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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato B

Seduta di Giovedì 13 giugno 2024

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta scritta:


   BONELLI e BORRELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dal 13 al 15 giugno 2024, in Puglia nel resort di Borgo Egnazia a Fasano, si svolgerà il summit del G7 dove sono in vigore misure di sicurezza straordinarie e limitazioni rigidissime: da giorni sono al lavoro gli agenti del reparto antiterrorismo della Polizia di Stato impegnati a monitorare le aree che ospiteranno i capi di Stato e le loro delegazioni;

   i potenti del pianeta alloggeranno nella prestigiosa location pugliese, ma i 2.691 agenti delle forze di sicurezza di polizia, Carabinieri e Guardia di finanza che dovranno proteggerli e garantire la sicurezza dell'evento, sono alloggiati in una dimora galleggiante, la «Mykonos Magic» di proprietà del gruppo Seajets, «parcheggiata» nel porto di Brindisi;

   dopo molte ore di attesa in un capannone per l'assegnazione degli alloggi, gli agenti hanno tempestato i responsabili delle associazioni sindacali con messaggi a cui hanno allegato immagini incredibili: camere sporche, maleodoranti e fatiscenti, senza finestre e con climatizzatori fuori uso, acqua marrone dai rubinetti, scarichi non funzionanti. In alcune cabine mancavano addirittura i letti;

   l'imbarcazione fuori servizio dal 2020, in attesa di lavori di ammodernamento e ristrutturazione, selezionata dal Ministro dell'interno, è risultata subito inadeguata sotto ogni aspetto a «ospitare» chiunque, tant'è che il sindacato di polizia Coisp ha affermato, in una durissima lettera al prefetto Pisani «trattasi di un fallimento gestionale e organizzativo» e l'associazione nazionale Carabinieri «un totale disprezzo per il benessere e la dignità del personale delle forze dell'ordine, trattati come bestie e privati dei servizi più basilari per ore interminabili»;

   l'associazione sindacale dei carabinieri ha fatto subito notare, la discrepanza tra quanto è stato trovato e quanto previsto nella procedura negoziata senza bando per vitto e alloggio delle forze dell'ordine del G7. Per gli agenti era previsto un alloggio in camere da 3/4 stelle, con un prezzo fissato tra i 165 e i 195 euro e pasti da 25 euro. Invece si sono trovati su una nave degli orrori;

   «il benessere e la dignità del personale della Polizia di Stato – nota del Movimento dei poliziotti democratici e riformisti – non sono evidentemente fondamentali per il Ministro dell'interno e per il Capo della Polizia, a cui richiediamo con fermezza un'assunzione di responsabilità. I fatti, oggettivi e documentabili, dimostrano che si tratta di un evidente sperpero di denaro pubblico, di un attacco alla dignità dei servitori dello Stato»;

   un'operazione di cui non si conoscono i dettagli contrattuali, perché coperti da segreto per motivi di sicurezza, ma che sarebbe costata circa 6 milioni di euro;

   solo dopo le vibrate proteste e constatate le reali condizioni della Mikonos Magic, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza è corso ai ripari e ha provveduto a riallocare 1.262 operatori delle forze di polizia in altre strutture –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle motivazioni che hanno determinato i fatti esposti nelle premesse, considerato anche che la location del G7 era stata definita da oltre un anno e che solo la tempestiva denuncia degli operatori ha evitato il calpestio del benessere e la dignità del personale delle forze dell'ordine;

   se non ritenga di dover accertare e chiarire, anche nelle opportune sedi giudiziarie e parlamentari, le cause che hanno determinato una tale impreparazione e approssimazione nell'alloggiamento del personale delle forze dell'ordine che in questi giorni dovrà garantire, con professionalità e dedizione, la sicurezza delle delegazioni che saranno ospitate al G7 in Puglia;

   se il Ministro interrogato non ritenga di dover chiarire a quanto effettivamente ammonti il costo effettivo sostenuto per il personale delle Forze dell'ordine impegnato in questi giorni durante la gestione del G7.
(4-02966)

AGRICOLTURA, SOVRANITÀ ALIMENTARE E FORESTE

Interrogazione a risposta in Commissione:


   VACCARI, FORATTINI, MARINO e ANDREA ROSSI. — Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   le piogge eccezionali che si sono ripetutamente abbattute nei giorni scorsi sul Nord Italia stanno causando enormi danni agricoli, perdita dei raccolti, danni alle strutture e maggiori costi di produzione;

   sono a rischio i raccolti di mais, soia e riso. A causa dell'acqua che ha coperto i terreni, si profila un taglio delle rese per frumento e orzo. Le preoccupazioni si estendono anche al pomodoro da industria per mancati trapianti e probabili danni alle piante già in campo. Colpite anche le produzioni frutticole e i vigneti, con il rischio di dover affrontare nei prossimi mesi un'accelerazione delle fitopatie;

   a un anno di distanza dalle alluvioni in Emilia-Romagna, l'agricoltura torna a subire le conseguenze di eventi climatici estremi, ma ormai ricorrenti, che richiedono una politica di continuo adattamento;

   mentre al Nord le imprese agricole fanno i conti con l'eccesso di precipitazioni alcune regioni del Sud – Sicilia e Sardegna in prima fila – sono alle prese con una prolungata siccità che ha già provocato pesanti danni alle imprese agricole e agli allevamenti. In Abruzzo è già scattato il primo fermo dell'irrigazione nel Fucino per contrastare la siccità. La produzione annuale di grano duro potrebbe attestarsi attorno a 3,5 milioni di tonnellate. Se la previsione fosse confermata dalle cifre reali, sarebbe il raccolto più basso da dieci anni;

   vanno attivate con urgenza tutte le misure possibili per il ristoro dei danni e per la ripresa produttiva. Il cambiamento climatico impone l'adeguamento degli assetti normativi in vigore e una revisione del decreto legislativo n. 102 del 2004, con l'obiettivo di favorire la diffusione delle polizze assicurative, ridurre il costo a carico degli agricoltori, puntare su una più stretta collaborazione tra pubblica amministrazione e sistema assicurativo per accelerare le procedure di ristoro dei danni –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere, con somma urgenza, al fine di sostenere le imprese agricole colpite dagli eventi climatici, e se non ritenga opportuno adottare iniziative normative tese a modificare il decreto legislativo n. 102 del 2004, ad istituire un nuovo e più corposo fondo nazionale per i danni da calamità naturali e a prevedere un più ampio e agevolato accesso alla copertura assicurativa per le imprese agricole danneggiate da eventi estremi.
(5-02485)

AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA

Interrogazione a risposta orale:


   BONELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'8 settembre 2023, è stato approvato il «Piano Complessivo delle Opere Olimpiche» per lo svolgimento dei Giochi Olimpici e paraolimpici invernali Milano Cortina 2026;

   tra le opere ricomprese nell'Allegato 1 al sopra richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 settembre 2023, è prevista la «Proposta di Partenariato pubblico privato per un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale nel Comune di Cortina d'Ampezzo CUP: C41C22000000003»;

   nello specifico, l'intervento prevede un sistema combinato di opere tra loro interconnesse e strettamente interdipendenti, come:

    1 - un impianto di risalita a fune Apollonio-Socrepes, realizzato con una cabinovia dimensionata per una portata massima di 2.400 persone/ora, con una stazione di partenza in località Apollonio e una stazione di arrivo in località Socrepes;

    2 - un edificio negozi e servizi che si sviluppa su 5 livelli e che comprende la stazione di partenza dell'impianto di risalita, i locali tecnici e il deposito cabine, oltre ad un'area con tutti i servizi per gli sciatori, aree di ristoro, spazi di deposito, una palestra/centro wellness ed un ambiente per intrattenimenti;

    3 - un parcheggio pubblico per autovetture della capacità di 750 posti auto circa, a rotazione, che si articola su 3 livelli, ciascuno con un proprio ingresso, oltre ad una zona di box privati con proprio accesso indipendente e percorsi pedonali che dal parcheggio conducono alla stazione di partenza dell'impianto e alla zona dei servizi;

