TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 540 di Mercoledì 14 luglio 2021

 
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

   BALDINO, DIENI, FRANCESCO SILVESTRI, MAURIZIO CATTOI, ELISA TRIPODI, BRESCIA, ALAIMO, DE CARLO, CORNELI, AZZOLINA e GIORDANO. — Al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   nelle ultime settimane si sta discutendo del «concorso dei tecnici al Sud», che prevedeva l'assunzione di 2.800 nuove risorse umane a tempo determinato per tre anni e che si è rivelato fallimentare, in quanto i vincitori sono stati 1.484, su 2.800 posti disponibili, e risultano attualmente assunte appena 821 risorse;

   nonostante la rettifica, dove venivano invitati 70 mila candidati, esclusi dalla valutazione dei titoli, a presentarsi alle prove scritte sono stati meno del previsto e la scarsa partecipazione sembrerebbe dovuta non solo a una bassa partecipazione alle prove da parte di professionisti per via dei contratti poco convenienti, ma anche al fatto che i neolaureati sono stati scoraggiati dall'iniziale preselezione per titoli ed esperienze;

   altro importante dato è costituito dai tempi molto stretti per la convocazione alla procedura di selezione, con l'invito a partecipare inoltrato pochi giorni prima degli esami, che avrebbe creato diversi problemi logistici, inducendo molti candidati a non presentarsi alle prove e non avrebbe consentito uno studio accurato delle materie d'esame;

   molti cittadini hanno presentato ricorso al tribunale amministrativo regionale per chiedere il ripristino delle previsioni originarie del bando, a causa dell'apertura indiscriminata del concorso ad altri 70.000 candidati, e ciò potrebbe determinare l'annullamento dell'intera selezione dei 2.800 tecnici, con evidenti pesantissime conseguenze sul piano dell'organizzazione delle pubbliche amministrazioni;

   attualmente, ad aver raggiunto i numeri previsti per una copertura completa, sono solo due profili professionali: il funzionario esperto amministrativo giuridico e il funzionario esperto in progettazione e animazione territoriale. La stessa cosa non si può dire delle altre tre figure ricercate: esperto in gestione, rendicontazione e controllo, funzionario esperto analista informatico e funzionario esperto tecnico;

   lo stesso Ministro interrogato ha ammesso responsabilità in merito alla scelta dei contratti a tempo determinato e al salario medio basso, senza prospettiva per il futuro; ad essere sottolineata è anche la grande importanza data alle esperienze lavorative pregresse, andando così a penalizzare i neolaureati o i giovani disoccupati –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda porre in essere in relazione alle gravi conseguenze che potrebbero derivare dall'eventuale annullamento della procedura selettiva da parte del tribunale amministrativo regionale.
(3-02395)

(13 luglio 2021)

   NAPOLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   è di qualche giorno fa la notizia della richiesta avanzata dal procuratore di Agrigento al Ministro della giustizia di autorizzazione ad aprire un fascicolo contro la Guardia costiera libica per il tentativo compiuto il 30 giugno 2021 di affondamento di un barcone carico di migranti, tentativo per fortuna andato a vuoto;

   sarebbe necessario conoscere il reale utilizzo dei finanziamenti che il Governo italiano eroga alla Guardia costiera libica e gli effettivi destinatari;

   le cronache riferiscono di una Guardia costiera libica inesistente e quindi sedicente, trattandosi in realtà, secondo l'interrogante, di bande criminali impegnate nel controllo del traffico di esseri umani;

   la stessa Guardia costiera è a guardia dei cosiddetti campi profughi, veri e propri lager nella realtà, e non si conosce esattamente agli ordini di chi risponda –:

   se il Governo non intenda sospendere i finanziamenti alla Guardia costiera libica in attesa di un chiarimento del quadro politico in quel Paese.
(3-02396)

(13 luglio 2021)

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, DELMASTRO DELLE VEDOVE, ALBANO, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DE TOMA, DEIDDA, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, RACHELE SILVESTRI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI, VINCI e ZUCCONI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il Ministro degli esteri pakistano ha confermato, il 9 giugno 2021, che dall'ambasciata italiana di Islamabad in Pakistan sono stati trafugati mille adesivi per i visti Schengen che aprono le porte a 26 Paesi europei;

   la notizia è stata confermata dall'ambasciatore italiano Andreas Ferrarese che, interpellato dalla stampa, ha affermato che «c'è stato un ammanco. Abbiamo individuato l'assenza grazie a controlli periodici e regolari che facciamo. E una volta accertata, abbiamo subito informato l'autorità giudiziaria italiana, tutti i partner Schengen, le autorità di frontiera e quelle del Paese ospite per far sì che si potessero prendere tutte le misure precauzionali per limitare il danno»;

   il Pakistan è undicesimo nella classifica dei Paesi con il più alto tasso di visti Schengen negati;

