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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 dicembre 2021
706.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 60

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 14.30.

DL 152/2021: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.
C. 3354 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per quanto attiene la materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 novembre scorso.

  Nicola GRIMALDI (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 14.35.

7-00748 Zanichelli: Iniziative volte a tutelare il risparmio privato e a favorire il suo impiego nell'economia reale.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Luigi MARATTIN, presidente, avverte che per la seduta odierna, non essendo previsto che la Commissione svolga votazioni, è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati e del rappresentante del Governo, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.

  Davide ZANICHELLI (M5S) richiama brevemente i contenuti della risoluzione a sua prima firma.

Pag. 61

  Luigi MARATTIN, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 14.40.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 3343 Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che per la seduta odierna, non essendo previsto che la Commissione svolga votazioni, è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati e del rappresentante del Governo, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.
  Illustra quindi i contenuti del disegno di legge delega per la riforma fiscale, sottolineando innanzitutto come la Commissione Finanze arrivi con la discussione odierna ad una tappa importante del percorso intrapreso, un anno fa, con l'avvio dell'indagine conoscitiva sulla riforma dell'Irpef e altri aspetti del sistema tributario, svolta congiuntamente con la Commissione Finanze e Tesoro del Senato. L'indagine, condotta dall'11 gennaio al 30 giugno, ha visto lo svolgimento di 61 audizioni, l'acquisizione di 12 contributi scritti, la stesura di position paper da parte di tutti i gruppi, e si è conclusa il 30 giugno 2021 con l'approvazione a larghissima maggioranza di un documento conclusivo.
  Il disegno di legge del quale oggi la Commissione avvia l'esame si pone in continuità con il percorso illustrato. È stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 5 ottobre ed è stato quindi, prima dell'assegnazione alla Commissione Finanze, esaminato dalla Commissione Bilancio, ai fini della verifica del suo contenuto proprio, in quanto provvedimento collegato alla manovra di bilancio. La riforma del fisco è anche inserita nel PNRR, come riforma di accompagnamento, e potrà beneficiare delle risorse, pari a 8 miliardi di euro, oggetto di una proposta emendativa del Governo di prossima presentazione all'articolo 2 del disegno di legge di bilancio, attualmente all'esame del Senato, con la previsione di interventi sull'IRPEF e sull'IRAP, in linea con le indicazioni del documento conclusivo della citata indagine conoscitiva.
  Ricorda quindi che, come convenuto in sede di Ufficio di presidenza, si è deciso di svolgere l'attività istruttoria sul disegno di legge di delega non mediante audizioni – anche tenuto conto dei 61 incontri svolti nel corso dell'indagine – ma attraverso l'acquisizione di numerose memorie scritte, che sono già pervenute e che hanno contenuti particolarmente ricchi e interessanti, anche per la puntualità delle osservazioni e delle proposte avanzate.
  Auspica quindi che sul provvedimento, anche grazie al prezioso materiale acquisito, possa svolgersi in Commissione un dibattito ampio e approfondito, senza alcuna compressione, prima di procedere alla fase emendativa.
  Quanto ai contenuti del disegno di legge, si limita a ricordare che il provvedimento è composto di dieci articoli, che ricalcano per moltissimi aspetti il testo del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, fatta eccezione per l'articolo dedicato alla riforma del catasto, argomento che la Commissione non aveva affrontato; inoltre, vi sono senz'altro specifiche proposte avanzate nel documento conclusivo che al momento non sono presenti nel testo della legge delega. Se si guarda tuttavia agli obiettivi più generali del provvedimento, si potranno chiaramente individuare le principali linee guida emerse dall'indagine e indicate nel documento conclusivo: l'obiettivo di favorire la crescita dell'economia italiana e l'obiettivo di semplificare il sistema Pag. 62tributario. Si tratta di due pilastri del documento conclusivo che si ritrovano nell'articolo 1 del disegno di legge delega, insieme a due ulteriori indirizzi inclusi nel documento conclusivo dell'indagine, vale a dire l'eliminazione dei micro contributi e la lotta all'evasione e all'elusione fiscale. Troviamo quindi nell'articolo 1 formalmente dichiarati quattro grandi obiettivi, già individuati nel documento conclusivo approvato dalla Commissione. Anche i successivi articoli da 2 a 9, dedicati ciascuno a un'imposta o un argomento del sistema fiscale, riprendono in pieno i contenuti del citato documento. L'articolo 2 è dedicato all'IRPEF, l'articolo 3 all'IRES, l'articolo 4 all'IVA, l'articolo 5 all'IRAP, l'articolo 7 alla tassazione locale, l'articolo 8 alla riscossione e l'articolo 9 alla codificazione. Sono tutti temi e obiettivi sui quali le disposizioni del disegno di legge di delega ricalcano in massima parte le conclusioni dell'indagine, sebbene ovviamente con numerosi aspetti che varrà la pena di discutere ed approfondire, sia nella fase istruttoria che all'atto della presentazione e discussione delle proposte emendative.
  Solo l'articolo 6 affronta una questione sulla quale in sede di indagine conoscitiva la Commissione non è riuscita a trovare un punto di incontro, ovvero quella del catasto. Si tratta di un tema all'attenzione dell'opinione pubblica, che il Governo ha ritenuto opportuno introdurre inserendo una duplice previsione: il potenziamento dell'azione di ricognizione degli immobili e terreni non censiti e il loro utilizzo – aspetto questo politicamente meno dibattuto, che riguarda ad esempio gli immobili fantasma, o i terreni con destinazione diversa da quella dichiarata – e l'affiancamento agli attuali valori catastali di una dimensione che fa riferimento ai valori di mercato. Tale ultimo aspetto è naturalmente quello più sensibile, sul quale l'opinione pubblica e il dibattito politico si sono concentrati negli ultimi mesi. Si tratterebbe di una fase transitoria di affiancamento, che si prevede duri cinque anni e che si precisa nel testo non abbia effetti ai fini del pagamento delle imposte sugli immobili, né ai fini fiscali. La disposizione riguarda anche la disciplina speciale per gli immobili di particolare interesse culturale e artistico, affinché il relativo valore catastale venga rettificato al fine di tenere conto degli oneri di manutenzione e conservazione di tali edifici.
