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Resoconti delle Giunte e Commissioni

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CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 giugno 2019
202.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 82

COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI NEL MONDO

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 11 giugno 2019. — Presidenza della presidente Iolanda DI STASIO.

  La seduta comincia alle 11.35.

Sull'impegno dell'Italia nella Comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni.
Audizione del presidente di Green Cross Italia, dottor Elio Pacilio.
(Svolgimento e conclusione).

  Iolanda DI STASIO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata Pag. 83attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

  Elio PACILIO, presidente di Green Cross Italia, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

  Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni Laura BOLDRINI (LeU) e Yana Chiara EHM (M5S).

  Elio PACILIO, presidente di Green Cross Italia, replica ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

  Iolanda DI STASIO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 12.25.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

PETIZIONI

  Martedì 11 giugno 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE.

  La seduta comincia alle 12.30.

Petizione n. 151 del 2018 del sig. Mimmo Di Garbo, da Milano, che chiede: iniziative per l'affissione di una targa commemorativa nel luogo della strage di Nassiriya.
(Esame ai sensi dell'articolo 109 del regolamento e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della petizione in oggetto.

  Marta GRANDE, presidente e relatrice, ricorda che il diritto di petizione, garantito dall'articolo 50 della Costituzione, consiste nella richiesta da parte di un certo numero di cittadini «di provvedimenti legislativi al Parlamento ovvero per esporre comuni necessità». Tale diritto rappresenta, pertanto, uno strumento di sollecitazione nei confronti dell'attività legislativa e di indirizzo politico del Parlamento. La petizione può essere esercitata da tutti i cittadini, sia individualmente che collettivamente, senza limiti di numero, e non richiede particolare formalità.
  Inoltre, il regolamento della Camera, all'articolo 109, prevede che le petizioni siano esaminate dalle Commissioni competenti e che l'esame possa concludersi con «una risoluzione diretta ad interessare il Governo alle necessità esposte oppure con una decisione di abbinamento ad un eventuale progetto di legge all'ordine del giorno».
  Segnala, altresì, che la prassi evidenzia anche la possibilità che l'esame della petizione si concluda con la predisposizione di un documento.
  Esprimendo soddisfazione per un atto che valorizza gli istituti della democrazia diretta, passa ad illustrare la petizione in oggetto (vedi allegato 1), che parte dallo spunto di un articolo di stampa, apparso sul quotidiano il Corriere della Sera il 19 marzo 2013, riguardante l'attentato terroristico subito da militari e civili italiani ed iracheni il 12 novembre 2003 alla base Maestrale di Nassiriya in Iraq.
  Nell'articolo il giornalista spiegava come nella caserma in cui erano dislocati i nostri militari oggi c’è la sede della Camera di Commercio di Nassiriya e che nessuna targa commemorativa o lapide o altro ricordi il tragico attentato del 12 novembre 2003, tra i più sanguinosi avvenuti nella lunga catena di lutti che caratterizzò l'operazione Antica Babilonia in Iraq. Quel giorno un camion sfondò la recinzione della Base Maestrale, sede della missione Multinational Specialized Unit dei Carabinieri, aprendo un varco ad un'autobomba che esplose subito dopo. Morirono 12 militari dell'Arma, cinque militari dell'Esercito e due civili, oltre a 9 iracheni. I feriti italiani furono 18.
  Ciò premesso, il cittadino Di Garbo giudica oltremodo ingiusto che in una località così importante per la storia d'Italia del dopoguerra e, soprattutto, verso chi è morto in quella circostanza non ci Pag. 84sia nulla a commemorare la tragedia. Chiede, pertanto, di poter attivare tutte le autorità italiane ed irachene preposte per poter istallare almeno una targa nel luogo in cui sorgeva la Base Maestrale, di modo da poter dare un adeguato ricordo ai morti italiani ed iracheni durate gli anni della missione Antica Babilonia, anni in cui la storia del nostro popolo e di quello iracheno si sono intrecciate in maniera indelebile.

