SEDE REFERENTE
Martedì 5 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Lorenzo Fioramonti.
La seduta comincia alle 13.30.
Sulla pubblicità dei lavori.
Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Modifica all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e disposizioni concernenti la formazione delle classi nelle scuole di ogni ordine e grado.
C. 877 Azzolina.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 30 gennaio 2019.
Vittoria CASA (M5S), relatrice, dopo aver ricordato che nella seduta del 30 gennaio il Governo, a seguito di esplicita richiesta, ha depositato tabelle contenenti dati relativi al numero di alunni e di docenti delle scuole statali, con separata indicazione degli alunni con disabilità, nonché al numero di classi per densità di alunni, ne riassume i contenuti, evidenziando, tra l'altro, la presenza – nelle scuole dell'infanzia di Piemonte, Lombardia Pag. 46e di altre regioni – di moltissime classi aventi un numero di alunni compreso tra 23 e 26, come anche di un notevole numero di classi con più di 26 alunni in Lombardia. Ritiene che i dati forniti debbano essere valutati con attenzione e posti in relazione al contesto, tenendo conto anche dei territori di riferimento e dell'evasione scolastica. In conclusione, nel confermare di essere pronta ad ascoltare e accogliere le riflessioni e gli spunti di tutti i commissari, reputa che la Commissione dovrebbe a questo punto procedere allo svolgimento di audizioni di soggetti e categorie selezionati, per ottenere una migliore comprensione del fenomeno di cui si ragiona.
Luigi GALLO, presidente, comunica che sono pervenute indicazioni per le audizioni da parte dei gruppi di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle. Ricorda che la questione delle audizioni sarà discussa nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Valentina APREA (FI) ribadisce che, a suo avviso, è indispensabile, prima di proseguire la discussione, avere una valutazione dei costi finanziari legati alle misure recate dal provvedimento, quale punto di partenza per l'esame della proposta. Sottolinea che l'esistenza di classi in situazione di sovraffollamento è un fatto noto e fisiologico in un sistema scolastico caratterizzato dall'insufficienza di edifici scolastici e da un organico sottodimensionato. Quel che serve sapere, però, ai fini dell'esame della proposta in titolo, è quanto costerebbe alle finanze pubbliche ridurre quest'affollamento nella misura auspicata dalla proposta n. 877. Rimarca che la portata finanziaria della proposta in esame costituisce un nodo da sciogliere prima di ogni altra valutazione, in quanto si tratta di importi estremamente consistenti.
Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) si unisce alle considerazioni della deputata Aprea circa la necessità di disporre dei dati di carattere finanziario prima di procedere nell'esame. In merito alle tabelle depositate dal Governo, rileva che esse confermano quanto noto: una situazione di sovraffollamento delle classi soprattutto nelle scuole secondarie, mentre nei gradi di istruzione inferiori il numero di alunni per classe risulta al di sotto della media OCSE. Ritiene comunque indispensabile acquisire dati anche relativamente al patrimonio edilizio scolastico, ritenendo difficile procedere allo sdoppiamento di classi in mancanza di spazi sufficienti. Invita quindi la relatrice a farsi portatrice nei confronti del Governo di una richiesta di dati circostanziata sul tema dell'edilizia scolastica, auspicando che gli stessi possano essere acquisiti dalla Commissione prima dell'inizio di un eventuale ciclo di audizioni.
Vittoria CASA (M5S), relatrice, ricorda che nell'ultima legge di bilancio sono state inserite diverse misure in materia di edilizia scolastica. Si dice poi d'accordo sul fatto che sarebbe utile acquisire ulteriori dati da parte del Governo, anche per capire quale potrebbe essere lo sviluppo del fenomeno nei prossimi anni, alla luce dell'atteso calo demografico del Paese. Si riserva pertanto di valutare quali ulteriori dati chiedere al Governo.
Luigi GALLO (M5S), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica o educazione alla cittadinanza attiva e responsabile e alla Costituzione.
C. 682 Capitanio, C. 734 Gelmini, C, 916 Dadone, C. 988 Battilocchio, C. 1166 Toccafondi, C. 1182 Comaroli, C. 1464 Mura e C. 1465 Schullian e petizione n. 111.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1480).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 30 gennaio 2019.