  L'articolo 6, come detto, è l'unico ad affrontare un argomento non contenuto nel documento conclusivo approvato dalla Commissione; d'altronde è bene ricordare a tale proposito – come più volte sottolineato da un collega senatore – che il documento conclusivo di un'indagine non è un atto di indirizzo, e che in nessun caso il Governo era vincolato a seguire le indicazioni emerse in quella sede. In ogni caso l'esame parlamentare potrà consentire di apportare tutte le modifiche che si riterranno opportune e che saranno condivise.
  Rinvia infine, per un esame più dettagliato delle disposizioni, alla documentazione predisposta dagli Uffici – nella quale sono stati opportunamente messi a confronto, per ciascun argomento, il testo del disegno di legge di delega e il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva – e alle memorie inviate, che costituiscono un importante patrimonio informativo.
  Intende in conclusione evidenziare come il percorso intrapreso, che origina dall'indagine conoscitiva più volte citata, sia in una fase avanzata, e abbia al suo attivo diversi elementi significativi. Sebbene si debba ricordare che la proposta emendativa del Governo al disegno di legge di bilancio non sia ancora stata approvata, ritiene che non fosse affatto scontato poter disporre di 8 miliardi di euro all'inizio della sessione di bilancio, né tantomeno era scontato riuscire a raggiungere un accordo di maggioranza sulla destinazione di risorse così ingenti. In secondo luogo non era scontato che l'utilizzo di queste risorse si ponesse in linea con il testo del disegno di legge di delega e, per la proprietà transitiva, con il documento conclusivo dell'indagine. Piuttosto era forte il rischio che questi denari finissero polverizzati in numerosi interventi ed era ancora più forte il rischio che l'intervento fosse rivolto a provvedimenti che non avessero nulla di strutturale o nulla di corrispondente all'impostazione Pag. 63data nel documento conclusivo e che il Governo ha recepito nel provvedimento ora al nostro esame.
  Al momento, sembra invece che l'accordo raggiunto sia nel senso indicato, ovvero di integrare i due interventi sull'IRPEF e sull'IRAP in un ridisegno strutturale delle imposte. Con riferimento all'IRPEF si mira – come indicato chiaramente anche nel documento conclusivo – ad abbassare le aliquote medie effettive, in particolare per la fascia di reddito dai 28 ai 55 mila euro, e a eliminare le asperità nell'andamento delle aliquote marginali effettive, che erano le due principali criticità rilevate dalle Commissioni. Inoltre, il disegno di legge di delega fa un passo in più rispetto a quanto indicato dalle Commissioni in ordine alla preferenza per un sistema «tendenzialmente» duale. Il testo del disegno di legge parla infatti di un sistema «compiutamente» duale e ritiene che su questi due avverbi la Commissione avrà modo e tempo di discutere approfonditamente. Quanto all'intervento sull'IRAP, punto sul quale il raggiungimento di un accordo è stato ancora più a rischio, si abolisce l'imposta per circa 800 mila contribuenti: persone fisiche, quindi lavoratori autonomi, professionisti con autonoma organizzazione non forfettari e ditte individuali, ovvero poco meno della metà di tutti i contribuenti IRAP. Si elimina l'imposta in modo per così dire verticale, ossia non per dimensione di impresa o per dimensione della base imponibile ma per categoria. Ritiene che si ponga in tal modo in piedi un meccanismo che prospetta il superamento dell'imposta anche per le altre categorie, poiché appare difficile mantenere a regime un sistema in cui solo una tipologia giuridica di attività di impresa non paga l'IRAP.
  Giudica quindi particolarmente importante guardare con grande attenzione al combinato disposto degli elementi richiamati e avere ben presente, nell'economia dei lavori che la Commissione si appresta ad affrontare, questa contemporaneità di effetti, onde mantenere l'unitarietà del processo in corso.
  Invita quindi i colleghi ad un esame attento del materiale trasmesso alla Commissione – richiama a titolo di esempio la interessante memoria trasmessa dall'Ufficio parlamentare di bilancio – non dimenticando che il disegno di legge di delega stabilisce che entro 18 mesi dall'approvazione del provvedimento il Governo sia tenuto ad emanare i decreti attuativi, con una scadenza che travalica la fine della legislatura. In ogni caso, qualunque sia la data di conclusione della legislatura, ritiene che la Commissione debba porsi il problema di consegnare alla fase successiva dell'iter i decreti legislativi, in tempo per produrre risultati per l'esercizio 2023. Si tratta di uno dei temi che occorre porsi nell'organizzazione dei lavori e nella decisione riguardante le modifiche da apportare al provvedimento.
  Conclude sottolineando come un anno fa nessuno dei colleghi presenti poteva immaginare che l'avvio dell'indagine conoscitiva avrebbe portato la Commissione alla fase in cui si trova ora. Per tale motivo, nella consapevolezza che molta strada è ancora da percorrere, occorre a suo avviso fare di tutto per non sprecare questa opportunità, che la Commissione ha costruito con molti mesi di duro, competente e unito lavoro.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) esprime apprezzamento per le memorie trasmesse alla Commissione dai diversi soggetti consultati, delle quali tuttavia non ha ancora completato la lettura, e che richiedono, anche data la natura tecnica dei contributi, adeguato approfondimento. Ritiene pertanto opportuno consentire ampi spazi di valutazione, senza compressione dei tempi di esame, anche tenuto conto del fatto che ci si appresta ad esaminare un disegno di legge di delega per la riforma del sistema fiscale, e propone pertanto di rinviare la seduta già prevista per la prima mattina di giovedì 2 dicembre.
  Auspica che i lavori della Commissione Finanze possano essere improntati allo spirito fattivo e di collaborazione che li ha sempre contraddistinti nella corrente legislatura e che ha consentito l'approvazione di importanti provvedimenti.

