ATTI DEL GOVERNO
Martedì 9 luglio 2019. — Presidenza della presidente della XII Commissione, Marialucia LOREFICE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Salvatore Giuliano.
La seduta comincia alle 10.45.
Schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Atto n. 86.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 luglio 2019.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche attraverso la trasmissione mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. In assenza di obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Ricorda che nella precedente seduta le relatrici, deputata Frate per la VII Commissione e deputata Locatelli per la XII Commissione, hanno presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni.
Avverte che il gruppo del Partito Democratico ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 1).
Flora FRATE (M5S), relatrice per la VII Commissione, riferisce che le relatrici hanno convenuto di confermare la proposta di parere presentata nella seduta del 3 luglio 2019.
Alessandra LOCATELLI (Lega), relatrice per la XII Commissione, conferma l'intenzione di non modificare la proposta di parere presentata nella seduta precedente, rilevando che, con le integrazioni proposte attraverso tale parere, il provvedimento Pag. 22in esame recherebbe le modifiche necessarie ad adeguare la normativa relativa all'inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Valentina APREA (FI) si dichiara rammaricata della posizione assunta dalle relatrici, che a suo avviso è poco rispettosa delle opposizioni. Ricorda, infatti, che nella precedente seduta era emersa un'apertura delle relatrici rispetto ai gruppi di minoranza, che erano stati invitati a far pervenire osservazioni e suggerimenti rispetto alla proposta di parere presentata dalle relatrici: cosa che il suo gruppo ha fatto. A fronte di questo sforzo, oggi la proposta di parere viene confermata senza modifiche, e senza che sia data alcuna spiegazione al suo gruppo per la mancata attenzione al contributo da esso dato. Contesta come inopportuno questo irrigidimento delle relatrici, estraneo al modo tradizionale di lavorare delle Commissioni parlamentari, nelle quali si tenta di collaborare in spirito costruttivo, specialmente quando una materia delicata come quella dell'inclusione scolastica consiglierebbe una condivisione di scelte e un consenso più ampio.
Dopo aver innanzitutto constatato che nessuna osservazione della proposta di parere è stata trasformata in condizione, come pure da più parti era stato sollecitato, sottolinea i punti della proposta che, a suo avviso, andrebbero riconsiderati. In particolare, chiede che alla lettera c) siano soppresse le parole da «fermo restando» fino alla fine della lettera. Alla lettera d), dove si fa riferimento alla lettera e) del comma 1 dell'articolo 3 dello schema di decreto, ritiene che debba essere previsto un esplicito riferimento ad accordi sottoscritti a livello locale tra ente territoriale e ufficio scolastico regionale. Alla lettera l), per far sì che il dirigente scolastico non sia l'unico soggetto in capo sul quale far gravare la responsabilità dell'indicazione del fabbisogno di posti di sostegno, propone di prevedere esplicitamente che la richiesta del dirigente scolastico avvenga sulla base di un'intesa con le aziende sanitarie locali e con gli specialisti che elaborano il piano educativo individualizzato (PEI).
Ritiene, altresì, che, nell'ambito del percorso di formazione dei docenti (e non di specializzazione), almeno 20 crediti dovrebbero essere acquisiti per formazione in materia di metodologie di didattica digitale e che dovrebbe essere incrementato il numero di tutor presenti nelle università, in modo da favorire la formazione specialistica qualificata.
Sottolinea, infine, la necessità di riconsiderare l'assegnazione del sostegno per le sole disabilità certificate ai sensi della legge 104, essendo ormai opinione consolidata che in molti casi i bisogni educativi speciali, pur non essendo certificabili in termini di disabilità, necessitino di una didattica personalizzata.
Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) chiarisce che il gruppo del Partito democratico ha presentato una proposta di parere alternativa in ragione del fatto che le considerazioni svolte nella seduta precedente dai deputati del medesimo gruppo non sono state accolte dalle relatrici. Sottolinea che la proposta alternativa riflette i suggerimenti emersi da un attento confronto con il mondo accademico sui temi oggetto dello schema di decreto.
Vittoria CASA (M5S) rileva come l'osservazione contenuta alla lettera c) della proposta di parere costituisca, a suo avviso, l'aspetto più innovativo e più qualificante della nuova disciplina in materia di inclusione scolastica, in quanto pone l'accento sui bisogni educativi speciali per la previsione di metodologie didattiche personalizzate collegate non necessariamente ad una disabilità fisica, ma anche ad altre forme di fragilità dell'alunno, quali possono essere quelle socio-affettive. Accoglie, inoltre, come una positiva innovazione la riduzione del numero dei crediti formativi necessari ai fini dell'accesso ai corsi di specializzazione per il sostegno.
Virginia VILLANI (M5S) apprezza in modo particolare l'attenzione posta dallo Pag. 23schema di decreto all'esigenza di assicurare la continuità della presenza dei docenti di sostegno, che è un aspetto di importanza fondamentale per i bambini affetti da disagi o da disabilità.
