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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 marzo 2023
81.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO
Pag. 22

ALLEGATO 1

5-00556 Dori (AVS): Adeguamento dei limiti reddituali per l'ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie presidente, le informazioni dedotte nelle interrogazioni sono corrette.
  In effetti, l'articolo 77 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia (decreto del Presidente della Repubblica n. 115 del 2002) dispone che «i limiti di reddito fissati per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato sono adeguati ogni due anni in relazione alla variazione, accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, verificatesi nel biennio precedente, con decreto dirigenziale del Ministero della giustizia, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze».
  L'ultimo adeguamento è stato effettuato con decreto interdirigenziale, di concerto con il Ragioniere generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze, datato 23 luglio 2020 (registrato alla Corte dei conti in data 11 gennaio 2021) e si riferisce alla variazione dell'indice ISTAT nel periodo dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2018.
  Dovendosi dunque aggiornare il citato limite di reddito in relazione alla variazione dell'indice ISTAT registrata nel periodo dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2020, mi pregio di riferire che il previsto iter è sostanzialmente e positivamente concluso, posto che è stato già predisposto il decreto, sottoscritto dal Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia e dal Ragioniere Generale dello Stato, in corso di perfezionamento attraverso il controllo di legittimità della Corte dei conti e il controllo di regolarità contabile dell'Ufficio Centrale del Bilancio del Dipartimento della Ragioneria generale di Stato.
  Nel merito si evidenzia che, nel suddetto periodo oggetto dell'adeguamento, dai dati acquisiti dall'Istituto nazionale di statistica, vi è stata una variazione in diminuzione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati pari allo 0,1 per cento.
  Di tale percentuale si è, pertanto, tenuto conto ai fini dell'adeguamento del limite di reddito previsto dall'articolo 76 decreto del Presidente della Repubblica n. 115 del 2022, che dovrebbe quindi passare dagli attuali euro 11.746,68 ad euro 11.734,93.

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ALLEGATO 2

5-00558 D'Orso (M5S): Iniziative per l'aumento delle risorse finanziarie da destinare all'edilizia giudiziaria, anche al di fuori di quelle previste dal PNRR.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, occorre immediatamente evidenziare che le criticità inerenti agli edifici adibiti a sede degli Uffici Giudiziari sono note.
  Le cause vanno rinvenute in primo luogo nella scarsissima manutenzione, fino al 31 agosto 2015, da parte dei comuni (fino ad allora tenuti per legge ad occuparsi delle relative spese).
  A decorrere dall'1° settembre 2015, la legge ha posto a carico del Ministero della giustizia l'obbligo di provvedere a tutte le esigenze degli edifici adibiti a sede degli Uffici Giudiziari.
  Tuttavia, sino al mese di agosto dell'anno 2019, il Ministero della giustizia era assolutamente impossibilitato di occuparsi di tali esigenze perché non aveva alcun dipendente in possesso delle necessarie qualifiche tecniche (ingegnere, architetto e geometra).
  Nel mese di settembre dell'anno 2019 sono stati assunti 20 tecnici a tempo indeterminato, su una dotazione organica che ne prevedeva 200.
  Nonostante il ristretto numero di questi tecnici e l'impossibilità di conferire loro l'incarico di Responsabile Unico del Procedimento (non avendo l'anzianità minima di 3 anni di servizio), a partire dal mese di giugno dell'anno 2021 e fino ad oggi sono stati avviati 207 lavori, di cui circa 80 già conclusi.
  La chiave di volta del dinamismo del Ministero della giustizia nel campo dell'edilizia giudiziaria è da rinvenirsi nella volontà di eseguire in proprio una buona parte delle procedure di gara per l'affidamento degli interventi necessari al fine di garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro.
  Il Ministero della giustizia ha così elaborato un articolato procedimento organizzativo, finalizzato formare un gran numero (ben 1.300) di dipendenti amministrativi in servizio in tutti gli Uffici Giudiziari.
  Questo nuovo modello organizzativo ha consentito di aumentare il numero degli interventi di manutenzione, riservando al Provveditorato alle Opere Pubbliche quelli più impegnativi e svolgendo in proprio (ossia delegandoli agli Uffici Giudiziari) quelli meno complessi.
  Inoltre, il Ministero della giustizia ha avviato una intensa attività volta a prevenire danni a persone e cose, in particolare delegando agli Uffici Giudiziari una serie di attività nelle seguenti tematiche:

PROBLEMI DEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E DI RAFFRESCAMENTO.

