ALLEGATO 1
5-00004 Barzotti: Iniziative per contrastare le contaminazioni e le contraffazioni alimentari.
TESTO DELLA RISPOSTA
Riguardo a quanto indicato nell'interrogazione parlamentare in esame, desidero precisare quanto segue.
Il Ministero della salute promuove una serie di attività finalizzate alla tutela dei consumatori, alla garanzia della sicurezza alimentare ed al mantenimento di elevati livelli di protezione della salute pubblica.
Attraverso le sinergie attivate negli ambiti della cooperazione e del coordinamento con le varie Autorità competenti e gli Organi di controllo, il Ministero della salute, oltre alla salvaguardia della salute, sviluppa azioni di contrasto delle frodi e degli illeciti nel settore alimentare, a danno dei consumatori e degli operatori della filiera.
Lo sforzo costantemente posto in atto si basa su di un efficace sistema di controlli ufficiali lungo l'intera filiera alimentare, finalizzato alla verifica della corretta applicazione della legislazione nazionale e comunitaria.
Infatti, i principi generali sui quali si fonda tale legislazione ricomprendono i controlli integrati lungo tutta la catena alimentare, gli interventi basati sull'analisi del rischio, la responsabilità primaria dell'operatore del settore, la rintracciabilità dei prodotti lungo la filiera, nonché il coinvolgimento del consumatore quale parte attiva della sicurezza alimentare.
Inoltre, allo scopo di consentire ai Paesi membri dell'Unione europea la possibilità della notifica di ogni rischio, diretto o indiretto, per la salute umana, animale, o per l'ambiente, dovuto ad alimenti o mangimi, è operante in ambito comunitario il Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (Rapid Alert System for Food and Feed-RASFF), organizzato sotto forma di rete, ed attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Il Ministero della salute è il Punto di Contatto nazionale del Sistema RASFF, e si «interfaccia» con i Punti di Contatto regionali.
La situazione attuale legata alla Listeriosi è emersa grazie al lavoro del Ministero della salute, attraverso la sorveglianza ordinaria e tramite il database IRIDA dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha consentito di verificare l'aumento dei casi umani su tutto il territorio nazionale.
Il sistema di notifica dei casi umani di malattia e quello di sorveglianza sugli alimenti, individuati sulla base dei dati anamnestici come possibile causa di trasmissione, si sono attivati e sono stati coordinati nell'ambito del Gruppo di lavoro istituito dal Ministero della salute, attivo dal 1° agosto 2022, e formalizzato con decreto del Direttore della Direzione Generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, in data 6 settembre 2022, vede il coinvolgimento dell'Istituto Superiore di Sanità, degli Istituti Zooprofilattici e Sperimentali, dei Centri di referenza nazionale e delle regioni/PA.
Dai lavori del Gruppo è emersa la correlazione tra i casi clinici e la presenza dei ceppo di «Listeria ST 155» in würstel a base di carni avicole.
Tale presenza è stata confermata dai campionamenti effettuati presso lo stabilimento di produzione dell'alimento in questione.
A seguito di tali evidenze, l'azienda interessata ha adottato tutte le misure a tutela del consumatore, effettuando il ritiro dei lotti risultati positivi e, in applicazione del principio di massima precauzione, di tutti quelli prodotti prima del 12 settembre 2022, nonché pubblicando le notizie relative ai ritiri nel sito internet del Ministero Pag. 53della salute, nell'apposita sezione, alle date del 5 e 9 settembre 2022.
Inoltre, l'azienda ha effettuato una comunicazione rafforzativa di quanto già indicato sui propri prodotti, direttamente nei vari punti di vendita.
Il Ministero, in data 13 settembre 2022, ha svolto un sopralluogo presso lo stabilimento interessato, a seguito di richiesta delle competenti Autorità Regionali, congiuntamente con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, Centro di referenza per Listeria, che ha consentito di evidenziare alcune criticità nell'identificazione dei pericoli e nella loro gestione: a seguito del sopralluogo, è stata introdotta la pastorizzazione del prodotto dopo il confezionamento.