Alessandra LOCATELLI (Lega), relatrice per la XII Commissione, ringrazia tutti i deputati intervenuti per il loro prezioso contributo, sottolineando che l'inclusione scolastica costituisce un elemento fondamentale delle politiche rivolte ai minori con fragilità, con riferimento sia ai disturbi dell'apprendimento sia ai problemi fisici o mentali di maggiore gravità. Al di là di aspetti specifici quali quelli relativi ai crediti formativi universitari o alle metodologie didattiche, per i quali ritiene che sia maggiormente competente la Commissione Cultura, rileva che nel complesso il provvedimento in oggetto consente di compiere piccoli passi in avanti nella direzione dell'inclusione. Fa presente, inoltre, che i rilievi formulati dai colleghi potrebbero rappresentare uno spunto per l'adozione di eventuali future iniziative in materia. Ribadendo la necessità di garantire l'inserimento di tutti i minori nell'ambito del sistema scolastico, osserva che il provvedimento in esame assicura maggiori possibilità in tal senso a ciascuno di essi.
Lucia CIAMPI (PD) sottolinea che, se si vuole che gli obiettivi prefigurati vengano effettivamente raggiunti, occorre che l'assegnazione di nuove incombenze in capo agli enti locali – come quella, prevista nell'osservazione di cui alla lettera e) della proposta di parere delle relatrici, di integrare l'Unità di valutazione multidisciplinare con un pedagogista dell'ente locale – sia accompagnata dall'appostamento di specifiche risorse, in assenza delle quali è difficile che misure anche condivisibili possano essere realizzate. Personalmente è dell'avviso che limitarsi a chiedere ai comuni di designare propri pedagogisti, senza provvedere alle risorse finanziarie occorrenti, serva solo a scaricare responsabilità sui comuni stessi.
Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) illustra alcuni punti del parere alternativo presentato dal suo gruppo, ponendo l'accento, in particolare, sulla necessità di precisare che, ai fini del raggiungimento dei 60 CFU necessari per accedere al Corso di specializzazione per il sostegno, devono essere in parte riconosciuti i crediti relativi alle competenze in didattica inclusiva già acquisiti con il conseguimento della laurea magistrale in Scienze della formazione primaria e, in altra parte, individuate modalità integrative supplementari di formazione.
Valentina APREA (FI), dopo essersi dichiarata insoddisfatta della proposta di parere, soprattutto per le modalità con le quali è avvenuto il confronto tra le forze politiche, e cioè per la scarsa attenzione della maggioranza verso le opposizioni, preannuncia l'astensione del suo gruppo dalla votazione, chiarendo che, su un provvedimento concernente una materia così delicata e alla quale il suo gruppo dedica sempre attenzione, non è possibile un voto contrario. Auspica peraltro che il rappresentante del Governo voglia fornire rassicurazioni in merito all'assegnazione di docenti di sostegno in numero adeguato alle effettive esigenze, ricordando che l'organico del sostegno è stato drasticamente ridotto dal Governo, anche se – almeno questa è stata la spiegazione fornita – per un'esigenza meramente provvisoria di natura contabile. Preannuncia che la sua parte politica vigilerà sulla ricostituzione dell'organico del sostegno e sull'attuazione delle disposizioni del decreto in esame.
Federico MOLLICONE (FdI) preannuncia l'astensione del suo gruppo dalla votazione, giudicando negativamente il fatto che né lo schema di decreto in esame né la proposta di parere delle relatrici su di esso fanno riferimento alla necessità di adeguare l'organico di fatto – posti in deroga – all'organico di diritto nel rispetto della giurisprudenza nazionale, né fanno riferimento all'introduzione dell'organico potenziato per il personale ATA nella misura del dieci per cento e alla stabilizzazione Pag. 24del personale addetto ai servizi di assistenza all'autonomia e alla comunicazione. Ritiene inoltre che manchino elementi di garanzia circa la effettiva corrispondenza tra le ore di sostegno richieste dal dirigente scolastico sulla base del piano educativo individualizzato e le ore che saranno assegnate dagli uffici scolastici regionali, nonché sulla valutabilità del servizio pre-ruolo svolto sui posti di sostegno nella mobilità volontaria del personale a tempo indeterminato.
Flora FRATE (M5S), relatrice per la VII Commissione, rivolge parole di ringraziamento al rappresentante del Governo per l'attenzione dedicata alla stesura del provvedimento in esame, che integra e corregge il decreto legislativo n. 66 del 2017 introducendo un importante cambio di prospettiva nella considerazione della disabilità in ambito scolastico e accendendo i riflettori sul contesto in cui sono inseriti gli alunni con disabilità, cogliendolo come possibile causa di disagi e talvolta di discriminazioni. Ricorda, quindi, che uno degli elementi degni di nota del provvedimento è, a suo avviso, la definizione di inclusione scolastica con riferimento agli alunni con bisogni educativi speciali e alle metodologie didattiche inclusive per ogni alunno. Ritiene che il testo apporti un deciso miglioramento all'impianto normativo in vigore, anche per il fatto di prevedere la possibilità che l'Ente locale possa integrare l'Unità di valutazione multidisciplinare con una figura specializzata – una pedagogista o altro delegato dell'ente – in modo che il Progetto individuale possa contare sul contributo delle necessarie professionalità. Conclude esprimendo la convinzione che, con le misure introdotte dal provvedimento in esame, si realizzino appieno il recepimento e l'attuazione dei principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall'Italia nel 2009.
Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere formulata dalle relatrici avvertendo che, in caso di approvazione, la proposta alternativa presentata dal gruppo del Partito Democratico s'intenderà preclusa e non sarà, pertanto, posta in votazione.
Pone, quindi, in votazione la proposta di parere delle relatrici (vedi allegato 2).
Le Commissioni approvano la proposta di parere delle relatrici.
La seduta termina alle 11.20.
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