  Sono stati interessati dai provvedimenti ben 169 immobili; sono state compiute plurime attività volte all'analisi dello stato di funzionamento degli impianti di riscaldamento e di raffrescamento, ad elaborare un progetto esecutivo per assicurare il loro corretto funzionamento, ad individuare possibili interventi sugli impianti e sugli edifici con l'obiettivo di contenere i consumi, ridurre le emissioni e migliorare l'efficienza energetica (quantificandone i risparmi conseguibili, energetico ed economico, e i rispettivi tempi di ritorno dell'investimento) e redigere un attestato di prestazione energetica (APE), ad identificare la classe energetica raggiungibile a valle degli interventi proposti e a fornire, nel contempo, un'adeguata motivazione delle scelte impiantistiche prospettate. Il programma è stato avviato, da subito, per le regioni Meridionali e Insulari meteorologicamente più calde Pag. 24(Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Puglia e Campania), per proseguire con le regioni del Centro Italia (Lazio, Abruzzo, Molise e Umbria); si è, attualmente, in fase di implementazione per le restanti regioni del Nord Italia.
  Ad oggi, il programma di riqualificazione energetica ha coinvolto un numero significativo di immobili adibiti a sedi di Uffici Giudiziari con i seguenti risultati: n. 35 servizi di progettazione avviati; n. 24 progetti completati; n. 17 progetti in corso di verifica/validazione; n. 7 progetti verificati e validati.

CRITICITÀ DEI CONTROSOFFITTI.

  In data 2 febbraio 2022 è stata inviata una nota a tutti gli Uffici Giudiziari, contenente un allegato da compilare. Gli Uffici Giudiziari hanno risposto e il Ministero della giustizia ha stanziato le somme necessarie per eliminare le problematiche riscontrate. In particolare: 78 sono situazioni a basso rischio; 24 sono situazioni a medio rischio; 25 sono situazioni ad alto rischio. Sono state emesse 8 determine per eliminare le situazioni di pericolosità riscontrate negli edifici adibiti a sedi degli Uffici Giudiziari di Alessandria, Savona, Macerata, Nocera Inferiore, Mantova, Castrovillari, Ancona e Campobasso.

COPERTURE CON IMPERMEABILIZZAZIONE CARENTE.

  In data 30 novembre 2022 è stata avviata una analoga campagna diretta a individuare le coperture degli edifici adibiti a sede degli Uffici Giudiziari che sono carenti. Agli Uffici Giudiziari è stata trasmessa una check list, idonea a fare emergere le situazioni nelle quali è necessario intervenire. Allo stato sono state evidenziate: 45 situazioni a basso rischio; 32 situazioni a medio rischio; 65 situazioni ad alto rischio. Il Ministero della giustizia è intervenuto adottando 11 determine nell'anno 2022 e 11 determine nell'anno 2023, mentre altre 6 sono attualmente in corso di redazione.

SICUREZZA ANTINCENDIO.

  Sono state emesse plurime determine finalizzate all'ottenimento o al rinnovo del Certificato Prevenzione Incendi in relazione a vari edifici adibiti a sedi di Uffici Giudiziari in tutto il territorio italiano. Inoltre sono state emesse 2 determine per affidare i lavori di adeguamento antincendio con riferimento al Palazzo di Giustizia di Arezzo e al Polo Giudiziario di Torre Annunziata, Sono poi in corso di definizione 5 procedure per l'adeguamento antincendio dei seguenti edifici: Giudice di Pace di Lucca, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, Palazzo di Giustizia di Genova, Archivi del Tribunale di Imperia e Tribunale di Matera.

