TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 399 di Lunedì 28 settembre 2020

 
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MOZIONE CONCERNENTE INIZIATIVE VOLTE A GARANTIRE LA PUBBLICAZIONE DEI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO DI CUI ALL'ORDINANZA DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE N. 630 DEL 3 FEBBRAIO 2020

   La Camera,

   premesso che:

    in data 23 luglio 2020 il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dalla Fondazione Luigi Einaudi avverso il diniego di accesso agli atti, opposto dal Governo sui verbali del Comitato tecnico scientifico (Cts), posti a base dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri emessi durante il lockdown, di cui la suddetta aveva chiesto copia;

    il Governo, che a seguito della decisione del Tribunale amministrativo avrebbe dovuto pubblicare i verbali entro 30 giorni, ha messo in campo l'Avvocatura dello Stato per ricorrere contro tale decisione. Nell'appello è presente una domanda di sospensione cautelare della sentenza di primo grado. L'Avvocatura dello Stato, così si esprimeva: «I decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, oggetto dell'odierno contenzioso, sono atti amministrativi generali, frutto di attività ampiamente discrezionale ed espressione di scelte politiche da parte del Governo che trovano la propria fonte giuridica nella delega espressamente conferita dal legislatore all'Esecutivo in un atto avente forza di legge, ovvero, in particolare dapprima nell'articolo 3 del decreto-legge n. 6 del 2020, convertito con legge n. 13 del 2020 e, poi, nell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, convertito con legge n. 35 del 2020, e rinvengono la propria ragione nell'esigenza temporanea ed urgente di contenere e superare l'emergenza epidemiologica causata dal Covid-19»;

    dopo le polemiche sorte sul caso nei primi giorni di agosto, il Governo ha deciso di inviare i verbali alla Fondazione, che li ha pubblicati sul suo sito internet;

    dai verbali diffusi si evince che non ci sarebbero state raccomandazioni esplicite del Comitato perché venisse disposto il lockdown nazionale, che fu deciso dal Governo il 9 marzo 2020 dopo che inizialmente era stato applicato soltanto in Lombardia e in altre 14 province: è stata, quindi, più una scelta politica dipesa da considerazioni autonome del Governo. Nella riunione del 7 marzo, il Comitato raccomandava «almeno» l'applicazione delle misure proposte per la Lombardia e le altre province, suggerendo quindi la possibilità di disporne di più rigide negli stessi territori o nel resto d'Italia. Non un vero e proprio lockdown quindi. In ogni caso la decisione non andrebbe contro il parere del Comitato, appare più come un eccesso di zelo;

    sono stati pubblicati altri 4 verbali: quelli delle riunioni del 28 febbraio, del 1° marzo, del 30 marzo e del 9 aprile. Sembrerebbe ne manchino altri. Non è dato sapere se esiste, infatti, un verbale di una riunione in cui si parlò della possibile zona rossa in val Seriana, uno dei focolai più colpiti. Mancherebbero altri verbali citati in altri decreti del Presidente del Consiglio dei ministri: ad esempio quelli delle riunioni antecedenti al 4 marzo che sarebbero alla base del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 marzo, con il quale venivano chiuse le scuole e sospese tutte le manifestazioni;

    è recente la notizia secondo cui il Comitato tecnico scientifico avrebbe ricevuto già il 12 febbraio 2020 uno studio dettagliato di un esperto matematico, Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler, che lasciava presagire, in base ai modelli costruiti, quanto poi sarebbe accaduto. Dalla nota diffusa dal quotidiano Repubblica si evince che il documento, sulla base dei 43 mila casi registrati al mondo in quel momento, immaginava due scenari: uno con R0 di 1,3 e l'altro di 1,7. Nella prima ipotesi si stimavano contagi per un milione di abitanti, nella seconda il doppio; si prevedevano inoltre tra i 35 e i 60 mila morti (attualmente i morti sono più di 35 mila), con un fabbisogno di letti in terapia intensiva tra i 60 e i 120 mila. Lo studio si soffermava anche sulla carenza di posti in terapia intensiva: ne sarebbero serviti 10 mila in più;

    di tale documento non si fa menzione in nessuno dei verbali del Comitato tecnico scientifico pubblicati e se ne chiede motivazione: il documento, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, è stato clamorosamente sottovalutato o semplicemente non sono stati resi pubblici i verbali relativi a quelle riunioni;

    è difficile pensare che il Governo non abbia tenuto in debita considerazione una così catastrofica prospettiva, ma l'inesistenza o la non pubblicazione dei verbali non aiuta a capire cosa sia successo; sarebbe stato possibile salvare molte vite se solo il Governo avesse avvisato e preparato adeguatamente il nostro Servizio sanitario nazionale;

    sarebbe auspicabile, se non doveroso, che il Governo garantisse ai cittadini una maggiore trasparenza degli atti che hanno ispirato e ispirano le decisioni importanti prese per contrastare la diffusione del virus,

impegna il Governo:

1) a pubblicare, in maniera automatica, integrale e senza omissioni di sorta, tutti i verbali delle riunioni del Comitato tecnico scientifico, oltre quelli già a disposizione, posto che tale pubblicità è necessaria all'esercizio dell'ordinario controllo politico-democratico da parte dei cittadini e dei loro rappresentanti.
(1-00376) «Meloni, Molinari, Gelmini, Lollobrigida, Acquaroli, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, Deidda, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferro, Foti, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Zucconi, Andreuzza, Badole, Basini, Bazzaro, Bellachioma, Belotti, Benvenuto, Bianchi, Billi, Binelli, Bisa, Bitonci, Boldi, Boniardi, Bordonali, Claudio Borghi, Bubisutti, Caffaratto, Cantalamessa, Caparvi, Capitanio, Castiello, Vanessa Cattoi, Cavandoli, Cecchetti, Centemero, Cestari, Coin, Colla, Colmellere, Comaroli, Comencini, Covolo, Andrea Crippa, Dara, De Angelis, De Martini, D'Eramo, Di Muro, Di San Martino Lorenzato Di Ivrea, Donina, Durigon, Fantuz, Ferrari, Fiorini, Fogliani, Lorenzo Fontana, Formentini, Foscolo, Frassini, Furgiuele, Galli, Garavaglia, Gastaldi, Gava, Gerardi, Giaccone, Giacometti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gobbato, Golinelli, Grimoldi, Guidesi, Gusmeroli, Iezzi, Invernizzi, Latini, Lazzarini, Legnaioli, Liuni, Locatelli, Lolini, Eva Lorenzoni, Loss, Lucchini, Maccanti, Maggioni, Manzato, Marchetti, Maturi, Minardo, Molteni, Morelli, Morrone, Moschioni, Murelli, Alessandro Pagano, Panizzut, Paolin, Paolini, Parolo, Patassini, Patelli, Paternoster, Pettazzi, Piastra, Picchi, Piccolo, Potenti, Pretto, Racchella, Raffaelli, Ribolla, Rixi, Saltamartini, Sasso, Stefani, Sutto, Tarantino, Tateo, Tiramani, Toccalini, Tomasi, Tombolato, Tonelli, Turri, Valbusa, Vallotto, Vinci, Viviani, Raffaele Volpi, Zicchieri, Ziello, Zoffili, Zordan».

(2 settembre 2020)

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