Camera dei deputati

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Il Presidente Carlo Bon Compagni

Carlo Bon Compagni è nato a Torino il 25 luglio 1804 ed è morto a Torino il 14 dicembre 1880. Si laurea in giurisprudenza all'Università di Torino nel 1824 e due anni dopo entra in magistratura, dove compie una brillante carriera: nel 1843 è infatti giudice della Suprema Corte per le province piemontesi. Amico di Pinelli, del Balbo e del Cavour è in gran parte debitore ad essi della sua formazione politica. Ma non trascura gli studi di pedagogia ed il suo interesse per l'educazione popolare; nel 1838 è chiamato alla presidenza dell'appena costituita Società per la fondazione degli asili d'infanzia, nel 1839 pubblica l'opera Delle scuole infantili. Ministro della Pubblica Istruzione nel gabinetto Balbo, eletto deputato del collegio di Crescentino ha ancora il dicastero dell'Istruzione dal 29 agosto al 16 dicembre 1848 ed in tale incarico riordina l'amministrazione ed istituisce i convitti nazionali. Prende parte come plenipotenziario piemontese ai negoziati che portano al trattato di pace con l'Austria del 6 agosto 1849. Dal 21 maggio al 4 novembre 1852 è ministro di Grazia e Giustizia (con l'interim dell'Istruzione) nel II governo d'Azeglio; è confermato alla Giustizia anche nel gabinetto Cavour (4 novembre 1852-27 ottobre 1853). Il 16 novembre 1853 è eletto presidente della Camera e tiene questa carica sino al 16 giugno 1856. Nominato alla fine del 1856 dal Cavour ministro plenipotenziario presso le corti di Toscana, Modena e Parma si stabilisce a Firenze, dove, nel 1859 dopo la fuga del Granduca e l'assunzione del protettorato da parte di Vittorio Emanuele, diviene commissario straordinario del re. Assunta nel dicembre la nuova carica di governatore generale delle province dell'Italia centrale, si dimette il 20 marzo 1860 alla vigilia del plebiscito. Eletto alla Camera italiana dedica una strenua attività alla Questione Romana ed ai rapporti tra Stato e Chiesa: saggi ed interventi di quegli anni vengono raccolti nel 1866 nel volume La Chiesa e lo Stato in Italia Studi. Nell'ottobre del 1870 fa parte della commissione che formula il progetto di legge sulle Guarentigie pontificie. Senatore nel 1874, diviene nel 1878 vicepresidente della Società Subalpina di Storia Patria.