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  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, sottolinea come la seduta già convocata per la prima mattina di domani, dedicata all'esame preliminare del provvedimento, non implichi alcuna contrazione dei tempi di esame, ma anzi sia volta a permettere la più ampia partecipazione al dibattito.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) condivide quanto rilevato dal collega Gusmeroli in ordine all'importanza del disegno di legge di delega in discussione e alla necessità di non imporre alcuna forma di accelerazione all'esame parlamentare del provvedimento, anche al fine di consentire una adeguata valutazione dei rilevanti contributi trasmessi alla Commissione. Molti sono i temi meritevoli di approfondimento e sottolinea la necessità di attenersi alla lettera delle disposizioni, affinché non possa esservi alcuna forma di ambiguità e di conseguente delega in bianco al Governo. Richiamando l'esempio fatto dal Presidente, laddove il provvedimento parla di sistema «compiutamente» duale, intende fornire una indicazione univoca e precisa; è sua intenzione chiarire sin dall'inizio che non accetterà la possibilità di inserire nel testo formule strampalate o ambigue, perché ciò si rifletterebbe ovviamente anche sui contenuti dei decreti attuativi. Resta ovviamente ferma la sovranità del Parlamento e la facoltà di decidere nel merito delle questioni, alcune delle quali di particolare rilievo. Cita ad esempio il tema del federalismo fiscale e delle relative imposte, o anche la questione, particolarmente importante per il suo gruppo, di un maggiore incentivo alla diminuzione del cuneo fiscale rispetto a quanto previsto dalla legge di bilancio. La riforma fiscale dovrà anche fornire risposte importanti in ordine alla riduzione delle tasse, tema sul quale occorrerà lavorare, così come sulla minimum tax. Esprime quindi apprezzamento per il contributo trasmesso dall'UPB, in molte parti condivisibile, e auspica che si possa svolgere in Commissione una discussione approfondita, anche procedendo ad una disamina del testo articolo per articolo.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per le ore 8.30 di domani, giovedì 2 dicembre.

