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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 maggio 2022
798.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e XI)
COMUNICATO
Pag. 12

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 18 maggio 2022. — Presidenza della presidente della VII Commissione, Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 15.20.

Disposizioni in materia di tirocinio curricolare.
C. 1063 Ungaro, C. 2202 De Lorenzo, C. 3396 Tuzi, C. 3419 Invidia e C. 3500 Di Giorgi.
(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).

  Le Commissioni proseguono l'esame delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del 5 aprile 2022.

  Vittoria CASA, presidente, avverte che il comitato ristretto ha concluso i propri lavori predisponendo un testo unificato (vedi allegato), che è stato anticipato ai componenti delle Commissioni ed è in distribuzione, nonché consultabile sulla piattaforma GeoComm. Fa presente che i relatori propongono di adottare il testo unificato come testo base per il seguito dell'esame.

  Valentina APREA (FI) ringrazia per il lavoro del comitato ristretto delle Commissioni riunite che ha prodotto un testo molto migliorato, sul quale sono state recepite diverse modifiche proposte dal gruppo di Forza Italia. Si tratta, a suo avviso, di un buon testo, equilibrato e che risponde all'obiettivo dichiarato nell'oggetto della proposta di legge. Rileva, tuttavia, che ci sono due punti che potrebbero pregiudicare il voto favorevole del suo gruppo. Si tratta del comma 2 dell'articolo 8 dove si prevede un compenso monetario per i tirocinanti curricolari (dunque si tratta di percorsi obbligatori proposti dalle istituzioni scolastiche da svolgere in ambito privato). Rileva che l'idea di caricare il privato – oltre che dell'ospitalità dei tirocinanti e delle garanzie a questi dovute – anche di compensi monetari appare esagerato. Tra l'altro, crede che sarebbe un onere troppo gravoso anche per le istituzioni pubbliche qualora i tirocini fossero svolti presso strutture pubbliche. Ritiene ragionevole e opportuna una regolamentazione puntuale, ma il profilo retributivo non le sembra accettabile.
  Altrettanto vale per le sanzioni pecuniarie previste dal comma 3 dell'articolo 6. Ricorda che la regione Lombardia ha adottatoPag. 13 regolamenti che prevedono sanzioni, ma queste non hanno natura pecuniaria. Rileva che se si vuole che i tirocini siano svolti in sicurezza e siano assicurati per tutti gli studenti, non si deve infierire preventivamente su chi deve ospitare i ragazzi. Tali disposizioni le appaiono un accanimento contro chi deve garantire la formazione in tempi difficili. Preannuncia che il gruppo di Forza Italia voterà a favore dell'adozione del testo proposto sul quale presenterà alcune proposte emendative per riservarsi di valutare il testo in fase successiva di votazione.

  Paolo ZANGRILLO (FI) concorda con la deputata Aprea. La previsione di un compenso ai tirocinanti gli appare in contraddizione con la natura dell'istituto, definito dall'articolo 1, comma 1, della proposta di testo unificato, quale percorso formativo funzionale al conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica professionale. Se così è, che il tirocinio curriculare non fosse retribuito (e dunque fosse escluso dalla nozione di rapporto di lavoro) sarebbe molto più coerente, poiché la fattispecie del sinallagma contrattuale è estranea alla figura che si vuole disciplinare. Oltretutto, nell'attuale situazione del mercato del lavoro italiano, in cui sarebbe necessario favorire in ogni modo l'incontro tra la domanda delle imprese di competenze adeguate e quelle offerte dai lavoratori, la previsione di un compenso per coloro che chiedono di essere formati, rischia, a suo giudizio, di avere effetti distorsivi e di vanificare gli sforzi per rendere maggiormente appetibile l'istituto.

  Valentina BARZOTTI (M5S), dopo avere ringraziato i relatori per il difficile lavoro di sintesi, che ha consentito la predisposizione di un testo da cui partire per la successiva fase emendativa, non condivide le osservazioni che ha appena ascoltato, ritenendo che il contributo portato dai giovani tirocinanti alle aziende debba essere compensato con un'indennità, il cui importo, a giudizio del Movimento 5 Stelle, dovrà essere aumentato ad almeno 500 euro, allo scopo di imprimere una vera e propria svolta culturale, che andrà a beneficio anche delle aziende. Infine, dopo avere espresso apprezzamento sulla previsione riguardante l'obbligo di comunicazione dei tirocini attivati, che ne consentirà il tracciamento e il monitoraggio, preannuncia la presentazione da parte del suo gruppo di proposte emendative specifiche, volte al miglioramento del testo.

  Angela COLMELLERE (LEGA) si unisce ai ringraziamenti ai relatori e preannuncia che anche il gruppo della lega presenterà proposte emendative e, associandosi a quanto già dichiarato dai colleghi del gruppo di Forza Italia, sottolinea che si tratta di un percorso importante rispetto al quale è necessario operare una distinzione tra i diversi ordini e gradi di istruzione, ovvero se si tratta di scuola o università. Rileva di concordare in linea di massima sulla retribuzione dei tirocinanti universitari, ma ritiene impossibile immaginarla per gli studenti della scuola. In proposito ritiene necessario istituire, eventualmente, un fondo statale da cui le aziende possano attingere. Conclude che si tratta in ogni caso di un'opportunità per i ragazzi di ricevere una formazione.

