SEDE REFERENTE
Mercoledì 31 luglio 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Gianluca Vacca.
La seduta comincia alle 14.10.
Pag. 92Sulla pubblicità dei lavori.
Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
DL 59/2019: Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020.
C. 2019 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione – Conferimento del mandato a riferire favorevolmente).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 luglio 2019.
Luigi GALLO, presidente, ricorda che la Commissione procederà alla votazione per il conferimento del mandato alla relatrice non più tardi delle 15, in quanto la discussione del provvedimento in Aula inizierà al termine delle votazioni pomeridiane dell'Aula. Comunica quindi che le Commissioni competenti in sede consultiva hanno espresso i seguenti pareri: Comitato per la legislazione: parere con osservazioni; Commissione I: parere favorevole con una condizione; Commissioni II, VI, VIII, IX, XI e XIV: pareri favorevoli. Avverte che non è ancora pervenuto il parere della Commissione Bilancio, che è riunita ora per deliberare sul provvedimento. Dà quindi la parola alla relatrice in merito ai pareri fin qui pervenuti.
Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice, presenta e illustra l'emendamento 1.100, che recepisce la condizione della I Commissione (vedi allegato 1).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 1.100 della relatrice.
Luigi GALLO, presidente, sospende la seduta in attesa che pervenga il parere della Commissione bilancio.
La seduta, sospesa alle 14.15, è ripresa alle 14.40.
Luigi GALLO, presidente, comunica che la Commissione bilancio non ha deliberato il parere e lo esprimerà direttamente all'Assemblea. Propone quindi di conferire alla relatrice il mandato di riferire all'Assemblea in senso favorevole sul provvedimento.
Anna ASCANI (PD), dopo aver sottolineato che è mancata ogni possibilità di intervenire per apportare modifiche al testo approvato dal Senato, riferisce che il giudizio del suo gruppo sul provvedimento, relativamente alla parte che disciplina le Fondazioni lirico-sinfoniche, è in linea di massima favorevole, pur permanendo alcune perplessità in merito alla carenza di una visione d'insieme e all'assenza di risorse che rende sterili le misure da esso recate. Rappresenta, inoltre, che sono ancora molte le incertezze che gravano sul personale del comparto. Di segno opposto è invece il giudizio sulle norme relative al settore del cinema e dell'audiovisivo, che tornano indietro rispetto alla innovativa riforma di sostegno al cinema attuata dal ministro Franceschini nella scorsa legislatura. In proposito stigmatizza l'abitudine, troppe volte invalsa, di precipitarsi a cancellare le misure approvate dai precedenti Governi di segno opposto, ancor prima che le norme entrino a regime ed esplichino i loro effetti. Si riferisce, in questo caso, in particolare, alla modifica delle quote di programmazione. Preannuncia quindi l'astensione del Partito democratico dal voto, rilevando gravi errori di metodo e di merito, che a suo avviso danneggeranno soprattutto gli operatori del settore.
Valentina APREA (FI) preannuncia l'astensione del gruppo Forza Italia dalla votazione, per le ragioni di metodo e di merito che si riserva di illustrare in Assemblea.
Pag. 93Paola FRASSINETTI (FDI) dichiara che anche il gruppo Fratelli d'Italia si asterrà dal voto, avendo ravvisato che le norme del decreto-legge non tutelano né il personale delle Fondazioni, né le piccole e medie imprese che operano nel settore.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire alla relatrice, deputata Carbonaro, il mandato a riferire all'Assemblea favorevolmente sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Luigi GALLO, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 14.50.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 31 luglio 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Gianluca Vacca.
La seduta comincia alle 14.15.
Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa su un approccio integrato in materia di sicurezza fisica, sicurezza pubblica e assistenza alle partite di calcio ed altri eventi sportivi, fatta a Saint-Denis il 3 luglio 2016.
C. 1850 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 luglio 2019.
Paolo LATTANZIO (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).
Alessandro FUSACCHIA (MISTO-+E-CD) chiede al relatore di precisare il contenuto dell'osservazione di cui alla lettera c) della proposta di parere, laddove si richiama la necessità di prevenire «certe forme di criminalità o di illegalità che possono essere legate alla gestione degli eventi sportivi».