    4 - un ampio piazzale dedicato ai trasporti pubblici, posto sulla sommità del parcheggio riservato alle corriere, agli autobus pubblici, ai pullman turistici, alle navette, ai taxi, e collegato direttamente alla stazione di partenza dell'impianto e alla zona dei servizi;

   la Società infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026 S.p.a., con nota prot. n. 1723 del 10 aprile 2024, ha trasmesso istanza chiedendo all'amministrazione regionale di individuare l'opera di cui trattasi come intervento di preminente interesse regionale, affinché la medesima opera possa restare nella competenza regionale ai fini della valutazione di impatto ambientale;

   con deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 569 del 20 maggio 2024, nell'ambito delle opere legate agli appuntamenti internazionali delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, è stata individuata, la «Proposta di Partenariato pubblico privato per un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale nel Comune di Cortina d'Ampezzo CUP: C41C22000000003» quale opera di preminente interesse regionale, in quanto infrastruttura strategica di assoluta rilevanza per l'organizzazione delle gare di sci alpino femminile, para-sci alpino e para-snowboard;

   l'opera, per un costo complessivo pari a 127 milioni e 484 mila euro, di cui 6,7 milioni a carico della regione Veneto e 25 a carico dello Stato, dovrebbe essere realizzata in due anni e sei mesi, ben oltre quindi la conclusione dei Giochi Olimpici, con la previsione di realizzare la sola cabinovia entro la fine del 2025;

   da quanto si apprende da organi di stampa e denunciato dal Coordinamento associazioni ambientaliste Alto Bellunese in sede di Conferenza dei servizi preliminare, sarebbero emerse criticità di ordine idrogeologico, considerando che alcuni piloni dell'impianto di risalita, la stazione intermedia di Mortisa e quella di arrivo a Socrepes ricadrebbero in aree di versante fortemente instabile (classe di rischio L2 e L3) –:

   se i Ministri siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se l'opera in oggetto, visti anche i tempi di realizzazione degli interventi, possa ritenersi infrastruttura strategica di assoluta rilevanza per l'organizzazione dei Giochi e quali iniziative di competenza intendano assumere affinché la valutazione d'impatto ambientale del progetto sia rigorosamente rispettosa dei criteri di sicurezza e di conservazione del patrimonio paesaggistico ed ambientale presente.
(3-01265)

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta in Commissione:


   CAPPELLETTI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il Gruppo Fincantieri è una società con il capitale sociale per il 71,32 per cento da CDP Equity S.p.A.; la parte restante è distribuita presso il mercato indistinto (salvo lo 0,47 per cento delle azioni possedute da Fincantieri quali azioni proprie). Il capitale sociale di CDP Equity S.p.A. è detenuto al 100 per cento da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze per l'82,77 per cento del suo capitale sociale;

   nel 2021 la società del gruppo denominata Fincantieri Dragaggi Ecologici SpA, ha previsto entro il 2026, la generazione di un indotto di quasi 12 miliardi di euro per il sistema Paese e la creazione di 33 mila posti di lavoro;

   il piano di sviluppo industriale prevede anche lo sviluppo di iniziative strategiche per il recupero di efficienza e competitività del Paese, sia per le acque costiere che per quelle interne;

   per le acque costiere si prevede lo sviluppo portuale, con programmi di adeguamento dei fondali per accogliere le più moderne unità navali per merci e passeggeri, attraverso un piano di ecomanutenzione continua, al fine di realizzare la transizione verde a vantaggio del sistema costiero, oltre ad iniziative per dare impulso al settore turistico balneare attraverso la valorizzazione del patrimonio costiero, mediante interventi di contrasto all'erosione;

   per le acque interne è previsto il recupero e il mantenimento in efficienza del parco dighe, degli invasi e bacini idroelettrici nazionali, al fine di non disperdere un patrimonio economico ed ambientale rilevante per il Paese, contribuendo alla salvaguardia del territorio, attraverso azioni mirate alla lotta al dissesto idrogeologico. Sono programmate inoltre iniziative per il ripristino della navigabilità fluviale, al fine di ridurre il traffico su gomma e sfruttare le potenzialità turistiche ed economiche;

   tali iniziative verrebbero sostenute attraverso l'impiego della tecnologia di ecodragaggio Decomar nella disponibilità di Fincantieri Dragaggi Ecologici SpA. La tecnologia consente di rimuovere i sedimenti dai fondali senza disperdere contaminanti nel corpo idrico e i sedimenti vengono classificati per favorire il riutilizzo. Questo metodo è molto meno costoso rispetto a quelli tradizionali, in quanto oltre a evitare all'origine la dispersione di sostanze nocive nel corpo idrico, limita fortemente l'uso di discariche. I test condotti dal Gruppo Fincantieri su larga scala, a Venezia e Ravenna, hanno confermato l'efficacia della tecnologia –:

   quali siano i programmi e i tempi di attuazione per il raggiungimento degli obiettivi strategici prefissati dal piano di rilancio sostenibile delle infrastrutture nazionali di Fincantieri Dragaggi Ecologici.
(5-02484)

Interrogazione a risposta scritta:


   UBALDO PAGANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 31 maggio 2024 i vertici di Leonardo S.p.a. hanno annunciato uno slittamento temporale dei lavori nelle aerostrutture del gruppo, alla luce delle difficoltà che sta incontrando l'azienda americana Boeing;

   lo stabilimento Leonardo di Grottaglie, che conta 1.300 dipendenti e che lavora esclusivamente alle sezioni della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787, subirà un fermo produttivo di ben 4 mesi;

   i sindacati hanno indetto per la giornata di giovedì 13 giugno 2024 uno sciopero dei lavoratori –:

   se e quali iniziative intendano intraprendere per scongiurare il fermo produttivo di 4 mesi annunciato da Leonardo per lo stabilimento di Grottaglie e se intendano promuovere iniziative per favorire la diversificazione produttiva e il superamento della mono-committenza del sito.
(4-02970)

IMPRESE E MADE IN ITALY

Interrogazione a risposta orale:


   BOLDRINI, BRAGA, MEROLA, IACONO, BERRUTO, GIRELLI, PORTA, MARINO, PROVENZANO, FORNARO, VACCARI, GHIO, TABACCI, DE MARIA, MORASSUT, MALAVASI, SIMIANI, PELUFFO, FERRARI, DE LUCA, FORATTINI, FURFARO, ORFINI, DI SANZO, LACARRA, LAI, GRAZIANO, STUMPO, CURTI, SCOTTO, QUARTAPELLE PROCOPIO, DI BIASE, ROGGIANI, BAKKALI, CIANI, GIANASSI, EVI, GUERRA, STEFANAZZI, SARRACINO, SCARPA, D'ALFONSO e CUPERLO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   le linee guida previste dal Ministero delle imprese e del made in Italy per l'emissione di nuovi francobolli prevedono che gli stessi debbano riguardare «personaggi non in vita purché abbiano avuto un impatto eccezionalmente rilevante sul territorio e/o sulle comunità italiane»;

   nel programma di emissioni delle carte-valori postali per l'anno 2024 è riportata l'emissione, in data 7 marzo 2024, di un francobollo ordinario, appartenente alla serie tematica «lo Sport», dedicato a Italo Foschi nel 140° anniversario della nascita;

