Nilde Iotti è nata a Reggio Emilia il 10 aprile 1920 ed è morta a Roma il 4 dicembre 1999.
Laureata
in lettere all'Università Cattolica di Milano insegna all'Istituto
tecnico industriale di Reggio Emilia. Attiva durante la lotta di
resistenza, dirige il Gruppo di difesa della donna e, dopo il 25 aprile
del 1945, è alla guida dell'Unione Donne Italiane. Il 2 giugno 1946 è
eletta all'Assemblea costituente dove fa parte della Commissione dei
Settantacinque, nella sottocommissione per i diritti civili, politici
ed economici.
Il 18 aprile 1948 è eletta alla Camera dei deputati e sempre riconfermata in tutte le successive legislature.
Nel
1956 entra nel comitato centrale del Partito comunista e nel 1962 nella
Direzione nazionale. Si distingue in quegli anni per l'impegno su
alcuni temi come il nuovo diritto di famiglia e l'introduzione del
divorzio e nel 1971 promuove la mozione per la revisione del Concordato
tra Stato e Chiesa cattolica.
È eletta vicepresidente della Camera
nel 1972 e nella VII legislatura (1976-79) è presidente della
Commissione Affari costituzionali. Europeista convinta, dal 1969 al
1979 è anche deputato al Parlamento europeo.
All'inizio dell'VIII
legislatura repubblicana, il 20 giugno 1979, è eletta Presidente della
Camera dei deputati. È confermata nell'incarico il 12 luglio 1983 nella
IX legislatura e, per la terza volta, il 2 luglio 1987 nella X
Legislatura. Nel corso della XI legislatura, il 10 marzo 1993, subentra
a De Mita alla presidenza della Commissione parlamentare per le riforme
istituzionali e il 9 luglio dello stesso anno viene eletta
vicepresidente dell'Assemblea della Conferenza sulla sicurezza e
cooperazione in Europa (CSCE).
Nella XII e XIII legislatura fa parte
della Commissione Affari esteri. È presidente della Delegazione
parlamentare italiana all'Assemblea del Consiglio d'Europa e membro
della Delegazione parlamentare italiana all'Assemblea della Unione
Europea Occidentale.
Nel gennaio 1997 è eletta vicepresidente del Consiglio d'Europa.