AUDIZIONI INFORMALI
Giovedì 4 giugno 2020.
Audizione del Direttore Generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Ministro Plenipotenziario. Luigi Vignali, nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00288 e 7-00455 Siragusa, 7-00461 Grande, 7-00481 Zoffili, 7-00484 Fitzgerald Nissoli e 7-00485 Schirò sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
L'audizione informale è stata svolta dalle 12.30 alle 13.25.
Pag. 14COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI NEL MONDO
INDAGINE CONOSCITIVA
Giovedì 4 giugno 2020. — Presidenza della presidente Iolanda DI STASIO.
La seduta comincia alle 13.50.
Indagine conoscitiva sull'impegno dell'Italia nella comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni.
Audizione di rappresentanti della onlus «Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia» (UIKI), sulla condizione della minoranza curda in Turchia.
(Svolgimento e conclusione).
Iolanda DI STASIO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.
Yilmaz ORKAN, rappresentante della onlus «Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia» (UIKI), svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.
Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni Laura BOLDRINI (PD), Yana Chiara EHM (M5S), Cristian ROMANIELLO (M5S) e Paolo FORMENTINI (LEGA).
Yilmaz ORKAN, rappresentante della onlus «Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia» (UIKI), replica ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.
Iolanda DI STASIO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 14.20.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 4 giugno 2020. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Ricardo Antonio Merlo.
La seduta comincia alle 19.
DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Simona SURIANO (M5S), relatrice, in via generale, segnala che il cosiddetto «decreto-rilancio» in esame – che consta di 266 articoli, suddivisi in otto Titoli e che è finanziato attraverso l'emissione di titoli di Stato per un importo di 55,3 miliardi nel 2020 e di 26,2 miliardi nel 2021 – interviene in molteplici ambiti, in modo trasversale, con l'intento di assicurare l'unitarietà e l'organicità delle misure volte alla tutela delle famiglie e dei lavoratori, alla salvaguardia e al sostegno delle imprese, degli artigiani e dei liberi professionisti, al consolidamento, snellimento e velocizzazione degli istituti di protezione e coesione sociale.
Rinviando ad altre sedi più opportune il confronto sui complessivi ambiti di intervento del provvedimento, si accinge ad illustrare i soli aspetti di competenza, rilevanti ai fini del parere della III Commissione.Pag. 15
Quanto al Titolo 1, recante misure in materia di salute e sicurezza, sottolinea che l'articolo 23, comma 6, dispone la proroga, per il triennio 2021-2023, della disposizione contenuta nel comma 301 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio per il 2018), in base alla quale il Ministero dell'Interno, al fine di dare attuazione agli accordi internazionali in materia di immigrazione e di rafforzare le iniziative internazionali di contrasto al terrorismo, è autorizzato ad inviare personale appartenente alla carriera prefettizia presso organismi internazionali ed europei per il triennio 2018-2020. Segnala che, al momento, sono in servizio tre unità di personale della carriera prefettizia, di cui due con incarico di esperto del Ministero dell'Interno alla Rappresentanza d'Italia presso l'Unione europea in Bruxelles – con funzioni di raccordo per la definizione delle posizioni nazionali nelle materie della migrazione, dell'asilo, delle frontiere e dei visti, nonché delle iniziative a livello internazionale di prevenzione e contrasto al terrorismo – e uno con incarico di esperto del Ministero dell'Interno alla Rappresentanza d'Italia presso la NATO in Bruxelles, per seguire la trattazione delle questioni attinenti le materie della difesa civile e le iniziative a livello internazionale di prevenzione e contrasto al terrorismo.
Nel Titolo II, recante misure di sostegno alle imprese e all'economia, segnala l'articolo 36, che autorizza il Ministero dell'economia e delle finanze a stipulare con la Banca europea per gli Investimenti (BEI) gli accordi necessari a consentire la partecipazione italiana al Fondo di garanzia paneuropeo, e quindi a concedere la garanzia dello Stato, incondizionata e a prima richiesta, a favore della BEI.
