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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 giugno 2021
614.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 9

GIUNTA PLENARIA

  Mercoledì 30 giugno 2021. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 9.

Comunicazioni del Presidente.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che in data 24 giugno 2021 è pervenuta alla Giunta una richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità nei confronti del deputato Vittorio Sgarbi – ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della legge n. 140 del 2003 – da parte della Corte d'appello di Ancona – Seconda Sezione Civile, nell'ambito di un procedimento civile (n. 404-1/2021 RG – atto di citazione in appello dell'on. Sgarbi stesso) (Doc. IV-ter, n. 25).
  Si tratta della preannunciata richiesta da parte del giudice di secondo grado sulla vicenda già portata all'attenzione della Presidenza della Camera e della Giunta dall'on. Sgarbi in relazione al fatto che il giudice di primo grado avrebbe emesso sentenza senza tenere conto dell'eccezione di insindacabilità ai sensi dell'articolo 68 della Costituzione, sollevata dalla sua difesa.
  Poiché le dichiarazioni delle quali la Giunta è chiamata a valutare l'insindacabilità sono le medesime che hanno dato origine anche a un procedimento penale, per la querela che il consigliere della provincia di Trento Alex Marini ha sporto nei confronti dell'on. Sgarbi, i documenti relativi a entrambi i procedimenti (rispettivamente Doc. IV-ter, n. 24, per la richiesta nell'ambito del procedimento penale, e Doc. IV-ter, n. 25, per quella nell'ambito del procedimento civile) saranno trattati congiuntamente, come già stabilito nella seduta del 19 maggio scorso. Ricorda che, come comunicato nella seduta del 9 giugno, per entrambi i documenti il relatore designato è l'on. Lino Pettazzi.

  (La Giunta prende atto).

DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Roma nell'ambito di un procedimento penale nei Pag. 10confronti della deputata Barbara Saltamartini (procedimento n. 53777/19 RGPM – n. 33351/2019 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 21).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 16 giugno 2021.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento penale nei confronti della deputata Barbara Saltamartini, pendente presso il tribunale di Roma (procedimento n. 53777/19 RGPM – n. 33351/2019 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 21). Ricorda che nella seduta del 26 maggio 2021 il relatore, deputato Catello Vitiello, ha illustrato la vicenda alla Giunta e che nella seduta del 16 giugno scorso la Giunta ha ascoltato la deputata Barbara Saltamartini ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera. Chiede, quindi, al relatore di intervenire per formulare, se ritiene, una proposta di deliberazione.