  Pino CABRAS (M5S) esprime un favore di massima rispetto alla richiesta oggetto della petizione in titolo con riferimento ad ogni gesto che rafforzi la memoria condivisa rispetto al tragico attentato di Nassiriya. Indubbiamente quel drammatico accadimento, che è costato la vita a connazionali impegnati per obiettivi di pace, ha profondamente segnato le coscienze dei cittadini italiani, che fino a quel momento hanno goduto per quasi settant'anni di un lungo tempo di pace e di sicurezza. Rappresenta contestualmente l'auspicio affinché tale memoria vada di pari passo con la consapevolezza sul significato complessivo di quel conflitto, che si è caratterizzato per drammatici accadimenti del tutto analoghi all'attentato che colpì il contingente italiano e che si sono ripetuti con cadenza quotidiana per svariati anni dopo il 2003. Le perdite di vite umane soprattutto tra la popolazione civile, sono state infatti enormi per l'Iraq. Ciò detto, invita la presidenza ad avviare fin da ora un'iniziativa di dialogo con le autorità irachene per realizzare gli intenti del cittadino autore della petizione, nella consapevolezza che all'apposizione di una targa commemorativa potrebbero seguire reazioni da parte irachena volte a fare il punto sul ruolo dell'Italia in tale Paese in quella fase storica e sul silenzio dei media occidentali rispetto alle numerose stragi di civili iracheni avvenute negli anni in connessione con le conseguenze di quel conflitto.

  Piero FASSINO (PD) ritiene difficile contestare le finalità della petizione rispetto alla apposizione di una targa che commemori i caduti della strage di Nassiriya. Coglie l'occasione per segnalare alla Commissione che in Italia non esiste alcun monumento commemorativo collettivo dedicato, in generale, alla memoria dei caduti italiani nelle missioni internazionali di pace, ricordando come isolato caso che nel 2015, nel cimitero di Orta Nova, in provincia di Foggia, è stato inaugurato un sacello monumentale dedicato alla memoria del Caporal Maggiore Capo Mario Frasca, deceduto in Afghanistan il 23 settembre 2011.

  Marta GRANDE, presidente e relatrice, condivide le segnalazioni dei colleghi Cabras e Fassino e si riserva di valutare la presentazione di un atto di indirizzo che muova nella direzione auspicata dalla petizione integrando le riflessioni dei colleghi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame della petizione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.45.

COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE

  Martedì 11 giugno 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE.

  La seduta comincia alle 12.45.

Sugli esiti della missione svolta a Brindisi, in occasione della visita presso il Global Service Centre ONU di Brindisi e il Deposito Umanitario del Programma Alimentare Mondiale (PAM) (13 maggio 2019).

  Marta GRANDE, presidente, avverte di avere predisposto una relazione sugli esiti della missione in titolo (vedi allegato 2).

  La Commissione prende atto.

  Marta GRANDE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire dichiara svolte le comunicazioni in titolo.

Pag. 85

Sui lavori della Commissione.

  Marta GRANDE, presidente, propone un'inversione dei punti all'ordine del giorno nel senso di anticipare lo svolgimento della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, rispetto al punto concernente il seguito della discussione di risoluzioni, avendo nel frattempo registrato per le vie brevi il consenso unanime dei gruppi a procedere in tal modo.

  La Commissione conviene.

  La seduta termina alle 12.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.50 alle 13.

RISOLUZIONI

  Martedì 11 giugno 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 13.

7-00254 Fassino: Sull'integrazione dei Balcani Occidentali nelle istituzioni euroatlantiche.
7-00062 Valentini: Sull'integrazione dei Balcani Occidentali nelle istituzioni euroatlantiche.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 6 giugno scorso.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che nella precedente seduta il vicepresidente Fassino, primo firmatario di uno dei due atti in titolo, ha presentato una proposta di testo unificato delle due risoluzioni in discussione, su cui il collega Pettarin, in qualità di cofirmatario della risoluzione n. 7-00062, ha manifestato il suo assenso a nome del gruppo.
  Ricorda, altresì, che, alla luce del dibattito che ha quindi avuto luogo il collega Fassino si è riservato la presentazione di un'ulteriore proposta di testo unificato delle risoluzioni.