   Italo Foschi, in ambito sportivo, è stato fondatore e primo presidente della Associazione Sportiva Roma ma è stato, soprattutto, segretario politico del Fascio Romano, seguace del gerarca fascista Roberto Farinacci, che lo designò federale di Roma, e autore di spietate persecuzioni contro gli ebrei, come accertato storicamente. Foschi è stato protagonista di numerose aggressioni contro gli avversari politici del fascismo, a partire da quella in cui vennero devastate la casa dell'ex Primo Ministro Francesco Saverio Nitti e le redazioni di vari giornali, e palesò pubblicamente la propria ammirazione per l'assassino di Giacomo Matteotti, Amerigo Dumini, dallo stesso definito «un eroe, degno di tutta la nostra ammirazione»;

   il possibile merito sportivo di Italo Foschi non può in alcun modo cancellare o ancor meno ridimensionare la storia di ferocia e di violenza che ha caratterizzato la vita di Foschi, tanto che venne persino cacciato dallo stesso Partito nazionale fascista per «eccesso di squadrismo»;

   proprio in data 10 giugno 2024, è prevista l'emissione del francobollo in occasione del centesimo anniversario dell'omicidio politico di Giacomo Matteotti e che di fatto, come un oltraggio, verrebbe preceduta dalla emissione celebrativa di un pubblico elogiatore del suo assassino;

   sul quotidiano «il Riformista» è stato pubblicato un articolo a firma di Carlo Giovanardi, il quale, in qualità di componente della Consulta che presso il Ministero delle imprese e del made in Italy esprime il parere sul programma di emissioni filateliche, ha riferito che, «con grande sorpresa», l'emissione celebrativa del gerarca fascista Foschi non è mai stata trattata nella prevista sede né sono state prodotte comunicazioni a riguardo;

   il Ministero delle imprese e del made in Italy ha rifiutato la proposta di emettere un francobollo che ricordasse l'ottantesimo Anniversario della Liberazione di Roma avanzata dalla preside del Liceo Orazio di Roma a conclusione di un lavoro di ricerca storica che ha impegnato le studentesse e gli studenti dell'istituto insieme al corpo docente –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra riportati;

   se intenda quindi procedere con immediata sollecitudine alla revoca dell'emissione del francobollo che omaggia il gerarca fascista Italo Foschi a pochi giorni dal centenario dell'omicidio di Matteotti e se non ritenga parimenti necessario avviare tutte le procedure di verifica dell'iter relativo all'istruttoria dell'emissione filatelica del fascista Foschi alla luce del denunciato mancato coinvolgimento della Consulta, così come pubblicamente riferito da un suo componente;

   se intenda revocare il diniego espresso verso la proposta di un francobollo celebrativo della Liberazione di Roma dall'occupazione nazifascista.
(3-01264)

Interrogazioni a risposta in Commissione:


   SOUMAHORO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la Mozarc Medical (ex Bellco), una delle aziende più importanti del distretto biomedicale modenese, intenderebbe chiudere la parte produttiva dello stabilimento di Mirandola, conservando solo la ricerca e sviluppo. A rischio sarebbero circa 350 dipendenti: 300 diretti e gli altri interinali;

   i sindacati Femca Cisl e Filctem Cgil, informati dai vertici aziendali dell'intenzione di aprire una procedura anti delocalizzazione, hanno proclamato lo sciopero alla Mozarc;

   l'Azienda occupa oltre 500 persone a Mirandola, in provincia di Modena. Fino ad oggi non si era mai registrata una crisi aziendale del genere. Il settore, per decenni uno dei più floridi della regione, era stato duramente colpito dal terremoto del 2012, che in questo territorio aveva avuto il suo epicentro;

   poi il comparto era ripartito, ma negli ultimi anni ha sofferto la concorrenza straniera, in particolare cinese, che ha abbattuto i margini ottenibili sui prodotti da dialisi. Tra gli addetti ai lavori si guarda con preoccupazione a un possibile effetto-domino sulle altre aziende del settore: in particolare sono due quelle con gli scricchiolii più forti. Con la procedura anti-delocalizzazione Mozarc Medical punterebbe a trovare un possibile acquirente che rilevi lo stabilimento di Mirandola. Se non sarà così, scatterà la procedura di licenziamento collettivo –:

   quali urgenti iniziative di competenza intendano intraprendere i Ministri interrogati per scongiurare la chiusura del sito produttivo e la salvaguardia dei posti di lavoro.
(5-02481)


   SOUMAHORO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nell'ex stabilimento Stellantis di Termoli sono da tempo stati avviati i lavori per la costruzione di un insediamento di Acc, joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies incaricata di realizzare tre gigafactory in Europa, la prima in Francia – già inaugurata – la seconda in Germania e la terza per l'appunto in Italia, presso l'esistente stabilimento Stellantis di Termoli;

   l'Acc produrrà quindi batterie per veicoli elettrici con l'obiettivo di generare in Molise significativi benefici economici e sociali, con un investimento di oltre due miliardi di euro e creando almeno 1.800 posti li lavoro, per cui il Governo ha messo a disposizione 400 milioni attinti dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ad ogni modo, secondo quanto reso noto dai sindacati, la trattativa sulla gigafactory di Termoli si è interrotta poiché l'Acc si sarebbe detta indisponibile a portare avanti qualsiasi discussione fino a fine anno e di conseguenza ha congelato il negoziato che pareva fino a poche settimane prossimo ad un'intesa;

   Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr spiegano che, durante l'incontro che si è svolto al Ministero delle imprese e del made in Italy, «dall'atteggiamento assai sfuggente tenuto da Acc, si evince che il progetto di costruzione della gigafactory a Termoli non è semplicemente rinviato di qualche mese, ma sospeso per lo meno fino alla fine dell'anno senza alcuna certezza, per il futuro»;

   il Ministero, dal canto suo, fa sapere di aver ricevuto solo martedì 11 giugno 2024 da Acc la descrizione delle modifiche sulle nuove tecnologie che intende apportare al progetto, già approvato nella programmazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si riserva quindi di valutare, anche con la Commissione europea, se esse siano compatibili con tempi e modalità del finanziamento stanziato. Il Ministero condivide quindi le preoccupazioni dei sindacati e ha richiesto precise garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali. Nei prossimi giorni convocherà un tavolo Stellantis specifico per il Molise con i rappresentanti dell'azienda, Regione, filiera e sindacati –:

   se il Governo non intenda intervenire con urgenza rispetto a quanto riportato in premessa, anche considerato che sono stati stanziati quattrocento milioni di euro di incentivi pubblici, nonché constatato che Stellantis sta già aprendo le sue gigafactory, come dimostra il fatto che un anno fa è stato inaugurato il sito francese di Douvin e a breve sarà aperto quello in Germania, sempre in collaborazione con Mercedes.
(5-02482)


   VACCARI, DE MARIA e GUERRA. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la Mozarc-Bellco, una delle aziende più importanti del distretto biomedicale modenese, vuole chiudere la parte produttiva dello stabilimento di Mirandola, conservando solo la ricerca e sviluppo. A rischio ci sono 300 dipendenti. Bellco occupa oltre 500 persone a Mirandola. Per il biomedicale di Mirandola è uno shock;

   la notizia ha portato i sindacati Femca Cisl e Filctem Cgil a proclamare lo sciopero. A protestare sono i lavoratori della produzione;

   il settore, per decenni uno dei più floridi della regione, era stato duramente colpito dal terremoto del 2012 che in questo territorio aveva avuto il suo epicentro. Poi il comparto era ripartito, ma negli ultimi anni ha sofferto la concorrenza straniera, in particolare cinese, che ha abbattuto i margini ottenibili sui prodotti da dialisi. Tra gli addetti ai lavori si guarda con preoccupazione a un possibile effetto-domino sulle altre aziende del settore;

   con la procedura anti-delocalizzazione Mozarc Medical punta a trovare un possibile acquirente che rilevi lo stabilimento di Mirandola. Se non sarà così, scatterà la procedura di licenziamento collettivo;

   la produzione di macchine per dialisi e dei relativi consumabili, inclusi i dializzatori (filtri), sarà gradualmente fermata a Mirandola, compatibilmente con gli impegni assunti con la pubblica amministrazione e gli altri clienti, che l'azienda intende onorare. Dei 500 lavoratori attualmente impiegati, circa 300 saranno in esubero –:

   quali iniziative – per quanto di competenza – si intenda intraprendere e se non si ritenga necessario convocare i vertici aziendali della Mozarc-Bellco per trovare soluzioni volte a tutelare il posto di lavoro dei dipendenti su cui ricade questa eventuale chiusura e se non si ritenga di aprire un dialogo più vasto per conoscere i piani industriali e le intenzioni dell'azienda.
(5-02483)