  Catello VITIELLO (IV), relatore, riferisce che nella sua audizione dello scorso 16 giugno l'on. Saltamartini ha efficacemente messo in evidenza la stretta connessione temporale tra le dichiarazioni del Sanfilippo e il delicato passaggio istituzionale dal primo Governo Conte – nel quale il senatore Salvini era Vicepresidente del Consiglio e Ministro dell'interno – al secondo Governo Conte, che vide il passaggio della Lega all'opposizione. In ragione di tale connessione, l'on. Saltamartini ha sottolineato la caratterizzazione fortemente politica delle affermazioni del giornalista a cui la deputata Saltamartini ha reagito rivendicando le posizioni del partito, la Lega, di appartenenza sua e del senatore Salvini. L'on. Saltamartini ha presentato infatti le sue dichiarazioni come proiezione esterna di due atti tipici della funzione di parlamentare, certamente tra gli atti maggiormente qualificanti della funzione stessa, e cioè dei voti di fiducia espressi riguardo ai Governi Conte. In sostanza, ricordando che i lavori della Camera ripresero il 9 settembre 2019 in Aula e il 10 nelle Commissioni, le dichiarazioni della deputata Saltamartini – datate 7 settembre 2019, a fronte del post del Sanfilippo datato 3 settembre 2019 – dovrebbero essere considerate una replica all'invettiva del Sanfilippo, finalizzata non solo a stigmatizzare l'attacco politico impropriamente condotto da un giornalista del servizio pubblico, ma soprattutto a rivendicare – sia pure al di fuori della sede parlamentare, che allora non era disponibile perché i lavori della Camera erano sospesi – le scelte politiche e parlamentari della Lega e della deputata Saltamartini, particolarmente quelle relative all'atteggiamento nei confronti del primo Governo Conte e del nascente, ma politicamente molto diverso, secondo Governo Conte.
  Ritiene condivisibili le considerazioni svolte dalla deputata Saltamartini, che evidenziano un punto critico relativamente alla valutazione del cosiddetto nesso funzionale. Appare infatti opportuno cogliere l'occasione che il caso in esame offre alla Giunta per approfondire il tema della sostanziale impossibilità, in determinati frangenti della vita parlamentare, di presentazione o svolgimento di atti tipici da parte dei deputati, ai quali connettere in relazione di nesso funzionale dichiarazioni effettuate extra moenia dagli stessi parlamentari. Rileva che la questione, sia pure implicitamente, era già stata posta all'attenzione della Giunta da una richiesta di deliberazione nell'ambito di un procedimento riguardante l'on. Sgarbi per affermazioni da egli rese il primo giorno della legislatura, quando le Camere erano riunite solo come seggio elettorale per l'elezione dei rispettivi Presidenti – senza possibilità di svolgere interventi da parte dei deputati – e non era ancora stato formato il Governo, al quale eventualmente indirizzare atti di sindacato ispettivo. Ricorda che l'esame di quel documento non è stato però avviato dalla Giunta per la preannunciata remissione della querela da parte del dottor Giancarlo Caselli. Ritiene che in casi come quello in esame o quello relativo all'on. Sgarbi si faccia sentire con particolare Pag. 11 urgenza l'esigenza – peraltro sempre presente – di svincolarsi dalla «meccanica ermeneutica» della necessità di un nesso funzionale tra le dichiarazioni extra moenia e un'attività parlamentare pregressa.
  Su tale base osserva che potrebbe essere opportuno, in casi simili, valorizzare anche altri parametri, quali la continenza e la pertinenza delle dichiarazioni, che – sebbene assumano rilievo soprattutto nel giudizio di merito – a suo avviso potrebbero concorrere anche alla qualificazione delle dichiarazioni come connesse al lavoro parlamentare; ove la Giunta volesse assumere a riferimento della propria valutazione anche tali parametri, essi sarebbero comunque soddisfatti nel caso in esame.
  In conclusione, ritiene che il collegamento che l'on. Saltamartini ha inteso effettuare delle proprie dichiarazioni con i voti di fiducia espressi nei confronti dei due Governi Conte appare efficace e convincente, soprattutto in considerazione dell'assenza, in quei giorni, di lavori parlamentari e del fatto che non c'era un Governo nel pieno delle sue funzioni al quale indirizzare un eventuale atto di sindacato ispettivo: il primo Governo Conte stava infatti per esaurire la sua esperienza e il secondo non aveva ancora nemmeno prestato giuramento. In considerazione di quanto sopra esposto, formula quindi la sua proposta nel senso della insindacabilità.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame del documento in titolo ad una prossima seduta.

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Roma nell'ambito di un procedimento civile nei confronti di Pietro Tidei, deputato all'epoca dei fatti (atto di citazione del signor Giovanni Moscherini) (Doc. IV-ter, n. 7).
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 23 giugno 2021.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento civile nei confronti di Pietro Tidei, deputato all'epoca dei fatti pendente presso il tribunale di Roma (atto di citazione di Giovanni Moscherini) (Doc. IV-ter, n. 7). Ricorda che nella seduta del 24 marzo il relatore, deputato Pietro Pittalis, ha illustrato la vicenda alla Giunta e che nella seduta del 29 aprile scorso la Giunta ha ascoltato l'ex deputato Pietro Tidei ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera; nella seduta del 9 giugno scorso il relatore ha formulato la sua proposta nel senso della sindacabilità e la settimana scorsa è stato concesso, su richiesta dell'on. Tidei, un ulteriore tempo ai fini di una sempre auspicabile composizione bonaria della vertenza. Chiede al relatore se desideri intervenire per ulteriori integrazioni o aggiornamenti.

  Pietro PITTALIS (FI), relatore, comunica che, in mancanza di notizie in merito all'auspicata definizione della lite, occorre ritenere che l'ipotetico tentativo di conciliazione bonaria al quale l'on. Tidei ha fatto riferimento non si sia realizzato o non sia comunque andato a buon fine. In mancanza di altri elementi, rinnova pertanto la propria proposta nel senso della sindacabilità.