   è fatto notorio che in Pakistan siano particolarmente attivi, radicati e diffusi gruppi integralisti islamici che potrebbero usufruire dei visti per consentire a numerosi terroristi di far ingresso indisturbati in Europa;

   l'accaduto preoccupa e sconcerta sul fronte della sicurezza, al punto che se ne sta occupando Eurojust, l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione in materia di giustizia penale e di contrasto alla criminalità organizzata internazionale e al terrorismo internazionale;

   in effetti quanto accaduto, per quanto sia sconcertante a prescindere, assume tratti inquietanti se solo si considera che il Pakistan è considerato tradizionalmente un «hub del terrorismo islamico»;

   poiché nessuno può entrare in ambasciata senza un permesso speciale, quanto accaduto rappresenta certamente una falla nel sistema di sicurezza –:

   se sia stata disposta, alla data odierna, un'indagine interna sull'accaduto o se si intenda disporla e quali siano i protocolli di sicurezza adottati per impedire, soprattutto ad eventuali terroristi, di poter utilizzare gli adesivi per i visti Schengen trafugati.
(3-02397)

(13 luglio 2021)

   TASSO. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   l'industrializzazione del secolo scorso, spesso accompagnata da una consapevolezza ambientale scarsa o nulla, ha lasciato anche nel nostro Paese una pesante eredità in termini di siti contaminati. Purtroppo, sono migliaia quelli presenti sul territorio nazionale e centinaia di migliaia le persone che vivono in prossimità di questi siti;

   esemplare è la situazione del sito di interesse nazionale di Manfredonia, dove insiste l'area industriale ex Enichem, in agro di Monte Sant'Angelo;

   tale sito è considerato uno dei più inquinati d'Italia e lo stato di salute della popolazione interessata è compromesso, come risulta da un'attenta e qualificata indagine epidemiologica effettuata tra il 2015 ed il 2018;

   il 22 giugno 2021, all'interno di tale area si sviluppava un esteso incendio che aggrediva cumuli di rifiuti speciali classificati «pericolosi» dalla vigente normativa di settore, abbandonati illegalmente in strutture dismesse di aziende fallite, con probabile interessamento della eco-criminalità;

   l'enorme quantità di fumo, maleodorante e nocivo per la salute della popolazione, sprigionato dalla combustione dei cumuli di rifiuti (pneumatici, materiale bituminoso e risulta plastica) ben presto invadeva i nuclei abitati limitrofi, creando panico e disturbi di salute, che, fortunatamente, sono rientrati alla risoluzione del problema;

   tale accadimento non è stato il primo e non sarà l'ultimo, ma l'elemento raccapricciante è che non vi è un censimento delle strutture abbandonate in questa zona che, con i rifiuti contenuti al loro interno, costituiscono delle vere e proprie «bombe ecologiche»;

   da tempo le comunità di Manfredonia e Monte Sant'Angelo, accomunate dallo stesso interesse per la salvaguardia eco-ambientale del territorio, chiedono di essere partecipi ai processi decisionali che determinano il futuro del proprio territorio, a seguito anche della maggiore consapevolezza dei cittadini, che chiedono con forza azioni maggiormente ispirate al rispetto per il territorio, la salute e la sicurezza pubblica;

   di recente l'interrogante, con una lettera ai Ministeri dell'interno, della salute e della transizione ecologica, ha chiesto l'indizione di un tavolo tecnico-istituzionale in cui possano emergere le ragioni di tutti i soggetti titolati ed interessati che, in piena trasparenza e condivisione, possano delineare la destinazione definitiva dell'area –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare per la risoluzione del grave ed annoso problema evidenziato, considerato che la missione fondamentale del nuovo Ministero è, tra l'altro, a parere dell'interrogante, riqualificare zone notevolmente contaminate a causa del disprezzo dell'uomo per l'ambiente.
(3-02398)

(13 luglio 2021)