   SARRACINO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   presso il comune di Montalbano Jonico in provincia di Matera si registrano una serie di disservizi legati alle attività di Poste Italiane;

   lo sportello Postamat è spesso non funzionante creando notevoli disagi all'utenza;

   la consegna della corrispondenza avviene in maniera irregolare con cittadini e imprese che in più circostanze devono fare i conti con bollette scadute e altri termini non rispettati proprio in relazione a questo disservizio –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda attivare al fine di richiamare Poste italiane ad assicurare all'utenza di Montalbano Jonico servizi adeguati agli standard previsti dal Contratto di programma in essere.
(5-02486)

Interrogazione a risposta scritta:


   RICHETTI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto si apprende da articoli di stampa, nella giornata di mercoledì 12 giugno 2024 la ex «Bellco» – attualmente «Mozarc Medical» del gruppo Medtronic, una delle aziende più importanti del distretto biomedicale modenese – avrebbe comunicato alle sigle sindacali di essere in procinto di chiudere la parte produttiva dello stabilimento di Mirandola (Modena), mantenendo solo le attività di ricerca e sviluppo;

   sarebbero a rischio, dunque, i posti di lavoro di circa 350 dipendenti su 500 totali, in un settore storicamente di assoluta eccellenza che era riuscito a rimettersi in piedi con enormi difficoltà a seguito degli eventi calamitosi avvenuti nel 2012;

   dall'annuncio, i sindacati hanno subito proclamato lo sciopero con lo scopo di porre l'attenzione sulle decisioni dei vertici aziendali, ritenute «scellerate», per un'azienda di grandi dimensioni e dalle enormi potenzialità che attualmente produce filtri e dispositivi per il trattamento delle patologie renali;

   stando a quanto comunicato dall'azienda stessa, la decisione sarebbe dovuta alla «continua erosione dei prezzi di mercato» la quale «rende insostenibile economicamente e finanziariamente mantenere la presenza dell'azienda nel settore», e avrebbe aggiunto che le difficoltà sono «di natura internazionale e non solo relative all'Italia» facendo esse riferimento ad «un progetto più ampio» –:

   se non si ritenga di aprire urgentemente un tavolo di crisi con i rappresentanti aziendali e sindacali e quali ulteriori iniziative si intenda intraprendere al fine di salvaguardare la linea produttiva dello stabilimento e tutelare le competenze professionali che si sono sviluppate in tutto il distretto biomedicale nel corso dei decenni.
(4-02968)

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta scritta:


   BENZONI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il raccordo autostradale Montichiari-Ospitaletto, noto anche come «Corda Molle», è un tratto stradale di circa 30 chilometri situato nell'hinterland bresciano di cui usufruiscono quotidianamente decine di migliaia di automobilisti e autotrasportatori;

   al termine dei lavori previsti per il mese di giugno 2024, è prevista l'introduzione di un pedaggio di circa 10 centesimi al chilometro per gli autoveicoli e una cifra maggiore per i mezzi pesanti su tutta la tratta, con dodici sensori già installati per monitorare i veicoli in entrata e uscita;

   questa decisione, che incide negativamente sui territori interessati ostacolando la mobilità dei cittadini a causa dei maggiori costi per imprese e famiglie, comporterà per un pendolare un costo annuo stimato in circa 900 euro – considerando un tragitto medio di 15 chilometri al giorno per 25 giorni al mese – e renderà il raccordo poco appetibile per il traffico pendolare e di lunga tratta, aumentando il transito di veicoli, compresi quelli pesanti, sulla viabilità locale con conseguenti problemi di sicurezza stradale e maggiori costi per segnaletica e manutenzione del manto stradale;

   per i motivi enunciati, i sindaci dei comuni interessati dall'infrastruttura hanno espresso il loro dissenso e anche la petizione online in cui si chiede che non venga introdotto il pedaggio ha raccolto diverse migliaia di firme, segni evidenti di quanto la misura paventata sia invisa e, soprattutto, controproducente per l'intera area e il tessuto socioeconomico;

   sulla questione è già intervenuto il Ministro interrogato, che ha fermamente smentito la possibilità dell'introduzione di un ulteriore pedaggio, ribadendo che a tal fine sarebbe necessaria un'autorizzazione del Ministero di cui egli stesso è a capo, in accordo con il Ministero dell'economia e delle finanze, specificando che non è stato autorizzato nessun nuovo pedaggiamento e che i visori attualmente installati saranno necessari per i flussi di traffico;

   nei fatti, però, non si tratterebbe di un «nuovo» pedaggio, in quanto esso era già previsto nella convenzione siglata quindici anni fa con il Ministero. Inoltre, all'epoca dei fatti, l'impresa concessionaria «Autovia Padana» aveva necessità di recuperare 460 milioni di euro dal casello di Brescia Centro e da quello di Brescia Sud, successivamente realizzati e, nel 2018, il Ministro competente pro tempore ha provveduto a modificare la convenzione esistente, spostando il pedaggio sulla Corda Molle –:

   quali iniziative intenda assumere – alla luce di quanto esposto e della prospettiva di incontri e dell'istituzione di tavoli di lavoro tra i sindaci interessati, le istituzioni provinciali e la società concessionaria – per assicurare che non venga introdotto alcun pedaggio sulla Corda Molle, anche considerando di realizzare le opportune verifiche sulla convenzione esistente e, eventualmente, intervenendo in maniera incisiva sulla stessa.
(4-02967)


   BENZONI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la strada statale 38 è l'arteria principale della Valtellina in provincia di Sondrio ed è centrale nel collegamento delle stazioni sciistiche di Bormio e Livigno, le quali ospiteranno i Giochi Olimpici invernali nel febbraio 2026;

   per garantire un ordinato afflusso di persone in una provincia caratterizzata da un importante deficit infrastrutturale, si è concretizzata la necessità di alcune opere le quali, però, non hanno ancora visto l'inizio dei lavori e che rischiano di non venire realizzate prima dell'inizio dei Giochi Olimpici;

   in particolare, alla fine della cosiddetta «Tangenziale Sud di Sondrio», in località «Trippi», la strada è attraversata da un passaggio a livello. Il forte rallentamento del traffico cagionato dalla frequente chiusura del passaggio a livello crea disagi importanti, specialmente quando i turisti congestionano il traffico attraversando Sondrio per raggiungere le stazioni sciistiche di alta valle;

   per questi motivi la realizzazione di uno svincolo in località «Trippi» è stata considerata un'opera strategica in vista dei Giochi Olimpici. L'intervento «S.S. 38 Tangenziale Sud di Sondrio» è stato inserito nel decreto ministeriale 7 dicembre 2020, allegati 3-4, adottato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze;

   tale decreto individua opere da realizzare con le risorse stanziate dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160, articolo 1, comma 20 (legge di bilancio 2020), al fine di garantire la sostenibilità dei Giochi Olimpici. Nello specifico, nel decreto ministeriale 7 dicembre 2020, allegato 3, lo svincolo in località «Trippi» figura come «opera essenziale per rendere efficienti e appropriate le infrastrutture esistenti individuate nel dossier di candidatura [ai Giochi Olimpici]»;

   la realizzazione dello svincolo rientra pertanto tra le 14 opere ritenute di particolare complessità, per cui si applica la semplificazione di cui al decreto-legge n. 177 del 2021, articolo 44, riguardante lo snellimento delle procedure per le opere del PNRR. Ne consegue che l'intervento si inserisce in un complesso programma di investimenti interdipendenti e finalizzati ad efficientare i nodi strategici della viabilità verso le zone di gara. L'opera costituirà un patrimonio infrastrutturale durevole e significativo per la provincia di Sondrio;

   il cronoprogramma dei lavori prevede la realizzazione dello svincolo entro aprile 2026, ma l'8 febbraio 2024 l'assessore regionale agli enti locali, montagna, risorse energetiche, utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori, ha dichiarato al quotidiano «Il Giorno» che si provvederà ad una consegna parziale dell'opera entro i Giochi Olimpici, e che lo svincolo sarà quindi percorribile in occasione di tale appuntamento;

   oltretutto, la realizzazione dello svincolo sulla base della soluzione B1 del progetto definitivo Anas (cod. MI634, agosto 2023) si tradurrà in un senso unico in entrata a Sondrio da Tirano, mentre la viabilità in uscita, da Sondrio verso Tirano, diventerà estremamente complessa, il che probabilmente creerà notevoli disagi alla viabilità interna della città –:

   se intenda chiarire le tempistiche della consegna dello svincolo in località «Trippi» e dunque, se questa avverrà effettivamente entro i Giochi Olimpici, come dichiarato dall'assessore regionale Sertori, e sulla realizzazione dello svincolo sulla base della soluzione B1 del progetto definitivo Anas, nonostante le pesanti criticità riscontrate;

   se preveda accelerazioni del cronoprogramma anche per le altre opere strategiche della provincia di Sondrio in vista dei Giochi Olimpici (in particolare gli interventi «S.S. 38 Nodo di Castione Andevenno» e «Tangenziale di Tirano»).
(4-02969)