Paolo LATTANZIO (M5S), relatore, precisa che ci si riferisce a quelle attività illegali che spesso si manifestano a margine delle manifestazioni sportive quali il bagarinaggio e le scommesse illecite.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica.
C. 1806, approvato dal Senato.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 luglio 2019.
Luigi GALLO, presidente, ricorda che il deputato Bella ha svolta la relazione introduttiva nella seduta del 23 luglio, formulando una proposta di parere favorevole. Chiede pertanto al relatore se intende confermare la sua proposta di parere.
Marco BELLA (M5S), relatore, conferma formula una proposta di parere favorevole.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 14.25.
Pag. 94ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 31 luglio 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.
La seduta comincia alle 14.25.
Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2019.
Atto n. 100.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Luigi GALLO, presidente, avverte che la Commissione dovrebbe esprimere il prescritto parere entro il 22 agosto 2019, ma che, tuttavia, al Senato il Governo – nella persona del sottosegretario Giuliano – ha dichiarato nella seduta della Commissione Istruzione del 24 luglio la disponibilità ad attendere l'espressione del parere parlamentare oltre il termine e che la medesima Commissione ha convenuto di esprimere il parere indicativamente a settembre, indicativamente entro il 18 settembre. Propone quindi di avviare l'esame dell'atto oggi e di rinviare l'espressione del parere a settembre.
La Commissione concorda.
Marco BELLA (M5S), relatore, introducendo l'esame, premette che lo schema di decreto reca la ripartizione 2019 del Fondo ordinario per gli enti di ricerca (FOE), nel quale dal 1o gennaio 1999 sono confluiti gli stanziamenti da destinare agli enti di ricerca vigilati dal MIUR.
Ricorda che il FOE è stato istituito dal decreto legislativo n. 204 del 1998, il cui articolo 1 ha stabilito, anzitutto, che il Governo, nel Documento di economia e finanza – DEF, determina gli indirizzi e le priorità strategiche per gli interventi a favore della ricerca scientifica e tecnologica, definendo il quadro delle risorse finanziarie da attivare e assicurando il coordinamento con le altre politiche nazionali. Sulla base degli indirizzi citati, nonché di altri elementi è predisposto, approvato e aggiornato annualmente dal CIPE (le cui funzioni in materia sono coordinate dal MIUR) il Programma nazionale per la ricerca, che definisce gli obiettivi generali e le modalità di realizzazione degli interventi.
Precisa che l'articolo 7 del medesimo decreto legislativo n. 204 del 1998 ha previsto, quindi, che a partire dal 1o gennaio 1999 dovevano essere determinati con un'unica autorizzazione di spesa e affluire ad un unico Fondo – denominato appunto Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (FOE), finanziato dall'attuale MIUR e istituito nel relativo stato di previsione – gli stanziamenti da destinare, ai sensi di varie disposizioni legislative, ai seguenti enti: Consiglio nazionale delle ricerche (CNR); Agenzia spaziale italiana (ASI); Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale – OGS; Stazione zoologica «Anton Dohrn» di Napoli; Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – INGV; Istituto nazionale per la fisica della materia (INFM). Con successivi interventi normativi, sono stati inclusi fra i destinatari del FOE anche altri enti. Si tratta, in particolare, dei seguenti: Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste; Istituto nazionale di alta matematica – INDAM; Istituto italiano di studi germanici; Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche Enrico Fermi; Istituto nazionale di astrofisica – INAF; Istituto nazionale di ricerca metrologica – INRIM; Sincrotrone di Trieste Spa; Istituto nazionale documentazione, innovazione, ricerca educativa (INDIRE) e Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI).
Ricorda che, attualmente, l'ammontare del FOE è stabilito direttamente dalla sezione II della legge di bilancio ed è allocato sul cap. 7236 dello stato di previsione del MIUR.
