TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 408 di Mercoledì 14 ottobre 2020

 
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ACQUAROLI, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, recante «Misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, ulteriori misure urgenti in materia di ordinamento penitenziario, nonché disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa, e contabile e misure urgenti per l'introduzione del sistema di allerta Covid-19», ha stabilito gli ambiti di applicazione dell'app Immuni e le specifiche relative a privacy e funzionamento;

   Immuni è l'applicazione di contact tracing scelta per contrastare la diffusione del Coronavirus in Italia. L'app, che funziona tramite bluetooth, è stata progettata da Bending Spoons ed è disponibile per il download dal 1° giugno 2020 su iOS e Android, ma – stando ai dati raccolti dall'università di Pavia – a fine luglio tale applicazione era stata scaricata da circa il 12 per cento dei possessori di smartphone (solo 4 milioni e 300 mila download);

   secondo alcune statistiche, per essere davvero efficace l'app dovrebbe essere scaricata da almeno il 60 per cento della popolazione, pari a circa 36 milioni di italiani;

   dai numeri pubblicati il 12 ottobre sul quotidiano «la Repubblica» emerge che da giugno a oggi Immuni è stata scaricata 8,3 milioni di volte, ha registrato 499 positivi tra gli utenti e ha inviato 8.887 notifiche a chi è stato a contatto con i contagiati, però sono stati scoperti 13 nuovi positivi. Cifre estremamente esigue, senza considerare che i download non ci dicono nulla su coloro che l'hanno disinstallata e su coloro che, pur avendola scaricata, non la usano, che sono numerosi;

   il problema, secondo tecnici esperti, risiede nel fatto che i circa otto milioni di download non corrispondono al numero delle app effettivamente attive e inoltre non si tratta di un campione rappresentativo perché per scaricare Immuni occorre avere uno smartphone aggiornato e un minimo di dimestichezza, quindi i grandi esclusi sono le categorie più a rischio, ovvero gli anziani;

   inoltre la procedura, non sempre attuata, prevedeva nel caso di positività che la Asl, ricevuto il risultato del tampone, avrebbe dovuto chiedere il codice alfanumerico generato da Immuni per attivare il contatto digitale –:

   se sia a conoscenza dei numeri delle persone che realmente hanno scaricato l'app, quante persone fisiche debbano scaricarla perché si abbia una minima utilità e quali siano le misure previste per renderla accessibile a tutte le fasce della popolazione perfezionando il rapporto con la medicina del territorio.
(3-01808)

(13 ottobre 2020)

   FREGOLENT, PAITA, OCCHIONERO, NOBILI, MORETTO, GADDA e MOR. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 sono state dettate specifiche linee guida per il trasporto funiviario, finalizzate a contenere il rischio di contagio da Covid-19: obbligo di indossare le mascherine, limitazione della capienza massima sui veicoli chiusi, posizionamento delle file d'attesa per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro, disinfezione sistematica delle stazioni e dei mezzi, nonché l'installazione di dispenser;

   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 giugno 2020 è stata consentita la deroga al distanziamento di un metro, a condizione che si proceda alla rilevazione della temperatura corporea dei passeggeri e che gli stessi rilascino un'autocertificazione attestante di non aver avuto contatti con persone affette da patologia Covid-19;

   risulta evidente che tali misure riduttive, utili per la ripresa nella stagione estiva, potrebbero creare notevoli difficoltà nel corso dell'imminente stagione sciistica invernale;

   il giro di affari nazionale del settore è, infatti, di circa 10 miliardi di euro, tra attività a monte e a valle e spesso rappresenta il volano trainante, sia economico che occupazionale, di interi territori;

   si tratta quindi di un comparto in attesa oggi di norme certe e che ha avanzato da tempo la richiesta di poter aumentare la presenza di utenti negli impianti, a fronte di una maggiore velocità di trasporto dei medesimi e per evitare possibili assembramenti alle partenze;

   la durata massima di questi trasporti non supera mai i 13-15 minuti, con rischi assolutamente ridotti anche in virtù dell'abbigliamento pesante dei fruitori, che prevede solitamente anche caschi e visiere che coprono già, oltre alla mascherina, le vie respiratorie;