INTERNO

Interrogazione a risposta orale:


   TRAVERSI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da fonti stampa si è appresa notizia della tragedia del quattordicenne deceduto nel gennaio 2023 dopo essere rimasto incastrato con la canoa nel torrente Entella, mentre si allenava con la società sportiva cui era iscritto;

   il sindacato Usb dei Vigili del Fuoco è intervenuto pubblicamente pochi giorni dopo la chiusura delle indagini della Procura ricordando che esiste un problema strutturale che affligge tutto il «Corpo più amato dalla popolazione» che ad oggi presenta «una carenza strutturale di organico di circa il 30 per cento, compreso il nucleo nautico e sommozzatori la cui chiusura è imminente. Ad oggi il personale operativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco permane in servizio fino a 62 anni prima della quiescenza, non esiste un registro delle malattie professionali e neanche il riconoscimento di categoria professionale altamente usurante. Inoltre il Sindacato Usb ricorda che il Corpo Nazionale è sprovvisto di tutele Inail e tutele legali»;

   dalle carte della magistratura si documenta la carenza di un «numero adeguato di personale qualificato» a garantire i soccorsi nel tragico evento;

   in base alle dichiarazioni di tutte le sigle sindacali si apprende nello specifico che la situazione dei sommozzatori in Liguria sia insostenibile e che sia impossibile gestire il soccorso con una carenza di personale e che il servizio di soccorso sia pertanto mutilato;

   l'interrogante ha sollecitato il Governo già con un altro atto di sindacato ispettivo, n. 4-00655, in cui si palesava la carenza strutturale di organico di tali figure professionali. Alla luce dei fatti emersi si evidenzia come ancora non si sia attuata concretamente una copertura di risorse umane e di mezzi –:

   se il Ministro interrogato, alla luce della evidente situazione di carenze strutturali a livello locale e nazionale del personale operativo e specializzato oltre a quella dei mezzi, possa fornire dati aggiornati sulle attuali assunzioni avvenute e sulle risorse economiche spese per ammodernare il parco dei mezzi di pronto soccorso in questi ultimi anni.
(3-01262)

Interrogazione a risposta in Commissione:


   ALFONSO COLUCCI e PENZA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   si apprende in data odierna che la squadra mobile di Brindisi ha proceduto – sulla base di un decreto adottato dalla Procura – al sequestro della nave noleggiata dal Governo – sembrerebbe, al costo di sei milioni di euro – per ospitare oltre 2.500 addetti delle forze dell'ordine, ivi aggregate per garantire la sicurezza all'imminente riunione del G7 nel territorio pugliese, in seguito alle numerose denunce sporte in quanto la nave «versava in pessime condizioni igienico sanitarie, con alloggi sporchi e danneggiati, servizi igienici inutilizzabili, docce fatiscenti, cabine allagate, copiose perdite d'acqua, condizionatori guasti»;

   in data 12 giugno 2024, si apprende, altresì, delle condizioni in cui versano le sedi assegnate al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, giunto in Puglia per svolgere il proprio servizio a tutela della riunione del G7: «Automezzi insufficienti e inadeguati, organici ridotti e vigili del fuoco accampati in tende montate all'interno di malsane e torride autorimesse del Comando dei vigili del fuoco di Brindisi riadattate all'uso e all'interno dei capannoni della fiera di Bari»;

   quanto accaduto si rivela grave in quanto i precipitosi trasferimenti intervenuti successivamente alle denunce sono indice dell'assenza di controllo minimo dei luoghi scelti per ospitare il personale incaricato della tutela e della salvaguardia della sicurezza e dell'incolumità dell'evento G7, a fronte della cospicua somma erogata, segno di incapacità organizzativa e logistica, ma soprattutto di incapacità in ordine alla sana e buona gestione dell'azione pubblica, all'efficacia e all'efficienza nell'utilizzo delle risorse della finanza pubblica, acuito dall'eventualità che non siano stati svolti i dovuti controlli sull'oggetto del contratto di noleggio, per esempio, che testimonierebbe anche in ordine a un certo disinteresse per la res publica e per le donne e gli uomini che lavorano per la sicurezza e l'incolumità di tutta la collettività, ai quali è stato riservato un trattamento intollerabile e irrispettoso –:

   se, per quanto di competenza, possa confermare il costo del noleggio della nave sequestrata indicato in premessa;

   quale sia stata la pianificazione in ordine alla sistemazione degli alloggi delle forze dell'ordine e del soccorso e quali controlli preventivi siano stati svolti in ordine alle sedi prescelte e alla logistica;

   cosa abbia impedito di svolgere controlli e verifiche delle condizioni della nave noleggiata a fronte del costo pattuito;

   se non ritenga che i fatti esposti rappresentino un comportamento e una negligenza incresciosi verso le forze dell'ordine e del soccorso, nonché rispetto all'immagine del nostro Paese, a ridosso dell'evento, il G7, che vede il nostro Paese ospite e organizzatore.
(5-02487)

Interrogazioni a risposta scritta:


   SOUMAHORO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la polizia di Brindisi ha eseguito in data 12 giugno 2024 il decreto di sequestro probatorio della motonave Mykonos Magic, rinominata Goddess of the Night, emesso dalla procura di Brindisi;

   la nave, di proprietà della società Mykonos Magica Inc., avrebbe dovuto ospitare oltre duemila agenti e ufficiali di polizia giudiziaria impiegati nei servizi di ordine e sicurezza pubblica necessari per lo svolgimento del vertice internazionale G7;

   il Servizio centrale operativo della Polizia e i poliziotti della Squadra mobile di Brindisi hanno avviato le indagini a seguito delle gravi criticità segnalate dal personale delle forze di Polizia, assegnato ai servizi di sicurezza e di ordine pubblico, già salito a bordo della motonave per prendere alloggio;

   la tempestiva attività investigativa, condotta con la collaborazione delle varie articolazioni specialistiche della questura di Brindisi, ha documentato rilevanti criticità igieniche e sanitarie e gravi carenze alloggiative, tali da far ipotizzare il reato di frode nelle pubbliche forniture;

   gli elementi d'indagine finora raccolti dalla Polizia e la necessità di ulteriori approfondimenti investigativi anche di natura tecnica hanno reso necessaria l'adozione del decreto di sequestro della nave, che è stato eseguito in collaborazione, per gli aspetti di specifica competenza, con la Capitaneria di Porto e il Nucleo antisofisticazione e sanità dell'Arma dei Carabinieri;

   la nave, prima di essere venduta a Seajets era denominata «Costa Magica» ed è rimasta fuori servizio dal 2020 a causa del Covid-19 prima attraccata a Brindisi e poi in altre città della Grecia;

   sembrerebbe che fossero noti i molti problemi a bordo della nave a causa della sua inattività durata 4 anni;

   il personale delle forze di polizia che aveva trovato alloggio sulla «Mykonos Magic» è stato quindi trasferito su un'altra nave e in altre strutture alloggiative –:

   se il ministro interrogato fosse a conoscenza della situazione della nave e quali iniziative di competenza intenda adottare.
(4-02962)


