TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 573 di Mercoledì 6 ottobre 2021

 
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PROPOSTA DI LEGGE DI CUI SI PROPONE L'ASSEGNAZIONE A COMMISSIONE IN SEDE LEGISLATIVA

alla VII Commissione (Cultura):

S. 2154. – Senatori NENCINI ed altri: «Istituzione della Giornata nazionale dello spettacolo» (approvata dalla 7ª Commissione permanente del Senato). (3091)

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

   FORCINITI, COLLETTI, CABRAS, CORDA, PAOLO NICOLÒ ROMANO, TRANO, MANIERO, TESTAMENTO, LEDA VOLPI, SPESSOTTO, GIULIODORI, VALLASCAS, COSTANZO, MASSIMO ENRICO BARONI e SAPIA. – Al Ministro per la pubblica amministrazione. – Per sapere – premesso che:

   il pieno utilizzo delle vigenti graduatorie relative ai concorsi pubblici è da sempre considerata una buona prassi, sia ricorrendo al loro scorrimento da parte della stessa amministrazione che ha bandito il concorso, sia attraverso il loro utilizzo, previo accordo, con le altre amministrazioni che hanno necessità di reperire, velocemente e senza costi procedurali, personale a tempo indeterminato;

   questa buona prassi, consentita dai commi 147 e 148 dell'articolo 1 della legge n. 160 del 2019, è ormai da considerarsi un obbligo ai sensi della deliberazione n. 85/2020/Par della Corte dei conti, che ha evidenziato che lo scorrimento delle stesse sia necessario sia ai fini di ridurre i tempi ed eliminare i costi della gestione di un nuovo concorso, sia per la tutela delle legittime aspettative dei candidati che hanno comunque superato un giudizio di idoneità;

   inoltre, il Consiglio di Stato, fin dalla sentenza dell'Adunanza plenaria n. 14 del 2011, ha chiaramente stabilito che, in presenza di graduatorie valide ed efficaci, l'amministrazione, qualora scelga l'indizione di un nuovo concorso, in luogo dello scorrimento delle graduatorie vigenti, ha l'obbligo di motivare tale scelta e, parimenti, ha in sostanza considerato illegittimi gli affidamenti di incarichi dirigenziali fiduciari (articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 165 del 2001) in presenza di pubbliche graduatorie di idonei con le medesime caratteristiche (in tal senso, Consiglio di Stato, VI sezione, sentenza del 26 agosto 2016, n. 3704);

   infine, è stato istituito il sito «Monitoraggio delle graduatorie» a cui si accede dall'indirizzo www.lavoropubblico.gov.it per agevolare l'utilizzo di tutte le graduatorie vigenti da parte delle pubbliche amministrazioni; eppure questo strumento è sottoutilizzato e non c'è neanche un obbligo (sanzionato) per gli enti pubblici di inserirvi tempestivamente le graduatorie vigenti; infatti, molte pubbliche amministrazioni non lo effettuano (è il caso del concorso per 175 dirigenti dell'Agenzia delle entrate, la cui graduatoria, con ben 117 idonei non vincitori, non è stata ancora inserita) –:

   se il Ministro interrogato non ritenga necessario implementare l'utilizzo delle vigenti graduatorie, attraverso un'iniziativa urgente che chiarisca l'obbligatorietà di utilizzo delle stesse prima di dare seguito a nuovi concorsi o a incarichi fiduciari ex articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 165 del 2001 per i medesimi profili e la obbligatorietà, per le pubbliche amministrazioni che intendono bandire concorsi, di attingere prima al personale dalle graduatorie vigenti presenti sul sito «Monitoraggio delle graduatorie», nonché quali siano le eventuali motivazioni ostative.
(3-02515)

(5 ottobre 2021)

   MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CARRARA, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FIORINI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GASTALDI, GERARDI, GERMANÀ, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, LUCENTINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MARIANI, MATURI, MICHELI, MINARDO, MORRONE, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLIN, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RAVETTO, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SCOMA, SNIDER, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZANELLA, ZENNARO, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. – Al Ministro del turismo. – Per sapere – premesso che:

   il turismo organizzato italiano lavora poco su mete nazionali o europee, avendo circa l'85 per cento del fatturato complessivo rappresentato dalla vendita di destinazioni lontane;

   la mancata apertura nell'estate 2021 all'outgoing extra Unione europea ha comportato per il ramo la permanenza in uno stato di crisi profonda: il comparto dei viaggi organizzati, che fatturava 13,3 miliardi di euro nel 2019, è crollato a 3 miliardi di euro nel 2020 e nel 2021 non riesce ancora a risollevarsi;

   le imprese del settore sono indubbiamente tra quelle più colpite dalla crisi pandemica e molte rischiavano di chiudere definitivamente senza l'intervento di sostegno di cui ai decreti-legge nn. 34 del 2020 e 73 del 2021;

   è noto, infatti, che recentemente, grazie proprio all'intervento del Ministro interrogato, sono stati sbloccati oltre 400 milioni di euro per contributi a fondo perduto per le imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e tour operator, guide turistiche e accompagnatori turistici, imprese che svolgono attività turistiche mediante autobus scoperti. Nello specifico, alle agenzie di viaggio e ai tour operator sono destinati oltre 160 milioni di euro;

   in sede di risposta ad un atto di sindacato ispettivo a luglio 2021, il Ministro interrogato riferiva che alla data le domande di accesso al fondo di cui all'articolo 182 del decreto-legge 34 del 2020 erano 7.124, delle quali, per circa il 3,7 per cento delle domande presentate, 267, restava da completare la liquidazione della prima o della seconda tranche di pagamenti; mentre per i nuovi fondi, era stata attivata la necessaria procedura di autorizzazione comunitaria, rivedendo il limite del temporary framework –:

   se possa fornire informazioni aggiornate sullo stato dell'erogazione dei fondi e sul numero delle imprese beneficiarie, anche alla luce dei decreti firmati ad agosto 2021 dal Ministro interrogato.
(3-02516)

(5 ottobre 2021)

   CILLIS, CASSESE, PIGNATONE, CADEDDU, BILOTTI, GAGNARLI, GALLINELLA, L'ABBATE, MAGLIONE, ALBERTO MANCA, MARZANA, PARENTELA e DEL SESTO. – Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. – Per sapere – premesso che:

   il decreto ministeriale n. 490962 del 30 settembre 2021 reca l'approvazione degli elenchi dei progetti ammissibili e non ammissibili al finanziamento con fondi afferenti al Piano nazionale di ripresa e resilienza, missione 2 componente 4 (M2C4) – investimento 4.3 – «Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche»;

   risultano ammissibili al finanziamento 149 progetti (livello esecutivo), presentati da consorzi di bonifica ed enti irrigui, per un importo complessivo di investimenti pari a 1,6 miliardi di euro e ulteriori 10 progetti (livello definitivo), per un importo di circa 89 milioni di euro;

   tra gli interventi finanziati pochissimi riguardano opere da realizzarsi nelle regioni del Mezzogiorno, in particolare Basilicata e Puglia, mentre nessun intervento riguarda la regione Sicilia;

   la perdita di risorse per l'ammodernamento di reti irrigue, ormai datate e che necessitano di interventi di continua manutenzione per perdite o disservizi, è particolarmente grave e inaccettabile proprio nei territori dove le difficoltà di consegna dell'acqua agli appezzamenti agricoli rischiano di pregiudicare l'esistenza del servizio irriguo;

   i criteri di valutazione dei progetti sono stati definiti attraverso un'interlocuzione sia con le istituzioni territoriali che con i potenziali beneficiari, come dimostrato dall'iniziativa realizzata il 23 giugno 2021 che ha visto riunirsi, su iniziativa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, istituzioni regionali, enti irrigui e attori locali, per condividere la strategia degli interventi programmati all'interno delle varie componenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per comunicare le modalità di utilizzo delle risorse;

   con comunicazione del 25 giugno 2021, i criteri di scelta proposti sono stati trasmessi alle regioni e province autonome per la preventiva condivisione e con successivo decreto n. 299915 del 30 giugno 2021, recepite le pertinenti osservazioni, sono stati approvati i criteri di ammissibilità e di selezione degli interventi da individuare all'interno della banca dati Dania –:

