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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 31 gennaio 2019
135.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 214

AUDIZIONI

  Giovedì 31 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 9.40.

Audizione, in videoconferenza, di membri italiani della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo (AFCO) nell'ambito dell'esame della Relazione della Commissione europea sull'applicazione del regolamento (UE) n. 211/2011 riguardante l'iniziativa dei cittadini (COM(2018)157).
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 127-ter, comma 1, del regolamento, e conclusione).

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta Pag. 215odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
  Introduce quindi l'audizione.

  Mercedes BRESSO, membro del gruppo dell'Alleanza progressista di socialisti e democratici al Parlamento europeo del Parlamento europeo, e Barbara SPINELLI, membro del gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica del Parlamento europeo, svolgono un intervento sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Guido Germano PETTARIN (FI), Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.) e Alessandro GIGLIO VIGNA (Lega).

  Mercedes BRESSO, membro del gruppo dell'Alleanza progressista di socialisti e democratici al Parlamento europeo del Parlamento europeo, e Barbara SPINELLI, membro del gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica del Parlamento europeo, forniscono ulteriori precisazioni.

  Sergio BATTELLI, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 10.10.

  N.B.: Il resoconto stenografico delle seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 31 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 13.15.

DL 135/18 Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione.
C. 1550 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni V e X).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che il decreto all'esame, in scadenza martedì 12 febbraio, è stato inserito nel calendario dell'Assemblea a partire da martedì prossimo 5 febbraio e che pertanto, come convenuto in ufficio di Presidenza, la Commissione dovrebbe esprimere il parere entro la seduta odierna.