Riporta quindi l'andamento delle risorse del FOE dal 2010 al 2018 in base ai dati pubblicati sul rendiconto annuale: Pag. 95anno 2010: euro 1.769 milioni; anno 2011: euro 1.794,2 milioni (+25 milioni); anno 2012: euro 1.794,6 milioni (-0,4 milioni); anno 2013: euro 1.768,5 milioni (-26,1 milioni); anno 2014: euro 1.754,8 milioni (-13,7 milioni); anno 2015: euro 1.721,3 milioni (-33,5 milioni); anno 2016: euro 1.713,8 (-7,5 milioni); anno 2017: euro 1.609,5 milioni (-104,3 milioni); anno 2018: euro 1.710,1 milioni (+110,6 milioni).
Precisa che il FOE è ripartito annualmente fra gli enti interessati con uno o più decreti ministeriali, comprensivi di indicazioni per i due anni successivi. Il MIUR tiene conto, ai fini della ripartizione del FOE, della programmazione strategica preventiva, della Valutazione della qualità dei risultati della ricerca, nonché dei Piani triennali di attività.
Riporta quindi brevemente le principali innovazioni recenti del quadro normativo di riferimento. L'articolo 19, comma 5, del decreto legislativo n. 218 del 2016 ha previsto che il MIUR promuove e sostiene l'incremento qualitativo dell'attività scientifica degli enti vigilati, nonché il finanziamento premiale dei PTA e di specifici programmi e progetti proposti dai medesimi enti. Come emerge dalla relazione governativa, per l'anno 2019 non è stato previsto nessuno stanziamento per il finanziamento premiale.
La legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020», ha previsto misure per avviare un graduale percorso di stabilizzazione del personale in servizio presso gli enti pubblici di ricerca di cui al decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218, da operare ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75. In particolare sono stati destinati ad un apposito fondo, costituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze, 13 milioni di euro per l'anno 2018 e 57 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2019.
L'articolo 1, comma 670, della citata legge n. 205 del 2017, a sua volta, prevede i criteri per l'attribuzione delle predette risorse e gli enti pubblici di ricerca beneficiari sono definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con i Ministri vigilanti.
L'articolo 1, comma 671, della predetta legge n. 205 del 2017, poi, stabilisce che «gli enti di ricerca beneficiari del finanziamento destinano alle assunzioni di cui al comma 668 risorse proprie aventi carattere di certezza e stabilità, e comunque nel rispetto dell'articolo 9 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218, in misura pari ad almeno il 50 per cento dei finanziamenti ricevuti».
Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 aprile 2018, adottato ai sensi del citato comma 670 della legge n. 205 del 2017, ha definito le somme da assegnare agli Enti di ricerca vigilati dal MIUR per le finalità assunzionali sopra ricordate.
Con il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 28 febbraio 2018, n. 163, emanato ai sensi del comma 633 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, sono state inoltre adottate disposizioni per le assunzioni di ricercatori e tecnologi negli enti pubblici di ricerca.
Il comma 5 dell'articolo 1 del medesimo DM n. 163 del 2018 prevede che «a decorrere dal 1o maggio 2019, gli enti dovranno aver attivato tutti i contratti di cui sono stati destinatari di assegnazione». Oltre detta data, «le risorse assegnate e non utilizzate per tale finalità saranno compensate con le assegnazioni ordinarie del FOE e conseguentemente per le finalità del comma 633 attribuite, in misura proporzionale alle assegnazioni ricevute col presente decreto, agli altri Enti che alla medesima data hanno completato le assunzioni attribuite».
Il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 26 marzo 2019, n. 240, ha prorogato poi il termine, su richiesta dagli enti. Modificando il predetto decreto ministeriale n. 163 del 2018, il quale ora prevede che «a decorrere dal 30 novembre 2019, gli enti dovranno aver Pag. 96attivato tutti i contratti di cui sono stati destinatari di assegnazione. Oltre detta data, le risorse assegnate con il decreto in esame ma non utilizzate sono ripartite tra tutti gli enti in misura proporzionale alle assegnazioni ordinarie per le finalità del comma 633».