Al riguardo, rileva che nella relazione illustrativa e tecnica il Governo ricorda che la BEI ha proposto la creazione del citato Fondo di garanzia paneuropeo («Pan-European Guarantee Fund») da 25 miliardi di euro, il cui obiettivo è garantire a piccole e medie imprese (PMI), imprese a media capitalizzazione, grandi imprese, nonché ad enti pubblici, liquidità e accesso a finanziamenti per fronteggiare le conseguenze dell'emergenza pandemica. Osserva che il Fondo consentirebbe di erogare fino a circa 200 miliardi di euro, principalmente nella forma di garanzie e prestiti diretti (della BEI o del Fondo Europeo per gli Investimenti-FEI, entrambi con merito di credito tripla A) o indiretti (tramite intermediari finanziari e banche di promozione nazionale) a favore dei suddetti beneficiari finali. Precisa che, poiché è previsto che il Fondo sia costituito dalle garanzie fornite dagli Stati membri dell'Unione europea al Gruppo BEI su base proporzionale, la quota nominale per l'Italia della garanzia, pari alla sua quota capitale nella Banca, ammonta al 18,78 per cento di 25 miliardi di euro, cioè 4,695 miliardi di euro.
Sottolinea che il medesimo articolo 36 autorizza, inoltre, il MEF a stipulare l'accordo con la Commissione europea concernente le modalità di pagamento della controgaranzia che gli Stati membri possono prestare quale contributo del SURE e a rilasciare la relativa garanzia dello Stato. Al riguardo, ricorda che il nuovo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in uno stato di emergenza (SURE, istituito dal regolamento (UE) 2020/672) potrà fornire assistenza finanziaria per un totale di 100 miliardi di euro sotto forma di prestiti, concessi dall'UE agli Stati membri a condizioni favorevoli, per contribuire alla copertura dei costi direttamente connessi all'istituzione o all'estensione di regimi nazionali di riduzione dell'orario lavorativo e di altre misure analoghe, anche per i lavoratori autonomi, o a determinate misure di carattere sanitario, in particolare sul posto di lavoro, in risposta alla crisi.
Evidenzia che nella relazione illustrativa il Governo precisa che la Commissione concederà agli Stati membri che ne siano interessati prestiti a condizioni favorevoli ed a bassi tassi di finanziamento in virtù del buon rating goduto dalla Commissione, che reperirà i fondi contraendo a sua volta prestiti sui mercati finanziari. Pag. 16
Segnala che il regolamento istituivo di SURE prevede che gli Stati membri possano contribuire allo strumento, contro garantendo i rischi sostenuti dall'Unione attraverso la prestazione di garanzie irrevocabili e incondizionate, per un importo parametrato percentualmente al rapporto tra il proprio reddito nazionale lordo e quello totale dell'Unione Europea. Per quanto riguarda l'Italia, l'importo della contro garanzia sarebbe pari a 3,184 miliardi di euro, le cui modalità di pagamento verrebbero definite in un Accordo di garanzia stipulato tra la Commissione europea ed il MEF.
Sempre nel Titolo II, segnala l'articolo 37, comma 1, volto a estendere dal 2026 al 2030 la partecipazione dell'Italia all’International Finance Facility for Immunization (IFFIm), portandone la quota contributiva annuale da 27,5 a 30 milioni di euro a decorrere dal 2026, per un contributo globale di euro 150 milioni.
Ricorda che la legge n. 266 del 2005 (Legge finanziaria per il 2006), all'articolo 1, comma 99, autorizzava la partecipazione dell'Italia alla medesima Facility con un contributo globale di euro 504 milioni, da erogare con versamenti annuali, fino al 2025, con un onere pari ad euro 3 milioni per l'anno 2006, ad euro 6 milioni per l'anno 2007 e valutato in euro 27,5 milioni a decorrere dall'anno 2008.
Evidenzia che l'IFFIm è un meccanismo di finanziamento innovativo per lo sviluppo in ambito sanitario, istituito dalla GAVI Alliance, che è una partnership pubblico-privata nata nel 2000 con l'obiettivo di garantire un miglior livello di salute per i bambini e per la popolazione, principalmente attraverso la realizzazione di campagne di vaccinazione nei Paesi in via di sviluppo. Ricorda che ne fanno parte Governi e organizzazioni del settore privato, come ad esempio la Fondazione Bill & Melinda Gates, produttori di vaccini sia dei Paesi sviluppati che in via di sviluppo, istituti specializzati di ricerca, società civile e organizzazioni internazionali come OMS, UNICEF e Banca Mondiale. Osserva che l'Italia è impegnata con GAVI Alliance dal 2006, quando è diventata un membro fondatore del IFFIm.