  Angela IANARO (M5S), relatrice, riferendo sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 135 del 2018 ricorda che presso il Senato della Repubblica l'esame in Commissione è iniziato il 18 dicembre e si è concluso, in Assemblea, solo nella giornata dell'altro ieri, dopo che erano stati approvati molteplici emendamenti, i quali avevano esteso notevolmente gli ambiti materiali ed economici interessati dal provvedimento. Segnala che, nella giornata di lunedì 28 gennaio, la Presidente del Senato ha dichiarato improponibili numerose disposizioni approvate dalle Commissioni referenti. Rammenta che il testo originario del decreto-legge era composto di 11 articoli, cui se ne sono aggiunti altri nel corso dell'esame parlamentare. Rileva che l'articolo 1 prevede l'istituzione una sezione speciale – dotata di 50 milioni di euro – del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese volta a garantire i crediti che tali imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione e la mancata riscossione dei quali impedisce loro di restituire i finanziamenti ricevuti. Sottolinea che si tratta di una disposizione che tenta di far fronte al cronico problema del ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione, per il quale peraltro pende una procedura d'infrazione già dal 2014 (la n. 2143). Pag. 216Segnala, inoltre, che in sede referente al Senato è stata abrogata – con il comma aggiuntivo 8-bis – una disposizione della legge di bilancio sull'IRES per gli enti del terzo settore, per i quali vengono ristabilite le aliquote previgenti. Evidenzia che l'articolo 2 inerisce al termine di restituzione del finanziamento per l'Alitalia disposto dall'articolo 50 del decreto-legge n. 50 del 2017 e stabilisce che la scadenza della restituzione dei prestiti di Stato alla compagnia aerea è differita dal 15 dicembre 2018 al 30 giugno 2019. Osserva che all'articolo 3 viene abrogato l'obbligo di tenere il libro unico del lavoro in modalità telematica presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, obbligo previsto nel decreto legislativo n. 151 del 2015 di attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183, e che, inoltre, al medesimo articolo 3, in sede referente al Senato sono state apportate modifiche con una serie di commi aggiuntivi, relativi alla disciplina delle start-up, prevedendo la possibilità per queste ultime di avvalersi della piattaforma informatica startup.registroimprese.it. Sono stati altresì inseriti gli articoli 3-bis e 3-ter, inerenti, rispettivamente, all'etichettatura dei prodotti agricoli e alimentari e alle Zone economiche speciali. In tal senso, evidenzia che, con riguardo alla prima tematica si stabilisce che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro della salute, e previo espletamento della procedura di notifica alla Commissione europea, sono definiti i casi in cui l'indicazione del luogo di provenienza è obbligatoria. Sono fatte salve le norme europee relative agli obblighi di tracciabilità e di etichettatura dei prodotti contenenti organismi geneticamente modificati. Rammenta al riguardo che in materia vige il regolamento (UE) n. 1169/2011, il quale tenta di conciliare le diverse esigenze emerse sul terreno dell'etichettatura. Rileva che, in base a quanto prevede il paragrafo 2 dell'articolo 39 del citato regolamento 1169/2011, gli Stati membri possono introdurre disposizioni concernenti l'indicazione obbligatoria del Paese d'origine o del luogo di provenienza degli alimenti solo ove esista un nesso comprovato tra talune qualità dell'alimento e la sua origine o provenienza. Sottolinea che è per questo che si stabilisce che – al momento di effettuare la notifica alla Commissione europea – gli Stati membri forniscono elementi a prova del fatto che la maggior parte dei consumatori attribuisce un valore significativo alla fornitura di tali informazione. Osserva che di particolare interesse per le competenze della Commissione risulta il nuovo articolo 3-quater del decreto-legge, che semplifica gli adempimenti per le imprese destinatarie di aiuti di Stato e aiuti de minimis. Rileva che in esso si prevede che la pubblicità a tali aiuti può non essere più data attraverso i propri siti o portali digitali, ai sensi dell'articolo 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017, n. 124 (legge annuale per il mercato e la concorrenza), laddove le relative informazioni siano inserite nel registro nazionale degli aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 52 della legge n. 234 del 2012 e se ne dia conto nella nota integrativa al bilancio annuale. Segnala che con l'articolo 4, si apportano alcune modifiche al processo civile di esecuzione, che vengono ritenute utili ad agevolare la situazione del debitore esecutato e che con l'articolo 4-bis, introdotto al Senato, si prevedono provvidenze per il disastro di Rigopiano, su cui peraltro interviene anche una norma nel nuovo articolo 11-septies. Rileva che l'articolo 5 reca norme di adeguamento delle procedure negli appalti pubblici sotto soglia, modificando l'articolo 80, comma 5, del codice dei contratti pubblici. Evidenzia che la relazione illustrativa predisposta dal Governo spiega che le modifiche riguardano il grave illecito professionale e sono tese ad allineare il testo dell'articolo 80 alla direttiva 2014/24/UE, con particolare riferimento all'articolo 57, comma 4, lettere c), g), h) e i). Osserva, infatti, che tra le cause di esclusione dell'operatore economico dalla procedura di gara, si specificano le seguenti: la stazione appaltante dimostri con mezzi adeguati che l'operatore economico si è reso colpevole di gravi Pag. 217illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità; l'operatore economico abbia tentato di influenzare indebitamente il processo decisionale della stazione appaltante o di ottenere informazioni riservate a fini di proprio vantaggio oppure abbia fornito, anche per negligenza, informazioni false o fuorvianti suscettibili di influenzare le decisioni sull'esclusione, la selezione o l'aggiudicazione, ovvero abbia omesso le informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione; l'operatore economico abbia dimostrato significative o persistenti carenze nell'esecuzione di un precedente contratto di appalto o di concessione che ne hanno causato la risoluzione per inadempimento ovvero la condanna al risarcimento del danno o altre sanzioni comparabili; su tali circostanze la stazione appaltante motiva anche con riferimento al tempo trascorso dalla violazione e alla gravità della stessa. Sottolinea che l'articolo 6 sostituisce il sistema della tracciabilità dei rifiuti (cosiddetto SISTRI) – che, nella valutazione del Governo non aveva dato i risultati sperati –, con il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti. Il concreto funzionamento di tale registro è rimesso a un decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentiti il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro per la Pubblica amministrazione e il Ministro della difesa. Ricorda che l'articolo 7 riguarda la materia dell'edilizia penitenziaria ed è volto ad ampliare, per un ulteriore biennio, le funzioni già assegnate al personale tecnico dell'amministrazione penitenziaria. In pratica, la disposizione proroga la possibilità che progetti e perizie per la ristrutturazione e la manutenzione anche straordinaria degli immobili ad uso governativo per l'amministrazione penitenziaria siano predisposti dal personale tecnico della medesima amministrazione penitenziaria; oggetto di tale possibilità sono anche progetti di realizzazioni di nuovi carceri. Segnala che l'articolo 8 prevede la costituzione di una società per azioni in mano pubblica volta a promuovere e gestire le iniziative dell'Agenda digitale italiana. La società dovrà realizzare iniziative ai sensi delle direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri, secondo le disposizioni del decreto legislativo n. 82 del 2005. Rileva che l'articolo 9 inerisce alla formazione specifica in medicina generale, nelle more di una revisione complessiva del sistema di formazione dei laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio professionale mentre l'articolo 10 prevede che siano dichiarati vincitori e assunti i candidati ammessi al corso conclusivo del corso-concorso bandito nel 2017 per il reclutamento dei dirigenti scolastici e che, a tal fine, i necessari 8 milioni e 260 mila euro siano dirottati sul Fondo di cui all'articolo 1, comma 202, della legge n. 107 del 2015. Osserva che l'articolo 11, infine, adegua i fondi stanziati per il trattamento economico accessorio del personale dipendente delle pubbliche amministrazioni. Tornando ora alle disposizioni introdotte dall'altro ramo del Parlamento, segnala che, tra le altre, sono state approvate ulteriori modifiche al testo degli articoli illustrati nonché: disposizioni di semplificazione e riordino di altri istituti agevolativi, con particolare riferimento alla definizione agevolata in materia tributaria; semplificazioni per ottenere l'autorizzazione all'installazione di nuove tecnologie a terra, nel caso di utilizzo di infrastrutture fisiche già esistenti, con la conseguente modifica del decreto legislativo n. 33 del 2016, di attuazione della direttiva 2014/61/UE; la codificazione degli effetti giuridici del blockchain e degli smart contract, di cui all'articolo 8-ter; norme inerenti al servizio di trasporto NCC, di cui all'articolo 10-bis, sostanzialmente riproduttive del testo del decreto-legge 29 dicembre 2018, n. 143, recante disposizioni urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea (AC 1478) il cui esame era stato avviato dalla Commissione nella seduta del 16 gennaio scorso e per il cui contenuto rinvia alla relazione svolta dal deputato Bianchi. Ritiene utile, inoltre, evidenziare il nuovo articolo 11-bis, volto – tra l'altro – a estendere la base imponibile IVA per le operazioni online, che qualifica come soggetto Pag. 218passivo compratore o cessionario a fini IVA colui che facilita, con piattaforme informatiche o simili, la vendita di alcuni prodotti elettronici: in pratica, si tratta di un meccanismo di reverse charge teso a rimediare al caso che il consumatore finale non versi l'imposta. Osserva, infine, che nel nuovo articolo 11-ter, si disciplinano le prospezioni per gli idrocarburi, con la previsione del Piano per la transizione energetica sostenibile nelle aree idonee (PiTesai), mentre nell'articolo 11-quater si assegnano alle regioni i compiti di mettere a gara le concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche.