   il Governo, rispondendo all'interrogazione in Commissione n. 5-04268, aveva dichiarato in merito «la disponibilità ad un ulteriore confronto con le associazioni di settore al fine di procedere all'eventuale adeguamento delle linee guida alle mutate condizioni fattuali del servizio»;

   in Austria il Governo ha deciso di riaprire gli impianti di risalita con norme favorevoli ma ha deciso di essere molto severo per quanto riguarda le regole dei rifugi e delle ristorazioni;

   per molte regioni a vocazione sciistica (già duramente colpite dal maltempo delle scorse settimane come la Liguria, Piemonte e Veneto) il fallimento della stagione invernale potrebbe causare gravi ripercussioni in termini sociali, economici e occupazionali –:

   se non ritenga opportuno modificare in senso meno restrittivo le norme attualmente previste per il trasporto funiviario al fine di garantire il corretto svolgimento della stagione sciistica invernale, confrontandosi con le associazioni di settore nel pieno rispetto della pubblica sicurezza e della tutela della salute.
(3-01809)

(13 ottobre 2020)

   GARIGLIO, PAGANI, ANDREA ROMANO, CANTINI, PIZZETTI, BRUNO BOSSIO, DEL BASSO DE CARO, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI e FIANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   nel porto di Genova, secondo quanto riportato da organi di stampa, nella notte del 7 ottobre scorso sulla nave traghetto «La Superba» del gruppo Grandi Navi Veloci le operazioni portuali di rizzaggio dei veicoli sarebbero state svolte da lavoratori marittimi di bordo anziché dai lavoratori portuali dell'impresa autorizzata nel porto di Genova;

   il fatto si sarebbe ripetuto, sempre secondo i media, nella giornata di sabato 10 ottobre ad opera del personale della nave «Fantastic» del gruppo GNV;

   in tale occasione i marittimi avrebbero effettuato un'operazione portuale consistente nel girare le maniglie delle zampe dei trailer, operazione che sarebbe stata anche ripresa in video;

   sul luogo sarebbero prontamente intervenuti i rappresentanti sindacali e, a seguito di chiamata da parte dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, anche gli ispettori dell'Ufficio sicurezza dell'Autorità di sistema portuale, che avrebbero assistito alla violazione;

   le organizzazioni sindacali, anche per motivi di sicurezza, avrebbero sospeso le operazioni di carico dei semirimorchi effettuate dai lavoratori del terminal;

   sul luogo sarebbe anche intervenuto il personale della Capitaneria di porto, che si sarebbe riservato di effettuare approfondimenti successivi alla ripartenza della nave;

   a questo punto la nave avrebbe cessato le operazioni di carico, lasciando in banchina vari mezzi ancora non caricati, pur di non ricorrere al personale portuale;

   tale episodio sarebbe in piena violazione dell'articolo 199-bis del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, come convertito dalla legge 17 luglio 2020 n. 77, e del Regolamento (UE) 2017/352 del Parlamento e del Consiglio del 15 febbraio 2017, in particolare l'articolo 2, comma 2 che, tra l'altro, prescrive come le operazioni di rizzaggio e derizzaggio sono comprese nel ciclo della movimentazione merci –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti espressi in premessa e se conseguentemente le navi citate, che avrebbero svolto in autoproduzione le operazioni portuali, abbiano violato la legge vigente senza peraltro un adeguato controllo da parte delle autorità competenti e in palese non ottemperanza delle norme sulla sicurezza del lavoro.
(3-01810)

(13 ottobre 2020)

   FASSINA e FORNARO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il rapporto annuale relativo agli sfratti ha rilevato che nel 2019 sono state 48.543 le sentenze di sfratto emesse, per il 90 per cento motivate da morosità; 100.595 le richieste di esecuzione; 25.930 gli sfratti eseguiti con la forza pubblica;

   risultano 650.000 le famiglie collocate nelle graduatorie per l'accesso ad alloggi di edilizia residenziale pubblica;

   l'emergenza sanitaria derivata dal Covid ha ulteriormente aggravato la precarietà abitativa nelle grandi aree urbane ma anche nei medi/piccoli comuni. Si calcola che siano almeno 600.000 le famiglie che hanno richiesto un contributo affitto, nella maggior parte dei casi non ancora percepiti o percepiti con somme insufficienti;

