseguentemente essere preparate per gli adempimenti previsti dal richiamato con effetto sulle retribuzioni dovute a partire dal mese di gennaio 2019. Evidenzia, pertanto, l'opportunità di prorogare al mese di gennaio 2020 il termine, fissato al mese di gennaio 2019, dall'articolo 8, comma 2, della legge n. 199 del 2016, per l'adattamento del sistema UNIEMENS al settore agricolo.

  Maria Chiara GADDA (PD), intervenendo in dichiarazione di voto e pur esprimendo una valutazione nel complesso positiva, dal punto di vista tecnico, sulla proposta di parere presentata dal relatore, preannunzia che il suo gruppo non parteciperà alla votazione, in conseguenza del modo – che considera inaccettabile – con cui la maggioranza sta affrontando la questione dei vaccini nelle Commissioni di merito.

  Raffaele NEVI (FI) esprime anch'egli una valutazione sostanzialmente favorevole, dal punto di vista tecnico, sulla proposta di parere predisposta dal relatore, mentre valuta non positivamente il provvedimento nel suo complesso.
  Propone al relatore di inserire un'ulteriore osservazione nella proposta di parere avente ad oggetto il differimento al 1o luglio 2019 della decorrenza dell'obbligo posto in capo ai datori di lavoro privati di corrispondere in modo tracciabile le retribuzioni ai propri dipendenti, già fissata al 1o luglio 2018 dall'articolo 1, comma 910, della legge n. 205 del 2017, in relazione al quale ha presentato un emendamento, a sua prima firma, presso le Commissioni di merito.
  Preannunzia che, in ogni caso, il voto del suo Gruppo sulla proposta di parere del relatore sarà di astensione.

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  Generoso MARAIA, relatore, dopo che il deputato Raffaele NEVI (FI) ha precisato che il differimento del termine di cui di cui all'articolo 1, comma 910, della legge n. 205 del 2017, riguarderebbe soltanto i datori di lavoro del settore agricolo, ritiene di non poter accogliere la proposta avanzata dal collega di inserire un'osservazione a tal riguardo, manifestando perplessità su tale differimento, anche in considerazione del vigente sistema dei voucher.

  Federico FORNARO (LeU), precisato che sul merito delle limitate questioni di competenza della Commissione agricoltura il suo gruppo non solleva alcuna obiezione, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Lorenzo VIVIANI (Lega) esprime a nome del suo gruppo il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 11.50.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 6 settembre 2018. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 12.

Sull'emergenza legata alla diffusione della Xylella fastidiosa nella regione Puglia.
Audizione di rappresentanti delle organizzazioni agricole Agrinsieme (Confagricoltura, CIA, Copagri e Alleanza delle cooperative italiane – agroalimentare) e Coldiretti.
(Svolgimento e conclusione).

  Filippo GALLINELLA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Francesco VERRASCINA, Presidente di Copagri e Coordinatore Nazionale di Agrinsieme, Barbara DI ROLLO, membro del dipartimento Sviluppo Agroalimentare di Cia, Giovanni CANTELE, Presidente regionale di Coldiretti Puglia, Donato ROSSI, componente della Giunta Esecutiva di Confagricoltura, Matteo MILANESI, responsabile dell'Area Normativa di Alleanza delle cooperative italiane agroalimentari e Enzo MANNI, direttore della Cooperativa Acli di Racale, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi, formulando osservazioni e ponendo quesiti, i deputati Francesco CRITELLI (PD), Lorenzo VIVIANI (Lega), Maria Chiara GADDA (PD), Mario LOLINI (Lega), Luca DE CARLO (FdI), Sara CUNIAL (M5S), Maria Cristina CARETTA (FdI), Marzio LIUNI (Lega), Raffaele NEVI (FI), Gianpaolo CASSESE (M5S) e Rossella MURONI (LeU).

  Rispondono quindi ai quesiti formulati Francesco VERRASCINA, Presidente di Copagri e Coordinatore Nazionale di Agrinsieme, Giovanni CANTELE, Presidente regionale di Coldiretti Puglia, e Donato ROSSI, componente della Giunta Esecutiva di Confagricoltura.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ringrazia gli auditi per il loro intervento. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA).
(Svolgimento e conclusione).

  Filippo GALLINELLA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

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  Il dottor Salvatore PARLATO, Presidente del CREA e il dottor Pio Federico ROVERSI, direttore del Centro di difesa e certificazione, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi, formulando osservazioni e ponendo quesiti, i deputati Maria Chiara GADDA (PD), Gianpaolo CASSESE (M5S), Paolo PARENTELA (M5S), Silvia BENEDETTI (Misto-MAIE), Sara CUNIAL (M5S), Raffaele NEVI (FI), Maria Cristina CARETTA (FdI) e Luciano CILLIS (M5S).

  Il dottor Salvatore PARLATO, Presidente del CREA e il dottor Pio Federico ROVERSI, direttore del Centro di difesa e certificazione, rispondono quindi ai quesiti formulati.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ringrazia gli auditi per i loro interventi.
  Dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.25.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.35.

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