  La seduta termina alle 15.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza del vicepresidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Avverte inoltre che per la seduta odierna, non essendo previsto che la Commissione svolga votazioni, è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati e del rappresentante del Governo, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.

5-07175 Ungaro: Requisiti per l'iscrizione all'Albo dei soggetti abilitati ad accertamento e riscossione delle entrate degli enti locali.

  Cosimo Maria FERRI (IV) illustra l'interrogazione in titolo, della quale è cofirmatario, sottolineando l'importanza della tematica della riscossione per gli enti locali. In proposito segnala che gli enti locali, che decidono di effettuare direttamente l'attività di riscossione, possono avvalersi del supporto di imprese, a condizione che queste siano iscritte in un'apposita sezione dell'albo dei soggetti abilitati a effettuare attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi e delle entrate degli enti locali.
  Evidenzia quindi come la mancata emanazione dei provvedimenti attuativi renda Pag. 65inapplicabile una norma approvata dal Parlamento già da due anni e questo nonostante nel frattempo siano state emanate due risoluzioni da parte del Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze, per consentire un'iscrizione provvisoria per la partecipazione delle imprese alle gare.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Cosimo Maria FERRI (IV) ringrazia il sottosegretario, anche per aver dato risposta alle richieste di specifici chiarimenti su quanto previsto dalle risoluzioni emanate dal Dipartimento delle finanze e in particolare per la preannunciata nota di chiarimento del medesimo Dipartimento sulla questione della capitalizzazione degli utili non distribuiti.
  Infine invita il Governo ad adoperarsi affinché l'iter di approvazione del previsto decreto ministeriale sia rapidamente concluso.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, raccomanda agli interroganti il rispetto dei tempi a loro disposizione per l'illustrazione delle interrogazioni e per la replica, al fine di consentire di esaminare tutti gli atti di sindacato ispettivo all'ordine del giorno, prima della ripresa dei lavori dell'Assemblea.

5-07176 Fragomeli: Cumulabilità con altre agevolazioni del credito d'imposta per investimenti in beni strumentali.

  Susanna CENNI (PD) illustra l'interrogazione in titolo, della quale è cofirmataria, con la quale si chiede una risposta definitiva in merito alla cumulabilità del credito di imposta per investimenti in beni strumentali – con particolare riferimento alle imprese agricole e ai piani di sviluppo rurale – che consenta di superare le diverse interpretazioni che si sono succedute nel tempo.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Susanna CENNI (PD), ringraziando il sottosegretario Freni, si riserva di valutare con attenzione quanto indicato nella risposta. Osserva comunque che, qualora fosse confermata l'impossibilità di cumulare le agevolazioni, ciò comporterebbe un serio problema nel settore agricolo, poiché in questo settore il credito d'imposta è stato in grandissima parte utilizzato per investimenti innovativi.

5-07177 Troiano: Impugnabilità dell'estratto di ruolo emesso dall'Agenzia delle entrate-Riscossione.

  Francesca TROIANO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo segnalando come un eventuale divieto di impugnazione dell'estratto di ruolo si porrebbe in contrasto con il diritto di informazione e il diritto alla conoscenza degli atti, riconosciuti dallo Statuto del contribuente, anche in considerazione del fatto che alcune volte le cartelle di pagamento non sono correttamente notificate ai contribuenti.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Francesca TROIANO (M5S) ringrazia per la risposta con la quale è stata confermata la piena applicazione dei diritti riconosciuti ai cittadini dallo Statuto del contribuente.
  Osserva come sia stato chiarito che l'impugnazione dell'estratto di ruolo possa avvenire solo nei casi in cui non sia stata notificata al contribuente la cartella di pagamento. Sottolinea infine la necessità che l'amministrazione finanziaria metta i cittadini in condizione di prendere visione di qualsiasi atto venga emesso nei loro confronti e che sia utilizzato ogni mezzo per rendere edotti i cittadini delle contestazioni a loro carico.