   la crisi economica derivante dal Covid ha visto migliaia di famiglie colpite da licenziamenti, riduzioni di reddito a causa di cassa integrazione, chiusura delle attività commerciali e artigianali;

   in sede di discussione del «DEF 2020 – P.N.R» è stata approvata una risoluzione che, tra l'altro, impegnava il Governo a «definire un piano pluriennale di edilizia residenziale pubblica a canone sociale, basato sul recupero degli immobili pubblici e privati inutilizzati, senza consumo di suolo, per affrontare concretamente i segmenti del disagio abitativo», come affermato al punto 8 del programma di Governo;

   la Relazione sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund, appena approvata con risoluzione dalla Camera, prevede l'impegno di risorse del Recovery Fund per un Piano nazionale di edilizia residenziale pubblica a canone sociale;

   recentemente è stato firmato il decreto attuativo del Piano di Innovazione Urbana che, parzialmente, affronta il disagio abitativo attraverso piani di rigenerazione di immobili inutilizzati con sinergie pubbliche e private, a canone convenzionato, dotato di 853 milioni di euro dal 2020 al 2033;

   la proroga degli sfratti non può essere una soluzione, come non possono essere soluzione strutturale i contributi agli affitti, ma possono avere un senso soltanto in via transitoria per definire, con tutti i soggetti interessati (Ministeri competenti, Regioni, Anci, Federcasa, Sindacati inquilini, urbanisti), un piano che aumenti la disponibilità di case popolari –:

   se il Ministro interrogato non ritenga necessario affrontare la precarietà e la sofferenza abitativa, ulteriormente aggravata dall'emergenza sanitaria, definendo un piano di edilizia residenziale pubblica pluriennale, senza consumo di suolo, basato sul recupero di immobili in disuso, da promuovere attraverso un apposito tavolo presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti e da finanziare con quota parte delle risorse derivanti dal Recovery Fund, nonché ricorrendo ai 970 milioni di euro di risorse ex Gescal che sembrerebbero ad oggi inutilizzati.
(3-01811)

(13 ottobre 2020)

   DE LORENZIS, FICARA, SCAGLIUSI, BARBUTO, LUCIANO CANTONE, CARINELLI, DE GIROLAMO, GRIPPA, MARINO, RAFFA, PAOLO NICOLÒ ROMANO, SERRITELLA, SPESSOTTO e TERMINI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   per far fronte all'emergenza Covid-19 sono state introdotte misure di sostegno al trasporto pubblico locale sia per i gestori del servizio, che per gli enti locali e gli utenti;

   il decreto-legge n. 34 del 2020 contiene numerose disposizioni in materia di trasporto pubblico locale. È stato istituito un Fondo per compensare gli operatori di servizio di trasporto pubblico al fine di mitigare gli effetti negativi in termini di riduzione dei ricavi, con un importo pari a 500 milioni di euro per l'anno 2020. Tale importo è stato incrementato di ulteriori 400 milioni di euro dal decreto-legge n. 104 del 2020;

   il decreto-legge n. 104 del 2020 ha poi previsto, a sostegno del settore dei servizi di trasporto di linea di persone effettuati su strada mediante autobus e non soggetti a obblighi di servizio pubblico, un fondo, con una dotazione di 20 milioni di euro per l'anno 2020, destinato a compensare i danni subiti in considerazione dell'emergenza dalle imprese esercenti detti servizi;

   l'offerta di mezzi a disposizione del trasporto urbano è stata incrementata, in deroga all'articolo 87, comma 2, del decreto legislativo n. 285 del 1992, destinando ai servizi di linea per trasporto di persone anche le autovetture a uso di terzi in servizio di noleggio con conducente e servizio di piazza per trasporto di persone di cui all'articolo 82, comma 5, lettera b), del medesimo decreto;