Per quanto riguarda gli «isolati nel cluster genomico ST 155», il caso più recente risale al 15 settembre 2022; quindi, non risulta un aumento dei casi dopo il 12 settembre (data di introduzione della pastorizzazione presso lo stabilimento): ad oggi, il caso più recente di un soggetto che abbia dichiarato di aver consumato würstel è del 5 settembre 2022.
In riferimento agli specifici quesiti posti nell'interrogazione in esame, rammento che il controllo ufficiale sulla sanità alimentare è gestito sulla base di una Linea Guida nazionale, attualmente in corso di aggiornamento ai sensi del Regolamento UE 2017/625, concernente i controlli ufficiali su alimenti, mangimi, salute degli animali, sanità delle piante e sui prodotti fitosanitari, diramata nel territorio allo scopo di determinare il livello di rischio delle singole attività produttive, la programmazione dei controlli (ispezioni, audit, campionamenti) e la gestione dei risultati ai fini della riprogrammazione annuale dei controlli e la rivalutazione del rischio.
In tale Linea Guida vengono stabiliti i parametri per la definizione del livello di rischio di ogni stabilimento produttivo, e per l'individuazione dei pericoli microbiologici, chimici e fisici correlati allo specifico alimento.
Le attività di controllo ufficiale espletate dalle Aziende Sanitarie Locali sono oggetto di audit, attraverso un sistema a cascata, da parte delle Autorità sanitarie regionali e centrali.
I dati sugli esiti analitici delle attività di campionamento, raccolti nel sistema informativo dedicato «N-SIS VIG», mettono in luce l'esistenza del problema costituito da «Listeria monocytogenes», che può risultare di difficile gestione, in relazione sia alla presenza di forme di resistenza negli ambienti anche dopo ripetute disinfezioni sia alla saltuarietà della contaminazione del prodotto alimentare.
Le regioni/PA vengono informate costantemente della situazione epidemiologica dei casi umani relativi ai ceppi sopra indicati, e sono state allertate ai fini di una più attenta programmazione dei controlli ufficiali e per intensificare i controlli già programmati per «Listeria monocytogenes».
Parallelamente, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (Nuclei Antisofisticazione e Sanità), è intervenuto con un proprio programma di controllo, finalizzato all'individuazione di situazioni a rischio per «Listeria monocytogenes» negli stabilimenti di produzione dei prodotti alimentari più frequentemente imputati come possibile veicolo dell'agente patogeno.
Sono state ispezionate dai NAS oltre 1.000 aziende di lavorazione e trasformazione degli alimenti maggiormente esposti alla contaminazione dal batterio Listeria, nonché dei prodotti di gastronomia destinati sia alla Grande Distribuzione Organizzata sia alle ditte di gestione dei distributori automatici di alimenti.
Nel settore zootecnico, il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste svolge ogni anno specifiche attività di controllo, ai fini della tutela della qualità merceologica dei mangimi ed alimenti per animali; i controlli ispettivi interessano tutte le differenti fasi della filiera dei mangimi.
In media, vengono effettuati circa 2.500 controlli ogni anno, di cui più di 1.000 riguardano controlli analitici su campioni prelevati nel corso di ispezioni mirate.
Relativamente ai fatti che hanno interessato l'Agenzia di Tutela della Salute-ATS «Valpadana», il Ministero della salute ha Pag. 54richiesto dettagliate informazioni alla regione Lombardia e alla stessa ATS.
In considerazione del particolare rilievo della problematica delineata nell'interrogazione, ritengo necessario esporre tali notizie, sia pure in maniera sintetica.
La regione Lombardia dedica da sempre particolare attenzione al territorio della Val Padana (si veda, ad esempio, la legge regionale 29 giugno 2016, n. 15, per l'evoluzione del sistema sociosanitario lombardo).