  Piero FASSINO (PD) segnala di aver effettivamente predisposto un'ulteriore proposta di testo unificato delle due risoluzioni (vedi allegato 3) al fine di tenere conto degli elementi emersi nella scorsa seduta e, soprattutto, del ribadito impegno del Governo a considerare una «priorità assoluta» l'integrazione euro-atlantica dei Balcani occidentali. Dichiara di aver inviato per le vie brevi il nuovo testo a tutti i gruppi e di aver già registrato l'assenso dei colleghi Pettarin, a nome del gruppo Forza Italia, Boldrini, a nome del gruppo Liberi e Uguali, e Lupi a nome del gruppo Misto. Attende ora di conoscere l'orientamento delle ulteriori forze politiche. Precisa che, trattandosi di un tema di eminente rilievo strategico per l'Italia, ha ritenuto opportuno lavorare a un testo condiviso che potesse raggiungere il più ampio consenso possibile, apportando talune modifiche alla proposta iniziale, in particolare, proponendo di articolare in maniera più dettagliata le tappe di integrazione dei Paesi balcanici interessati, impegnando il Governo a sostenere, nell'ordine: l'accelerazione dei negoziati con Serbia e Montenegro, operando perché la loro adesione si realizzi in tempi più rapidi rispetto al 2025 indicato dalla Commissione europea; l'accoglimento della domanda di avvio dei negoziati presentata da Albania e Nord Macedonia, stante il positivo accordo con la Grecia sulla denominazione dello Stato macedone; il raggiungimento di un accordo tra Belgrado e Pristina, nonché il rafforzamento della coesione della Bosnia Erzegovina, quali condizioni perché possa essere valutata Pag. 86l'integrazione di tali Paesi. Segnala, inoltre, che in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano «Il Piccolo», in occasione del vertice InCE in corso a Trieste, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Moavero Milanesi, in linea con quanto già rappresentato dalla Viceministra Del Re, ha ribadito l'opportunità di sostenere il percorso di adesione di questi Paesi all'UE, anche alla luce delle importanti decisioni che saranno assunte dal Consiglio europeo del prossimo 20-21 giugno. In tal senso, auspica un'approvazione della risoluzione in esame prima di tale data.

  Dimitri COIN (Lega), intervenendo a nome del gruppo e condividendo in profondo l'opportunità di una risoluzione unitaria, da approvare con tempestività rispetto alle imminenti scadenze europee, chiede al collega Fassino disponibilità per un ulteriore breve rinvio della discussione al fine di limare alcuni passaggi e trovare un definitivo punto di intesa tra i gruppi di maggioranza e di opposizione.

  Pino CABRAS (M5S), associandosi alle considerazioni del collega Coin e alla sua richiesta di breve rinvio, sottolinea che c’è già un accordo sull'impianto complessivo della risoluzione e che si tratta solo di affinare alcuni profili, essendo fuori di dubbio la convergenza dei gruppi di maggioranza e di opposizione sull'importanza di un atto di indirizzo concernente la nostra proiezione strategica nei Balcani occidentali.

  Piero FASSINO (PD), ribadendo la necessità di fugare ogni dubbio circa il convinto sostegno dell'Italia al processo di integrazione euro-atlantica, si dichiara disponibile fin da ora ad accogliere eventuali ulteriori proposte di riformulazione, da far confluire in un nuovo testo condiviso, da approvare auspicabilmente prima del prossimo Consiglio europeo di giugno, dedicato a fare un punto sui negoziati di adesione in particolare di Albania e Montenegro. A tal fine sollecita l'inserimento della risoluzione nel calendario dei lavori della Commissione della prossima settimana sottolineando che nei Balcani l'Italia gioca il proprio ruolo geopolitico nell'area e che occorre scongiurare ogni segnale che possa essere frainteso come freddezza o resipiscenza rispetto ad una priorità finora sempre ribadita dall'Italia.

  Marta GRANDE, presidente, rassicura il collega Fassino circa la calendarizzazione della risoluzione all'ordine del giorno della prossima settimana, come pure sulla pubblicazione in allegato al resoconto sommario della seduta odierna della nuova proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO conviene sulla priorità di una deliberazione sulle risoluzioni in titolo entro la scadenza del prossimo Consiglio europeo. Inoltre, ricorda che l'Italia, nel corso degli anni, ha sostenuto con convinzione l'allargamento dell'Unione europea a Paesi che non rientravano nella propria diretta sfera di interesse: a maggior ragione, dobbiamo oggi promuovere l'integrazione dei Balcani occidentali, che possono diventare alleati preziosi del nostro Paese nelle istituzioni dell'UE, in primis in senso al Consiglio e al Parlamento europeo. Ribadisce, pertanto, l'auspicio affinché la risoluzione sia approvata prima del citato Consiglio europeo di giugno, al fine di rafforzare la posizione del Governo in sede di negoziato con gli altri partner.

  Marta GRANDE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 199 del 6 giugno 2019, a pagina 55, seconda colonna, trentanovesima riga, dopo le parole «3.300.000 euro.» sostituire dalle parole: «La legge di Pag. 87bilancio 2019» e fino alla fine del capoverso con i seguenti periodi: «Tale cifra è comprensiva di un contributo ordinario di 700.000 euro (ex legge 3 agosto 1985, n. 411) e di un contributo straordinario pari a 2.600.000 euro, relativo al «Fondo per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua italiana all'estero» previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 luglio 2017. La legge di bilancio 2019 ha da ultimo ridotto il contributo ordinario, stanziando un finanziamento complessivo pari a 3.200.000 euro.».

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