Pag. 47Luigi GALLO, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 1480 Pella. Vertendo la suddetta proposta su identica materia, comunica di averne disposto l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 2, del regolamento, ai progetti di legge in titolo.
Angela COLMELLERE (Lega), relatrice, ad integrazione della relazione svolta nella seduta del 30 gennaio scorso, riferisce in merito alla proposta di legge da ultimo abbinata. Evidenzia che essa, composta di sei articoli, introduce l'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva e dell'educazione civica, come disciplina autonoma, all'interno dei piani di studio dei cicli di istruzione primaria e secondaria, per un monte ore annuale pari ad almeno 40 ore. Il nuovo insegnamento è affidato a docenti abilitati all'insegnamento di italiano, storia, filosofia, diritto, economia e lingue straniere. Vengono inoltre previsti specifici percorsi di formazione dei docenti, nonché azioni di sensibilizzazione sui temi oggetto d'insegnamento, da affidare alle amministrazioni comunali. Presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca viene istituito un tavolo tecnico con il compito, tra gli altri, di individuare gli obiettivi specifici di apprendimento da conseguire nei diversi cicli di istruzione e di predisporre linee guida per le amministrazioni comunali. Si prevede la possibilità di svolgere le attività di alternanza scuola-lavoro presso uffici pubblico, istituzioni pubbliche, fondazioni e istituzioni culturali. La proposta contiene, infine, una clausola di invarianza finanziaria. La relazione illustrativa esplicita che la proposta si inserisce nel sistema formativo vigente, ampliandolo nei contenuti e adeguandolo alle problematiche dei territori e delle comunità, al fine di far sviluppare agli studenti competenze e comportamenti responsabili ispirati ai valori fondamentali di legalità, partecipazione, solidarietà, senso civico e appartenenza europea.
Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD) preannuncia la presentazione di una proposta di legge anche a sua firma sulla materia oggetto delle proposte in esame.
Valentina APREA (FI) esprime soddisfazione per il numero delle proposte di legge presentate dai gruppi sulla materia, delle quali più di una depositata da deputati del gruppo di Forza Italia, a testimonianza della forte volontà del suo gruppo di ottenere l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole italiane.
Luigi GALLO (M5S), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.50.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 5 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Lorenzo Fioramonti.
La seduta comincia alle 13.50.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016.
C. 1332 Grande.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Virginia VILLANI (M5S), relatrice, ricorda che l'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e Cuba, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016 ed entrato in vigore in via provvisoria per le parti di competenza dell'Unione europea il 1o novembre 2017, è finalizzato a promuovere le relazioni tra l'UE e Cuba e a questo scopo promuove la creazione di un quadro favorevole al rafforzamento del Pag. 48dialogo politico e della cooperazione bilaterale tra le due parti in un gran numero di settori.
In sostanza l'Accordo stabilisce i principi e gli obiettivi generali delle relazioni tra l'UE e Cuba e prevede la costituzione di una struttura istituzionale per la gestione delle attività attuative dell'accordo stesso. L'accordo entrerà in vigore quando sarà ratificato da tutti gli Stati membri dell'Unione europea. Il Parlamento europeo l'ha ratificato il 5 luglio 2017. La proposta di legge di autorizzazione alla ratifica, presentata in prima lettura alla Camera dei deputati dalla Presidente della Commissione Affari esteri, Marta Grande, consta di 4 articoli.