Tutto ciò premesso, passa allo schema di decreto in esame, riferendo che la disponibilità complessiva del Fondo (capitolo 7236) è pari a euro 1.773.493.350. La somma è al netto dello stanziamento previsto dal già citato DPCM 11 aprile 2018. L'ammontare è così ripartito: una quota pari a euro 1.742.638.236 è ripartita tra gli enti seguenti nei termini di seguito indicati: Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR): euro 661.134.275; Agenzia Spaziale Italiana (ASI): euro 510.218.397; Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN): euro 301.707.624; Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF): euro 111.054.946; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: euro 69.356.736; Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM): euro 21.386.181; Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS): euro 19.714.332; Stazione Zoologica «Anthon Dohrn»: euro 14.544.643; Consorzio per l'area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste (AREA): euro 27.082.007; Istituto Nazionale di Alta Matematica (INDAM): euro 2.791.265; Museo Storico della Fisica e Centro di Studi «E. Fermi»: euro 2.290.932; Istituto Italiano di Studi Germanici: euro 1.356.896.
La residua quota di euro 30.855.114 è destinata al finanziamento delle seguenti iniziative fissate per legge o altra disposizione o per specifiche iniziative: Elettra – Sincrotone Di Trieste: euro 14.000.000; Istituto Nazionale Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE): euro 12.400.363; Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione (INVALSI): euro 4.454.751.
Per quanto riguarda le risorse previste per il graduale processo di stabilizzazione del personale dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 aprile 2018, ricorda che questo ha stabilito che le risorse in questione sono ripartite tra gli enti di ricerca nel limite massimo di cui alla Tabella 1 allegata al medesimo DPCM, secondo gli importi indicati a fianco di ciascun ente. In base al medesimo decreto, gli enti di ricerca erano tenuti a trasmettere ai competenti organi del Governo, per le necessarie verifiche, i dati concernenti il personale assunto e la spesa annua lorda a regime effettivamente da sostenere per il trattamento economico complessivo; questo entro il 31 dicembre 2018. Evidenzia che, tuttavia, dall'atto in esame (in particolare dalle premesse dello schema di decreto) risulta che alla data di elaborazione di esso le verifiche in questione non si erano ancora concluse. Specifica che il comma 7 dell'articolo 1 dello schema in esame chiarisce peraltro che le risorse in questione saranno rideterminate ed erogate agli Enti con appositi decreti dirigenziali all'esito delle verifiche disposte ai sensi del medesimo DPCM.
Alessandro MELICCHIO (M5S) ricorda che nel parere espresso sull'atto relativo al riparto dei fondi per il 2018, la VII Commissione aveva formulato un'osservazione finalizzata a destinare i fondi premiali alla stabilizzazione delle figure professionali previste dall'articolo 20, commi 1 e 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75. Rilevato che non tutti gli enti hanno ottemperato a tale esplicita richiesta, come emerge dalle risposte ai diversi atti ispettivi presentati in proposito, esprime l'avviso che si debba procedere a una redistribuzione delle risorse rinvenibili dai fondi premiali non impiegati a tale specifica finalizzazione.
Alessandro FUSACCHIA (MISTO-+E-CD) sottolinea, in via generale, che in occasione del precedente riparto, pur essendo emersi in Commissione diversi dubbi in merito sia ai criteri sottostanti la ripartizione dei finanziamenti sia agli specifici progetti che venivano finanziati, si era convenuto di rendere comunque un parere per consentire agli enti di ottemperare agli impegni presi in forza dei finanziamenti attesi. Ricorda quindi che si Pag. 97era concordato di far luce sui criteri applicati e di accertare che il Ministero vigilasse sull'impiego dei fondi. Vigendo, a suo avviso, anche quest'anno la medesima incertezza, invita i colleghi della maggioranza a farsi carico di far interrompere ogni inerzia amministrativa e istituzionale e di incalzare il Ministero approvando un preciso indirizzo in tal senso.
In merito alla tabella dello schema di decreto, nota per alcuni casi variazioni consistenti rispetto allo scorso anno. Cita, a titolo di esempio, l'INDIRE, che vede i finanziamenti aumentare di circa il 30 per cento, e l'INVALSI, che, al contrario, subisce una riduzione di circa il 17 per cento.