Il territorio vigilato dall'ATS «Valpadana» costituisce un «comparto veterinario» di assoluta eccezionalità per l'elevata concentrazione del patrimonio zootecnico: ciò comporta un rilevante numero di controlli sanitari.
Nel 2021, ad esempio, sono stati effettuati dall'ATS: n. 299.636 accertamenti diagnostici; n. 13.054 attività di controllo; n. 3.333 campionamenti.
A tutti questi interventi, occorre aggiungere le attività di ispezione nella fase di macellazione, nonché gli «interventi straordinari» per la gestione di eventuali emergenze, come ad esempio i focolai di influenza aviaria che hanno interessato il territorio dell'ATS a partire dal 2017.
Infatti, oltre al grave impatto determinato dalla pandemia da SARS-CoV-2 sul territorio in questione, l'ATS ha dovuto fronteggiare la diffusione epidemica di influenza aviaria ad alta patogenicità, il cui contenimento ha richiesto l'impiego di importanti risorse in via straordinaria.
A titolo di esempio, occorre riportare alcuni dati relativi alle emergenze epidemiche in ambito veterinario riferite al periodo 2021-2022.
A fronte di 30 focolai di influenza aviaria rilevati nell'ATS, sono stati abbattuti ben 3.685.130 capi di allevamento, con un peso degli animali abbattuti pari a 11.867.254 chilogrammi; il peso complessivo delle uova distrutte è di chilogrammi 540.256, ed il peso del mangime distrutto è di 1.851.782 chilogrammi.
I costi economici sono stati: per indennizzi euro 26.605.967; per le spese connesse euro 16.541.981.
Per quanto riguarda il grave caso segnalato nell'interrogazione in esame, in riferimento all'applicazione della rotazione ordinaria come misura di prevenzione della corruzione, l'ATS ha sottolineato di avere sempre adottato un «atteggiamento attivo» circa gli aspetti dell'etica e della legalità, assumendo una serie di misure ed iniziative tramite i «Piani Triennali Prevenzione Corruzione» e le correlate regolamentazioni.
Infatti, malgrado la situazione di persistente criticità derivante dagli eventi epidemici sopra descritti, l'ATS segnala che, per effetto del «turn over» e delle procedure concorsuali di selezione dei Direttori di Struttura Complessa, negli ultimi anni è stata assicurata alle strutture veterinarie «una sostanziale discontinuità gestionale»: rispetto alle strutture complesse dipartimentali, 4 su 6 hanno registrato l'avvicendamento nell'assegnazione delle posizioni di responsabilità.
Analogamente, nei Distretti Veterinari sono stati avvicendati 4 Direttori su 6: in merito allo specifico caso in questione, l'ATS precisa che: «l'incarico è stato rinnovato con decorrenza dal 1° luglio 2022 anche a fronte di un vincolo soggettivo subentrato prima della scadenza, di cui l'Agenzia ha dovuto tenere conto», in conformità al Regolamento aziendale per la rotazione del personale dirigente veterinario, adottato nel 2018, nonché alle Linee Guida predisposte dall'Autorità Nazionale Anticorruzione-ANAC.
L'ATS verifica periodicamente la rotazione sia territoriale sia degli incarichi; l'Agenzia ha svolto, altresì, attività formativa ed informativa sulle tematiche dell'integrità, etica e legalità.
Più in particolare, in merito alle misure adottate dall'ATS nei confronti del proprio dipendente, sintetizzo quanto precisato dalle competenti Autorità regionali.
Nel luglio 2022, il Direttore del Distretto Veterinario di Crema ha chiesto un colloquio con il proprio Direttore di Dipartimento Veterinario, ed ha riferito circa i diversi incarichi di consulenza del figlio, veterinario libero professionista, espletati per ditte presenti nel territorio cremasco; Pag. 55«informava inoltre di aver reso per la prima volta all'Ufficio Risorse Umane, in occasione della sottoscrizione del contratto 2022, la dichiarazione relativa al potenziale conflitto di interessi con l'impegno dell'astensione e segregazione nei confronti delle decisioni relative a suddetti».