Rileva che, attualmente, IFFIm mobilita risorse sui mercati di capitale attraverso l'emissione di titoli (IFFIm bonds) garantiti dagli impegni pluriennali e giuridicamente vincolanti dei Paesi donatori a versare i loro contributi in un arco di tempo di 20 anni.
Sottolinea che il medesimo comma 1, al secondo periodo, autorizza altresì per l'anno 2020 un versamento di 5 milioni di euro per il finanziamento della Coalition for Epidemic Preparedness (CEPI), stanziamento aggiuntivo rispetto a quello di 5 milioni già allocati dalla citata legge finanziaria per il 2006. Ricorda che, come menzionato, la norma suddetta prevedeva l'autorizzazione a partecipare all'IFFIm per una somma complessiva di 504 milioni di euro da erogarsi nel periodo 2006-2025. Osserva che, a seguito della firma dell'Accordo finanziario del 2006 e, di quello integrativo nel 2011, le risorse impegnate da erogare fino al 2025 ammontano complessivamente a 499 milioni di euro, grazie al tasso di cambio favorevole. Rimangono, pertanto, 5 milioni di euro autorizzati dalla legge e potenzialmente erogabili entro il 2025, che sarebbero dunque trasferiti alla CEPI.
Ricorda che la CEPI è una partnership tra pubblico, privato, organizzazioni filantropiche e della società civile per lo sviluppo di vaccini e l'equo accesso ai vaccini stessi in caso di pandemia, nata nel 2015 su iniziativa dei governi di Norvegia e India, della Fondazione Bill & Melinda Gates, di Wellcome Trust e del World Economic Forum.
Evidenzia che l'impegno dell'Italia nel CEPI si colloca all'interno di un più ampio contributo del nostro Paese alla Coronavirus Global Response, campagna di fund raising lanciata il 4 maggio scorso dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, con l'obiettivo di raccogliere fondi per assicurare l'accesso universale a vaccini, cure e test a prezzi accessibili Il contributo dell'Italia ammonterebbe in totale a 140 milioni di euro, di Pag. 17cui 10 andranno a CEPI per la ricerca sul vaccino; 10 milioni saranno destinati all'Organizzazione mondiale della Sanità per aiutare i Paesi più vulnerabili; 120 milioni a GAVI Alliance.
Nel medesimo Titolo II segnala l'articolo 42, che istituisce il Fondo per il trasferimento tecnologico, con una dotazione iniziale pari a 500 milioni di euro per l'anno 2020, la cui finalità è quella di favorire la collaborazione di soggetti pubblici e privati nella realizzazione di progetti di innovazione e di prevedere lo svolgimento di attività di progettazione, coordinamento, promozione, stimolo alla ricerca e allo sviluppo attraverso l'offerta di soluzioni tecnologicamente avanzate, processi o prodotti innovativi, attività di rafforzamento delle strutture e diffusione dei risultati della ricerca, di consulenza tecnico-scientifica e formazione, nonché attività di supporto alla crescita delle start-up e PMI ad alto potenziale innovativo. Rileva che il comma 4 del medesimo articolo prevede che per l'attuazione degli interventi il Ministero dello Sviluppo economico si avvalga dell'ENEA nell'ambito delle funzioni ad essa già attribuite in materia di trasferimento tecnologico, anche attraverso la promozione di programmi di collaborazione con enti e istituzioni nazionali e internazionali che operano nel campo scientifico-tecnologico.