  Guido Germano PETTARIN (FI) ringrazia la relatrice per il lavoro svolto, in condizioni che hanno rasentato l'impossibilità, visti i tempi a disposizione per l'esame. A tale ultimo riguardo, stigmatizza che questioni procedurali e legate alla tempistica impediscano la discussione approfondita di provvedimenti particolarmente rilevanti come il decreto-legge in esame. Sottolinea, infatti, come esso contenga norme molto importanti che non possono essere approfondite mentre altre norme altrettanto importanti avrebbero potuto esservi inserite. Preannuncia quindi che il suo gruppo esprimerà un voto di astensione anche per testimoniare la difficoltà di svolgere efficacemente la funzione parlamentare e che provoca disagio a tutti i deputati e che tuttavia deve essere coerentemente espletata per rispondere alle esigenze del Paese.

  Angela IANARO (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che è stata presentata una proposta di parere alternativa da parte del gruppo Partito Democratico (vedi allegato 2).

  Filippo SENSI (PD) illustra la proposta di parere alternativa presentata dal suo gruppo.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che sarà posta in votazione la proposta di parere favorevole della relatrice, e che, in caso di approvazione della stessa, risulterà preclusa la proposta di parere alternativa presentata dal gruppo Partito Democratico.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice, risultando pertanto preclusa la votazione sulla proposta di parere alternativa presentata dal gruppo Partito Democratico.

  La seduta termina alle 13.20.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 31 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 13.20.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018.
C. 1432 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 gennaio 2019.