   alla luce della necessità di assicurare la completa realizzazione degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, sia con riferimento alla qualità degli stessi che alla copertura territoriale, quali siano stati i criteri e le valutazioni specifiche che hanno determinato l'approvazione dei sopra menzionati elenchi e, qualora l'esclusione dei progetti riguardanti i territori del Mezzogiorno fosse imputabile a criticità progettuali, anche in termini di mancata rispondenza ai requisiti richiesti, se intenda intraprendere ulteriori azioni di supporto ai potenziali beneficiari, al fine di superare le suddette criticità e consentire l'ammissibilità degli interventi in caso di eventuali ulteriori processi selettivi.
(3-02517)

(5 ottobre 2021)

   BALDINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   le imprese del settore lattiero-caseario stanno attraversando un periodo di grave crisi in relazione al forte squilibrio tra il prezzo che i trasformatori corrispondono agli allevatori nazionali per la vendita del latte crudo e l'andamento dei prezzi al consumo dei prodotti lattiero-caseari;

   il prezzo del latte crudo, pari a 35 centesimi al litro, risulta inferiore ai costi di produzione nazionali, in particolare in questa fase, in cui si registrano rincari fino al 50 per cento dei prezzi delle materie prime, tra cui i mangimi;

   il valore aggiunto della filiera lattiero-casearia si concentra nei settori a valle della trasformazione del latte crudo e della distribuzione al consumo dei prodotti finiti;

   con tali livelli di prezzo del prodotto, gli allevatori nazionali non hanno una profittabilità adeguata alla sopravvivenza della struttura produttiva; particolarmente grave la situazione delle 5.000 imprese della regione Lombardia, dove si concentra una quota elevata della produzione nazionale;

   il prezzo di acquisto del latte sul mercato è troppo basso, inadeguato a coprire i costi di produzione degli allevatori, che richiedono interventi per calmierare i prezzi di acquisto dei mangimi e delle materie prime;

   è necessario rafforzare il potere contrattuale delle aziende agricole di produzione rispetto a quello delle imprese di trasformazione e della grande distribuzione, con opportuni incentivi all'aggregazione mediante organizzazioni di produttori, sostenendo, al contempo, l'efficienza produttiva con attivazione di funzioni condivise (logistiche, distributive, finanziarie, di stoccaggio e/o prima trasformazione dei prodotti);

   è essenziale evitare, altresì, che il latte di origine estera, prodotto con costi inferiori, possa «spiazzare» la produzione nazionale che ha qualità e standard igienico-sanitari molto elevati, in molti casi non comparabili con il prodotto proveniente da altri Paesi;

   occorre garantire piena applicazione delle norme, segnatamente dell'articolo 62 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, che vietano l'imposizione di condizioni di acquisto, di vendita o contrattuali ingiustificatamente gravose, tra le quali quelle che determinino, in contrasto con il principio della buona fede e della correttezza, prezzi al di sotto dei costi di produzione medi dei prodotti oggetto di cessione da parte degli imprenditori agricoli –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere per garantire che i prezzi che le imprese di trasformazione e della grande distribuzione corrispondono agli allevatori nazionali per la vendita del latte crudo raggiungano un livello tale da compensare i costi di produzione e assicurare un'adeguata remunerazione ai produttori.
(3-02518)

(5 ottobre 2021)

   NEVI, D'ATTIS, SPENA, ANNA LISA BARONI, CAON, BOND e SANDRA SAVINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   per «tea» (tecnologie di evoluzione assistita) si intendono le nuove tecnologie di miglioramento genetico che permettono di riprodurre in maniera rapida, precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell'evoluzione biologica naturale;