  Chiara GRIBAUDO (PD) ringrazia i relatori per l'opera di cucitura equilibrata delle posizioni espresse dai gruppi. Le diversità emerse sin qui riflettono i differenti punti di vista sulla percezione del mercato del lavoro italiano. Esso è caratterizzato da un livello troppo elevato di disoccupazione nelle nuove generazioni, dallo sfruttamento di quanti un lavoro riescono a trovare e dalla lontananza di un numero crescente di giovani dai percorsi di istruzione e formazione. Questi aspetti hanno assunto dimensioni di gravità tali da rendere urgenti misure correttive. Nel testo unificato proposto, rimangono peraltro alcuni aspetti critici che sarà necessario affrontare in sede emendativa. Fa riferimento, in particolare, alla durata del tirocinio, alle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a quelle riguardanti l'indennità, la premialità e il numero massimo di tirocini attivabili. In ogni caso, ritiene che il testo Pag. 14unificato proposto costituisca un buon punto di partenza, in quanto evita di mettere in contrapposizione la formazione e il lavoro, che rappresentano fattispecie – sì – diverse ma che mirano a scopi interni allo stesso ambito.

  Nicola ACUNZO (FI) è dell'avviso che le diverse posizioni dei colleghi evidenziano la necessità del Paese di introdurre modalità che consentano il trasferimento delle competenze. Rileva come gli imprenditori rilevino proprio la difficoltà del trasferimento di competenze specifiche (come, ad esempio, per le attività di tornitura). I tirocini serviranno a completare in tal senso il ciclo della formazione. Dopo aver rilevato come il reddito di cittadinanza blocchi i percorsi formativi, esprime l'avviso che i giovani imparino attraverso l'opportunità offerta dai tirocini.

  Simona VIETINA (CI), dopo aver ringraziato i relatori per aver accolto molte delle richieste avanzate dal suo gruppo, evidenzia che nel testo permangono alcune criticità. Si riferisce, in particolare, alle sanzioni previste dall'articolo 8 a carico dell'azienda che, nonostante offra la propria disponibilità, rischia di essere sottoposta a sanzioni. Si sofferma quindi sull'articolo 5, comma 2, lettera c) sul tirocinio dei ragazzi disabili. Ricordato che per questi ragazzi il tirocinio è spesso l'unica possibilità di fare un'esperienza lavorativa, esprime l'avviso che andrebbe eliminato per loro il limite temporale previsto perché la formazione per loro rappresenta anche un'importante forma di autonomia.

  Marco BELLA (M5S), dopo aver ricordato che la realtà della disabilità è multiforme, concorda con la collega Vietina in merito all'opportunità di eliminare il limite temporale per i tirocinanti con disabilità.

  Rina DE LORENZO (LEU), unendosi ai ringraziamenti ai relatori, ritiene che il testo unificato proposto si inquadri perfettamente nella cornice degli indirizzi europei in materia, ricordando a tale proposito che proprio il Parlamento europeo, nel 2020, ha adottato una specifica risoluzione con la quale condanna la pratica degli stage e dei tirocini non retribuiti, ritenuti forme di sfruttamento e di violazione dei diritti dei giovani.

  Massimo UNGARO (IV), relatore per la XI Commissione, dopo avere ringraziato i colleghi intervenuti, ritiene che il testo unificato proposto costituisca il necessario compromesso tra le diverse sensibilità espresse dai gruppi sul tema e si dichiara disposto ad accogliere le proposte di ulteriore miglioramento. Rispondendo, quindi, ai colleghi che hanno espresso riserve sulla corresponsione di un'indennità ai tirocinanti, ricorda che otto anni fa le medesime riserve erano state espresse in occasione della riforma dei tirocini extracurriculari. Gli otto anni di applicazione della disciplina hanno dimostrato l'infondatezza di tali timori, come dimostra il raddoppio del numero dei tirocini attivati. Inoltre, la disponibilità di un'azienda a farsi carico di una parte dell'indennità dimostrerebbe la serietà dell'impegno che questa intende profondere nella formazione. Con riguardo, infine, alle osservazioni espresse dai colleghi Vietina e Di Bella sulla durata dei tirocini dei giovani con disabilità, sottolinea che il testo unificato proposto non innova sul punto, ma lascia in vigore la normativa esistente.

  Manuel TUZI (M5S) relatore per la VII Commissione, ribadito che non si tratta di tirocini extracurricolari, evidenzia che si tratta di un testo che inserisce una serie di rotelle mancanti nel sistema dei tirocini. Precisa che si tratta di un testo base su cui si potrà lavorare ancora insieme per modificarlo. Ritiene che le Commissioni abbiano l'obbligo e il dovere morale di dare un segnale alla categoria maggiormente colpita dalla pandemia. Auspica che il testo base sia adottato all'unanimità.

  Valentina APREA (FI) chiede di prevedere un ciclo di audizioni.

  Chiara GRIBAUDO (PD), in relazione alla proposta della collega Aprea di riaprirePag. 15 una fase di attività conoscitiva, non si dichiara contraria all'audizione dei soli rappresentanti della Conferenza Stato-Regioni, in considerazione delle competenze regionali in materia di formazione.

  Vittoria CASA, presidente, pone in votazione la proposta di adottare come testo base il testo unificato predisposto dal Comitato ristretto (vedi allegato).

  Le Commissioni approvano.

  Vittoria CASA, presidente, avverte quindi che sul testo base oggi adottato si svolgerà la discussione e che nella riunione dell'ufficio di presidenza prevista per oggi saranno definiti i termini per il seguito dell'esame. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 18 maggio 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.