   in seguito alla proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre 2020, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 settembre 2020 sono state prorogate fino al 7 ottobre 2020 (e successivamente ne è stata disposta l'ultrattività fino al 15 ottobre 2020, dall'articolo 5 del decreto-legge 7 ottobre 2020, n. 125), le misure adottate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 agosto 2020, con alcune modificazioni. In particolare, al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono allegate le nuove Linee guida per il trasporto pubblico, che sostituiscono le precedenti, ai sensi delle quali il coefficiente di riempimento dei mezzi pubblici non deve essere superiore all'80 per cento dei posti disponibili. Tuttavia si segnala che in alcuni contesti urbani si sono registrati, anche in considerazione della recente apertura delle scuole, assembramenti specie in ingresso/uscita dai mezzi pubblici –:

   a fronte delle disposizioni previste relative alla limitazione della capacità dei mezzi del trasporto pubblico locale, quali misure, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di potenziare il servizio e così scongiurare che si vengano a creare ulteriori e rischiosi sovraffollamenti sui mezzi di trasporto.
(3-01812)

(13 ottobre 2020)

   TASSO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la Capitanata è un importante territorio che è al servizio di un'area economica inter-regionale vastissima che comprende: la «Food Valley» del Tavoliere con le numerose aziende agroalimentari; importanti e preziosi giacimenti estrattivi di materiali litici, l'aerospazio, l'elettromeccanica, ma anche la produzione di vetro piano e la presenza del Poligrafico e Zecca dello Stato, il Turismo di Gargano e Monti Dauni; l'automotive di Basilicata e Irpinia con gli impianti di marche automobilistiche prestigiose; la componentistica meccanica, la farmaceutica e ancora l'agroalimentare per il Molise;

   il Porto Alti Fondali di Manfredonia è una infrastruttura strategica dell'Adriatico che si incardina, grazie ad una rete viaria e ferroviaria, nell'ampia logistica intermodale della provincia di Foggia (tra l'altro, ripristinabile con minimi investimenti);

   sono importantissimi inoltre i seguenti investimenti: l'aeroporto Gino Lisa (terminati i lavori di allungamento della pista a 2 chilometri), che va riaperto; la piastra logistica di Borgo Incoronata-Foggia (ampliabile con i fondi del Patto per la Puglia); il nodo ferroviario e autostradale di Foggia, incrocio delle direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest;

   il Porto Alti Fondali di Manfredonia richiede pertanto interventi di manutenzione e di ristrutturazione che non sono più procrastinabili;

   è necessaria una riqualificazione che rilanci questo bacino, perché torni ad essere strategico per un vasto territorio e «motore» dell'economica euro-mediterranea: Puglia settentrionale, Basilicata nord orientale, Irpinia (Campania) e Molise;

   sono importanti inoltre per la suddetta zona la produzione agro-alimentare, il turismo, l'attività estrattiva di materiali litici e la generazione di energia eolica. Tra l'altro, la Capitanata è conosciuta per elementi geografici, storici, religiosi (collegati al turismo locale), produttivi e infrastrutturali e rappresenta un territorio fondamentale per la crescita della Puglia, del Mezzogiorno e dell'Italia, soprattutto in relazione al mercato estero, segnatamente ai Paesi Balcanici e Orientali –:

   quali urgenti iniziative intenda adottare affinché l'area portuale di Manfredonia possa rappresentare un fondamentale «volano» di sviluppo per l'economia della regione Puglia e dell'intero Mezzogiorno, anche e soprattutto attivando gli investimenti indicati in premessa (quali i lavori per la riapertura dell'aeroporto Gino Lisa, gli interventi per la piastra logistica di Borgo Incoronata Foggia e il nodo ferroviario ed autostradale di Foggia) che costituiscono le basi per il collegamento dell'area portuale di Manfredonia con la dorsale Adriatica.
(3-01813)

(13 ottobre 2020)