Ciò premesso, rileva due profili critici. Il primo concerne l'impostazione: si riferisce al fatto che, mentre in Parlamento sono in corso di discussione risoluzioni sull'INVALSI, si apprende dagli organi di stampa che il Governo starebbe per emanare misure che modificano le modalità di svolgimento della valutazione, mentre, contestualmente, il MIUR taglia i fondi destinati all'istituto. È dell'avviso che le questioni andrebbero affrontate in modo più organico, rendendo chiaro l'indirizzo del Governo in tema di valutazione. Quanto al secondo aspetto critico che vuole sottolineare, invita a considerare quale sarà l'effetto di un taglio cospicuo di risorse comunicato solo nella seconda metà dell'anno a cui le stesse risorse sono riferite. Si chiede come potranno essere onorati gli impegni assunti dagli Enti sulla base di un finanziamento atteso in misura analoga a quella del finanziamento percepito nell'anno precedente.
Conclude invitando i colleghi della Commissione a non avallare ulteriormente questo modo di procedere, che non fa onore alla pubblica amministrazione.
Luigi GALLO, presidente, sospende la seduta per riprendere i lavori in sede referente sul decreto-legge n. 59 del 2019.
La seduta, sospesa alle 14.40, riprende alle 14.50.
Gabriele TOCCAFONDI (MISTO-CP-A-PS-A) ritiene che le questioni sollevate dal collega Fusacchia siano importanti e osserva che per affrontarle è necessaria la presenza di un rappresentante del Governo. Reputa quindi opportuno il rinvio dell'esame, affinché possa essere effettuata un'interlocuzione con il Ministero. Sul riparto del FOE evidenzia che l'incremento complessivo delle risorse di circa il 4 per cento ha comportato un aumento dei finanziamenti solo per alcuni enti (ad esempio CNR e INDIRE), mentre per altri le risorse sono state sensibilmente ridotte: si riferisce in particolare all'ASI (-6 per cento) e all'INVALSI (-20 per cento). Chiede pertanto che il Governo chiarisca le ragioni di una tale riduzione ad anno finanziario in corso, tenuto conto che il MIUR è tenuto a finanziare l'INVALSI per legge e che la valutazione svolta dall'Istituto è un obbligo. Ciò che dovrebbe essere chiarito è soprattutto come la maggioranza intenda rivedere il sistema di valutazione, dal momento che non c’è dubbio che intenda rivederlo, considerate la riduzione di risorse e le dichiarazioni di membri del Governo in merito alla soppressione delle prove negli anni scolastici di fine ciclo.
Rosa Maria DI GIORGI (PD) condivide gli interventi dei colleghi Fusacchia e Toccafondi e concorda anch'ella sull'opportunità di un rinvio dell'esame a settembre per gli opportuni approfondimenti. Rileva quindi che non le è chiaro il criterio per cui i finanziamenti più consistenti sono stati assegnati al CNR, che non ha ancora presentato il piano triennale di attività. Sottolinea, poi, che il decreto di riparto viene sempre presentato in prossimità della pausa estiva dei lavori parlamentari, costringendo la Commissione ad esaminarlo in fretta per consentire l'erogazione tempestiva dei finanziamenti attesi dagli enti. Invita quindi il Governo ad un maggior rigore nei tempi dell'emanazione del decreto e nella ripartizione dei contributi, oltre che a una più attenta vigilanza sul loro impiego.
