XIX LEGISLATURA
Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 7 di martedì 8 novembre 2022
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO RAMPELLI
La seduta comincia alle 14,10.
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito la deputata segretaria a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
ANNARITA PATRIARCA, Segretaria, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
(È approvato).
Missioni.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 36, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).
Votazione per l'elezione di due Segretari di Presidenza, ai sensi dell'articolo 5, commi 5 e 6, del Regolamento.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la votazione per schede per l'elezione di due Segretari di Presidenza, ai sensi dell'articolo 5, commi 5 e 6, del Regolamento.
Ricordo che a tale elezione si procede a seguito della richiesta formulata dal gruppo Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE, costituitosi dopo l'elezione dell'Ufficio di Presidenza e non rappresentato in tale organo, nonché dal gruppo Misto che, a seguito di modificazioni intervenute, si è venuto a trovare privo di un proprio rappresentante nell'Ufficio di Presidenza medesimo.
Conformemente alla prassi relativa alle votazioni per schede, la chiama sarà effettuata secondo l'ordine alfabetico.
Avverto che ciascun deputato può scrivere sulla scheda un solo nome.
Ai sensi dell'articolo 5, comma 6, del Regolamento, risulterà eletto, per ciascuno dei gruppi Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE e Misto, il deputato che otterrà il maggior numero di voti.
Le schede recanti il nominativo di un deputato non appartenente a tali gruppi saranno considerate nulle.
Saranno altresì considerate nulle le schede recanti più di un nominativo, nonché quelle recanti segni di riconoscimento.
Indico la votazione per schede per l'elezione di due Segretari di Presidenza.
Avverto che la Presidenza accoglierà un numero di richieste di anticipazione del voto fino a un massimo del tre per cento della consistenza numerica di ciascun gruppo, oltre a quelle dei membri del Governo.
Per agevolare le operazioni di voto, invito i deputati ad avvicinarsi al banco della Presidenza seguendo il proprio turno di votazione, che è evidenziato sul tabellone elettronico, evitando quindi di stazionare nell'emiciclo e di rendere così più difficoltosa l'espressione del voto.
Invito i deputati a sanificare le mani utilizzando gli appositi dispenser prima di ricevere la scheda di votazione, a prelevare una matita dall'apposito contenitore posto all'entrata della cabina e a riporla nel contenitore sito all'uscita della cabina. Per dispenser si intende: dispensatore.
Invito i deputati Segretari a procedere alla chiama.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Invito i deputati Segretari a procedere allo spoglio delle schede presso la Sala dei Ministri.
Sospendo la seduta fino al termine delle operazioni di scrutinio.
La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,10.
Comunicazione del risultato della votazione per l'elezione di due Segretari di Presidenza, ai sensi dell'articolo 5, commi 5 e 6, del Regolamento.
PRESIDENTE. Comunico il risultato della votazione per l'elezione di due Segretari di Presidenza, ai sensi dell'articolo 5, commi 5 e 6, del Regolamento:
Presenti e votanti …… 348
Hanno ottenuto voti: Alessandro Colucci 185; Benedetto Della Vedova 119.
Voti dispersi ………….. 1
Schede bianche ……… 31
Schede nulle ………… 12
Proclamo eletti Segretari di Presidenza i deputati Alessandro Colucci e Benedetto Della Vedova (Applausi).