Oltre all'obbligo di astensione, a seguito di un incontro tra il Direttore di Dipartimento ed il Direttore Generale dell'ATS «Valpadana» è stato avviato l'iter per il trasferimento del dipendente ad altro Distretto Veterinario, ovvero a quello di Cremona, all'epoca con incarico vacante e per il quale era in corso una procedura di selezione, all'uopo sospesa.
La data indicata «come congrua» per l'effettivo trasferimento del dipendente era il 1° gennaio 2023.
Tuttavia, in data 21 ottobre 2022, la Direzione Generale dell'ATS aveva notizia della sussistenza di un procedimento giudiziario nei confronti del dipendente, ed il 24 ottobre veniva adottato il decreto di sospensione nei suoi confronti, ai sensi dell'articolo 74, comma 1, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, decorrente dal giorno 21, ed era contestualmente avviato un procedimento disciplinare.
Il 25 ottobre 2022 il Dottor Pierpaolo Griffini, Direttore di Struttura Complessa Dipartimentale veniva nominato «direttore ad interim» del Distretto Veterinario di Crema, anche tenuto conto della sua «terzietà» rispetto al territorio cremasco.
L'ATS ha avviato fin dal 25 ottobre 2022 un confronto con i dirigenti del Distretto Veterinario di Crema, finalizzato ad un'articolata ricostruzione degli aspetti della vicenda in questione.
A tal riguardo, ritengo opportuno riportare quanto segnalato dalla stessa Agenzia: «in riferimento all'aspetto “Listeria”, sono state fornite rassicurazioni in merito alle possibili ricadute negative per la salute pubblica», mentre; «per quanto riguarda il trasferimento di personale coinvolto in episodi di conflittualità, sono state date motivazioni alternative all'ipotesi di misure ritorsive. Del resto, l'assegnazione di personale veterinario ad altri impianti, a seguito di episodi di forte conflittualità con gestori o trasportatori, è stata disposta in passato anche in altri distretti dell'ATS, non a scopo ritorsivo, quanto piuttosto nell'esclusivo interesse e a tutela del dipendente».
In conclusione, per quel che riguarda le situazioni di eventuale conflitto di interesse, questo Ministero evidenzia la necessità sia di gestire preventivamente sia di contrastare, con adeguate misure, tali situazioni nell'ambito di ogni Amministrazione rispetto ai singoli dipendenti, ivi inclusa l'individuazione dei responsabili dei servizi di controllo ufficiale.
La rotazione dei dirigenti costituisce un elemento di prevenzione dei conflitti di interesse, ma risulta senz'altro essenziale ricorrere a più attente valutazioni all'atto della nomina degli stessi, al fine di prevenire eventuali problematiche, nonché di garantire l'integrità del sistema dei controlli ufficiali.
ALLEGATO 2
5-00087 Malavasi: Attuazione della legge n. 175 del 2021, sulle malattie rare.
TESTO DELLA RISPOSTA
Il tema delle iniziative in materia delle malattie rare è di significativo rilievo per il Ministero della salute ed è stato annunciato dal Ministro anche nelle linee programmatiche del suo mandato.
Nel merito della questione ricordo che a seguito dell'entrata in vigore della legge 10 novembre 2021, n. 175, recante «Testo Unico sulle Malattie Rare», il Ministero della salute, per quanto di competenza, si è immediatamente attivato per il conseguimento della piena attuazione delle disposizioni legislative in essa contenute.
In particolare, sono state avviate tutte le iniziative ed attività necessarie alla istituzione del Comitato nazionale per le malattie rare, contemplato nell'articolo 8 della legge n. 175 del 2021.
In effetti, l'ampiezza e la genericità della formulazione dell'articolo 8 hanno reso complesso lo sviluppo dell'iter di costituzione del Comitato. Il decreto ministeriale istitutivo del Comitato nazionale per le malattie rare è stato emanato «ratione materiae» a firma del Sottosegretario di Stato «pro tempore» Sen. Pierpaolo Sileri, in data 16 settembre 2022.