RILEVAZIONE IMPIANTI ANTINCENDIO.

  È stata avviata una campagna a tappeto per individuale gli edifici adibiti a sedi di Uffici Giudiziari che sono privi di rilevatori antincendio o dotati di impianti non funzionanti, al fine di realizzarli o manutenerli. La procedura è stata avviata il 28 febbraio 2023. Il termine per la risposta da parte dei funzionari tecnici è stato fissato al 30 giugno 2023. Il termine per la risposta da parte dei funzionari tecnici è fissato al 30 giugno 2023.

ANALISI DELLA VULNERABILITÀ SISMICA.

  Il Ministero della giustizia ha avviato una intensa attività finalizzata ad acquisire l'analisi di vulnerabilità sismica. Si è previsto l'avvio di attività propedeutiche volte alla individuazione, secondo i criteri inizialmente stabiliti (immobili di proprietà comunale e collocati in zone a elevato rischio sismico), degli edifici adibiti a sedi di Uffici Giudiziari siti in prima zona di rischio sismico e che, in ragione di specifiche peculiarità, seppur dislocate in zone di rischio minore presentassero criticità tali da rendere prioritario l'avvio di siffatte attività. Ad oggi sono state emesse 15 determine per delegare agli Uffici Giudiziari il conferimento dell'incarico a progettisti esperti. Di queste, 4 hanno già portato alla stipula dei contratti e per le restanti sono in corso di espletamento le procedure di Pag. 25affidamento. L'importo ad oggi autorizzato ammonta a un totale di euro 2.162.687,52.

PERSONALE TECNICO IN SERVIZIO.

  Secondo quanto innanzi anticipato, tra le principali cause della difficilissima situazione in cui versa l'edilizia giudiziaria occorre sicuramente menzionare la carenza di personale tecnico. A riprova di ciò, appare sufficiente ricordare che su di un organico di 350 unità di personale tecnico ne sono in servizio solo 17 (all'incirca pari al 5 per cento). In seguito allo svolgimento del concorso RIPAM per l'assunzione a tempo determinato di 5.410 unità di personale di diverso profilo, a decorrere dal 24 novembre 2022 sono stati assunti 124 tecnici per l'edilizia (profili senior e junior) su un totale previsto di 220 unità, ossia è stato coperto il 56 per cento dei posti messi a concorso.
  Questo incremento di personale tecnico, anche se contenuto, permetterà di coadiuvare gli Uffici Giudiziari nel compimento delle attività esposte in precedenza e di quelle previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza di cui qui di seguito si dirà.
  Tuttavia, appare opportuno evidenziare che le figure di recente assunzione a tempo determinato non hanno i requisiti previsti dalle linee guida ANAC n. 3 per ricoprire il ruolo di RUP con le evidenti ripercussioni in termini di celerità delle procedure di affidamento dei lavori.

PNRR – EDILIZIA GIUDIZIARIA.