   il loro sviluppo, tuttavia, è ostacolato dalla legislazione europea sugli organismi geneticamente modificati (direttiva 2001/18/CE sugli organismi geneticamente modificati). Nel mese di aprile 2021 la direzione generale Agri della Commissione europea ha pubblicato uno studio sulle new genomic techniques (che comprendono le tecnologie di evoluzione assistita), nel quale si evidenzia che l'attuale legislazione deve essere adattata alle conoscenze scientifiche e tecnologiche sviluppate negli ultimi anni, prendendo una posizione netta sulla distinzione tra organismi geneticamente modificati e nuove biotecnologie;

   l'utilizzo delle tecnologie di evoluzione assistita consente di: 1) contrastare i danni derivanti dai cambiamenti climatici (14 miliardi di euro negli ultimi 10 anni secondo Coldiretti), creando piante più resistenti all'aggressione di malattie, di parassiti e di condizioni climatiche avverse; 2) esaltare il ricco germoplasma di cui dispone l'Italia; 3) ridurre l'impiego della chimica nei campi; 4) aumentare le rese nei settori cerealicolo (grano, mais, riso e orzo), frutticolo e ortofrutticolo, vitivinicolo e della produzione di leguminose da granella;

   tra l'altro, queste tecnologie non richiedono investimenti colossali e sono alla portata di realtà più piccole, quali istituti sperimentali e universitari e aziende sementiere;

   si tratta di obiettivi in linea con la strategia «Farm to fork» (F2F – dal campo alla tavola) lanciata dall'Unione europea nel quadro del New Green Deal, che prevede target ambiziosi, come la riduzione del 50 per cento di fitofarmaci e del 20 per cento di fertilizzanti chimici e l'aumento ad almeno il 25 per cento della superficie coltivata con metodo biologico;

   il 70 per cento dei giovani agricoltori italiani è pronto a utilizzare le tecnologie di evoluzione assistita, con l'obiettivo di migliorare la resistenza a malattie e parassiti (57 per cento), ma anche per migliorare la produttività (14 per cento);

   molti Paesi si stanno attrezzando per regolamentare le tecnologie di genome editing, stabilendo che ove il dna inserito non è esogeno, non si tratta di un organismo geneticamente modificato. L'Unione europea è indietro e una modifica legislativa è prevista per il 2022;

   nel mese di ottobre 2021 è previsto il voto dell'assemblea plenaria del Parlamento europeo sulla strategia «Farm to fork» –:

   quali iniziative intenda adottare il Governo per favorire in sede di Unione europea la sollecita adozione di misure che consentano il pieno sviluppo delle tecnologie di evoluzione assistita, anche in considerazione dei cogenti impegni derivanti dalla strategia «Farm to fork».
(3-02519)

(5 ottobre 2021)

   DE LORENZO. – Al Ministro dell'istruzione. – Per sapere – premesso che:

   da alcuni organi di stampa si apprende che la gestione della quarantena a scuola varia tra le diverse regioni e spesso tra le diverse aziende sanitarie locali;

   secondo quanto indicato dal verbale del Comitato tecnico-scientifico n. 34 del 2021, «in caso di sintomi indicativi di infezione acuta delle vie respiratorie di personale o studenti, occorre attivare immediatamente la specifica procedura: il soggetto interessato dovrà essere invitato a raggiungere la propria abitazione e si dovrà attivare la procedura di segnalazione e contact tracing da parte dell'azienda sanitaria locale competente.»;

   il mondo della scuola ha risposto con grande responsabilità alla chiamata per il vaccino e oggi il 93 per cento del personale risulta vaccinato;

   il Ministero della salute, con circolare n. 36254 del 2021, ha aggiornato le indicazioni sulla quarantena di quanti hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, distinguendo: a) contatti asintomatici ad alto rischio, che possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 7 giorni, al termine del quale risulti un test molecolare o antigenico negativo e, se non fosse possibile eseguirli, tra il settimo e il quattordicesimo giorno, il periodo di quarantena finisce dopo 14 giorni dall'ultima esposizione al caso; b) contatti asintomatici a basso rischio: «non devono essere sottoposti a quarantena, ma continuare a mantenere le comuni misure igienico-sanitarie»;