   SQUERI e D'ATTIS. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   per la svolta «green» contenuta nella missione #02 «Transizione ecologica», il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede 59,5 miliardi di euro che salgono a quasi 70 con le risorse del React-Eu e l'apporto del fondo complementare. Si tratta del 40 per cento dei fondi previsti dal Piano;

   il Ministro interrogato ha affermato che «per cambiare il nostro sistema e ridurre gli impatti ambientali occorre fare dei radicali cambiamenti che hanno conseguenze sui prezzi. Dovremo pagare molto l'anidride carbonica con conseguenze sulla bolletta elettrica»;

   i diritti europei per le emissioni di anidride carbonica si scambiano intorno a 55 euro a tonnellata e secondo molti analisti sono destinati a raggiungere quotazioni a tre cifre sull'onda delle politiche dell'Unione europea di decarbonizzazione;

   la transizione energetica si scontra con la realtà dei mercati: il prezzo del barile, che al momento è attorno ai 75 dollari, è estremamente volatile, sospinto dal rallentamento degli investimenti in nuovi giacimenti, dalla domanda asiatica e dalle incertezze Opec. Persino nell'Europa del green deal i consumi di carbone quest'anno sono aumentati del 10-15 per cento (Germania +35 per cento) e i prezzi sono in rialzo del 60 per cento nel 2021. Il gas è diventato addirittura un bene scarso (tensioni con la Russia e stoccaggi vuoti) e quanto al prezzo, più sale, più costano i permessi per inquinare;

   quanto all'energia elettrica in Italia il prezzo unico nazionale ha superato 100 euro per megawattora per la prima volta da tre anni. Il Governo è intervenuto per limitare i previsti aumenti dell'energia sotto il 10 per cento, creando un fondo da 1,2 miliardi di euro per ridurre gli oneri di sistema;

   secondo taluni analisti si stanno stimando i costi di una transizione energetica senza considerare che l'energia è alla base dell'economia: se cambia il costo dell'energia, a cascata, cambiano i costi di produzione di tutti i beni, compresi quelli dei dispositivi tecnologici destinati ad alimentarla. I prezzi di pale eoliche e pannelli sono infatti in aumento. L'errore consisterebbe nel fatto che ci si sta concentrando eccessivamente sulla generazione elettrica;

   le proteste nel 2018 dei «gilet gialli» francesi contro l'aumento dei prezzi dei carburanti dicono molto sullo scarto tra il dichiararsi contro i cambiamenti climatici ed accettarne le misure per combatterli –:

   se il programma di transizione predisposto dal Governo disponga di sufficiente modularità per adattarsi alle condizioni di mercato esposte in premessa e se non ritenga opportuno diversificare le metodologie tramite le quali tale transizione si potrà raggiungere.
(3-02399)

(13 luglio 2021)

   CARNEVALI, DE FILIPPO, LEPRI, PINI, RIZZO NERVO, SCHIRÒ, SIANI, BERLINGHIERI, LORENZIN e FIANO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   da quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Istituto superiore di sanità aggiornato al 5 luglio 2021 in Italia, in base ai dati attualmente disponibili, la percentuale dei casi da varianti «kappa» e «delta» riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19 è aumentata dal 5,2 per cento nel mese di maggio 2021 al 27,7 per cento nel mese di giugno 2021;

   si prevede che in Europa il 70 per cento delle nuove infezioni da Sars-CoV-2 sarà dovuto alla variante «delta» entro l'inizio di agosto 2021 e il 90 per cento entro la fine di agosto 2021;

   al fine di contenerne l'impatto, è importante mantenere l'incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di Sars-CoV-2;

   grazie alla piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti di SARS-CoV-2 (I-Co-Gen), sviluppata dall'Istituto superiore di sanità e attiva dalla fine di aprile 2021, la rapidità della capacità di sequenziamento dei ceppi virali circolanti è passata dal circa 0,5 per cento di gennaio 2021 al 2,5 per cento di giugno 2021, anche se si è ancora lontani dalle percentuali degli altri maggiori Paesi europei;

   in vista di una sempre maggior riapertura delle attività economiche, sociali, culturali, turistiche, sportive nonché in previsione della riapertura dell'anno scolastico 2021-2022 in presenza, è necessario continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti e, in particolare, la presenza di mutazioni riconducibili ad una maggiore trasmissibilità e/o associate ad un potenziale immune escape;

   inoltre, come è stato evidenziato anche dal presidente del Consiglio superiore di sanità, una sola dose di vaccino non copre adeguatamente dalla variante «delta» ma è necessario completare il ciclo vaccinale per avere una protezione adeguata dalla patologia grave e ancor di più per il rischio letale;