5-07178 Porchietto: Chiarimenti in ordine all'applicazione del Superbonus ad alcuni costi accessori.

  Claudia PORCHIETTO (FI) illustra l'interrogazione in titolo, segnalando l'esistenza Pag. 66 di vincoli paesaggistici che comportano il ripristino dell'estetica dei fabbricati sui quali siano stati effettuati interventi rientranti nel Superbonus. Ritiene pertanto necessario che i costi in questione siano considerati costi accessori degli interventi agevolati e rientrino a tale titolo nell'ambito di applicazione del Superbonus. Segnala inoltre l'opportunità che l'Agenzia delle entrate emani una circolare che indichi con precisione gli interventi rientranti tra i costi accessori.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Claudia PORCHIETTO (FI) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta, che ritiene potrà essere utile anche in sede di verifiche a posteriori sui grandi interventi ammessi all'agevolazione.

5-07179 Zennaro: Iniziative per contrastare la chiusura di filiali «ex Tercas» della Banca popolare di Bari.

  Antonio ZENNARO (Lega), illustrando l'interrogazione in titolo, evidenzia la riduzione delle filiali «ex Tercas» della Banca popolare di Bari nella regione Abruzzo, che ha lasciato scoperti ampi territori di una regione già duramente colpita da due eventi sismici. Ricorda inoltre come la Banca popolare di Bari abbia beneficiato due anni orsono di un intervento di salvataggio da parte dello Stato, che è costato ai contribuenti più di un miliardo di euro.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Antonio ZENNARO (Lega), ringraziando, si dichiara non soddisfatto dalla risposta e si riserva la presentazione di ulteriori atti di sindacato ispettivo in merito alla problematica evidenziata.

5-07180 Pastorino: Dati relativi a costi e benefici del patent box nel periodo 2015-2020.

  Luca PASTORINO (LeU) illustra l'interrogazione in titolo, che è volta ad acquisire dati relativi al rapporto costi e benefici del patent box, senza entrare nel merito delle modifiche introdotte dall'articolo 6 del decreto-legge n. 146 del 2021, attualmente all'esame del Senato. Si dichiara in particolare interessato agli effetti dell'agevolazione in termini di dinamica positiva degli investimenti privati, di aumento dell'occupazione e di crescita del numero di brevetti.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Luca PASTORINO (LeU) si dichiara soddisfatto della risposta e auspica che il Governo tenga conto della presenza di costi ai quali non sembrano corrispondere reali benefici.
  Sulla base di questa considerazione segnala l'opportunità di non modificare l'impostazione originaria del citato articolo 6 del decreto-legge n. 146 del 2021 e invita a effettuare simili analisi anche per altre agevolazioni in occasione della redazione del rapporto annuale sulle spese fiscali, predisposto dall'apposita Commissione.

5-07181 Baratto: Introduzione di agevolazioni fiscali per favorire la rilocalizzazione delle imprese italiane.

  Raffaele BARATTO (CI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Raffaele BARATTO (CI) esprime la speranza che le misure indicate dal rappresentante del Governo possano presto trovare attuazione, anche sulla base di intese a livello europeo. Osserva poi che la situazione creatasi con la pandemia potrebbe fornire validi insegnamenti per evitare che Pag. 67l'Italia diventi ostaggio di Paesi geograficamente distanti, i quali, con il blocco delle forniture e l'aumento dei prezzi, impediscono la ripresa dell'attività industriale.

5-07182 Villarosa: Promozione di un'azione di responsabilità nei confronti dei vertici della Banca Monte dei Paschi di Siena.

  Alessio Mattia VILLAROSA (Misto) illustra l'interrogazione in titolo e segnala l'inopportunità di aver avviato tre procedimenti giudiziari, in quanto tutta la vicenda della Banca Monte dei Paschi di Siena manifesta, a suo parere, un comportamento fraudolento unico e continuato finalizzato a nascondere lo stato di grave crisi in cui da anni versa la banca. Chiede quindi al Governo se intenda esperire l'azione di responsabilità nei confronti dei vertici del Gruppo in carica sino all'anno 2020.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Alessio Mattia VILLAROSA (Misto) ritiene che non corrisponda al vero l'affermazione del sottosegretario che l'azione di responsabilità non possa essere esperita. Ritiene invece che manchi la volontà del Governo in tal senso. Sottolinea poi come in tutta l'operazione siano state sperperate ingenti risorse pubbliche e si chiede con quali fonti verrà finanziato il salvataggio della Banca Monte dei Paschi di Siena.
  Si dichiara infine del tutto insoddisfatto della risposta.