   il Ministero della salute precisa, per i non vaccinati e per coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, che i contatti asintomatici ad alto rischio «possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 10 giorni dall'ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti negativo un test molecolare o antigenico». In assenza del test la quarantena si chiude dopo almeno 14 giorni dall'ultima esposizione al caso; mentre i contatti asintomatici a basso rischio «non devono essere sottoposti a quarantena, ma continuare a mantenere le misure igienico-sanitarie»;

   nonostante tali linee guida ogni regione ha un protocollo diverso su come agire: in Emilia-Romagna vanno in quarantena solo i contatti stretti, in Veneto resta a casa solo il contagiato, in Toscana scatta l'isolamento automatico di tutta la classe;

   inoltre, non si hanno dati certi su quanti contagi ogni giorno siano stati segnalati dall'inizio dell'anno scolastico –:

   se non ritenga opportuno intervenire, per quanto di competenza, affinché si abbiano in un tempo più reale possibile i dati dei contagi nelle scuole e per individuare, di concerto con gli altri Ministeri competenti e le regioni, delle linee guida unitarie per gestire le quarantene.
(3-02520)

(5 ottobre 2021)

   PICCOLI NARDELLI, DI GIORGI, LATTANZIO, NITTI, ORFINI, PRESTIPINO, ROSSI, BERLINGHIERI, LORENZIN, FIANO e CARNEVALI. – Al Ministro dell'istruzione. – Per sapere – premesso che:

   ormai da qualche anno, con la ripresa della scuola, si ripropone il problema dell'assenza dei libri di testo. Quest'anno, in particolare, i ritardi e le mancanze di alcuni titoli di primaria importanza stanno registrando livelli di assoluta gravità, ben peggiori rispetto agli anni trascorsi;

   a circa tre settimane dall'inizio dell'anno scolastico, infatti, molti testi prenotati dalle famiglie non sono stati ancora consegnati ai librai e agli altri canali distributivi;

   a denunciare questo quadro poco incoraggiante, in un momento in cui i bambini e i ragazzi auspicano di tornare alla normalità dopo quasi un anno e mezzo di pandemia, sono proprio le maggiori rappresentanze del settore;

   la procedura per le adozioni dei testi prevede che entro il mese di maggio le scuole debbano comunicare ufficialmente la lista dei testi adottati al Ministero dell'istruzione e all'Associazione italiana editori, in modo che questi abbiano tempi consoni per la produzione degli stessi nei tempi e nelle quantità necessarie;

   la situazione appare ancora più grave per quanto riguarda i testi per gli alunni della scuola primaria. In questo caso, nonostante si tratti di libri distribuiti gratuitamente alle famiglie con spesa a carico del comune di residenza, risulterebbero, invece, in larga parte disponibili solo su Amazon e a pagamento;

   diverse famiglie, in considerazione di detta irreperibilità presso i canali che distribuiscono i testi e del sommarsi dei ritardi, hanno deciso di dotarsi degli stessi nel più breve tempo possibile, rinunciando anche alla gratuità prevista;

   il ritardo, dovuto a ragioni fondamentalmente organizzative, ha evidenziato tutte le criticità del sistema fino ad ora in vigore –:

   quali iniziative urgenti intenda intraprendere – per quanto di competenza – per garantire in tempi brevi la distribuzione territoriale dei libri di testo.
(3-02521)

(5 ottobre 2021)

   TOCCAFONDI, ANZALDI, FREGOLENT, UNGARO, MARCO DI MAIO, OCCHIONERO e VITIELLO. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   da notizie stampa si apprende che alcuni banchi scolastici monoposto, recentemente acquistati tramite bando indetto dal precedente Commissario Arcuri, per garantire la sicurezza degli studenti dall'emergenza COVID-19, sarebbero fuori norma;

   dopo i banchi a rotelle, il cui acquisto fu oggetto di ingenti polemiche, la questione riguarda la dimensione dei banchi monoposto: 74 centimetri anziché i 60 concordati con l'azienda di riferimento, la portoghese Nautilus, discrepanza che impedirebbe in alcune scuole, sulla base della dimensione della classe, di mantenere quella distanza di sicurezza tra gli alunni rispettosa della normativa antincendio;

