SEDE REFERENTE
Martedì 29 giugno 2021. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.
La seduta comincia alle 15.40.
Disposizioni in materia di equo compenso e di clausole vessatorie nelle convenzioni relative allo svolgimento di attività professionali in favore delle banche, delle assicurazioni e delle imprese di maggiori dimensioni.
C. 301 Meloni, C. 1979 Mandelli, C. 2192 Morrone, C. 2741 Bitonci e C. 3058 Di Sarno.
(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 3179 Meloni – Adozione testo base).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 16 giugno 2021.
Mario PERANTONI, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione Giustizia la proposta di legge C. 3179 Meloni, recante «Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali». Poiché la suddetta proposta di legge verte su materia identica a quella delle altre proposte di legge in esame, la presidenza ne dispone l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento. Da quindi la parola alla relatrice, onorevole Bisa, chiedendole se, anche alla luce dell'abbinamento disposto, sia nelle condizioni di proporre un testo base.
Ingrid BISA (LEGA), relatrice, propone di adottare come testo base il testo della proposta di legge C. 3179 Meloni.
Mario PERANTONI, presidente, chiede se il gruppo di Fratelli d'Italia condivida la proposta della relatrice.
Maria Carolina VARCHI (FDI) accoglie con favore la proposta della relatrice di adottare come testo base il testo della proposta di legge C. 3179 Meloni.
Eugenio SAITTA (M5S) annuncia il voto favorevole del Movimento 5 Stelle sulla proposta di adozione del testo base avanzata dalla relatrice, rammentando che, come già dichiarato nel corso della precedente seduta, l'equo compenso è un tema importante e trasversale, su cui si concentra l'interesse di tutte le forze politiche. Sottolinea inoltre come il Movimento 5 Stelle, Pag. 35che analogamente ad altri gruppi si è fatto promotore di una proposta di legge in materia, non faccia del tema dell'equo compenso una questione di bandiera, rilevando nel contempo l'importanza di procedere celermente con l'esame del provvedimento, anche al fine di agevolare i lavori dell'Assemblea. Ribadisce infine il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di testo base.
Alfredo BAZOLI (PD) annuncia che il Partito democratico si esprimerà in senso favorevole sulla proposta di testo base, pur non avendo avuto modo di valutare attentamente il testo della proposta di legge C. 3179 della collega Meloni. Immagina infatti che tale testo sia il risultato di un lavoro di sintesi delle istanze contenute nelle diverse proposte di legge in tema di equo compenso all'esame della Commissione. Ribadisce, come già dichiarato nel corso della precedente seduta, l'orientamento favorevole del Partito democratico a un intervento normativo in materia di equo compenso, di cui condivide spirito ed obiettivi, riservandosi comunque di valutare eventuali modifiche al testo base nel corso della fase emendativa.
Pietro PITTALIS (FI), a nome del gruppo di Forza Italia, accoglie con favore la proposta della relatrice di adottare come testo base il testo della proposta di legge C. 3179 che reca anche la firma del collega Mandelli. Dichiara la disponibilità del suo gruppo ad apportare tutte le modifiche e le integrazioni che dovessero apparire necessarie per giungere all'esame dell'Assemblea con un testo che sia il più possibile condiviso, anche al fine di favorirne l'approvazione in tempi brevi. Fa presente a tale proposito che si tratta di un intervento atteso da tempo.
Martina PARISSE (CI) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo. Fa presente a tale proposito che, pur non avendo avuto ancora modo di esaminare attentamente la proposta di legge C. 3179 della collega Meloni, confida nella volontà di tutte le forze politiche di apportare le modifiche che si dovessero rivelare necessarie al fine di pervenire a un testo condiviso.
Cosimo Maria FERRI (IV), nel preannunciare il voto favorevole del gruppo Italia Viva, ad integrazione delle considerazioni già svolte dai colleghi, tiene a sottolineare che è stato messo in campo un metodo di lavoro opportuno, volto a favorire il raggiungimento di un consenso unanime sul testo che verrà licenziato dalla Commissione. Fa inoltre presente che le proposte di legge in esame prendono spunto dalle modifiche introdotte all'istituto dell'equo compenso dai commi 487 e 488 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2018, che ha introdotto, seppure in forma iniziale e sullo scorcio della legislatura, un intervento riformatore in materia. Tiene a tale proposito a rilevare come il Governo della precedente legislatura si sia posto il problema dell'equo compenso, che ha comunque rappresentato uno dei pilastri di una stagione di riforme su cui oggi sembra registrarsi un diffuso consenso. Ritiene pertanto che ciò costituisca una ragione ulteriore per procedere sulla strada avviata.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta della relatrice di adottare il testo della proposta di legge C. 3179 Meloni come testo base per il prosieguo dell'esame in sede referente.