  Catello VITIELLO (IV) intervenendo in dichiarazione di voto, annuncia l'astensione sulla proposta del relatore. Richiama, come esempio di lavoro fruttuoso della Giunta, il precedente del Doc. IV-ter, n. 1 di questa legislatura, relativo a una richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità nei confronti dell'on. Giordano, per il quale si è dato modo alle parti, che erano gli ex deputati Rizzo e Giordano, di addivenire a una composizione stragiudiziale della lite. Ritiene che, ove possibile, l'obiettivo della composizione bonaria vada sempre perseguito, concedendo il tempo necessario.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, fa presente che nel caso in esame Pag. 12è stato concesso un tempo molto ampio all'on. Tidei per addivenire all'adombrata composizione bonaria della lite, compreso il supplemento ulteriore concesso nella seduta dello scorso 23 giugno. Rileva che nel precedente citato dall'on. Vitiello erano stati prodotti alla Giunta atti formali delle parti, a testimonianza della comune volontà di giungere a una composizione extragiudiziale, della quale la Giunta ha atteso unicamente la formalizzazione attraverso il deposito dell'atto transattivo e la comunicazione ufficiale del giudice sull'estinzione del processo. Evidenzia che nel caso attualmente in esame esistono invece solo comunicazioni unilaterali dell'on. Tidei alla Giunta, mentre non è mai pervenuto alcun documento della controparte. Sottolinea che, ad ogni modo, fino all'esame da parte dell'Assemblea del documento in titolo, l'on. Tidei disporrà ancora di tempo utile per ottenere eventualmente la rinuncia all'azione civile da parte della controparte.

  Carla GIULIANO (M5S) ricorda che, già in sede di audizione dell'ex deputato Tidei, il gruppo del M5S aveva auspicato la soluzione bonaria della vicenda; in mancanza, esprime il voto favorevole del gruppo sulla proposta del relatore, perché le dichiarazioni dell'ex deputato Tidei non appaiono connesse con la sua attività parlamentare.

  Giuditta PINI (PD) a nome del gruppo del Partito democratico condivide l'auspicio di una soluzione bonaria della lite ed annuncia il voto di astensione sulla proposta del relatore.

  Ingrid BISA (Lega), nel confermare l'auspicio di un accordo tra le parti prima dell'esame in Assemblea della proposta della Giunta, annuncia il voto favorevole del gruppo di appartenenza sulla proposta del relatore.

  Manuela GAGLIARDI (CI) in considerazione dell'unanime auspicio di una composizione bonaria, chiede se non sia opportuno ipotizzare un ulteriore rinvio della deliberazione. Se non si dovesse procedere in tal senso, dichiara il voto favorevole del gruppo di Coraggio Italia alla proposta del relatore.

  Pietro PITTALIS (FI), relatore, rileva che la vicenda risale addirittura al 2009 e che, se vi fossero state le condizioni per una conciliazione, è verosimile che questa si sarebbe già realizzata. La Giunta ha concesso, a più riprese, il tempo richiesto dall'on. Tidei, con il quale vi è stata, anche per mezzo degli uffici, un'interlocuzione costante fino all'ultimo. A suo avviso, tuttavia, si tratta di una vicenda datata che deve trovare una conclusione, quantomeno rispetto ai lavori della Giunta. Auspica comunque che prima dell'esame dell'Assemblea la più volte annunciata conciliazione tra le parti possa avere luogo.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, nell'esprimere apprezzamento per lo spirito dell'intervento dell'on. Gagliardi, fa notare, tuttavia, che l'ipotesi di conciliazione unilateralmente rappresentata dall'on. Tidei appare piuttosto labile: anche nella sua ultima comunicazione alla Giunta, l'ex deputato non fornisce alcuna concreta indicazione sulle intenzioni della controparte rispetto all'esito di una trattativa che sarebbe condotta per interposta persona, non un legale, nei confronti del Moscherini. Come rilevato dal relatore, è a suo avviso necessario che la Giunta deliberi su una vicenda ormai estremamente risalente.
  Non essendovi altri interventi, pone in votazione la proposta del relatore nel senso che ai fatti oggetto della richiesta non sia applicabile la prerogativa di cui all'articolo 68, primo comma, della Costituzione.

  La Giunta approva, a maggioranza, la proposta del relatore, deliberando, pertanto, nel senso che ai fatti oggetto del procedimento non si applichi il primo comma dell'articolo 68 della Costituzione e dando mandato al relatore di predisporre il documento per l'Assemblea.

  Pietro PITTALIS (FI), relatore, anche in considerazione di quanto avvenuto in precedenti occasioni nelle quali l'Assemblea ha esaminato proposte della Giunta, rappresenta Pag. 13 l'opportunità di una interlocuzione con la Presidenza della Camera ai fini della definizione di tempi più ampi, rispetto a quelli abitualmente concessi, a beneficio del relatore per la Giunta nel corso dell'esame in Assemblea.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, si riserva di rappresentare alla Presidenza della Camera l'esigenza di una migliore conciliazione tra i tempi previsti in base alla consueta organizzazione dei lavori dell'Assemblea e quelli, di norma più ampi, necessari a una compiuta illustrazione da parte del relatore delle proposte della Giunta.

  La seduta termina alle 9.35.