  Il Ministero della giustizia, tramite i soggetti attuatori, deve realizzare interventi di efficientamento energetico su 48 edifici adibiti a sedi di Uffici Giudiziari, per una superficie complessiva pari a 289.000 mq e per un importo complessivo a valere su fondi dell'Unione europea pari ad euro 411.739.000.
  L'Unità di Missione del Ministero della giustizia sta esercitando con puntualità i compiti di monitoraggio affidatile dall'articolo 8 del decreto-legge n. 77 del 2021.
  Nella tabella allegate alla nota estesa in data 21 marzo 2023 dalla Direzione Generale delle Risorse Materiali e delle Tecnologie del Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi sono riepilogati in maniera sintetica gli interventi di edilizia giudiziaria, nel numero di 48, inseriti nella M2C3 Investimento 1.2. Questi interventi sono stati configurati e approvati dall'Unione europea nel mese di luglio dell'anno 2021. L'unica variazione rispetto al piano comunicato è stata la sostituzione dell'intervento sugli Archivi di Milano siti nella via Gregorovius con quello da eseguirsi sul Tribunale di Roma sito nel viale Giulio Cesare 54b/via Damiata. Nell'ambito del monitoraggio che viene mensilmente coordinato dall'Unità di Missione con i soggetti attuatori e con l'indicata Direzione Generale sono emersi alcuni aspetti di interesse in relazione alle procedure di realizzazione degli interventi, per i quali sono state già avviate, con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, le necessarie attività correttive al fine di rispettare i tempi previsti.
  Quanto alla necessità di procedere a un aumento delle risorse destinate all'edilizia giudiziaria, questo Dicastero sta valutando la possibilità di richiedere un incremento delle già previste risorse finanziarie, relativamente alle annualità dal 2024 in avanti, nella considerazione delle numerose attività progettuali poste in essere che, andando nei prossimi anni nella fase realizzativa dei lavori, sconteranno il deciso incremento dei prezzi derivante dalla complessa situazione geopolitica in atto.
  Va infine ricordato, ad ulteriore dimostrazione del costante impegno di questo Dicastero con riferimento alla tematica che forma oggetto dell'atto di sindacato ispettivo, che è stata disposta la ripresa dei lavori del Tavolo Tecnico in materia di spese di funzionamento e di edilizia giudiziaria, costituito con il decreto del 24 aprile 2019 e riattivato con il decreto del 14 giugno 2022 in seguito alla sospensione imposta dall'emergenza epidemiologica da COVID-19. La prossima riunione è stata fissata per al 30 marzo 2023.