Sempre nel Titolo II segnala la norma di maggiore interesse per la III Commissione, recata dall'articolo 48, concernente misure per le esportazioni e l'internazionalizzazione, che al comma 1 dispone un rifinanziamento di 250 milioni di euro per l'anno 2020 del Fondo per la promozione integrata verso i mercati esteri, istituito presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dall'articolo 72 del decreto-legge n. 18 del 2020 (cd. «Cura Italia»), convertito dalla legge n. 27 del 2020. Inoltre, sottolinea che, nell'ambito degli stanziamenti del Fondo, il MAECI può, fino al 31 dicembre 2020, stipulare convenzioni con enti pubblici e privati per l'acquisizione di servizi di consulenza specialistica in materia di internazionalizzazione del sistema Paese.
Evidenzia che la disposizione elimina il limite imposto dalla disciplina sugli aiuti di Stato di importanza minore, c.d. «de minimis», in relazione alle attività del Fondo che consistono nel cofinanziamento dei finanziamenti agevolati concessi alle imprese italiane che operano sui mercati esteri a valere sul Fondo istituito dalla legge n. 394 del 1981.
Precisa che il successivo comma 2 rifinanzia il citato Fondo SIMEST di cui alla legge n. 394/1981 di 200 milioni di euro per l'anno 2020, autorizzando l'amministratore del Fondo in questione – il Comitato agevolazioni – ad elevare fino al doppio, in conformità con le norme UE, i limiti massimi dei finanziamenti agevolati a valere sul Fondo stesso. Rileva che la previsione si applica alle domande di finanziamento presentate entro il 31 dicembre 2021. Inoltre, sempre fino al 31 dicembre 2021, anche i finanziamenti agevolati a valere sul Fondo in questione, nonché i cofinanziamenti e le garanzie concessi sulle operazioni del Fondo stesso con le risorse del Fondo per la promozione integrata, possono eccedere i limiti degli aiuti de minimis, fermi restando gli obblighi di notifica alla Commissione europea. Infine, ricorda che i finanziamenti agevolati a valere sul Fondo della legge n. 394/1981 sono esentati, a domanda del richiedente, dalla prestazione della garanzia, in deroga alla vigente disciplina.
Segnala, inoltre, che il comma 4 autorizza l'ICE ad assumere, nei limiti della dotazione organica, un contingente massimo di 50 unità di personale non dirigenziale con contratti di lavoro a tempo determinato della durata massima di 12 mesi, equiparato, ai fini economici, al personale appartenente alla terza area funzionale, posizione economica F1.
Sottolinea che il comma 5 autorizza la spesa di 10 milioni per l'anno 2020 e di 15 milioni per ciascun anno del biennio 2021 e 2022, per gli interventi necessari a completare la realizzazione del Tecnopolo di Bologna, per il potenziamento della partecipazione italiana a istituzioni e progetti di ricerca europei (nell'ambito del progetto Copernicus) ed internazionali, Pag. 18nonché per il connesso potenziamento del sistema di alta formazione e ricerca meteo-climatica di Bologna.
Evidenzia, infine, che il comma 6 novella le disposizioni finanziarie introdotte dalla legge n. 145 del 2018 (Legge di bilancio per il 2019), riguardanti la partecipazione italiana all'Esposizione universale di Dubai, il cui svolgimento, programmato per l'anno in corso, è stato rinviato dal governo degli Emirati Arabi Uniti, su richiesta di diversi Stati partecipanti, a seguito delle difficoltà provocate dalla pandemia da Covid-19: l'edizione si svolgerà, dunque, dal 1o ottobre 2021 al 21 marzo 2022. In particolare, la norma dispone un incremento della dotazione prevista per rispondere alle esigenze legate al prolungamento dei tempi di preparazione e alle maggiori misure di protezione sanitaria che devono essere adottate nei cantieri per l'allestimento del padiglione italiano, stabilendo una dotazione pari a 15,5 milioni di euro per l'anno 2020, a 4 milioni di euro per l'anno 2021 e a 2,5 milioni di euro per l'anno 2022.
Segnala, ai fini della III Commissione, seppur di non stretta competenza, anche la norma di cui all'articolo 53, secondo cui ai regimi di aiuto concessi, a livello nazionale o territoriale, ai sensi del Quadro temporaneo europeo sugli aiuti di Stato nell'emergenza da Covid-19, accedono anche le imprese sulle quali grava l'obbligo di rimborsare aiuti illegali e incompatibili già ricevuti. Tali imprese accedono ai regimi di aiuti del Temporary Framework al netto dell'importo dovuto e non rimborsato, comprensivo degli interessi maturati fino alla data dell'erogazione.