Pag. 98Valentina APREA (FI) si associa ai colleghi nel giudicare opportuno il rinvio dell'esame a dopo la pausa dei lavori, aggiungendo che è necessario che il dibattito prosegua dopo un confronto con il ministro dell'istruzione. Sottolinea quindi che il Governo dovrebbe far conoscere in anticipo le sue intenzioni invece di presentare atti il cui contenuto diverge completamente dagli indirizzi formulati dalla Commissione. Occorre inoltre che venga resa nota la linea politica del Governo sul tema della valutazione scolastica: il suo definanziamento lascerebbe intendere che si vuole depotenziarla, ma, se è così, ciò andrebbe quanto meno annunciato alle Commissioni parlamentari competenti. Analogamente dovrebbe essere fatta luce sulla situazione dei dirigenti scolastici, il cui concorso, da cui tutti sono usciti idonei con riserva, ha prodotto, a suo avviso, solo molta incertezza nell'assegnazione degli incarichi. Infine, esprime la propria contrarietà alla riduzione del finanziamento destinato all'ASI proprio nel momento di massimo prestigio in campo aerospaziale del Paese, che ha appena mandato un astronauta italiano nello spazio.
Alessandro FUSACCHIA (MISTO-+E-CD) concorda sulla necessità di ascoltare in audizione il Ministro Bussetti.
Paolo LATTANZIO (M5S), concordando con i colleghi dell'opposizione sulla necessità di fare chiarezza sulle questioni relative all'INVALSI, ritiene fondamentale la presenza del Governo. È dell'avviso che il tempo ci sia e che si possa approfondire le questioni e concludere l'esame dell'atto entro la prima metà di settembre.
Vittoria CASA (M5S) concorda con i colleghi sulla necessità di comprendere i criteri con cui vengono assegnati i finanziamenti e sull'opportunità di vincolarli all'emanazione dei piani triennali delle attività. Ricorda che sull'INVALSI sono state presentate diverse risoluzioni: preannuncia la presentazione di una risoluzione del suo gruppo e la richiesta di prevedere ulteriori audizioni.
Daniele BELOTTI (LEGA) dichiara che da parte del suo gruppo nulla osta al rinvio dell'esame a settembre.
Rosa Maria DI GIORGI (PD), riferendosi al finanziamento previsto per il CNR, rileva che circa il 70 per cento del suo ammontare è destinato ad istituti privati tra i quali rientra un consorzio cui sono destinati circa 3.700.000 euro. Chiede pertanto che il Governo chiarisca il criterio in base al quale vengono destinate risorse pubbliche ad enti privati.
Marco BELLA (M5S), relatore, riferendosi alle osservazioni fatte nel dibattito in merito all'utilizzo della quota premiale per la stabilizzazione dei ricercatori precari, rileva che il loro numero è diverso per ogni ente e che, pertanto, ci sono alcune criticità sulla ripartizione di tale quota. In merito all'ASI, fa presente che l'oscillazione dei finanziamenti è in parte legata all'andamento ciclico dei suoi piani di ricerca, per cui potrebbe essere questa, banalmente, la spiegazione del minor finanziamento per quest'anno.
Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.20.
RISOLUZIONI
Mercoledì 31 luglio 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.
La seduta comincia alle 15.20.
7-00050 Toccafondi e 7-00193 Aprea: Sul potenziamento dell'azione di valutazione del sistema INVALSI.
(Seguito della discussione congiunta rinvio).
La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviate nella seduta del 13 marzo 2019.
Pag. 99Luigi GALLO, presidente, ricorda che la Commissione ha svolto un breve ciclo di audizioni informali nelle sedute del 29 maggio e 24 luglio scorso. Comunica che il gruppo del Movimento 5 stelle ha informato la presidenza della volontà di presentare una risoluzione su identica materia e ha preannunciato la richiesta di svolgere ulteriori audizioni. Propone quindi di rinviare il seguito della discussione ad altra seduta.
La Commissione consente.
La seduta termina alle 15.25.
COMITATO RISTRETTO
Mercoledì 31 luglio 2019.
Reclutamento e stato giuridico dei ricercatori universitari e degli enti di ricerca.
C. 783 Torto e C. 1608 Melicchio.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.30 alle 16.
COMITATO DEI NOVE
Mercoledì 31 luglio 2019.
DL 59/2019: Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020.
C. 2019-A Governo, approvato dal Senato.
Il Comitato si è riunito dalle 17.40 alle 17.50.
ERRATA CORRIGE
Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 230 del 30 luglio 2019, a pagina 78, prima colonna, ultima riga, la parola: «13.10» è sostituita dalla seguente «20.10».
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