Gli articoli 1 e 2 contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo. L'articolo 3 contiene una clausola di invarianza finanziaria, in base alla quale dall'attuazione dell'Accordo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. L'articolo 4 dispone che il provvedimento in esame entri in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il testo dell'Accordo si compone di 89 articoli, suddivisi in cinque parti. La Parte I, relativa alle disposizioni generali, sancisce i principi e gli obiettivi dell'Accordo. La Parte II, relativa al dialogo politico, ne definisce gli obiettivi e stabilisce la gamma di settori strategici comuni che formerà l'oggetto del dialogo politico, tra cui diritti umani; commercio illegale di armi; disarmo e non proliferazione delle armi di distruzione di massa; lotta contro il terrorismo; gravi crimini di portata internazionale; misure coercitive unilaterali; lotta contro la tratta di esseri umani e traffico di migranti; lotta contro la produzione, il traffico e il consumo di droghe illecite; lotta contro la discriminazione razziale, la xenofobia e l'intolleranza ad esso associate; e sviluppo sostenibile. La Parte III è dedicata alla cooperazione e al dialogo strategico settoriale e si articola in sette titoli. In particolare, il Titolo IV (articoli 37-46) è dedicato allo sviluppo e alla coesione sociale e contiene accordi per la creazione di canali di cooperazione nei seguenti ambiti: politiche economiche; politiche commerciali ispirate a principi di sviluppo sostenibile, equo e solidale; politiche di bilancio che consentano una ridistribuzione della ricchezza; politiche sociali e dell'occupazione; strategie e politiche di lotta contro la xenofobia e la discriminazione; politiche per i giovani. Nel settore dell'istruzione – per venire ai contenuti di competenza della Commissione – le Parti si impegnano a condividere le esperienze e le migliori prassi e a promuovere lo scambio di studenti, ricercatori e docenti (articolo 39). In base all'articolo 42, l'Accordo prevede l'impegno delle parti a promuovere la cooperazione nel settore della cultura, compreso il patrimonio culturale, nel pieno rispetto della diversità. In particolare viene incentivata la cooperazione nei settori delle arti, della letteratura e della musica, anche mediante lo scambio di esperienze.
È previsto che la cooperazione tra le parti si svolga in conformità con le normative interne in materia di diritto d'autore e con le altre disposizioni che disciplinano le materie culturali, nonché con gli accordi internazionali di cui l'UE e Cuba sono parti. La cooperazione riguarda altresì il recupero e la gestione sostenibile del patrimonio culturale nonché la salvaguardia e la promozione del patrimonio naturale e culturale materiale e immateriale, ivi compresa la materia della prevenzione del traffico illecito di beni culturali, nel cui campo le Parti possono procedere conformemente agli strumenti internazionali pertinenti. Viene incoraggiato il coordinamento nell'ambito dell'UNESCO, con l'obiettivo di promuovere la diversità culturale, anche attraverso consultazioni sulla ratifica e sull'applicazione della convenzione UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. La cooperazione intende altresì favorire la diversità culturale. Un altro ambito di cooperazione riguarda i settori audiovisivo e dei media, compresi la radio e la stampa, attraverso iniziative congiunte in materia di formazione e mediante attività di sviluppo, produzione e Pag. 49distribuzione di prodotti audiovisivi, anche nei settori dell'istruzione e della cultura. Il Titolo VI (articoli 50-58) è dedicato allo sviluppo economico e prevede una serie di attività di cooperazione nei settori dell'agricoltura, dello sviluppo rurale, della pesca, del turismo sostenibile, della scienza, della tecnologia e dell'innovazione, dell'energia, comprese le energie rinnovabili, dei trasporti, delle statistiche, della modernizzazione economica e sociale e della buona governance in materia fiscale. In particolare, l'articolo 52 prevede la partecipazione degli organismi di ricerca delle due parti ad attività di cooperazione e sviluppo volte a promuovere il progresso scientifico e il trasferimento di tecnologie e di know-how, anche per quanto riguarda l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Sono promossi gli scambi di ricercatori e delle migliori prassi in materia di progetti di ricerca. È previsto che centri di ricerca, istituti di istruzione superiore e altre parti interessate situate nell'Unione europea e a Cuba possano partecipare alla cooperazione nei settori scientifico, tecnologico e della ricerca. Le parti convengono di ricorrere a tutti gli strumenti che consentono di aumentare il numero di professionisti altamente qualificati e di migliorarne le capacità, anche attraverso la formazione, la ricerca collaborativa, le borse di studio e gli scambi.
Conclude formulando una proposta di parere favorevole.
Valentina APREA (FI) annuncia il voto favorevole di Forza Italia, reputando giusto aiutare un Paese che esce da anni di dittatura. Auspica tuttavia maggiore chiarezza e unità di intenti da parte del Governo e delle forze politiche di maggioranza sulla politica estera. Esprime il timore che anche sulla ratifica dell'accordo con Cuba, come accaduto di recente per altri temi di politica estera, possano emergere divisioni nella maggioranza e nel Governo, che metterebbero in imbarazzo l'Italia di fronte alla comunità internazionale.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
La seduta termina alle 14.