   la portoghese Nautilus, che si è aggiudicata l'appalto, ha sottoscritto al riguardo 2 contratti: il primo da 2,2 milioni di euro per la fornitura di sedie e il secondo da 7,3 milioni per 110 banchi monoposto;

   per eliminare i potenziali rischi dei 110 mila banchi distribuiti in 136 scuole, il 6 luglio 2021 si è svolta una riunione dell'area logistico-operativa della struttura commissariale del generale Figliuolo con rappresentanti del Ministero dell'istruzione, nel corso della quale sarebbe stato stabilito il ritiro degli arredi scolastici fuori norma, dislocati sul territorio nazionale, e la loro successiva consegna presso idonei luoghi di custodia individuati dal Ministero della difesa;

   il servizio di ritiro, stabilito con una determina del 21 settembre 2021, per la cifra di 173 mila euro, sarebbe stato affidato, con «somma urgenza», alla Jet air service, «unico operatore che si è reso disponibile ad eseguire il trasporto urgente in questione con annessa manovalanza», partner consolidato della struttura commissariale ed attualmente titolare di un contratto per il trasporto via nave di materiale acquistato dalla Cina;

   la notizia dell'irregolarità delle dimensioni dei banchi sarebbe comunque emersa successivamente alla consegna e alla distribuzione degli arredi scolastici in questione da parte dell'azienda Nautilus, circostanza che ha costretto la struttura commissariale a far fronte anche alle spese per il ritiro degli stessi da 136 scuole italiane distribuite sull'intero territorio nazionale –:

   se le notizie riportate in premessa corrispondano al vero e, in caso affermativo, quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per individuare i responsabili di tale sperpero di risorse pubbliche, sia all'interno del Ministero dell'istruzione che della struttura dell'allora Commissario Arcuri.
(3-02522)

(5 ottobre 2021)

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ALBANO, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DE TOMA, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, GIOVANNI RUSSO, RACHELE SILVESTRI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI, VINCI e ZUCCONI. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   desta sgomento, a soli pochi giorni dalla riapertura delle scuole, la presenza di ratti morti nel cortile di uno dei licei più grandi della città di Roma, il liceo Morgagni, in zona Monteverde vecchio, a due passi da un istituto comprensivo e da un'altra scuola superiore, oltre che dagli uffici della polizia locale del XII municipio;

   l'allarme è stato dato anche due settimane fa, al secondo giorno di scuola, da una scuola materna comunale, in zona Malafede, chiusa per topi a seguito della testimonianza di un bambino, che ai genitori aveva raccontato di aver visto un ratto nella struttura educativa capitolina. In questo caso Nas e Sisp dell'azienda sanitaria locale Roma 3, giunti sul posto, hanno accertato la presenza dei roditori e hanno predisposto la chiusura della materna;

   nell'istituto Morgagni, i topi morti sono stati ritrovati in un'area del cortile della scuola che attualmente si presenta come una discarica di banchi e sedie, un problema comune a molti istituti, che non sanno con quali fondi smaltire gli arredi;

   tanti gli istituti nelle stesse condizioni anche a seguito della rimozione dei banchi non a norma richiesta il 21 settembre 2021 dal generale Figliuolo, dopo che specifiche analisi merceologiche hanno dimostrato la presenza di arredi scolastici a rischio incendio;

   i banchi erano già stati segnalati come inadatti durante lo scorso anno scolastico quando i dirigenti scolastici, ancora prima di scoprire la loro infiammabilità, avevano evidenziato tra le inadeguatezze anche una lunghezza non adatta a garantire la distanza di sicurezza tra gli alunni;

   il generale Figliuolo ha optato per la «somma urgenza», poiché «eventuali ritardi nel ritiro dei materiali avrebbero un impatto negativo importante sulla sicurezza negli istituti scolastici ove tali arredi sono stoccati» –:

   quali urgenti iniziative intenda porre in essere per garantire la sicurezza negli istituti scolastici assicurando la rimozione immediata di arredi non a norma, pericolosi per gli studenti e che rischiano di gravare sul decoro e sulla sicurezza dell'edilizia scolastica.
(3-02523)

(5 ottobre 2021)

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