Detto decreto è stato quindi trasmesso il 20 settembre 2022, per il seguito del procedimento, alla Corte dei conti ed all'Ufficio Centrale di Bilancio.
In considerazione della rilevante numerosità degli enti, degli organismi e delle istituzioni che compongono il Comitato, questo Ministero, già in data 21 settembre 2022, ha provveduto alla trasmissione delle richieste di designazione dei vari componenti indicati nel citato decreto ministeriale, ed ha quindi sollecitato, altresì, quelle Amministrazioni che, a seguito della richiesta, non avevano fornito alcun riscontro.
In data 17 novembre 2022 è pervenuta al Ministero della salute anche l'ultima designazione mancante: una volta acquisite tutte le designazioni, le stesse sono state formalizzate in una bozza di decreto a firma del Direttore della Direzione Generale della programmazione sanitaria. Si è provveduto, successivamente, ad integrare la composizione del Comitato con ulteriori 3 esperti.
Pertanto, tale integrazione è stata recepita con il decreto direttoriale di formalizzazione delle nomine dei componenti del Comitato nazionale per le malattie rare in data 20 dicembre 2022.
Detto decreto è stato trasmesso il successivo 23 dicembre a tutti i componenti del Comitato, dai quali si attende l'adempimento degli obblighi previsti dalle vigenti disposizioni in materia (sottoscrizione delle dichiarazioni sostitutive in materia di assenza di incompatibilità e conflitti di interesse).
Quest'ultimo passaggio risulta propedeutico alla convocazione della riunione di insediamento del Comitato in questione, a cura della Segreteria Tecnica, che coordina le attività di tale organismo.
Per quanto riguarda le «azioni utili per assicurare un'informazione tempestiva e corretta ai pazienti affetti da una malattia rara e ai loro familiari e per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle malattie rare» nonché le «periodiche campagne nazionali di informazione e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle malattie rare», contemplate dall'articolo 14 della legge n. 175 del 2021, desidero precisare quanto segue.
Dato che nella legge n. 175 del 2021 non è previsto un finanziamento apposito per le attività di comunicazione, questo Ministero ha fatto ricorso ai fondi allocati nel capitolo 5510 «spese per l'informazione sanitaria», per un totale di euro 100.000,00.Pag. 57
Detti fondi sono stati utilizzati per la realizzazione delle seguenti iniziative.
Nel dicembre 2021, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra il Ministero della salute e l'Istituto Superiore di Sanità, che tra le diverse azioni, prevede una linea di attività dedicata ad un progetto di comunicazione da realizzarsi con il Centro Nazionale Malattie Rare, con lo specifico obiettivo di migliorare la conoscenza e la sensibilizzazione sulle malattie rare nel nostro Paese, attraverso la promozione e il funzionamento del Telefono Verde Malattie Rare (800 89 69 49), ed il portale inter-istituzionale www.malattierare.gov realizzato in collaborazione con l'ISS e con il supporto tecnico dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Nell'ambito dell'accordo sono state previste le seguenti azioni:
1) in occasione delle celebrazioni per la Giornata internazionale delle malattie rare, il Ministero della salute, l'ISS e la Federazione Italiana Malattie Rare Associazione UNIAMO, hanno organizzato, il 21 febbraio 2022, il convegno «Malattie rare: traguardi raggiunti e sfide future»;
2) la realizzazione della campagna di sensibilizzazione «RARINSIEME», che ha un duplice obiettivo: a) migliorare presso la popolazione generale la sensibilizzazione sulle malattie rare, incrementando la conoscenza del Telefono Verde Malattie Rare ed il funzionamento del citato portale inter-istituzionale; b) informare ed aggiornare costantemente i soggetti affetti da malattie rare sulle novità riguardanti la problematica.