  Sergio BATTELLI, presidente e relatore, ricorda che ieri è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti. Segnala che sul disegno di legge sono pervenute 28 proposte emendative e che il relativo fascicolo sarà pubblicato in allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 3). Ricorda che il regolamento della Camera reca una disciplina speciale per la valutazione di ammissibilità delle proposte emendative riferite ai disegni di legge europea e di delegazione europea. In particolare, l'articolo 126-ter, comma 4, del regolamento prevede che, fermo quanto disposto dall'articolo 89, i presidenti delle Commissioni competenti per materia e il presidente della Commissione Politiche dell'Unione europea dichiarino inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi Pag. 219che riguardino materie estranee all'oggetto proprio della legge europea, come definito dalla legislazione vigente, precisando che, nella specie, il rinvio deve intendersi effettuato all'articolo 30, comma 3, della legge n. 234 del 2012. Evidenzia che il medesimo articolo 126-ter, comma 4, del regolamento dispone, infine, che gli emendamenti dichiarati inammissibili in Commissione non possono essere ripresentati in Assemblea. Il regime di ammissibilità è da valutare anche alla luce dei princìpi generali desumibili dall'articolo 89 del regolamento, che prevede che siano considerati inammissibili le proposte emendative che siano formulati con frasi sconvenienti, o siano relativi ad argomenti affatto estranei all'oggetto della discussione. Segnala quindi che sono da considerare inammissibili, oltre alle proposte emendative che riguardino materie estranee al contenuto proprio delle leggi europee, anche quelle recanti modifiche di vigenti discipline attuative di direttive, anche se si tratta di precedenti leggi europee o comunitarie, non incluse nel disegno di legge. Avverte, dunque, che alla luce dei criteri esposti sono da considerarsi inammissibili, non rispondendo al contenuto proprio del provvedimento ai sensi dell'articolo 30, comma 3, della legge n. 234 del 2012, le proposte emendative: Montaruli 1.3, volta ad introdurre un'ulteriore modifica al decreto legislativo n. 206 del 2007, non connessa alla procedura di infrazione n. 2018/2175, oggetto dell'intervento normativo recato all'articolo 1; Nardi 5.01, volta a prevedere un decreto ministeriale per l'introduzione di un marchio di tutela dei prodotti realizzati con Marmo di Carrara; Cenni 18.01, volta ad aggiungere una disposizione recante incentivi per la geotermia; Montaruli 18.03, recante disposizioni relative alla stabilizzazione del personale scolastico, in quanto oggetto sulla materia non risulta aperta la procedura di infrazione 2014/4231 indicata dai presentatori, ma alcuni casi EU pilot che tuttavia non riguardano il personale docente.
  Prendendo atti che i gruppi rinunciano alla fissazione di un termine per proporre eventuali richieste di riesame relativamente ai giudizi di inammissibilità testé comunicati, si riserva, quindi, di trasmettere le proposte emendative ammissibili alle Commissioni competenti per il prescritto parere. Ricorda, infine, che la Commissione sarà chiamata a votare solo gli emendamenti sui quali le Commissioni competenti avranno espresso parere favorevole e che si procederà, quindi, alla votazione delle proposte emendative con il parere favorevole delle Commissioni di settore non appena saranno trasmesse, secondo il calendario da definire in ufficio di presidenza.

  Guido Germano PETTARIN (FI) osserva che la prassi di votare solo gli emendamenti con il parere favorevole delle Commissioni di merito limita molto i poteri della Commissione e ribadisce pertanto l'auspicio, già espresso in altre occasioni, che vengano adottate modifiche regolamentari volte a superare tale criticità.

  Sergio BATTELLI, presidente e relatore, nel condividere le osservazioni del deputato Pettarin, fa presente che la questione sarà affrontata nel corso dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.25.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 31 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 13.25.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/1919 sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell'ambito di procedimenti penali e per le persone Pag. 220ricercate nell'ambito di procedimenti di esecuzione del mandato di arresto europeo.
Atto n. 62.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 30 gennaio 2019.

  Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere al Governo scadrà il 13 febbraio prossimo.

  Riccardo OLGIATI (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

  Guido Germano PETTARIN (FI) rileva che, a suo avviso, sarebbe stato possibile procedere all'espressione del parere già nella seduta di ieri, non rilevando particolari criticità. Ribadendo l'auspicio che i livelli di reddito per l'accesso al gratuito patrocinio possano essere innalzati, preannuncia voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

  Augusta MONTARULI (FdI) osserva che sarebbe anche necessario garantire l'effettiva remunerazione degli avvocati per l'esercizio del patrocinio a spese dello Stato, dal momento che gli onorari degli avvocati che lo prestano vengono saldati con notevolissimo ritardo, a volte anche di diversi anni. Sottolinea che tale pratica danneggia soprattutto i giovani avvocati che, di fatto, sono costretti a lavorare senza percepire emolumenti per molti anni.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 4).

  La seduta termina alle 13.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.30 alle 13.35.

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