Ritiene di sicuro interesse per la Farnesina, come per le altre Amministrazioni coinvolte, invece, le norme di cui agli articoli 247, 248 e 249, che prevedono la semplificazione e lo svolgimento in modalità decentrata e telematica delle procedure concorsuali, nonché disposizioni per la conclusione delle procedure di reclutamento della Commissione Ripam, la Commissione per l'attuazione del Progetto di Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni. Segnala che in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2020, le procedure concorsuali, anche quelle in itinere, per il reclutamento del personale non dirigenziale possono essere svolte presso sedi decentrate e anche attraverso l'utilizzo di tecnologia digitale, in base ai dettami che il decreto disciplina.
Rileva che la Farnesina è direttamente investita anche dal dettato dell'articolo 263, finalizzato ad adeguare le misure di limitazione delle presenze del personale delle pubbliche amministrazioni sul luogo di lavoro alle esigenze della progressiva, completa riapertura di tutti gli uffici pubblici e a quelle dei cittadini e delle imprese connesse al graduale riavvio delle attività produttive e commerciali. Segnala che la presenza dei lavoratori negli uffici all'estero di pubbliche amministrazioni è consentita nei limiti previsti dalle disposizioni emanate dalle autorità sanitarie locali, fermo restando l'obbligo di mantenere il distanziamento sociale e l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali (commi 2 e 4).
Sul tema del personale, ritiene doveroso che il parere della III Commissione evidenzi l'esigenza di una attenzione specifica sul tema delle dotazioni di risorse umane per la rete diplomatico-consolare, su cui ricadono, soprattutto in questa fase 2, tutti gli adempimenti connessi alle numerose procedure di rimpatrio e di rientro disposte a causa della pandemia e che svolge un ruolo cruciale nella strategia di rilancio economico del Paese che passa attraverso il rafforzamento delle leve a sostegno dell’export.
Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.
Marta GRANDE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 19.05.
Pag. 19INTERROGAZIONI
Giovedì 4 giugno 2020. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Ricardo Antonio Merlo.
La seduta comincia alle 19.05.
Sulla pubblicità dei lavori.
Marta GRANDE, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
5-04053 Sabrina De Carlo: Su un episodio occorso a due cittadini italo-sloveni durante le attività di pattugliamento dei confini da parte delle autorità della Slovenia.
Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Sabrina DE CARLO (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del Governo. Auspica che il tema dei flussi migratori irregolari lungo la rotta balcanica sia portato all'attenzione delle sedi negoziali europee, che al momento appaiono troppo concentrate sulla gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo centrale. Si tratta, infatti, di un fenomeno drammaticamente attuale e in crescita. Sottolinea, altresì, l'esigenza di una più proficua cooperazione in questo ambito non solo tra Italia e Slovenia, ma tra tutti i partners UE. Esprimendo apprezzamento per il dibattito in corso relativo alla progressiva riapertura dei Paesi dell'area Schengen alla libera circolazione, stigmatizza la scelta delle autorità slovene di erigere un muro al confine con il Friuli Venezia Giulia per blindare la frontiera con l'Italia nella fase più acuta della pandemia. A suo avviso, si è trattato di un atto grave, che non solo ha rievocato nell'immaginario collettivo delle popolazioni interessate i ricordi tragici della cortina di ferro, ma ha anche impedito ai molti cittadini sloveni residenti in Italia di poter incontrare i propri congiunti e far frequentare la scuola ai propri figli.
Marta GRANDE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 19.10.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 4 giugno 2020.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19.10 alle 19.20.
COMITATO RISTRETTO
Giovedì 4 giugno 2020.
Istituzione di una Commissione parlamentare per le questioni degli italiani all'estero.
Esame C. 802 Longo, C. 925 Caré ed altri, C. 1129 Fitzgerald Nissoli ed altri, C. 2159 Ungaro, C. 2239 Schirò ed altri e C. 2270 Siragusa.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 19.20 alle 19.55.
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