  Il sottosegretario Federico FRENI precisa che il Governo non ha affatto deciso di non esperire l'azione di responsabilità, ma si riserva di svolgere le proprie considerazioni successivamente al passaggio in giudicato della sentenza del tribunale di Milano nei confronti di Profumo e Viola.

  Alessio Mattia VILLAROSA (Misto), pur non condividendo la scelta del Governo di attendere il passaggio in giudicato della sentenza, manifesta apprezzamento per la precisazione del sottosegretario Freni.

5-07183 Bignami: Accertamento dei requisiti per la nomina del Capo di Gabinetto del Ministro dell'economia e delle finanze.

  Galeazzo BIGNAMI (FdI) illustra l'interrogazione in titolo e segnala di aver consegnato al rappresentante del Governo un documento della Federazione italiana gioco calcio nel quale si dà conto del fatto che il Capo di Gabinetto del Ministro dell'economia e delle finanze, Giuseppe Chiné, è procuratore federale aggiunto della suddetta Federazione.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

  Galeazzo BIGNAMI (FdI), ringraziando, si dichiara non convinto dal richiamo nominalistico che il sottosegretario Freni ha formulato. In ogni caso comunica l'intenzione di valutare l'eventuale deposito della risposta ricevuta alla Procura di Torino per l'integrazione degli atti di indagine nell'inchiesta Prisma.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.50.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza del vicepresidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 15.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli Pag. 68impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Avverte inoltre che per la seduta odierna, non essendo previsto che la Commissione svolga votazioni, è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati e del rappresentante del Governo, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.
  Segnala infine che l'interrogazione Cancelleri n. 5-07146, è stata sottoscritta dalla deputata Martinciglio.

5-07156 Covolo: Richiesta di dati relativi al saldo contabile del Fondo di indennizzo risparmiatori (FIR) e chiarimenti in ordine alla eventuale redistribuzione delle eccedenze.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 10).

  Silvia COVOLO (Lega), replicando, si dichiara confortata dalla risposta ricevuta e comprende la necessità di sottoporre eventuali incrementi dell'intervento del Fondo di indennizzo risparmiatori – FIR alla valutazione della Commissione europea.
  Ricorda quindi di aver già presentato precedenti atti di sindacato ispettivo per sollecitare i rimborsi ai risparmiatori truffati, prevedere un criterio di effettuazione dei rimborsi che privilegi le famiglie e gli anziani e avere certezza che le risorse del FIR siano destinata a tutti i soggetti che hanno presentato domanda, compresi i risparmiatori truffati delle banche venete.

5-07145 Fragomeli: Fruizione dello sconto in fattura per il bonus facciate e chiarimenti in ordine alle disposizioni di proroga del Superbonus.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 11).

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), replicando, ringrazia e si dichiara soddisfatto della risposta, in particolare per quanto riguarda la proroga al 31 dicembre 2022 dell'agevolazione per i lavori trainati. Registra poi, in relazione agli altri punti evidenziati dalla risposta, una conferma di quanto previsto dal decreto-legge n. 157 del 2021 e dalla recentissima circolare interpretativa n. 16/E dell'Agenzia delle entrate.

5-07146 Cancelleri: Modalità applicative del bonus facciate.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 12).

  Vita MARTINCIGLIO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta e concorda sull'esigenza di intensificare i controlli sull'utilizzo del bonus facciate – come previsto dal decreto-legge n. 157 del 2021 – purché ciò non si traduca in un blocco dei lavori già avviati.

5-07157 Angiola: Chiarimenti in ordine alle procedure finalizzate alla definizione agevolata dell'imposta sul valore aggiunto.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 13).

  Nunzio ANGIOLA (Misto-A-+E-RI), replicando, si dichiara soddisfatto di apprendere che l'iter per l'approvazione del decreto ministeriale previsto dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 41 del 2021 sia in fase conclusiva e auspica che la sua entrata in vigore in tempi brevi possa consentire agli interessati di avere indicazioni per il perfezionamento della definizione agevolata.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.