   MOLINARI, MORRONE, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MATURI, MINARDO, MOLTENI, MORELLI, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLIN, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, ZIELLO, ZOFFILI, ZORDAN, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FIORINI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GARAVAGLIA, GASTALDI, GAVA, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GIORGETTI, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUIDESI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SASSO, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI e ZICCHIERI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   l'allarme sulla situazione critica dell'edilizia giudiziaria in Italia è ormai datato; un articolo pubblicato in data 4 ottobre 2020 dal quotidiano «Il Dubbio» riassume problematiche di varia natura e gravità denunciate da tempo in numerosi tribunali da nord a sud del Paese; il problema è salito alla ribalta della cronaca per l'episodio accaduto sabato 3 ottobre 2020 al tribunale di Catania, dove una pesante lastra di marmo staccatasi dal muro di un'aula d'udienza ha colpito alla schiena e alla gamba destra la senatrice avvocato Giulia Bongiorno, presente in loco per l'udienza preliminare del procedimento a carico del Ministro dell'interno pro tempore Matteo Salvini; l'inadeguatezza e gli storici problemi strutturali del citato tribunale sarebbero stati denunciati da tempo dai vertici dell'amministrazione della giustizia locale; tra i messaggi di solidarietà giunti alla senatrice avvocato Bongiorno si cita quello dell'Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) dove si evidenzia che «il problema dell'edilizia giudiziaria rappresenta una questione irrisolta» e che «l'AIGA, già nel settembre 2018, aveva chiesto di aprire un tavolo permanente per la verifica dello stato dell'edilizia giudiziaria nel nostro Paese»; da quanto si apprende dalla stampa, il Ministro interrogato, appreso dell'incidente, avrebbe disposto accertamenti per verificarne le cause e analizzare, più in generale, le condizioni della struttura;

   il problema dell'edilizia giudiziaria è stato rappresentato in più occasioni e da diversi soggetti ai Ministri della giustizia che si sono susseguiti negli ultimi anni e, in particolare, per quanto riguarda Catania, già nel luglio 2014, in base a notizie stampa, l'allora Ministro della giustizia Andrea Orlando, su sollecitazione, avrebbe avviato un percorso condiviso per discutere delle strutture giudiziarie locali; il Ministro interrogato, secondo notizie stampa, ha riconosciuto prioritario «investire sulla struttura giustizia sia in termini di edilizia che di personale» chiudendo i lavori del tavolo tecnico su spese di funzionamento ed edilizia giudiziaria l'8 ottobre 2019, ma da allora non è dato di sapere quali iniziative siano state assunte in materia di immobili in uso agli uffici giudiziari –:

   quali spese siano state autorizzate per il tribunale di Catania, quali verifiche sul loro impiego siano state svolte e, di conseguenza, quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per verificare le condizioni strutturali nei tribunali italiani e redigere una graduatoria delle priorità da affrontare con la massima urgenza con i relativi tempi per risolverle, da presentare nelle apposite sedi istituzionali.
(3-01814)

(13 ottobre 2020)

   ZANETTIN, GELMINI, BARTOLOZZI, CASSINELLI, PITTALIS, SIRACUSANO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   nelle ultime settimane diversi organi di stampa hanno fatto riferimento ad un esposto presentato al Ministro della giustizia da due candidati bocciati al concorso in magistratura svoltosi nel 2019;

   dopo aver ottenuto l'accesso agli atti ed aver esaminato, uno per uno, i temi dei 301 ammessi all'esame orale, i due candidati, che nel frattempo hanno anche presentato ricorso al Tar del Lazio, vi avrebbero individuato una serie di imbarazzanti strafalcioni;

   secondo quanto riferito nell'esposto, il candidato n. 95 commette un grave errore di diritto, il candidato 757 difetta nell'uso del congiuntivo, il candidato 1037 usa gli apostrofi a casaccio, il candidato 336 cita una sentenza della Corte di cassazione, che non sembrerebbe essere mai stata emanata, nel tema di penale del candidato 1333 alcune frasi e concetti non sono nemmeno di senso compiuto, mentre il candidato 2518 crolla anche sulla analisi logica;

   emergerebbe poi un altro dettaglio, che accomuna il concorso del 2019 a quello del 1992, di cui ad un precedente atto di sindacato ispettivo (n. 2-00850): alcuni degli elaborati dei promossi presentano delle stranezze grafiche, che potrebbero renderli riconoscibili;

   in merito alla regolarità del concorso è stata aperta anche una pratica in seno alla terza commissione del Consiglio superiore della magistratura –:

   se il Ministro interrogato abbia adottato iniziative, per quanto di competenza, anche di carattere ispettivo, in merito alla regolarità del concorso svoltosi nel 2019 per l'accesso alla magistratura.
(3-01815)

(13 ottobre 2020)

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