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ALLEGATO 3

5-00560 Gianassi (PD-IDP): Iniziative di competenza in ordine all'evasione di un detenuto dal carcere di massima sicurezza di Badu 'e Carros.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie presidente, in ordine ai quesiti posti si ribadisce quanto già riferita più dettagliatamente, in data 17 u.s. innanzi all'Assemblea della Camera dei deputati, in sede di risposta ad interpellanza urgente di analogo contenuto.
  Certamente notizie di evasioni dai penitenziari evidenziano plasticamente l'esistenza di criticità nello svolgimento della complessa ed impegnativa attività di custodia e vigilanza cui il carcere è preposto.
  Qualche cosa non ha funzionato ma occorre ovviamente interrogarsi sulle cause onde individuare i rimedi.
  Va, e con celerità, compreso se si tratta di disfunzioni di «sistema», dovute a carenze di organizzazione, ovvero errori o negligenze di singoli operatori, o ancora se ci si trovi di fronte a complicità criminali.
  Occorre allora attendere gli esiti delle inchieste portate avanti dalla preposta Autorità giudiziaria (Procura della Repubblica c/o Tribunale di Nuoro che ha poi trasmesso gli atti alla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari) che già sta procedendo in relazione alle ipotesi criminose di evasione (articolo 386 codice penale), aggravata ex articolo 416-bis.1 codice penale, e che a causa del segreto investigativo, non può fornire ulteriori informazioni.
  Tuttavia, doverosamente, l'amministrazione penitenziaria ha subìto provveduto all'attivazione delle necessarie procedure ispettive interne, volte appunto a comprendere quanto sopra indicato, così da potersi poi adeguatamente determinare.
  L'evasione, come oramai noto, si è verificata il 24 febbraio 2023 alle ore 17:15 circa.
  Come accennato, il locale Provveditorato regionale è stato subito incaricato di espletare gli opportuni accertamenti, onde appurare, con la massima urgenza, cause, circostanze e modalità dell'accaduto e, previo nulla osta dell'Autorità giudiziaria, sono state visionate parti essenziali dei filmati registrati dalle telecamere dell'istituto, nonché acquisiti documenti e ispezionati i locali interessati dall'evento critico e sono state ascoltate, altresì, alcune persone presenti il giorno dell'evento.
  Orbene, pur in attesa degli esiti della visita ispettiva, dalle prime risultanze è possibile ricondurre quanto accaduto alla carenza nell'organizzazione dei servizi e nell'applicazione delle disposizioni che regolano la vigilanza dei detenuti del circuito Alta sicurezza.
  In ragione della gravità di quanto accaduto, il D.A.P. ha ritenuto opportuno affidare temporaneamente ad altro dirigente (già comandante di reparto della Casa circondariale di Milano Opera), di comprovata esperienza e capacità, il comando del Reparto del carcere nuorese, al fine di garantire il ripristino di adeguate condizioni di sicurezza ed efficienza operativa.
  Quanto all'organico, conteggiate le 20 unità distaccate in uscita e 4 in entrata, questo è pari n. 145 unità, a fronte delle 206 previste, quindi inferiore di 60 unità.
  Le carenze maggiori si rilevano nel ruolo dei funzionari (-1 unità), degli ispettori (-21 unità), dei sovrintendenti (-19 unità) e degli agenti/assistenti (-6 unità).
  All'esito delle varie procedure di reclutamento si provvederà all'assegnazione di un adeguato numero di unità.
  Trattando della sicurezza e carenze strutturali dell'istituto nuorese, che a fronte di una capienza regolamentare pari a n. 375 posti conta presenti 224 detenuti, di cui 146 in AS3 (di cui 3 sottoposti al regime detentivoPag. 27 speciale ex articolo 41-bis o.p.) e n. 84 media sicurezza, si riferisce che è in corso il procedimento per il risanamento del muro di cinta e l'adeguamento degli impianti tecnologici di sicurezza e si auspica di poter mandare in gara il lavoro entro il primo semestre del 2023.
  Inoltre, nell'ambito dei lavori di ampliamento del settore videoconferenza è previsto il rifacimento totale del sistema tvcc con nuovo sistema 36 telecamere IP.
  Saranno, altresì inseriti nella prossima programmazione interventi di manutenzione straordinaria, realizzazione di un nuovo impianto idrico antincendio con interconnessione degli impianti idrici esistenti interni alle sezioni con miglioramento e adeguamento alla normativa antincendio di tutte le attività a rischio specifico, interventi di efficientamento energetico e predisposizione di locali da destinare al reparto sanitario.
  Quanto alle strumentazioni tecnologiche in dotazione all'istituto, si evidenzia la presenza di plurimi metal detector rileva metalli e cellulari, sia a «portale» che a «paletta», nonché di rilevatori radio e rilevatori pacchi macchina raggi; tutte dotazione finalizzate proprio al contrasto dell'illecita introduzione e dell'indebito possesso di oggetti e/o apparati elettronici non consentiti all'interno dell'istituto.
  Infine, quanto alla «sicurezza» dei cittadini di Nuoro ed in particolare degli abitanti nelle adiacenze del penitenziario, non posso che rimandare a quanto relazionato dal Ministro dell'interno che ha ben chiarito come già nel corso della riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica del 27 febbraio 2023, concorde parere dei rappresentanti delle Forze dell'Ordine, è stato disposto il potenziamento al massimo dell'attività info-investigativa e operativa delle FF.PP. nel contesto provinciale e nella città di Nuoro, non solo nell'immediato ma anche nel medio termine.
  Si è disposta altresì l'implementazione e costante manutenzione dei sistemi di videosorveglianza, specie nelle strade principali e secondarie e anche all'interno del centro storico cittadino.
  Anche il sindaco di Nuoro ha assicurato il massimo impegno dell'Amministrazione comunale, finalizzato alla verifica e pianificazione in tempi rapidi di interventi manutentivi inerenti gli impianti di videosorveglianza esistenti, nonché all'incremento del sistema con ulteriori telecamere – da attuarsi quanto prima – laddove vengano reperite ulteriori risorse destinabili allo scopo.

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ALLEGATO 4

Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e alla legge 21 aprile 2011, n. 62, in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori. C. 103 Serracchiani.

PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE

ART. 1

  Al comma 1, lettera a), sostituire le parole da: che impongono fino alla fine della lettera con le seguenti: , la possibilità di disporla o mantenerla presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Rimane, comunque, ferma la possibilità di applicare la custodia cautelare in carcere quando, avuto riguardo alla gravità del fatto ovvero alla personalità della persona sottoposta alla misura, desumibile anche dalla recidiva ai sensi dell'articolo 99, secondo o quarto comma, del codice penale o dalla dichiarazione di delinquente abituale o professionale ai sensi degli articoli 102, 103 o 105 del codice penale, le modalità attenuate di custodia risultino inidonee. In tale ultimo caso, la persona è condotta in un istituto senza la prole e il provvedimento è comunicato ai servizi sociali del comune ove il minore si trova.