   per il periodo estivo vi è la preoccupazione di un possibile rallentamento della campagna vaccinale con il rischio, in alcune zone del Paese, del blocco o del rinvio delle prenotazioni per chi non ha ancora ricevuto la prima dose;

   lo stesso Comitato tecnico-scientifico non ha escluso la possibilità di reintrodurre la cosiddetta «zona rossa» là dove si dovessero verificare dei cluster –:

   se il Ministro interrogato non ritenga necessario adottare misure volte a garantire il tracciamento della diffusione delle varianti, un potenziamento della genotipizzazione ed un incremento delle dosi di vaccino al fine non solo di evitare un possibile rallentamento della campagna vaccinale nei mesi estivi, ma anche di mettere così in sicurezza la popolazione ultrasessantenne non ancora vaccinata, il personale scolastico e gli studenti in età vaccinale.
(3-02400)

(13 luglio 2021)

   STUMPO e FORNARO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   per l'anno accademico 2020/2021 il Governo finanzia 17.400 borse di specializzazione in medicina per altrettanti giovani laureati: sono il doppio di quelle che esistevano fino a due anni fa e quasi il triplo di quelle stanziate negli anni precedenti. È un risultato straordinario che aumenta le opportunità per tanti giovani medici laureati e pone le fondamenta per il servizio sanitario nazionale del futuro;

   negli ultimi anni il numero delle borse di specializzazione finanziate dallo Stato è stato in costante crescita, passando dalle 5.000 nell'anno 2014/2015 alle 13.400 del 2019/2020, per toccare il numero di 17.400 di quest'anno accademico;

   l'aumento delle borse di studio è stato stabilito da un decreto firmato dal Ministro interrogato, adottato di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca, Maria Cristina Messa, e con il Ministro dell'economia e delle finanze, Daniele Franco;

   le ulteriori 4.200 borse di specializzazione rispondono al fabbisogno segnalato dalle regioni e dalle province autonome;

   inizialmente le borse di studio finanziate per l'anno accademico 2020/2021 erano 13.200 e l'ulteriore aumento è stato possibile grazie a quanto previsto nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza;

   le 17.400 borse di specializzazione in medicina rappresentano un risultato concreto e straordinario che aumenta le opportunità per tanti giovani medici laureati e rafforza il percorso di potenziamento del servizio sanitario nazionale del futuro;

   il test di ammissione alle prove di specializzazione si svolgerà il 20 luglio 2021, mentre con decreto del Ministro dell'università e della ricerca sarà definita la distribuzione dei posti presso le diverse scuole di specializzazioni mediche;

   le borse di specializzazione in medicina rappresentano un passaggio essenziale nel percorso di formazione dei medici dopo la laurea e questo risultato è frutto della determinazione del Ministro interrogato nel rafforzare sempre più il servizio sanitario nazionale in piena attuazione dell'articolo 32 della Costituzione e rappresenta un'inversione di rotta rispetto alle politiche di taglio delle risorse destinate al servizio sanitario; in tale ambito il COVID ha dimostrato come la sanità pubblica è centrale per la tutela della salute dei cittadini –:

   se il finanziamento delle ulteriori 4.200 borse di specializzazione esaurisca l'intero fabbisogno e se intenda assumere ulteriori iniziative anche in relazione al disegno di legge di bilancio per il 2022.
(3-02401)

(13 luglio 2021)

   NOJA, TOCCAFONDI, FREGOLENT, UNGARO, MARCO DI MAIO, OCCHIONERO e VITIELLO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dopo una serie positiva di quindici settimane consecutive, nella settimana tra il 5 e l'11 luglio 2021 si sono registrati 7.972 nuovi casi di positività al COVID-19 (+51,5 per cento sulla settimana precedente), con alcuni picchi regionali allarmanti (Veneto +122 per cento, Lazio +83 per cento), mentre ricoveri e decessi proseguono nel trend discendente;

   nella conferenza stampa del 9 luglio 2021 sul monitoraggio COVID-19, Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, ha segnalato come «il 75 per cento sono ancora casi asintomatici o pauci sintomatici, (...) l'infezione tende sempre più a colpire i giovani con un'età mediana dei casi a 31 anni (...), che sale a 52 anni per le ospedalizzazioni», mentre per i ricoveri in intensiva l'età mediana è 63 anni;

   la causa principale della risalita nei contagi è stata individuata con probabilità nella diffusione della variante «delta», pari al 27,7 per cento dei nuovi contagi, e candidata a divenire predominante entro l'estate;