   FOTI, ALMICI, AMBROSI, AMICH, AMORESE, BALDELLI, BENVENUTI GOSTOLI, BUONGUERRIERI, CAIATA, CALOVINI, CANGIANO, CANNATA, CARAMANNA, CARETTA, CERRETO, CHIESA, CIABURRO, CIOCCHETTI, COLOSIMO, COMBA, CONGEDO, COPPO, DE BERTOLDI, DE CORATO, DEIDDA, DI GIUSEPPE, DI MAGGIO, DONDI, FILINI, FRIJIA, GARDINI, GIORGIANNI, IAIA, KELANY, LAMPIS, LANCELLOTTA, LA SALANDRA, LOPERFIDO, LUCASELLI, MACCARI, MAIORANO, MALAGOLA, MALAGUTI, MASCARETTI, MASCHIO, MATERA, MATTEONI, MATTIA, MAULLU, MESSINA, MICHELOTTI, MILANI, MOLLICONE, MORGANTE, MURA, OSNATO, PADOVANI, PALOMBI, PELLICINI, PERISSA, POLO, POZZOLO, PULCIANI, RAIMONDO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROSCANI, ANGELO ROSSI, FABRIZIO ROSSI, ROTELLI, SBARDELLA, SCHIFONE, RACHELE SILVESTRI, TESTA, TREMAGLIA, TREMONTI, URZÌ, VARCHI, VIETRI, VINCI, ZUCCONI, ZURZOLO e MONTARULI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   desta sconcerto, preoccupazione e sdegno quanto accaduto sabato 25 novembre 2023 durante il corteo organizzato a Roma in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne da parte dell'associazione «Non una di meno», avendo alcune manifestanti provato ad assaltare la sede di «Pro Vita & Famiglia», associazione a favore della famiglia e volta a mettere le donne in condizione di non abortire, sita in viale Manzoni, nonostante fosse presidiata dalle forze dell'ordine;

   ci sono stati lunghi momenti di tensione, iniziati intorno alle 18.30, quando il mezzo in testa al corteo si è fermato davanti alla sede dell'associazione e alcune manifestanti, nonostante il presidio delle forze dell'ordine, hanno lanciato bottiglie, pietre e fumogeni, divelto serrande, spaccato vetri con spranghe;

   tra i primi a denunciare l'accaduto su «X» è stato Jacopo Coghe, portavoce dell'associazione, dichiarando: «Siamo profondamente scioccati e turbati dalla violenza inaudita di quanti oggi durante la manifestazione contro ogni violenza, hanno accerchiato e poi assaltato la nostra sede»;

   «una sede devastata è inaccettabile sempre. Particolarmente se la si devasta nel nome delle donne violentate, picchiate o uccise», ha dichiarato la Premier Giorgia Meloni;

   la Digos di Roma sta indagando su un ordigno trovato nella sede devastata nel corso di un sopralluogo dopo il blitz messo a segno dalle frange più estremiste del corteo, e che da una prima ricostruzione sembrerebbe essere stato introdotto all'interno degli uffici attraverso un vetro rotto nella parte superiore della saracinesca d'ingresso, proprio nel corso del blitz;

   le manifestanti che si sono rese protagoniste dell'assalto alla sede di «Pro Vita» hanno anche esposto uno striscione con la scritta «Voi pro vita, noi pro vibra» e lanciato slogan accusando l'associazione di essere contraria alla «educazione affettiva a scuola» e di incarnare, quindi, «il patriarcato più becero»;

   si tratta di forme di degenerazione della protesta non giustificabili e deprecabili, maggior ragione se commesse all'interno di un corteo contro la violenza e ai danni di un'associazione la cui attività si fonda sulla tutela della vita, la promozione della famiglia e la tutela della libertà educativa dei genitori;

   è di tutta evidenza che non si può combattere la violenza contro le donne rendendosi protagonisti di intollerabili atti di violenza e intimidazione come quelli avvenuti sabato a danno dell'associazione «Pro Vita & Famiglia»; la violenza va sempre condannata;

   in questo quadro occorre sottolineare anche come la manifestazione sia stata caratterizzata dalla esplicita adesione alla lotta «contro il genocidio di uno Stato colonialista nei confronti di Gaza», senza fare, invece, alcun accenno all'aggressione del 7 ottobre al popolo israeliano, nell'ambito del quale si sono consumati anche atti di estrema violenza proprio nei confronti delle donne –:

   quali urgenti iniziative intenda assumere con riguardo ai fatti descritti in premessa e a tutela dell'associazione «Pro Vita & Famiglia», e per scongiurare in futuro il ripetersi di atti di violenza messi in atto da parte di alcuni nel corso di una manifestazione volta proprio a stigmatizzare la violenza.
(4-02971)

ISTRUZIONE E MERITO

Interrogazione a risposta orale:


   BONELLI. — Al Ministro dell'istruzione e del merito, al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   il Ministero dell'istruzione, con l'ordinanza n. 88 del 2024, ha regolamentato l'aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) valide per il biennio scolastico 2024/2026. Le domande sono in corso di inserimento, dal 20 maggio al 24 giugno 2024 (proroga arbitraria laddove inizialmente la scadenza era prevista per il 10 giugno 2024);

   è necessario rivedere la tabella di valutazione dei titoli poiché nello specifico caso delle graduatorie per la classe di concorso sostegno scuola secondaria II grado (Adss), i candidati non sono stati messi nelle condizioni di sapere (anche attraverso le unioni sindacali) che l'acquisizione del titolo abilitante dei percorsi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 agosto 2023, avrebbe comportato un punteggio aggiuntivo enorme (in termini numerici e di ricaduta sulle graduatorie), mettendo in discussione così la legittimità delle graduatorie e delle relative nomine. Una poca trasparenza e una proroga della chiusura delle Gps che lascia assai perplessi;

   l'ufficio ministeriale che si occupa di tale procedura, in accordo con i sindacati, non ha considerato che il suddetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che disciplina i percorsi abilitanti su materia di 30 Cfu avrebbe danneggiato gran parte dei docenti specializzati che sono ancora precari, inseriti in graduatorie ormai colme, dopo che negli ultimi anni sono stati varati diversi cicli per il conseguimento della specializzazione;

   nella tabella di valutazione titoli delle Gps, il corso abilitante di 30 Cfu per docenti già abilitati o specializzati conferisce un punteggio di 24+12 punti (fino a 36 punti, al quale in maniera totalmente illogica – andando contro le tabelle di valutazione – si sono aggiunti altri 12 punti per l'anno di servizio), un numero enorme in termini di punteggio su graduatoria, da far valere non solo su materia come titolo di accesso, ma anche sulla graduatoria sostegno come titolo «culturale», ovvero un titolo aggiuntivo e non specifico per la graduatoria in oggetto (scelta illogica considerando l'enormità del punteggio);

   all'apertura di questi percorsi abilitanti, non è stata data informativa chiara ai docenti precari di quale fosse la portata in termini di punteggio di questi titoli;

   molti docenti precari di sostegno con specializzazione non si sono iscritti ai percorsi abilitanti da 30 Cfu perché al momento dell'uscita dei bandi universitari hanno ricevuto informazioni discordanti sul loro valore per le Gps soprattutto da parte dei sindacati; oppure molti di questi docenti si stavano «ulteriormente» specializzando con diplomi, master e altro, finalizzati al sostegno, incompatibili con i percorsi universitari di abilitazione, favorendo di fatto chi si abilita su materia;

   con l'apertura delle Gps (20 maggio 2024), avvenuta a percorsi universitari abilitanti già avviati, è stata pubblicata la tabella del valore dei titoli da inserire nella domanda, facendo emergere, con sgomento, il valore di tali corsi abilitanti in termini di punteggio per la graduatoria del sostegno, creando iniquità e discriminazioni tra docenti; si tratta di scelte risultate da trattative che non hanno considerato la complessità del mondo della scuola, delle graduatorie, lasciando trasparire una impreparazione disarmante da chi dovrebbe amministrarci e rappresentarci (sindacati); è così che non si intende garantire equità di trattamento, pari opportunità di accesso al pubblico impiego e regole non discriminatorie –:

   se non intendano adottare iniziative urgenti, prima che la scuola e un'intera classe di docenti venga danneggiata irrimediabilmente, per ritirare o rivedere l'ordinanza per l'aggiornamento delle graduatorie provinciali e le supplenze Gps, rivedendo la tabella di valutazione dei titoli prima che chiuda la finestra per l'inserimento delle domande, dei percorsi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 agosto 2023, per le graduatorie per la classe di concorso Sostegno Scuola Secondaria di I e II grado (Admm/Adss) per il biennio 2024/2026.
(3-01263)