Hanno preso parte alla votazione:
Aiello Davide
Alifano Enrica
Almici Cristina
Amato Gaetano
Ambrosi Alessia
Amich Enzo
Amorese Alessandro
Andreuzza Giorgia
Angelucci Antonio
Antoniozzi Alfredo
Appendino Chiara
Arruzzolo Giovanni
Ascani Anna
Ascari Stefania
Auriemma Carmela
Bagnai Alberto
Bagnasco Roberto
Bakkali Ouidad
Baldelli Antonio
Baldino Vittoria
Barbagallo Anthony Emanuele
Barelli Paolo
Barzotti Valentina
Battilocchio Alessandro
Battistoni Francesco
Bellomo Davide
Bellucci Maria Teresa
Benvenuti Gostoli Stefano Maria
Benvenuto Alessandro Manuel
Benzoni Fabrizio
Bergamini Davide
Berruto Mauro
Bicchielli Pino
Billi Simone
Bisa Ingrid
Bitonci Massimo
Bof Gianangelo
Boldrini Laura
Bonelli Angelo
Bonetti Elena
Bonifazi Francesco
Bordonali Simona
Borrelli Francesco Emilio
Boschi Maria Elena
Braga Chiara
Bruno Raffaele
Bruzzone Francesco
Buonguerrieri Alice
Cafiero De Raho Federico
Caiata Salvatore
Calderone Tommaso Antonino
Calovini Giangiacomo
Candiani Stefano
Cangiano Gerolamo
Cannata Giovanni Luca
Cannizzaro Francesco
Cantone Luciano
Cappellacci Ugo
Cappelletti Enrico
Caramanna Gianluca
Caramiello Alessandro
Care' Nicola
Caretta Maria Cristina
Carfagna Maria Rosaria
Carloni Mirco
Carmina Ida
Caroppo Andrea
Carotenuto Dario
Carra' Anastasio
Caso Antonio
Castiglione Giuseppe
Casu Andrea
Cattaneo Alessandro
Cattoi Vanessa
Cavandoli Laura
Cavo Ilaria
Cecchetti Fabrizio
Centemero Giulio
Cerreto Marco
Cesa Lorenzo
Cherchi Susanna
Chiesa Paola Maria
Ciaburro Monica
Ciancitto Francesco Maria Salvatore
Ciocchetti Luciano
Coin Dimitri
Colombo Beatriz
Colosimo Chiara
Colucci Alessandro
Colucci Alfonso
Comaroli Silvana Andreina
Comba Fabrizio
Congedo Saverio
Conte Giuseppe
Coppo Marcello
Cortelazzo Piergiorgio
Costa Enrico
Costa Sergio
Crippa Andrea
Cuperlo Gianni
Curti Augusto
D'Alessio Antonio
D'Alfonso Luciano
Dalla Chiesa Rita
Dara Andrea
De Bertoldi Andrea
De Corato Riccardo
De Maria Andrea
De Micheli Paola
De Monte Isabella
De Palma Vito
Deidda Salvatore
Della Vedova Benedetto
Dell'Olio Gianmauro
Delmastro Delle Vedove Andrea
Di Biase Michela
Di Giuseppe Andrea
Di Lauro Carmen
Di Maggio Grazia
Di Mattina Salvatore Marcello
Di Sanzo Christian Diego
Dondi Daniela
Donno Leonardo
Donzelli Giovanni
D'Orso Valentina
Evi Eleonora
Faraone Davide
Fassino Piero
Fede Giorgio
Fenu Emiliano
Ferrante Tullio
Ferrari Sara
Filini Francesco
Fontana Ilaria
Forattini Antonella
Formentini Paolo
Fornaro Federico
Fossi Emiliano
Frassini Rebecca
Fratoianni Nicola
Frijia Maria Grazia
Furfaro Marco
Furgiuele Domenico
Gadda Maria Chiara
Gallo Francesco
Gardini Elisabetta
Gatta Giandiego
Gebhard Renate
Gemmato Marcello
Ghio Valentina
Ghirra Francesca
Giaccone Andrea
Giachetti Roberto
Giagoni Dario
Gianassi Federico
Giglio Vigna Alessandro
Giordano Antonio
Giorgianni Carmen Letizia
Giovine Silvio
Girelli Gian Antonio
Giuliano Carla
Gnassi Andrea
Graziano Stefano
Gribaudo Chiara
Grimaldi Marco
Grippo Valentina
Gruppioni Naike
Gubitosa Michele
Guerini Lorenzo
Guerra Maria Cecilia
Gusmeroli Alberto Luigi
Iacono Giovanna
Iaia Dario
Iaria Antonino
Iezzi Igor
Kelany Sara
La Porta Chiara
La Salandra Giandonato
L'Abbate Patty
Lai Silvio
Lampis Gianni
Lancellotta Elisabetta Christiana
Latini Giorgia
Laus Mauro Antonio Donato
Lazzarini Arianna
Letta Enrico
Loizzo Simona
Lollobrigida Francesco
Lomuti Arnaldo
Longi Eliana
Loperfido Emanuele
Lovecchio Giorgio
Lucaselli Ylenja
Maccanti Elena
Maccari Carlo
Madia Maria Anna
Maerna Novo Umberto
Magi Riccardo
Maiorano Giovanni
Malagola Lorenzo
Malaguti Mauro
Malavasi Ilenia
Mancini Claudio
Manes Franco
Mangialavori Giuseppe Tommaso Vincenzo
Mantovani Lucrezia Maria Benedetta
Manzi Irene
Marattin Luigi
Marchetti Riccardo Augusto
Marchetto Aliprandi Marina
Mari Francesco
Marino Maria Stefania
Marrocco Patrizia
Mascaretti Andrea
Maschio Ciro
Matera Mariangela
Matone Simonetta
Matteoni Nicole
Mattia Aldo
Maullu Stefano Giovanni
Mauri Matteo
Mazzetti Erica
Mazzi Gianmarco
Merola Virginio
Messina Manlio
Michelotti Francesco
Miele Giovanna
Milani Massimo
Minardo Antonino
Molinari Riccardo
Mollicone Federico
Montaruli Augusta
Montemagni Elisa
Morfino Daniela
Morgante Maddalena
Mule' Giorgio
Mura Francesco
Nevi Raffaele
Nisini Tiziana
Onori Federica
Orfini Matteo
Orrico Anna Laura
Osnato Marco
Ottaviani Nicola
Padovani Marco
Pagano Nazario
Pagano Ubaldo
Palombi Alessandro
Panizzut Massimiliano
Pastorella Giulia
Pastorino Luca
Patriarca Annarita
Pavanelli Emma
Pella Roberto
Pellegrini Marco
Pellicini Andrea
Peluffo Vinicio Giuseppe Guido
Penza Pasqualino
Perissa Marco
Piccolotti Elisabetta
Pierro Attilio
Pietrella Fabio
Pisano Calogero
Pittalis Pietro
Pizzimenti Graziano
Polo Barbara
Porta Fabio
Pozzolo Emanuele
Pretto Erik Umberto
Provenzano Giuseppe
Pulciani Paolo
Quartapelle Procopio Lia
Quartini Andrea
Raffa Angela
Raimondo Carmine Fabio
Ravetto Laura
Ricciardi Marianna
Ricciardi Riccardo
Ricciardi Toni
Richetti Matteo
Rixi Edoardo
Rizzetto Walter
Roggiani Silvia
Romano Francesco Saverio
Rosato Ettore
Roscani Fabio
Rossi Angelo
Rossi Fabrizio
Rosso Matteo
Rotelli Mauro
Rotondi Gianfranco
Rubano Francesco Maria
Ruffino Daniela
Ruspandini Massimo
Russo Gaetana
Saccani Jotti Gloria
Santillo Agostino
Sarracino Marco
Sasso Rossano
Sbardella Luca
Scarpa Rachele
Scerra Filippo
Schiano Di Visconti Michele
Schifone Marta
Schlein Elly
Schullian Manfred
Scotto Arturo
Semenzato Martina
Serracchiani Debora
Silvestri Francesco
Silvestri Rachele
Simiani Marco
Siracusano Matilde
Sottanelli Giulio Cesare
Speranza Roberto
Sportiello Gilda
Squeri Luca
Stefanazzi Claudio Michele
Steger Dieter
Stumpo Nicola
Sudano Valeria
Tabacci Bruno
Tassinari Rosaria
Tenerini Chiara
Testa Guerino
Toccalini Luca
Todde Alessandra
Torto Daniela
Tosi Flavio
Trancassini Paolo
Traversi Roberto
Tremaglia Andrea
Tucci Riccardo
Urzi' Alessandro
Vaccari Stefano
Varchi Maria Carolina
Vietri Imma
Vinci Gianluca
Volpi Andrea
Zan Alessandro
Zanella Luana
Zaratti Filiberto
Ziello Edoardo
Zingaretti Nicola
Zinzi Gianpiero
Zoffili Eugenio
Zucconi Riccardo
Zurzolo Immacolata
Sono in missione:
Albano Lucia
Bignami Galeazzo
Cirielli Edmondo
Del Barba Mauro
Fitto Raffaele
Frassinetti Paola
Freni Federico
Gava Vannia
Giorgetti Giancarlo
Leo Maurizio
Lupi Maurizio
Molteni Nicola
Pichetto Fratin Gilberto
Polidori Catia
Prisco Emanuele
Tajani Antonio
Interventi di fine seduta.
PRESIDENTE. Passiamo agli interventi di fine seduta.
Ha chiesto di parlare il deputato Rizzetto.
WALTER RIZZETTO (FDI). La ringrazio, Presidente. E' il mio primo intervento di questa nuova legislatura. Non avrei voluto farlo, perché in questo mio breve intervento vorrei ricordare la figura del dottor Giuseppe Bono che è mancato questa notte ad un'età tutto sommato nemmeno troppo avanzata. Il dottor Bono, storica guida di Fincantieri per venti anni, azienda che inevitabilmente ha riposto in lui fiducia, è stato un riferimento importante non soltanto per i territori di Monfalcone e del Friuli-Venezia Giulia e per la nostra Nazione: a livello internazionale è stato un professionista che ha saputo portare Fincantieri ai massimi vertici del mercato mondiale (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).
Dopo un breve inizio lavorativo in Finmeccanica, è arrivato a Fincantieri e l'ha guidata con passione e competenza. Presidente, molto spesso la politica ha anche interloquito con Fincantieri, cercando di dare suggerimenti in termini migliorativi, per quanto potesse essere utile e possibile. Abbiamo sempre trovato nel dottor Giuseppe Bono e in tutto il board di Fincantieri persone che potevano ascoltarci per migliorare condizioni che, forse, quando il dottor Bono ha preso le redini di Fincantieri, non erano così importanti come quelle di oggi.
Lo vorrei ricordare con una frase che affermò in una delle ultime, recenti interviste. Disse una cosa, secondo me, molto importante per una figura di questo tipo e di tale levatura. Disse e scrisse: “Ho sempre obbedito allo Stato e non ho obbedito ai partiti”.
Vorrei ricordare il dottor Bono con questa frase, affermando, inoltre, che una persona di tale levatura, un professionista del genere mancherà non soltanto a Monfalcone, non soltanto al Friuli-Venezia Giulia, ma a tutto il mondo industriale italiano (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sullo stesso argomento il deputato Rosato. Ne ha facoltà.
ETTORE ROSATO (A-IV-RE). Grazie, Presidente. Mi associo anch'io alle parole di cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Bono, di Peppe Bono, Peppino, come lo chiamavamo tutti, una persona straordinaria che lascia il segno nell'industria italiana. È l'uomo che ha salvato Fincantieri da un sicuro fallimento; lo ha fatto con la capacità di mettere insieme le organizzazioni sindacali, i fornitori, con la capacità produttiva grandissima che quell'azienda ha sempre avuto e lo ha fatto proiettando e garantendo un futuro di crescita e di sviluppo per migliaia di lavoratori che in quell'azienda hanno le loro radici.
Ricordiamo Giuseppe Bono per le sue caratteristiche non solo di grande manager, ma anche umane: persona capace di confrontarsi con tutti, di avere un rapporto franco con la politica in maniera assolutamente trasversale, capace di dare consigli e suggerimenti anche con il suo tono e il suo modo sempre garbato, ma sempre molto deciso. Credo che questa notte si sia spento un uomo a cui il nostro Paese debba riconoscenza ed è giusto che quest'Aula lo ricordi nella maniera più solenne possibile, pensando anche alla tradizione industriale a cui ha sempre creduto, pensando che questo Paese quella tradizione industriale debba perseguirla e onorarla: onorarla nei cantieri, onorarla con la fatica e onorarla con una direzione capace di interpretare il futuro di questo Paese.
Esprimiamo naturalmente il cordoglio anche alla sua famiglia che oggi piange un padre e una persona con cui ha costruito una capacità affettiva, oltre alla capacità di un grande manager (Applausi).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sempre sullo stesso argomento, il deputato Fornaro. Ne ha facoltà.
FEDERICO FORNARO (PD-IDP). Grazie, signor Presidente. Intervengo per associarci al cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Bono. Credo che oggi si pianga una perdita di un grande manager di Stato. È stato un uomo capace di andare controcorrente: quando, negli anni Novanta, c'era chi teorizzava che non era più economico costruire le navi qui da noi in Italia e che bisognasse andare a costruirle altrove, scommise sul futuro della cantieristica in Italia. Se oggi abbiamo una grande azienda pubblica come Fincantieri, una delle realtà più importanti nel mondo in questo settore, un player internazionale, lo dobbiamo certamente a questa capacità di visione, a questa capacità manageriale che smentisce anche il fatto che si possano e ci debbano essere soltanto manager nel settore privato mentre nel pubblico prevalgono altre logiche. Lui è la dimostrazione dell'esatto contrario, ossia della possibilità di fare impresa e di avere una visione anche nell'industria pubblica italiana. Quindi, da questo punto di vista credo sia stato giusto ricordarlo qui. Forse, avremmo potuto pensare anche a una commemorazione non ad Aula semivuota, come accade necessariamente nel fine seduta. Ci associamo comunque anche noi al dolore della famiglia e credo di tutta la famiglia di Fincantieri perché, nel modo di interpretare il suo ruolo, è stato anche il padre della sua azienda e dei suoi lavoratori, pur con alcune contraddizioni (conosciamo anche le situazioni e le criticità di alcune realtà).
Credo che oggi sia giusto ricordare il suo ruolo e il Paese gli deve essere grato proprio per essere riuscito a riportare la cantieristica, settore importante della nostra industria e della nostra capacità imprenditoriale, ai posti che le competono, che anche la storia le ha assegnato, cioè tra i primi nel mondo (Applausi).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Carla Giuliano. Ne ha facoltà.
CARLA GIULIANO (M5S). Grazie, Presidente, sabato scorso, in provincia di Foggia, è precipitato un elicottero dell'Alidaunia, proveniente dalle Isole Tremiti e diretto a Foggia. A bordo c'erano sette persone e nessuna di queste, purtroppo, ha avuto scampo. Oggi per la mia regione è un giorno di lutto, è un giorno di dolore. In questo disastro aereo hanno perso la vita il dottor De Girolamo, medico del 118 e del pronto soccorso di San Severo, la mia città; inoltre, hanno perso la vita il pilota, Luigi Ippolito, e il copilota, Andrea Nardelli, e quattro componenti di una famiglia di nazionalità slovena che era in vacanza: il papà Bostjan Rigler, la mamma Mateja Curk Rigler e i due figli adolescenti Jon Rigler e Liza Rigler, di appena 14 e 13 anni.
È una tragedia su cui certamente si farà luce, anche per restituire la verità su quello che è accaduto ai familiari, ma oggi, come dicevo, è il tempo del lutto e del cordoglio.
C'è stata la cerimonia funebre del dottor De Girolamo e giunga, quindi, ai familiari delle vittime la vicinanza istituzionale, il cordoglio e il pensiero dell'intera Camera dei deputati (Applausi).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Alessandro Caramiello. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO CARAMIELLO (M5S). Presidente, onorevoli colleghi, 500 euro: questo è l'importo medio dato ad un percettore del reddito di cittadinanza; eppure, molto spesso, dai banchi di quest'Aula avete dichiarato che i percettori sono dei furbi, dei fannulloni e dei truffatori. È chiaro che chi delinque va perseguito, è pleonastico anche solo ricordarlo. Capisco che chi vive in questi palazzi da troppi anni non abbia la minima percezione di cosa accada fuori, nel mondo reale. La verità è che il reddito di cittadinanza ha salvato dalla disperazione milioni di italiani che avevano bisogno e senza questo sostegno avremmo avuto un milione di poveri in più. Il reddito è indispensabile per la lotta contro quella povertà in cui versa il 41 per cento dei meridionali e il 20 per cento degli italiani. Durante la pandemia, nel momento più difficile della nostra Nazione, io da amministratore locale, da consigliere comunale, portavo pacchi alimentari a casa delle famiglie indigenti e se non ci fosse stato il reddito di cittadinanza molte mamme non avrebbero potuto garantire nemmeno il latte in polvere ai propri figli.
Il Presidente del Consiglio, nell'intervento che fece alle Camere, citò personalità illustri; io vi cito persone comuni come Ciro, Giuseppe, Francesco, genitori che attendono un'occasione per portare avanti la propria famiglia senza il sostegno del reddito di cittadinanza, ma bisogna prima creare lavoro e nel frattempo non si possono abbandonare intere famiglie. In ogni comune ci sono migliaia di nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza; smantellare questa misura ispirata ai valori costituzionali dell'uguaglianza e della solidarietà, una misura che ha ridato dignità a milioni di cittadini, è una cosa immorale. Se solo foste interessati realmente al corretto funzionamento del reddito di cittadinanza avreste già coinvolto i governatori delle regioni che, nonostante il tesoretto messo a disposizione dal Governo Conte, hanno ritardato le assunzioni nei centri per l'impiego.
PRESIDENTE. Concluda.
ALESSANDRO CARAMIELLO (M5S). Mi avvio a concludere, Presidente. Non vorrei che questo Governo scaricasse tutte le proprie responsabilità soltanto sulle regioni, visto che le politiche attive del lavoro sono in capo ad esse.
Presidente, concludo: il MoVimento 5 Stelle continuerà a difendere questa misura sacrosanta anche nell'interesse di quegli italiani che da troppo tempo aspettano reali risposte e che forse già si stanno pentendo di avervi votato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.
Mercoledì 9 novembre 2022 - Ore 16,30:
1. Esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 e relativa integrazione.
(Doc. LVII, n. 01-bis e Doc. LVII, n. 01-bis - Integrazione)
La seduta termina alle 16,25.