Maria Carolina VARCHI (FDI), essendo impraticabile alla luce degli interventi dei colleghi l'ipotesi di una rinuncia dei gruppi alla fase emendativa, chiede al presidente di fissare un termine stringente per la presentazione delle proposte emendative, nel rispetto dei vincoli derivanti dal calendario dei lavori dell'Assemblea. Fa inoltre presente che la proposta di legge C. 3179 Meloni non introduce alcun argomento che non fosse già presente negli altri provvedimenti in materia di equo compenso all'esame della Commissione, precisando altresì che nella predisposizione del testo sono stati eliminati gli aspetti su cui si erano concentrate talune perplessità. Ritiene in conclusione che ciò giustifichi un termine Pag. 36molto ristretto per la presentazione di eventuali proposte emendative, non ravvisandosi elementi che richiedano ampi spazi di riflessione.
Alfredo BAZOLI (PD), nel sottolineare come il gruppo del Partito Democratico, in ragione dei tempi, non abbia ancora avuto modo di esaminare attentamente la proposta di legge adottata come testo base, ritiene che un eventuale termine di 24 ore per la presentazione di proposte emendative sia molto esiguo. Chiede, pertanto, se tale termine debba essere necessariamente fissato entro la giornata di domani o se invece vi sia la possibilità per la Commissione di disporre di un tempo maggiore.
Ingrid BISA (LEGA), relatrice, desidera rassicurare i commissari in merito al fatto che la proposta di legge C. 3179, testé adottata come testo base per il prosieguo dei lavori, non introduce ulteriori elementi di novità nel provvedimento ma raccoglie insieme i temi oggetto delle proposte di legge sulla materia già da tempo all'esame della Commissione. Auspica che pertanto si possa prevedere un termine ravvicinato per la presentazione di proposte emendative.
Lucia ANNIBALI (IV) chiede, qualora il termine per la presentazione di proposte emendative fosse fissato nella giornata di domani, se la Commissione abbia il tempo necessario per poter esaminare tali proposte.
Mario PERANTONI, presidente, nel ricordare che il provvedimento in discussione era iscritto, in quota opposizione, nel calendario dei lavori dell'Assemblea di questa settimana e che ne è stato richiesto lo slittamento dell'avvio dell'esame di una settimana, sottolinea come i tempi a disposizione della Commissione siano molto esigui. Nel fare comunque presente che sarà la Conferenza dei Presidenti di gruppo, che si riunirà nella giornata di domani, a stabilire l'effettiva data di inizio dell'esame del provvedimento in Assemblea, ricorda che il Governo dovrà disporre del tempo necessario ad esaminare, ai fini dell'espressione dei relativi pareri, le proposte emendative presentate e che le Commissioni competenti in sede consultiva dovranno esprimersi per le parti di loro competenza sul provvedimento al termine dell'esame degli emendamenti.
Maria Carolina VARCHI (FDI) ritiene che, qualora vi sia la disponibilità di tutti i gruppi, il termine per la presentazione di proposte emendative potrebbe essere fissato nella giornata di mercoledì 30 giugno prossimo, per essere eventualmente prorogato alla mattinata di giovedì 1° luglio, qualora la Conferenza dei presidenti dei gruppi stabilisse di non avviare l'esame del provvedimento a far data da lunedì 5 luglio prossimo.
Alfredo BAZOLI (PD), sottolineando come i tempi siano estremamente ridotti ed auspicando tuttavia che la Commissione possa disporre del tempo sufficiente per la predisposizione delle proposte emendative, manifesta la disponibilità del suo gruppo alla fissazione di un termine per la presentazione degli emendamenti nella serata di domani, verosimilmente alle ore 20, purché vi sia l'intesa, qualora la Conferenza dei presidenti di gruppo stabilisse di non avviare l'esame del provvedimento a far data dal 5 luglio prossimo, a prorogare tale termine, compatibilmente con le esigenze dell'Assemblea.
Mario PERANTONI, presidente, sulla base di quanto testé convenuto, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 19 di domani, mercoledì 30 giugno. Fa presente che, agli esiti della riunione della Conferenza dei presidenti dei gruppi, già convocata per domani, qualora venisse stabilita una calendarizzazione del provvedimento in Assemblea diversa dal 5 luglio prossimo, il termine per la presentazione di emendamenti sarà prorogato. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 16.