Interrogazione a risposta scritta:


   CESA. — Al Ministro dell'istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

   al Liceo artistico «Caravillani» di Roma, uno studente di 17 anni è precipitato dal quarto piano dell'istituto. Il giovane, trovato esanime a terra, è stato trasportato d'urgenza all'Ospedale San Camillo, dove è ancora in prognosi riservata. Il fatto è avvenuto il 27 maggio 2024, ma solo in data 4 giugno è stata comunicata l'apertura di un fascicolo d'indagine, attualmente senza indagati;

   si tratta di un giovane autistico che avrebbe dovuto essere seguito con particolare attenzione;

   per evitare eventuali «gesti estremi», l'istituto aveva deciso di spostare le sue lezioni in un'aula al piano terra dell'edificio scolastico, per questo non è chiaro cosa facesse al quarto piano dell'istituto;

   il ragazzo è stato trovato grazie alle indicazioni di un altro studente, che ha lanciato l'allarme: lo studente era nel cortile della scuola, riverso a terra, ancora vivo, dopo quella che sembrava a tutti gli effetti una caduta. Non sono ancora chiare le dinamiche dell'incidente, ma da alcuni biglietti ritrovati nella tasca dell'adolescente sembra che si tratti di un gesto volontario. Tra le ipotesi quella di un tentativo di suicidio. Sembra che negli ultimi giorni Luca fosse preoccupato per il suo andamento scolastico, per alcuni 2 e 3 apparsi sul registro elettronico. Luca aveva un suo Piano educativo individualizzato (Pei) e quindi i suoi risultati scolastici, come quelli di ogni studente con disabilità, sono legati ad obiettivi individuati nel Pei. I 2 e i 3 sul Registro rappresentano una cosa del tutto inadeguata per un ragazzo nelle condizioni psicologiche di Luca;

   diverse associazioni come la Fish, l'Angsa, Scopriamo l'Autismo, ripropongono in modo drammatico il tema della carenza di assistenza e tutela dei ragazzi con autismo nelle scuole, con l'obiettivo specifico di mettere al centro delle scelte politiche il tema dell'inclusione scolastica nel nostro Paese;

   l'episodio segnala ancora una volta che gli studenti con disturbi dello spettro autistico sono la parte più fragile della disabilità, quella che per le sue particolarità diverse da individuo a individuo, ha bisogno di assistenza continua. È necessario mettere a fuoco l'emergenza che si vive in tutte le scuole italiane in cui l'inclusione e l'assistenza ai disabili, soprattutto se autistici, non è ancora soddisfacente. Molti i quesiti che si pongono davanti a questo drammatico episodio e che richiedono una risposta concreta: perché Luca si trovava al quarto piano? Perché si trovava al quarto piano da solo? Dove erano gli insegnanti, le figure di sostegno che avrebbero dovuto supportare Luca durante l'orario scolastico? Perché nessuno si è accorto della sua assenza? Perché nessuno si è attivato per cercarlo? Perché non ci si rendeva conto di quanto Luca potesse essere preoccupato dei suoi risultati scolastici? È ragionevole dare 2 e 3 ad un ragazzo con vistose difficoltà di apprendimento? Luca, evidentemente, non doveva stare solo, a maggior ragione in quel momento –:

   quale ruolo si aspetta che eserciti un insegnante di sostegno, anche rispetto ai colleghi, per far comprendere che la valutazione scolastica di un soggetto con Dsa non può assolutamente comportare voti così bassi da generare ansia e scoraggiamento fino ad una possibile ideazione suicidaria;

   fino a che punto l'istituzione scuola deve farsi garante nel suo complesso della incolumità fisica di un ragazzo, soprattutto se autistico e disabile, garantendo in tutti i modi i suoi diritti, primo tra tutti quello alla vita;

   come intenda il Ministro interrogato strutturare il lavoro degli insegnanti di sostegno nel prossimo anno scolastico 2024-25, non solo rispetto al numero degli insegnanti di sostegno, ma anche rispetto alla loro continuità didattica e ad una più esplicita definizione del loro ruolo con particolare riferimento alle esigenze psico-pedagogiche degli studenti più fragili.
(4-02964)

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interrogazione a risposta scritta:


   LACARRA. — Al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante il Codice dell'ordinamento militare, prevede agli articoli 1014 e 678, comma 9, la riserva di posti nel pubblico impiego in favore dei militari volontari;

   nello specifico, l'articolo 1014 dispone che tale riserva sia garantita ai volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate congedati senza demerito, nonché ai volontari in servizio permanente, nella misura del 30 per cento dei posti nei concorsi per l'assunzione di personale non dirigente nelle pubbliche amministrazioni, del 20 per cento dei posti nei concorsi per l'accesso alle carriere iniziali dei corpi di polizia municipale e provinciale e del 50 per cento dei posti nei concorsi per le assunzioni di personale civile, non dirigenziale, del Ministero della difesa;

   per rendere pienamente operativa l'applicazione della riserva, il comma 4 dell'articolo 1014 prevede che, se le riserve non possono operare integralmente o parzialmente perché danno luogo a frazioni di posto, tali frazioni si cumulano con le riserve relative ai successivi concorsi per l'assunzione di personale banditi dalla medesima azienda o istituzione ovvero sono utilizzate nei casi in cui si procede a ulteriori assunzioni attingendo alla graduatoria degli idonei;

   la riserva di posti in favore dei volontari congedati si fonda sulla valenza sociale che il legislatore ha inteso riconoscere a coloro che offrono il proprio servizio in favore dello Stato;

   tale ratio, unitamente alla natura obbligatoria dell'istituto, è stata riaffermata nel parere della Funzione Pubblica del 7 febbraio 2013;

   in data 17 maggio 2022, il comune di Molfetta ha pubblicato il bando di selezione pubblica per titoli ed esami per l'assunzione a tempo indeterminato e a tempo pieno di n. 5 agenti di polizia locale categoria C, prevedendo n. 2 posti riservati per le forze armate;

   un concorrente, avente diritto ai sensi della citata normativa a godere della suddetta riserva, è risultato, al termine della procedura selettiva, idoneo non vincitore di concorso;

   secondo quanto appreso dall'interrogante, il comune di Molfetta sarebbe in procinto di provvedere allo scorrimento della graduatoria del richiamato concorso senza, però, applicare le disposizioni in materia di riserva in favore dei militari volontari;

   interrogato dall'interessato, il Ministero della difesa ha emesso un parere favorevole, osservando che «nel caso rappresentato nella nota in riferimento di ampliamento del numero dei posti rispetto a quello inizialmente previsto, i volontari idonei e beneficiari della riserva in parola, avrebbero titolo ad essere assunti a scorrimento della graduatoria via via che il numero delle assunzioni consenta per somma di frazione (calcolata sul totale delle assunzioni) di totalizzare ulteriori unità di personale cui riservare il posto»;

   ricevuto tale parere, il comune di Molfetta ha richiesto l'ulteriore parere del Dipartimento della Funzione Pubblica per sciogliere la riserva che, ad oggi, non risulta pervenuto;

   il vicino comune di Bitonto, peraltro, nell'ambito di un procedimento di selezione di personale del tutto analogo e svolto in parallelo a quello di Molfetta, ha ricevuto il parere richiesto dal Dipartimento della Funzione Pubblica che si è espressa favorevolmente;

   nell'opinione dell'interrogante, la situazione rappresentata genera un pregiudizio dei diritti dei concorrenti riservisti e di tutti i potenziali beneficiari, nella misura in cui le medesime disposizioni non vengono applicate con uniformità sui territorio nazionale –:

   se, per quanto di competenza, intenda intraprendere le opportune iniziative affinché il Dipartimento della Funzione Pubblica proceda alla celere emissione del parere richiesto, facendo così valere i diritti sanciti dal decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 in favore dei militari volontari in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.
(4-02963)

SALUTE

Interrogazioni a risposta scritta:


   ZANELLA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   in data 11 giugno 2024, l'Autorità della Commissione per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie Hera, nell'ambito del suo mandato in materia di preparazione, ha firmato, a nome di 15 Stati membri partecipanti, un contratto quadro di aggiudicazione congiunta per la fornitura di un massimo di 665.000 dosi di vaccino pre-pandemia per il vaccino anti pandemico aggiornato del virus dell'influenza zoonotica Seqirus, nonché un'opzione per ulteriori 40 milioni di dosi per la durata del contratto;

   in virtù di questo contratto, i 15 Stati membri partecipanti avranno accesso a contromisure mediche per prevenire l'influenza aviaria;

   l'Italia non è tra i 15 Stati contraenti e, quindi, non avrà accesso a questo vaccino;

   il vaccino citato è destinato alle persone più esposte a potenziali trasferimenti di influenza aviaria da volatili o animali, in particolare agli allevatori di pollame e ai veterinari. Mira, quindi, a prevenire la diffusione o i potenziali focolai di influenza aviaria in Europa, proteggendo i cittadini e i mezzi di sussistenza;

   il vaccino è l'unico preventivo zoonotico contro l'influenza aviaria attualmente autorizzato nell'Unione europea;

   in tale ambito si riscontra anche il fatto che il nuovo piano pandemico nazionale non è ancora stato approvato in sede di Conferenza Stato-regioni;

   appare opportuno verificare se la mancata partecipazione dell'Italia al contratto quadro citato possa avere ricadute suscettibili di depotenziare la prevenzione dell'influenza aviaria in Italia e in particolare nelle regioni del Veneto e della Lombardia, tenuto conto che queste sono particolarmente a rischio per l'influenza aviaria, in quanto interessate dalle principali rotte migratorie stagionali dell'avifauna selvatica (specie reservoir di virus influenzali) e caratterizzate da una elevata densità di allevamenti avicoli, in particolare di aziende che allevano tacchini e galline ovaiole, tra le principali specie avicole colpite dalla malattia;

   le conclusioni della procedura di audit svolta nel 2022 dalla Commissione europea per la valutazione delle misure di controllo dell'influenza aviaria sono note e molto chiare, da queste, in riferimento alle aree del Veneto e della Lombardia, è stato evidenziato il «rischio intrinseco» dell'esposizione del settore produttivo avicolo a fattori, quali l'alta densità degli stabilimenti avicoli, che possono facilitare la rapida diffusione della malattia;

   le conclusioni dell'audit del 2022 affermarono, inoltre, che le carenze strutturali e organizzative hanno minato la capacità del sistema di preparedness alle emergenze sanitarie degli animali, in particolare in Veneto e in Lombardia –:

   sulla base di quali motivazioni l'Italia non sia tra gli Stati contraenti su mandato dei quali l'autorità ha siglato il contratto-quadro per l'aggiudicazione del vaccino pre pandemico aggiornato del virus dell'influenza zoonotica Seqirus;

   se e in che misura siano stati considerati gli eventuali effetti negativi, con particolare riferimento ad allevatori avicoli e veterinari in quanto soggetti tra i più esposti, al fine della prevenzione della diffusione o dei potenziali focolai di influenza aviaria, derivanti alla mancata partecipazione dell'Italia al contratto quadro stipulato dall'Autorità della Commissione per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie.
(4-02965)


   VINCI. — Al Ministro della salute, al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   pur nel rispetto delle norme che disciplinano l'erogazione dei servizi pubblici e l'osservanza dei relativi obblighi, tuttavia l'ingerenza non regolare ed a tratti monopolistica delle pubbliche amministrazioni che obbligano di servirsi esclusivamente di specifici sistemi di fornitura precludendo la libertà di scelta tra altri strumenti di liberi professionisti presenti sul mercato, è stata da tempo censurata dalla giustizia amministrativa e stigmatizzata dagli organi di controllo delle stesse pubbliche amministrazioni. Valga per tutti l'esempio del Sistri quando nel 2010 fu fatto oggetto di opposizione al Tar quanto voleva sostituire i software che producevano i professionisti privati e non consentiva con questi ultimi alcuna interoperabilità. Gli eventi testimoniano che da allora il sistema di tracciabilità dei rifiuti è interoperabile con i sistemi software presenti sul mercato e non costringe i soggetti tenuti ad applicarlo ad alcun vincolo di uso esclusivo dei sistemi utilizzati dalla pubblica amministrazione che si serve di sistemi propri;

   nella regione Emilia Romagna sembrerebbe si sia riprodotta, nel settore della sanità, una censurabile vicenda per molti aspetti simile al caso Sistri del 2010;

   l'interrogante ha ricevuto doglianze e segnalazioni su un presunto uso, monopolistico e discriminatorio del Sole (Sanità on line), la rete internet che collega i medici e pediatri di famiglia con le strutture sanitarie ed ospedaliere dell'Emilia Romagna;

   detto sistema in Emilia Romagna ha condizionato di fatto i medici di famiglia a servirsi esclusivamente del software da essa scelto, fornendo gratuitamente il computer e la stampante del Sole, negando la interoperabilità con altri software presenti sul mercato più performanti e virtuosi o di maggior gradimento da parte dei medici;

   fino al 2018 ogni medico di medicina generale poteva scegliere autonomamente il software informatico con cui riteneva di lavorare più agevolmente e veniva garantita la «rete» ossia la possibilità di interfacciarsi tra i vari programmi prodotti da software house private, sicché ogni Mmg aveva il proprio. La regione forniva computer e stampante e vi era un indennizzo della spesa informatica;

   attualmente chi sceglie un programma diverso da quello regionale non ottiene gratis dalla regione il computer e la stampante con obbligo di restituzione di quelli già posseduti;

   il gestore del Sole non consente l'interoperabilità tra i medici che utilizzano altri sistemi più prestazionali presenti sul mercato, di fatto isolandoli dalla rete e creando gravi danni alla qualità del servizio fornito ai cittadini;

   sembrerebbe che Sole, oltre ad essere non funzionale e decisamente meno ricco di opportunità rispetto ai software privati, nell'ultimo anno abbia esasperato i propri limiti connaturati, bloccandosi anche per tempi lunghi, risultando talora del tutto inaccessibile per ore, con l'assistenza informatica telefonica continuamente irraggiungibile, oppure richiedendo ripetutamente di ricaricare la pagina con la conseguente perdita dei dati del paziente appena inseriti;

   ciò provoca enormi disagi al medico, ore di fila in ambulatorio, disagi ai pazienti, ma soprattutto aumenta il rischio di errore clinico;

   tutti gli accertamenti clinici svolti da qualsiasi paziente, con la nuova cartella clinica Sole entrano in automatico all'interno della scheda clinica del paziente scontrandosi con l'impossibilità da parte del medico di poterli visionare compiutamente mettendo a rischio la tutela del paziente e l'incolumità medico-legale per il medico stesso –:

   se sia conoscenza dei fatti esposti in premessa, in particolare delle presunte criticità createsi nel settore della sanità pubblica dell'Emilia Romagna a causa dell'attuale limitatezza e malfunzionamento del sistema Sole e se non intenda, per quanto di competenza adottare iniziative volte a favorire condizioni di autonomia per i medici nella scelta del software da utilizzare nello svolgimento della professione, così come un'effettiva concorrenza tra i fornitori di software in tale ambito.
(4-02972)

Ritiro di un documento del sindacato ispettivo.

  Il seguente documento è stato ritirato dal presentatore: interpellanza urgente Foti n. 2-00278 del 28 novembre 2023.