  Conseguentemente:

  1. all'articolo 3, comma 1, lettera b), capoverso 1.2, aggiungere, in fine, le seguenti parole: , salvo che, avuto riguardo alla gravità del fatto ovvero alla personalità della persona sottoposta alla misura, desumibile anche dalla recidiva ai sensi dell'articolo 99, secondo o quarto comma, del codice penale o dalla dichiarazione di delinquente abituale o professionale ai sensi degli articoli 102, 103 o 105 del codice penale, le modalità attenuate di custodia, le modalità attenuate di detenzione risultino inidonee.
  2. all'articolo 3, comma 1, la lettera c) è sostituita dalla seguente:

   c) all'articolo 47-quinquies, comma 1, le parole: «se non sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti e» sono soppresse ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Quando sussiste il concreto pericolo della commissione di ulteriori delitti, la persona detenuta è ammessa ad espiare la pena in un istituto a custodia attenuata per detenute madri, salvo che, avuto riguardo alla gravità del fatto ovvero alla personalità della persona sottoposta alla misura, desumibile anche dalla recidiva ai sensi dell'articolo 99, secondo o quarto comma, del codice penale o dalla dichiarazione di delinquente abituale o professionale ai sensi degli articoli 102, 103 o 105 del codice penale, le modalità attenuate di custodia, le modalità attenuate di detenzione risultino inidonee».
1.1. (Nuova formulazione) Varchi, Vinci, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani.

  Dopo il comma 3, inserire il seguente:

  3-bis. All'articolo 292 del codice di procedura penale, dopo il comma 2-quater è inserito il seguente:

   «2-quinquies. Nelle ipotesi di cui all'articolo 275, comma 4, se la persona da sottoporre a custodia cautelare è donna incinta o madre di prole di età non superiore a sei anni con lei convivente, ovvero padre, qualora la madre sia deceduta o assolutamente impossibilitata a dare assistenza alla prole, il giudice competente, prima di disporre le misure necessarie, può verificare le condizioni familiari dell'imputato».
1.4. (Nuova formulazione) Varchi, Vinci, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani.

Pag. 29

ART. 2

  All'articolo 2, comma 1, dopo la lettera b) aggiungere la seguente:

   b-bis) dopo il secondo comma è aggiunto il seguente:

   «Nei casi previsti dai numeri 1) e 2) del primo comma, se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti, il magistrato di sorveglianza può disporre che l'esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva ai sensi dell'articolo 99, secondo o quarto comma, o delinquente abituale o professionale ai sensi degli articoli 102, 103 o 105, l'esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri. Negli altri casi l'esecuzione avviene presso l'abitazione o in altro luogo di privata dimora, comprese le case famiglia protette, ove istituite, ovvero in luogo di cura, assistenza o accoglienza, al fine di provvedere alla cura e all'assistenza dei figli».
2.01. (Nuova formulazione) Varchi, Bisa, Vinci, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani.

ART. 4

  Al comma 1, capoverso 2, primo periodo, sostituire le parole: a individuare le con le seguenti: al recupero e alla valorizzazione di.
4.1. Varchi, Vinci, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani.

  Al comma 1, capoverso 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: I comuni possono individuare, al fine di riconvertirli per le finalità di cui al presente articolo, i beni confiscati alla criminalità organizzata nonché gli immobili inutilizzati nella disponibilità dei comuni stessi.
4.2. Varchi, Vinci, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, dopo le parole: reinserimento sociale inserire le seguenti: e lavorativo.
4.3. Varchi, Vinci, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, sostituire le parole: dei propri servizi sociali con le seguenti: della rete assistenziale territoriale.
4.4. Varchi, Vinci, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani.