XIX LEGISLATURA
COMUNICAZIONI
Missioni valevoli
nella seduta del 10 maggio 2023.
Albano, Ascani, Barelli, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Cappellacci, Carloni, Cecchetti, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Evi, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Grippo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Lollobrigida, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Mulè, Nordio, Nazario Pagano, Pichetto Fratin, Pizzimenti, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Roccella, Rotelli, Scerra, Schullian, Francesco Silvestri, Rachele Silvestri, Siracusano, Sportiello, Trancassini, Tremonti, Zaratti.
Annunzio di proposte di legge.
In data 9 maggio 2023 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
GHIRRA ed altri: «Istituzione e disciplina delle palestre della salute per la qualità e la sicurezza delle strutture destinate all'attività fisico-motoria» (1143);
ROMANO: «Modifica all'articolo 1 della legge 7 febbraio 1992, n. 150, in materia di oggetti di antiquariato realizzati con prodotti derivati da specie vegetali e animali protette» (1144);
GHIRRA ed altri: «Modifica all'articolo 1, comma 414, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, e disposizioni in materia di indennità per gli esercenti la professione sanitaria di ostetrica nelle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale» (1145);
QUARTAPELLE PROCOPIO ed altri: «Disposizioni in materia di rinnovo di visti d'ingresso e permessi di soggiorno e di rilascio del nulla osta al lavoro subordinato per i cittadini della Federazione russa esposti al rischio di persecuzione» (1146);
PRETTO: «Modifica all'articolo 2 della legge 5 febbraio 1998, n. 22, in materia di esposizione delle bandiere delle regioni» (1147);
FOTI ed altri: «Disposizioni in materia di riconoscimento del sistema italiano delle “pro loco”» (1148).
Saranno stampate e distribuite.
Annunzio di proposte
di inchiesta parlamentare.
In data 9 maggio 2023 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di inchiesta parlamentare d'iniziativa del deputato:
ROMANO: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'aumento dei prezzi delle materie prime, dei beni di consumo e dei servizi» (Doc. XXII, n. 27).
Sarà stampata e distribuita.
Adesione di deputati a proposte di legge.
Le seguenti proposte di legge sono state successivamente sottoscritte dal deputato Antoniozzi:
DI GIUSEPPE ed altri: «Modifica all'articolo 17 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di riapertura del termine per il riacquisto della cittadinanza italiana» (660);
MORGANTE ed altri: «Modifiche all'articolo 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68, in materia di inserimento delle vittime di violenza con deformazione o sfregio permanente del viso nelle categorie protette ai fini del collocamento obbligatorio al lavoro» (786);
DEIDDA ed altri: «Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992» (808);
VARCHI ed altri: «Modifica all'articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742, in materia di sospensione feriale dei termini processuali» (863);
CARAMANNA ed altri: «Disposizioni in materia di turismo accessibile e di partecipazione delle persone disabili alle attività culturali, turistiche e ricreative» (997);
CERRETO ed altri: «Modifiche al codice penale e altre disposizioni in materia di illeciti agro-alimentari» (1004).
Modifica del titolo di proposte di legge.
La proposta di legge n. 90, d'iniziativa del deputato Magi, ha assunto il seguente titolo: «Disposizioni per la tutela della salute, per la regolamentazione del consumo, della produzione e del commercio della cannabis e dei suoi derivati, nonché per la prevenzione e la ricerca in materia di uso di sostanze psicoattive e delega al Governo in materia di autorizzazioni e controlli».
Trasmissione dal Senato.
In data 9 maggio 2023 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza i seguenti disegni di legge:
S. 613. – «Ratifica ed esecuzione del Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Senegal, fatto a Dakar il 4 gennaio 2018» (approvato dal Senato) (1149);
S. 563. – «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Ghana in materia di cooperazione nel settore della difesa, fatto ad Accra il 28 novembre 2019» (approvato dal Senato) (1150).
Saranno stampati e distribuiti.
Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.
A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
I Commissione (Affari costituzionali):
FOTI ed altri: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, per il contrasto delle pratiche di acquisto fraudolento della cittadinanza mediante matrimonio, nonché al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, sul patrocinio a spese dello Stato nei processi in materia di immigrazione» (1015) Parere delle Commissioni II, III, V, VII e XIV.
II Commissione (Giustizia):
NEVI ed altri: «Disposizioni concernenti la compartecipazione dello Stato alle spese sostenute dagli enti locali per i minori collocati in comunità di tipo familiare o in istituti di assistenza ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184» (894) Parere delle Commissioni I, V e XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento).
III Commissione (Affari esteri):
ONORI ed altri: «Istituzione del Portale unico telematico per gli italiani all'estero» (994) Parere delle Commissioni I e V.
VI Commissione (Finanze):
GARDINI ed altri: «Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche» (1013) Parere delle Commissioni I, II, V, XII e XIV;
FOTI ed altri: «Modifica all'articolo 10 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in materia di separazione tra le banche commerciali e le banche d'affari» (1016) Parere delle Commissioni I, V, X e XIV;
FOTI ed altri: «Modifiche all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione delle spese sostenute per l'assistenza personale nei casi di non autosufficienza e per addette ai servizi domestici e familiari» (1017) Parere delle Commissioni I, V, XI e XII;
PORTA ed altri: «Introduzione del comma 659-bis dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, concernente la riduzione della tassa sui rifiuti per gli immobili a uso abitativo di proprietà di soggetti iscritti da almeno tre anni nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero» (1031) Parere delle Commissioni I, III, V e VIII.
XI Commissione (Lavoro):
SERRACCHIANI ed altri: «Modifiche all'articolo 16 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, in materia di stabilizzazione del regime pensionistico denominato “opzione donna”» (1032) Parere delle Commissioni I, V, VII e XII;
XII Commissione (Affari sociali):
GRIPPO: «Modifiche all'articolo 34-ter del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, in materia di riconoscimento della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile» (646) Parere delle Commissioni I, II, V, VII, IX e XIV.
Trasmissione dall'Ufficio
parlamentare di bilancio.
Il Presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio, con lettera in data 3 maggio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, il rendiconto della gestione finanziaria del medesimo Ufficio per l'anno 2022 (Doc. VIII-bis, n. 2), che sarà pubblicato quale allegato al conto consuntivo della Camera dei deputati per il medesimo anno.
Trasmissione dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 8 maggio 2023, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 1 della legge 8 agosto 1985, n. 440, recante istituzione di un assegno vitalizio a favore di cittadini che abbiano illustrato la Patria e che versino in stato di particolare necessità, della concessione di assegni straordinari vitalizi, con indicazione dei relativi importi, al signor Alberto Mari, poeta, scrittore e artista visivo, alla signora Maria Luisa Abbate, attrice, regista, scrittrice e video maker, e alla signora Antonella Ponziani, attrice e regista.
Queste comunicazioni sono depositate presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.
Annunzio di sentenze
della Corte costituzionale.
La Corte costituzionale ha depositato in cancelleria le seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari Costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:
Sentenza n. 85 del 21 marzo – 4 maggio 2023 (Doc. VII, n. 135), con la quale:
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 2-bis, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (Testo A)», come introdotto dall'articolo 30, comma 1, lettera 0a), del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia), convertito, con modificazioni, nella legge 9 agosto 2013, n. 98, sollevate, in riferimento agli articoli 3 e 117, commi secondo, lettere m) e s), e terzo, della Costituzione, dal Consiglio di Stato, sezione quarta;
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 103, comma 1-bis, della legge della Regione Lombardia 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio), come introdotto dall'articolo 1, comma 1, lettera xxx), della legge della Regione Lombardia 14 marzo 2008, n. 4, recante «Ulteriori modifiche e integrazioni alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il Governo del territorio)», come modificato, dall'articolo 4, comma 1, lettera k), della legge della Regione Lombardia 26 novembre 2019, n. 18, recante «Misure di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio) e ad altre leggi regionali», sollevate, in riferimento all'articolo 117, commi secondo, lettere m) e s), e terzo, della Costituzione, dal Consiglio di Stato, sezione quarta:
alla VIII Commissione (Ambiente);
Sentenza n. 89 del 22 marzo – 8 maggio 2023 (Doc. VII, n. 137), con la quale:
ordina la restituzione degli atti alla Corte dei conti, sezione di controllo per la Regione Siciliana:
alla I Commissione (Affari costituzionali);
Sentenza n. 91 del 6 aprile – 9 maggio 2023 (Doc. VII, n. 139), con la quale:
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 34, comma 1, e 623, comma 1, lettera a), del codice di procedura penale, sollevate, in riferimento agli articoli 3 e 111, secondo comma, della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Ravenna, in funzione di giudice del riesame:
alla II Commissione (Giustizia).
La Corte costituzionale ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:
in data 4 maggio 2023, Sentenza n. 84 dell'8 marzo – 4 maggio 2023 (Doc. VII, n. 134), con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 36 della legge della Regione Siciliana 15 aprile 2021, n. 9 (Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2021. Legge di stabilità regionale);
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4, comma 1, della legge della Regione Siciliana 26 novembre 2021, n. 29 (Modifiche alla legge regionale 15 aprile 2021, n. 9. Disposizioni varie);
dichiara l'illegittimità costituzionale degli articoli 2, comma 5, e 3, commi 3 e 4, della legge della Regione Siciliana 27 dicembre 2021, n. 35 (Variazione al bilancio della Regione per il triennio 2021-2023);
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 13, comma 22, della legge della Regione Siciliana 25 maggio 2022, n. 13 (Legge di stabilità regionale 2022-2024):
alla XI Commissione (Lavoro);
in data 8 maggio 2023, Sentenza n. 88 del 9 marzo – 8 maggio 2023 (Doc. VII, n. 136), con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale del combinato disposto degli articoli 4, comma 3, e 5, comma 5, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), nella parte in cui ricomprende, tra le ipotesi di condanna automaticamente ostative al rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro, anche quelle, pur non definitive, per il reato di cui all'articolo 73, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza) e quelle definitive per il reato di cui all'articolo 474, secondo comma, del codice penale, senza prevedere che l'autorità competente verifichi in concreto la pericolosità sociale del richiedente:
alla I Commissione (Affari costituzionali);
in data 9 maggio 2023, Sentenza n. 90 del 20 febbraio – 9 maggio 2023 (Doc. VII, n. 138), con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge della Regione Siciliana 6 agosto 2021, n. 23 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 10 agosto 2016, n. 16. Disposizioni varie in materia di edilizia ed urbanistica), nella parte in cui introduce l'articolo 3, comma 1, lettera b), della legge della Regione Siciliana 10 agosto 2016, n. 16 (Recepimento del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380), limitatamente alle parole «, compresa la realizzazione di ascensori esterni se realizzati su aree private non prospicienti vie e piazze pubbliche»;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l'articolo 3, comma 1, lettere h), l), m), p), s) e af), della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l'articolo 3, comma 2, lettere g), h) ed l), della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l'articolo 3, comma 2, lettera i), della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016, limitatamente alle parole «ricostruzione e» nonché «e di nuova costruzione»;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l'articolo 3, comma 7, della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l'articolo 5, comma 1, lettera d), numero 4), della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016, limitatamente alle parole «in deroga alle norme vigenti e comunque»;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l'articolo 5, comma 1, lettera d), numero 6), della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016, limitatamente alle parole «, fatte salve le deroghe di cui ai punti precedenti»;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 10 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l'articolo 10, comma 10, della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 20, comma 1, lettera b), della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 37, comma 1, lettere a) e d), della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 37, comma 1, lettera c), numero 1), della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021;
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, lettera h), della legge della Regione Siciliana 18 marzo 2022, n. 2 (Disposizioni in materia di edilizia);
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 8, comma 1, lettera b), della legge della Regione Siciliana n. 2 del 2022;
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, lettere d), e) e g), e comma 2, lettere c) ed e), della legge della Regione Siciliana n. 2 del 2022, promosse, in riferimento all'articolo 14 del regio decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455 (Approvazione dello statuto della Regione Siciliana), convertito in legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2 e agli articoli 3, 9, 97 e 117, primo, secondo comma, lettere m) ed s), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 33 del registro dei ricorsi 2022;
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 22 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, promosse, in riferimento all'articolo 14 dello statuto speciale e agli articoli 3 e 117, secondo comma, lettere l) ed m), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 del registro dei ricorsi 2021;
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 8, comma 1, lettere a) e d), della legge della Regione Siciliana n. 2 del 2022 promosse, in riferimento all'articolo 14 dello statuto speciale e agli articoli 3, 9, 97 e 117, primo e secondo comma, lettera s), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 33 del registro dei ricorsi 2022;
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 37, comma 1, lettera c), numero 2), della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, promosse, in riferimento all'articolo 14 dello statuto speciale e agli articoli 3, 97 e 117, primo comma, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 del registro dei ricorsi 2021;
dichiara non fondate, nei termini di cui in motivazione, le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l'articolo 3, comma 1, lettera aa), della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016, promosse, in riferimento agli articoli 3, 9, 97 e 117, secondo comma, lettere m) ed l), della Costituzione e all'articolo 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 del registro dei ricorsi 2021;
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui, introducendo l'articolo 3, comma 1, lettera i), della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016, sottopone al regime giuridico della comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) il ripristino di muri a secco con altezza compresa tra m. 1,50 e m. 1,70, promosse, in riferimento agli articoli 3, 9, 97 e 117, secondo comma, lettere m) ed l), della Costituzione e all'articolo 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 del registro dei ricorsi 2021;
dichiara non fondate, nei termini di cui in motivazione, le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l'articolo 3, comma 2, lettera p), della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016, promosse, in riferimento agli articoli 9 della Costituzione e 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 del registro dei ricorsi 2021;
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l'articolo 5, lettera d), numeri 1), 4), 5) e 6), della legge della Regione Siciliana n. 16 del 2016, promosse, in riferimento agli articoli 3, 9, 97 e 117, commi primo e secondo, lettera s), della Costituzione e all'articolo 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 del registro dei ricorsi 2021;
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 1, lettere a), b) e c), della legge della Regione Siciliana n. 2 del 2022, promosse, in riferimento agli articoli 3, 9, 97 e 117, primo comma, della Costituzione e all'articolo 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 33 del registro dei ricorsi 2022;
dichiara cessata la materia del contendere in ordine alle questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 38 della legge della Regione Siciliana n. 23 del 2021, promosse, in riferimento agli articoli 3 della Costituzione e 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 del registro dei ricorsi 2021:
alla VIII Commissione (Ambiente).
Trasmissione dalla Corte dei conti.
Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 9 maggio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Ente di previdenza e assistenza pluricategoriale (EPAP), per gli esercizi 2019 e 2020. Alla determinazione sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 85).
Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).
Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 10 maggio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto nazionale di studi romani, per l'esercizio 2021, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 86).
Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).
Trasmissione dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR.
Il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, con lettera in data 8 maggio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 14, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, l'elenco delle procedure giurisdizionali e di precontenzioso con l'Unione europea, riferito al primo trimestre del 2023 (Doc. LXXIII-bis, n. 3).
Questo documento è trasmesso a tutte le Commissioni permanenti.
Trasmissione dal Commissario per l'individuazione, progettazione e tempestiva esecuzione delle opere connesse all'adeguamento della viabilità statale nella provincia di Belluno per l'evento sportivo Cortina 2021.
Il Commissario per l'individuazione, progettazione e tempestiva esecuzione delle opere connesse all'adeguamento della viabilità statale nella provincia di Belluno per l'evento sportivo Cortina 2021, con lettera in data 5 maggio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 61, comma 22, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, la relazione sulle attività svolte dal medesimo Commissario e la rendicontazione contabile delle spese sostenute (Doc. XXVII, n. 7).
Questa relazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura) e alla VIII Commissione (Ambiente).
Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.
Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 9 maggio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Nell'ambito dei predetti atti, il Governo ha richiamato l'attenzione sulla proposta di decisione di esecuzione del Consiglio recante raccomandazione relativa alla correzione delle carenze riscontrate nella valutazione 2022 dell'applicazione, da parte dell'Italia, dell'acquis di Schengen nel settore della politica comune in materia di visti (COM(2023) 27 final), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali).
Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche e che modifica i regolamenti (UE) n. 168/2013, (UE) 2018/858, (UE) 2018/1724 e (UE) 2019/1020 (COM(2023) 160 final);
Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 1999/62/CE, la direttiva 1999/37/CE del Consiglio e la direttiva (UE) 2019/520 per quanto riguarda la classe di emissione di CO2 dei veicoli pesanti con rimorchi (COM(2023) 189 final).
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce la legge a sostegno della produzione di munizioni (COM(2023) 237 final).
Atti di controllo e di indirizzo.
Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Implicazioni conseguenti al progetto di riforma dell'autonomia differenziata sul divario socio-economico tra Nord e Sud del Paese, in relazione all'utilizzo del criterio della spesa storica per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni – 3-00382
BORRELLI. — Al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. — Per sapere – premesso che:
nell'ambito della proposta di riforma governativa che definisce i principi per l'attribuzione alle regioni a statuto ordinario di ulteriori forme di autonomia, l'articolo 1, commi 791 e seguenti, della legge n. 197 del 2022 affida ad una cabina di regia il compito di determinare i livelli essenziali delle prestazioni, ai fini della completa attuazione del cosiddetto regionalismo differenziato di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione;
il suddetto organismo è chiamato a conseguire entro il mese di giugno 2023, una serie di obiettivi, tra i quali:
a) la ricognizione della normativa statale in ognuna delle materie di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione e la ricognizione della relativa spesa storica a carattere permanente dell'ultimo triennio, sostenuta dallo Stato in ciascuna regione;
b) l'individuazione delle materie riferibili ai livelli essenziali delle prestazioni, sulla base delle ipotesi tecniche formulate dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard;
c) la determinazione, con l'ausilio di Sose spa, Istat e Cinsedo, nell'ambito degli stanziamenti di bilancio a legislazione vigente, dei livelli essenziali delle prestazioni;
il procedimento di ricognizione e determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni dovrà avvenire ad invarianza finanziaria, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e in coerenza con i relativi obiettivi programmati;
il 23 novembre 2022, il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, nel rispondere alla Camera dei deputati ad un'interrogazione a risposta immediata dichiarava testualmente: «In base alle ipotesi di lavoro predisposte dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, il criterio della spesa storica già sostenuta per le funzioni attribuite in attuazione dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione non altera, anche ove applicato in via transitoria, fino alla compiuta determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, i livelli essenziali delle prestazioni, la distribuzione delle risorse per le altre regioni o aree del Paese, né incide sui fondi perequativi. Nessuna regione potrà ricevere meno risorse rispetto a quelle attuali, nessuna regione potrà riceverne di più»;
sotto il profilo finanziario, come confermato dal Governo, resisterebbe ancora, nel trasferimento delle risorse economiche alle singole regioni, il criterio della spesa storica, disattendendo ad avviso dell'interrogante, in tal modo, qualsiasi prospettiva di riallineamento tra il Nord e il resto del Paese, in comparti cruciali come la sanità e l'istruzione –:
come intenda procedere, per quanto di competenza, per evitare che l'autonomia differenziata come delineata dal Governo, anteponendo il criterio della spesa storica alla determinazione del livelli essenziali delle prestazioni, acuisca il divario tra il Nord e il Sud del Paese.
(3-00382)
Iniziative di competenza per l'attuazione dei contratti istituzionali di sviluppo, con particolare riferimento al Cis «Grande Salerno» – 3-00383
D'ALESSIO, CASTIGLIONE, DE MONTE, GADDA, RUFFINO e SOTTANELLI. — Al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. — Per sapere – premesso che:
i cosiddetti «Cis» (contratti istituzionali di sviluppo) sono finalizzati all'accelerazione della realizzazione degli interventi speciali che prevedono la realizzazione di opere infrastrutturali, funzionali alla coesione territoriale e a uno sviluppo equilibrato del Paese;
il 23 maggio 2022 si è tenuto, presso la sede della provincia di Salerno, il «pre-tavolo» finalizzato a dare il via all'iter per la sottoscrizione del contratto istituzionale di sviluppo denominato «Grande Salerno»;
il territorio interessato dal «patto», pur avendo grandi potenzialità, sconta un gap comune a molte aree del Sud Italia in materia di infrastrutture, valorizzazione delle risorse esistenti e sviluppo occupazionale;
il termine per la presentazione delle proposte progettuali da parte dei comuni e di altri enti del territorio era il 1° agosto 2022;
l'adesione dei comuni e degli enti pubblici al suddetto bando è stata importante, con circa 250 progetti proposti alla valutazione tecnica per un totale di circa un miliardo di euro;
l'istruttoria tecnica si è conclusa a settembre 2022 per dare avvio alla fase di concertazione con le amministrazioni, con una previsione di impegno a valere sul Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020 di 250 milioni di euro;
il 20 ottobre 2022 il Ministro pro tempore per il Sud e la coesione territoriale ha informato la regione Campania degli esiti dell'istruttoria per dare avvio alla fase di concertazione, ma da allora non vi sono stati passi in avanti;
a quanto risulta, sono in stallo anche altri contratti istituzionali di sviluppo, quali quello di Taranto, per cui si attende la convocazione del tavolo istituzionale, così come quello di Brindisi-Lecce e il Cis Area sisma, nonché – al di fuori dei contratti istituzionali di sviluppo ma nella competenza del Ministro interrogato – i lavori della cabina di regia su Bagnoli e la riqualificazione dell'area delle baraccopoli di Messina;
dato il congruo periodo intercorso dall'insediamento del nuovo Governo, non vanno deluse le aspettative dei cittadini rispetto a progetti che hanno il merito di accorciare i tempi e il divario territoriale esistente tra le aree del Paese e va tenuto in considerazione l'impegno degli enti locali nella redazione delle proposte progettuali, onde evitare di alimentare l'insoddisfazione e la distanza nei confronti delle istituzioni centrali –:
quali iniziative di competenza intenda assumere per sbloccare i contratti istituzionali di sviluppo attualmente fermi, con particolare riferimento al Cis «Grande Salerno», affinché si giunga celermente alla successiva fase della definizione del numero degli interventi immediatamente finanziabili e alla conseguente sottoscrizione del contratto.
(3-00383)
Iniziative volte a potenziare lo sviluppo infrastrutturale del Paese, con particolare riferimento ai collegamenti ferroviari – 3-00384
FOTI, MESSINA, GARDINI, ANTONIOZZI, RUSPANDINI, MONTARULI, AMICH, BALDELLI, CANGIANO, DEIDDA, FRIJIA, LONGI, RAIMONDO, GAETANA RUSSO e LAMPIS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il 6 maggio 2023 un guasto alla linea elettrica di alimentazione, avvenuto tra Roma Tiburtina e Settebagni prontamente risolto dai tecnici di Rete ferroviaria italiana, ha avuto un grande impatto sulla tabella di marcia di varie corse dei treni, causando tuttavia parecchi problemi ai viaggiatori, sia in direzione nord che in direzione sud, coinvolgendo, in particolare, la linea Roma-Milano;
l'episodio ripropone un aspetto importante, che riguarda il sistema della rete infrastrutturale ferroviaria nazionale obsoleta, oramai satura anche per l'aumento record di traffico passeggeri, che sconta una carenza di investimenti che si protrae da decenni e nelle aree chiave geografiche del Paese, opera al limite della capacità, anche e soprattutto a giudizio degli interroganti a causa dei Governi di sinistra del passato e degli oramai noti ambientalisti da salotto, contrari ad ogni forma di ammodernamento e di sviluppo anche in tema di trasporti e infrastrutture ferroviarie;
gli interroganti, al riguardo, evidenziano, al contrario, come lo sviluppo infrastrutturale e dei collegamenti nel settore dei trasporti rappresenti una leva fondamentale per la crescita dell'Italia, in grado di attivare e attrarre investimenti in tutti i settori dell'economia nazionale, con importanti effetti diretti anche sul numero degli occupati;
secondo quanto risulta da un'indagine del centro studi Divulga, che ha incrociato i dati dei più autorevoli istituti di ricerca nazionali e internazionali per analizzare come il gap logistico e di trasporti incida in maniera significativa sull'economia italiana, il ritardo infrastrutturale dell'Italia è costato nel 2022 oltre 77 miliardi di euro di mancate esportazioni, pari al 15 per cento del valore complessivo dell'export nazionale, colpendo tutti i settori più importanti del made in Italy;
la presente iniziativa del Gruppo di Fratelli d'Italia rappresenta, pertanto, l'occasione per ribadire la nostra convinzione che il potenziamento e l'ammodernamento delle opere di collegamento infrastrutturali, sia stradali, ferroviarie oltre che marittime, rappresenta un'azione strategica e fondamentale per il ruolo del Governo Meloni, orientato verso una visione innovativa di sviluppo che guarda al futuro del Paese in un'ottica di «resilienza trasformativa», in grado di garantire crescita alle imprese e nuova occupazione –:
quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda intraprendere, al fine di incrementare le politiche di sviluppo infrastrutturale del Paese e dei collegamenti ferroviari in particolare, alla luce dei recenti guasti avvenuti lungo alcune tratte della rete ferroviaria nazionale, le cui carenze e i mancati investimenti adeguati hanno evidentemente a giudizio degli interroganti responsabilità imputabili a scelte politiche adottate nel recente passato.
(3-00384)
Intendimenti in ordine alle priorità della politica infrastrutturale, con particolare riferimento al miglioramento delle infrastrutture presenti nel Mezzogiorno – 3-00385
BALDINO, ILARIA FONTANA, IARIA, L'ABBATE, CANTONE, MORFINO, FEDE, SANTILLO, TRAVERSI e FRANCESCO SILVESTRI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il 3 maggio 2023, durante una giornata particolarmente piovosa che ha provocato la piena del Fiume Trionto, è collassata la campata centrale del viadotto Ortiano 2, lungo la strada statale 177 Dir «di Longobucco» dal chilometro 6,500 nel comune di Longobucco, in provincia di Cosenza;
la strada, nota anche come strada Sila-mare, è un'infrastruttura strategica per l'area dello Ionio cosentino, in quanto, una volta ultimata, consentirà di collegare in sicurezza e in tempi brevi le aree interne dell'altopiano silano con la fascia costiera ionica cosentina;
la costruzione dell'opera, con una spesa complessiva ad oggi di circa 100 milioni di euro, è stata avviata negli anni '90 con l'esecuzione di un primo lotto di lavori a valle dell'abitato di Longobucco; sono stati successivamente realizzati il secondo e il terzo lotto e, successivamente, con l'accordo di programma 2002-2006: «Sistema delle infrastrutture di trasporto», il primo stralcio dell'originario progetto del IV lotto, garantendo la viabilità fino al ponte sul Trionto posto in località Destro; pertanto, solo 11 dei 25 chilometri totali sono percorribili e risulterebbero aperti al traffico dal 2015;
è in via di completamento il IV lotto-II stralcio, finanziato con risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2007/2013 di cui alla delibera Cipe n. 62 del 3 agosto 2011, lungo circa sei chilometri, che dalla località Destro giunge al ponte di Cropalati; la consegna dei lavori di questo lotto era prevista per il 2018 poi via via prorogata fino ai giorni nostri; da Cropalati, poi, deve essere ultimato il V lotto, quello finale, per arrivare a Mirto Crosia e ricongiungersi alla strada statale 106 ionica; il progetto per questo ultimo tratto è stato affidato ad Anas, individuato come soggetto attuatore, e il costo è di 21,80 milioni di euro;
Anas, nel ruolo di gestore della rete stradale e autostradale di interesse nazionale, è tenuta a garantire la viabilità e la sicurezza della rete;
l'allegato infrastrutture al documento di economia e finanza, recentemente approvato, non senza difficoltà dalla maggioranza, sottolinea l'esigenza di perseguire la finalità costituzionale di ridurre il divario economico, sociale e territoriale tra le diverse aree del Paese –:
se non ritenga, alla luce delle gravità di quanto accaduto, di riconsiderare le priorità del proprio Dicastero, privilegiando gli investimenti nel ripristino e nel miglioramento delle infrastrutture esistenti nel Sud del Paese rispetto al finanziamento di alcune grandi opere prive delle opportune informazioni circa la loro sostenibilità economico-finanziaria e carenti di un adeguato studio sul rapporto tra costi e benefici.
(3-00385)
Investimenti programmati e iniziative in relazione al miglioramento dell'efficienza della rete ferroviaria – 3-00386
MOLINARI, MACCANTI, ANDREUZZA, ANGELUCCI, BAGNAI, BARABOTTI, BELLOMO, BENVENUTO, DAVIDE BERGAMINI, BILLI, BISA, BOF, BORDONALI, BOSSI, BRUZZONE, CANDIANI, CAPARVI, CARLONI, CARRÀ, CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, COIN, COMAROLI, CRIPPA, DARA, DI MATTINA, FORMENTINI, FRASSINI, FURGIUELE, GIACCONE, GIAGONI, GIGLIO VIGNA, GUSMEROLI, IEZZI, LATINI, LAZZARINI, LOIZZO, MARCHETTI, MATONE, MIELE, MINARDO, MONTEMAGNI, MORRONE, NISINI, OTTAVIANI, PANIZZUT, PIERRO, PIZZIMENTI, PRETTO, RAVETTO, SASSO, STEFANI, SUDANO, TOCCALINI, ZIELLO, ZINZI e ZOFFILI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
dotarsi di infrastrutture di collegamento della rete ferroviaria efficienti, che consentano di mobilitare tonnellate di merci e milioni di persone ogni giorno su tutto il territorio, è di primaria importanza per l'economia di un Paese;
nelle scorse settimane si sono verificati alcuni deragliamenti di treni che, pur in assenza di feriti, hanno causato disagi dovuti ai ritardi sulla circolazione ferroviaria di alcune zone del Paese;
le interruzioni testimoniano, in particolare, l'assenza di linee alternative del sistema di trasporto Nord-Sud Italia a fronte di imprevisti che potrebbero verificarsi sulle linee principali;
appare evidente che il settore del trasporto ferroviario italiano presenti alcune criticità e che incidenti di questo tipo sono per lo più dovuti alla carenza di manutenzione degli impianti di circolazione, spesso obsoleti;
i disagi, oltre a ripercuotersi su tutti gli utenti, in particolare sui pendolari che regolarmente pagano il titolo di viaggio, rischiano di ledere l'immagine del trasporto pubblico italiano all'estero in concomitanza con l'apertura della stagione estiva, che rappresenta un'opportunità irrinunciabile per il rilancio dell'economia nazionale;
nel Piano nazionale di ripresa e resilienza è previsto lo stanziamento di 24,7 miliardi di euro per le infrastrutture ferroviarie, in particolare su linee ad alta velocità e sull'acquisto di nuovo materiale rotabile per i treni pendolari, e ulteriori risorse per questo settore sono stanziate nel Piano nazionale complementare, per un totale di oltre 36 miliardi di euro –:
alla luce delle problematiche esposte in premessa, quali investimenti siano programmati e quali ulteriori iniziative intenda adottare per migliorare l'efficienza della rete ferroviaria.
(3-00386)
Iniziative volte a favorire l'occupazione giovanile – 3-00387
TENERINI, TASSINARI, BARELLI, BATTILOCCHIO e D'ATTIS. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
il quadro d'insieme del mercato del lavoro italiano risulta particolarmente complesso, scontando dal passato dati sull'occupazione preoccupanti, soprattutto in riferimento alle giovani generazioni;
il report Istat relativo a occupati e disoccupati pubblicato il 3 maggio 2023 registra variazioni incoraggianti, fotografando nel mese di marzo 2023 un aumento degli occupati rispetto al mese precedente e una corrispondente diminuzione del tasso di disoccupazione;
tra gli indicatori da monitorare appare assai rilevante quello relativo al numero di inattivi, cresciuto significativamente negli ultimi anni quale vero e proprio allarme occupazionale;
la tendenza positiva rilevata dall'Istat nel primo trimestre del 2023 appare confermata anche in riferimento agli inattivi, di cui emergono dati favorevoli sia su base annua, sia nel confronto tra il primo trimestre del 2023 e l'ultimo trimestre del 2022. Confrontando i due trimestri si osserva un incremento dello 0,6 per cento delle persone in cerca di lavoro e, al contempo, una diminuzione degli inattivi intorno all'1 per cento;
la situazione dei cosiddetti «neet», ovvero i soggetti che non lavorano e non sono inseriti in corsi di studi o di formazione, merita particolare attenzione, anche tramite interventi che aiutino a rendere strutturale il suddetto trend occupazionale favorevole;
è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il 4 maggio 2023, il decreto-legge n. 48 del 2023 in materia di lavoro –:
quali iniziative, anche normative, abbia già intrapreso o intenda assumere al fine di incrementare ulteriormente i livelli occupazionali, combattere la disoccupazione giovanile e favorire l'attivazione dei soggetti cosiddetti neet.
(3-00387)
Iniziative volte a favorire il programma «Garanzia occupabilità dei lavoratori», nell'ottica del raggiungimento dei relativi obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – 3-00388
LUPI, BICCHIELLI, BRAMBILLA, CAVO, CESA, ALESSANDRO COLUCCI, PISANO, ROMANO, SEMENZATO e TIRELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
la componente 1 della missione 5 del Piano nazionale di ripresa e resilienza ha previsto il programma «Garanzia occupabilità dei lavoratori» (Gol), per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro;
il programma appena citato dispone di una dotazione di 4,4 miliardi di euro di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e di 500 milioni di euro del pacchetto di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d'Europa (React-EU), con l'obiettivo di coinvolgere 3 milioni di beneficiari entro il 2025, di cui 800.000 in attività formative;
l'attuazione del programma è realizzata dalle regioni e dalle province autonome sulla base dei piani regionali approvati dall'Agenzia nazionale politiche attive lavoro (Anpal), ente pubblico operante sotto la vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
le recenti modifiche al cosiddetto «reddito di cittadinanza», introdotte dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025», e dal decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante «Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro», rendono necessarie azioni più efficaci per reinserire nel mercato del lavoro le persone disoccupate considerate «occupabili»;
secondo i dati pubblicati nell'ultima «Nota di monitoraggio Gol» disponibile, aggiornati al 31 marzo 2023, il tasso di occupazione a 150 giorni dall'ingresso nel programma – relativo ai nuovi rapporti di lavoro – è pari al 21,6 per cento, equivalente a 92.760 persone;
a livello regionale si osservano divari rilevanti, con valori al di sotto del 20 per cento in alcune regioni del Mezzogiorno, tra cui Sicilia, Calabria, Basilicata e Campania, e valori vicini al 30 per cento in molte regioni del Centro-Nord, fino ad arrivare al 35,7 per cento in Friuli Venezia Giulia e al 44,5 per cento nella provincia autonoma di Bolzano –:
quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per favorire l'attuazione del programma «Garanzia occupabilità dei lavoratori» (Gol) e il raggiungimento dei propri obiettivi e traguardi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, in particolare nelle regioni che presentano tassi di disoccupazione superiori alla media nazionale.
(3-00388)
Iniziative di competenza volte a favorire il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro, anche attraverso la previsione di misure di premialità – 3-00389
SCOTTO, BRAGA, LAUS, GUERRA, FOSSI, GRIBAUDO, SARRACINO, FERRARI, GHIO, FORNARO e CASU. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
sempre più frequenti sono le pronunce dei tribunali, da ultimo quello di Milano sul caso di una lavoratrice della società di vigilanza Civis, che dichiarano l'illegittimità di retribuzioni che, violando l'articolo 36 della Costituzione, non assicurano un'esistenza libera e dignitosa per i lavoratori;
il Governo ha affrontato il tema del potere di acquisto dei lavoratori solo con misure di carattere fiscale, motivando tale orientamento con l'esigenza di contribuire alla moderazione della crescita salariale, per prevenire una pericolosa spirale salari-prezzi;
l'ulteriore intervento di tagli del cuneo contributivo, alla luce delle disponibilità finanziarie e degli effetti fiscali, produrrà un incremento medio delle retribuzioni di gran lunga inferiore rispetto al solo andamento dell'inflazione;
secondo gli economisti della Banca centrale europea, non sarebbe in corso alcuna pericolosa spirale salari-prezzi, tanto più nel caso italiano, ma ad alimentare la corsa dei prezzi innescata da ripresa post Covid e dalla guerra in Ucraina il fattore più incisivo sono i profitti nell'eurozona;
alla proposta del Partito democratico di introdurre il salario minimo e una norma sulla rappresentatività delle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro, con la conseguente estensione erga omnes dei contratti stipulati dalle medesime organizzazioni, la maggioranza ha saputo contrapporre solo un diniego aprioristico;
uno dei fattori che maggiormente condizionano l'adeguatezza delle retribuzioni, soprattutto alla luce dell'impennata dei prezzi al consumo, è rappresentato dal mancato rinnovo dei contratti collettivi che, in alcuni casi, risultano scaduti da molti anni;
anche nel decreto-legge n. 48 del 2023, nonostante l'ampiezza del provvedimento, della questione dei rinnovi dei contratti collettivi non vi è traccia e non vi sono misure volte a indurre le parti sociali a sbloccare la situazione, soprattutto in particolari settori;
secondo il Cnel, nel 2022, sui 955 contratti collettivi allora vigenti, ne risultavano scaduti ben 591, pari a 6,8 milioni di lavoratori;
il prolungato mancato rinnovo dei contratti costituisce un'ingiustificabile forma di squilibrio nella distribuzione della ricchezza prodotta, a tutto svantaggio dei lavoratori, soprattutto in una fase di forte pressione sui prezzi, mancando per di più ogni forma di adeguamento di salari e stipendi all'inflazione –:
quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare al fine di favorire il rinnovo dei contratti collettivi scaduti, anche attraverso la previsione di apposite misure di premialità laddove il rinnovo intervenga entro la scadenza o di penalizzazione nel caso in cui il rinnovo si protragga oltre i termini fisiologici.
(3-00389)