Inoltre, la campagna «RARINSIEME», ideata per la diffusione sui «social media», è stata avviata nel 2021 ed è attualmente in corso, e riguarda la realizzazione di video per la comunicazione digitale ed una attività di «content» e di «community».
A fondamento della campagna «RARINSIEME» vi è l'idea di raccontare la comunità che opera accanto ai malati rari e alle loro famiglie, affinché le persone che vedono trasformata la loro vita dopo una diagnosi non siano mai sole.
Il «concept» intende spostare il «focus» della patologia in una più ampia visione, che include anche gli aspetti di natura sociale.
I video di sensibilizzazione sono concepiti come una serie di episodi collegati, in cui vengono ricompresi i parenti, i professionisti sanitari, le associazioni e le istituzioni: in tutti i video vengono valorizzati sia il Telefono Verde sia il portale.
La campagna è divulgata sui «social media» dell'ISS, del Centro Nazionale Malattie Rare e di questo Ministero.
Una ulteriore iniziativa relativa all'accordo con l'ISS concerne la realizzazione del Progetto «scienza partecipata per il miglioramento della vita delle persone con le malattie rare», con l'obiettivo di fare emergere, condividere e raccontare nell'ambito della comunità allargata dei pazienti, familiari e professionisti sanitari, dediti alla cura delle malattie rare, le opportune proposte operative, le buone pratiche e le strategie per affrontare le «sfide» di ogni giorno, al fine di migliorare la vita quotidiana dei pazienti con malattie rare.
A questo Progetto, sono stati invitati a partecipare i pazienti, i professionisti della salute, la comunità scientifica e la società civile, presentando buone pratiche, prodotti ed idee operative.
Le 5 proposte che risulteranno migliori verranno «premiate» con la realizzazione di 5 video che saranno diffusi nei vari canali di comunicazione.
Per la promozione del Progetto sono stati realizzati due «webinar» tematici il 15 luglio ed il 5 ottobre 2022: ulteriori «webinar» e «meeting» sono previsti per sostenere l'iniziativa ed illustrarne i risultati.
In merito all'adozione del regolamento per la definizione dei criteri e delle modalità di attuazione degli incentivi fiscali in favore dei soggetti, pubblici o privati, che si occupano di ricerca finalizzata allo sviluppo di protocolli terapeutici sulle malattie rare o nella produzione dei farmaci orfani, previsto dall'articolo 12 della legge n. 175 del 2021, segnalo quanto segue.
In merito al finanziamento della ricerca biomedica, il Ministero della salute ha semprePag. 58 finanziato i progetti di ricerca, anche nell'ambito delle malattie rare, seguendo rigidi protocolli di selezione e monitoraggio, disciplinati dai Bandi della ricerca finalizzata: la validazione di tali progetti prevede la valutazione scientifica tramite la procedura di revisione tra pari, o «peer-review», e l'approvazione da parte del Comitato Etico.
In particolare, relativamente al Bando della ricerca finalizzata, nell'ultimo triennio sono stati finanziati n. 21 progetti sulle malattie rare, per una somma di euro 7.486.652,00.
Inoltre, il potenziamento delle attività di ricerca sulle malattie rare è uno degli obiettivi della «mission» M6C2 2.1 «Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del SSN» del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per il quale, nel recente bando di ricerca PNRR, sono stati finanziati n. 50 progetti con tematiche sulle malattie rare, per una somma di euro 39.838.574,51.
Il Ministero assicura la disponibilità alla costituzione di un Gruppo di Lavoro, anche con i referenti del Ministero della università e della ricerca e del Ministero dell'economia e delle finanze, allo scopo di definire i criteri tecnici per la stesura del regolamento in questione.
Concludo, pertanto, rassicurando gli Onorevoli interroganti che l'attuazione della legge sulle malattie rare, costituisce una priorità per il Ministero della salute e saranno avviate tutte le iniziative necessarie per la compiuta attuazione della legge n. 175 del 2021.