   sia il presidente Brusaferro, sia il capo della prevenzione del Ministero alla salute, Gianni Rezza, hanno sottolineato come le persone vaccinate con due dosi siano ben protette, mentre «una sola dose protegge significativamente meno rispetto a quella completa»;

   secondo l'ultimo report della campagna vaccinale pubblicato dal Governo, sono ancora circa 2,5 milioni le persone con età maggiore di 60 anni che non hanno ricevuto nessuna dose di vaccino, mentre mancano all'appello oltre 42.000 operatori sanitari e quasi 223.000 tra docenti e personale scolastico;

   quanto al personale scolastico, una copertura vaccinale completa della popolazione scolastica (lavoratori e studenti) consentirebbe la riapertura in presenza delle lezioni a settembre 2021, scongiurando il rischio di un ritorno, seppur parziale e temporaneo, della didattica a distanza;

   l'articolo 4 del decreto-legge n. 44 del 2021 ha introdotto l'obbligo vaccinale per gli operatori del settore sanitario;

   il presidente nazionale del sindacato «Dirigenti Scuola», Attilio Fratta, ha proposto «l'obbligatorietà per quegli insegnanti che non si sono ancora immunizzati, come per i medici», esortando inoltre il Governo ad accelerare la campagna di vaccinazione per la fascia anagrafica 12-16 anni –:

   se e quali misure intenda adottare il Governo onde evitare il possibile aumento dei contagi legato alla variante «delta» e, nello specifico, per garantire la ripresa in presenza e in sicurezza delle lezioni nel prossimo anno scolastico, eventualmente prevedendo, analogamente a quanto disposto per il personale sanitario, l'obbligo vaccinale anti-COVID per il personale operante nell'ambito scolastico.
(3-02402)

(13 luglio 2021)

   MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CARRARA, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, FANTUZ, FERRARI, FIORINI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GASTALDI, GERARDI, GERMANÀ, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, LUCENTINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MARIANI, MATURI, MICHELI, MINARDO, MORRONE, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLIN, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RAVETTO, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SNIDER, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZANELLA, ZENNARO, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   i medici di medicina generale, in prima linea durante tutte le fasi della pandemia da COVID-19, costituiscono il perno centrale della medicina del territorio; una risorsa essenziale e insostituibile per le esigenze assistenziali dei cittadini;

   l'ammontare delle risorse destinate all'attivazione delle borse di studio per i medici di medicina generale, storicamente insufficiente ad assicurare il turn-over e a soddisfare i fabbisogni regionali, ha provocato una gravissima carenza di medici di base sul territorio nazionale;

   in base alle proiezioni della Fimmg, tale carenza è destinata ad acuirsi nei prossimi due/tre anni, nel corso dei quali è previsto un vuoto di organico che va dalle 10 alle 15 mila unità, con la conseguenza che «14 milioni di italiani potrebbero rimanere senza medico di base»;

   per invertire la tendenza in atto e dare risposte ai bisogni assistenziali dei cittadini, il gruppo Lega–Salvini Premier ha avanzato una serie di proposte concrete, formalizzate anche a livello regionale, nell'ambito di una mozione approvata dal Consiglio regionale della Lombardia nella seduta del 6 luglio 2021. Attraverso tale mozione si è richiesto, in particolare e tra l'altro: di incrementare ulteriormente i finanziamenti per le borse di studio, al fine di dare copertura ai bisogni assistenziali dei cittadini e assorbire allo stesso tempo l'imbuto formativo che penalizza migliaia di giovani medici; di anticipare, a parità di monte ore curriculare, la fine dell'attuale corso di formazione specifica in medicina generale; di aumentare fino a 1.000 assistiti il massimale per i medici in formazione con mantenimento della borsa di studio; nonché di semplificare l'accesso agli ambiti carenti da parte dei medici già in possesso di specializzazione/soprannumerari che intendono intraprendere la carriera di medico di medicina generale;

   parallelamente, nelle more di una revisione complessiva del sistema di formazione specifica dei medici di medicina generale, già preannunciata dall'articolo 9 del decreto-legge n. 135 del 2018, si ritiene opportuno promuovere l'attivazione del tirocinio professionalizzante, confermando la possibilità per i medici iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale di concorrere all'assegnazione degli ambiti carenti e ad incarichi di sostituzione a tempo determinato convenzionati con il servizio sanitario nazionale –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare per sopperire alla gravissima carenza di medici di medicina generale che si riscontra su tutto il territorio nazionale.
(3-02403)

(13 luglio 2021)

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