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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 gennaio 2024
233.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO
Pag. 202

ALLEGATO 1

Disposizioni per il settore florovivaistico. C. 1560 Governo e C. 389 Molinari.

PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

ART. 2.

  Al comma 1, lettera a), aggiungere, in fine, le seguenti parole: quali quelle di tipo industriale e di servizio.
2.3. Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, lettera b), dopo le parole: agricola florovivaistica aggiungere le seguenti: come l'attività diretta alla produzione o alla manipolazione del vegetale nonché alla sua commercializzazione, ove quest'ultima risulti connessa alle precedenti,.
2.4. Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, lettera b), sopprimere le parole: , nonché prevedere l'applicazione dei contratti di coltivazione ai diversi comparti del settore.
2.24. Carloni.

  Al comma 1, lettera c), aggiungere, in fine, le seguenti parole: tenendo conto delle peculiarità delle produzioni floricole e di quelle vivaistiche all'interno delle misure di indirizzo del settore.
2.25. Carloni.

  Al comma 1, lettera d), dopo le parole: e coordinamento aggiungere le seguenti: delle attività di filiera e delle politiche nazionali e locali,.
2.5. Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, dopo la lettera d) aggiungere la seguente:

   d-bis) favorire e disciplinare la partecipazione volontaria di associazioni di cittadini alla cura del verde urbano o rurale, su loro specifica istanza.
2.23. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera e), dopo le parole: quale strumento programmatico e strategico, inserire le seguenti: che tenga conto delle peculiarità delle produzioni floricole e di quelle vivaistiche,.
2.26. Carloni.

  Al comma 1, dopo la lettera e), aggiungere la seguente:

   e-bis) prevedere che il Piano di cui alla lettera e) individui azioni volte all'aggiornamento normativo, alla formazione professionale, alla valorizzazione e alla qualificazione delle produzioni, alla ricerca e alla sperimentazione, all'innovazione tecnologica, alla gestione ottimizzata dei fattori produttivi, specialmente quelli legati alla tecnica agronomica, alla promozione di coltivazioni e di installazioni a basso impatto ambientale e a elevata sostenibilità, alle certificazioni di processo e di prodotto, all'internazionalizzazione, alla logistica e alla promozione di azioni di informazione a livello europeo.
2.6. Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, dopo la lettera e), aggiungere la seguente:

   e-bis) prevedere l'istituzione di un Comitato tecnico florovivaistico per la redazionePag. 203 del Piano nazionale di cui alla lettera e). Al fine di garantire il coordinamento del Comitato con la strategia nazionale del verde pubblico, il Comitato è composto da tre rappresentanti delle regioni e tre membri del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico.
2.10. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, alla lettera f), aggiungere, in fine, le seguenti: parole: , anche attraverso concorsi di idee destinati alle aziende e ai giovani diplomati in discipline attinenti al florovivaismo, per l'ideazione e la realizzazione di prodotti tecnologici volti allo sviluppo della produzione florovivaistica ecosostenibile.
2.18. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera g), aggiungere, in fine, le seguenti parole: attraverso l'istituzione dell'Osservatorio per i dati statistici ed economici relativi alla produzione e alla movimentazione in importazione ed esportazione del settore florovivaistico.
2.19. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera g), aggiungere, in fine, le seguenti parole: che comprenda la quantificazione e la caratterizzazione di quanto in coltivazione con la relativa rilevazione dei prezzi.
2.15. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, dopo la lettera g) aggiungere la seguente:

   g-bis) prevedere, al fine di promuovere la qualità e l'origine del materiale di propagazione e di promuovere l'applicazione di protocolli colturali atti a rendere le produzioni floricole a ciclo breve maggiormente sostenibili, l'istituzione dell'Osservatorio delle produzioni floricole a ciclo breve quale organismo volto a promuovere attività consultive attinenti alle tematiche afferenti alla produzione e alla distribuzione delle produzioni floricole a ciclo breve.
2.20. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera h), sostituire le parole: pianificare e istituire, a livello nazionale, piattaforme logistiche per macroaree con le seguenti: individuare, a livello nazionale per macroaree, i siti dove prevedere piattaforme logistiche.

  Conseguentemente, alla medesima lettera h) aggiungere, in fine, le seguenti parole: nonché degli investimenti già realizzati a livello pubblico e privato.
2.27. Carloni.

  Al comma 1, sostituire la lettera i) con la seguente:

   i) prevedere, al fine di contrastare il degrado ambientale e paesaggistico derivante dal progressivo deterioramento strutturale del patrimonio serricolo nazionale e di favorire la riconversione delle strutture per il loro efficiente reimpiego, l'elaborazione di un Piano nazionale per la riconversione di tali strutture in siti agroenergetici, quale strumento per incrementare e rinnovare strutturalmente gli impianti serricoli e per incrementare la loro efficienza energetica nonché la loro sostenibilità ambientale.
2.21. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, dopo la lettera i) aggiungere la seguente:

   i-bis) prevedere un coordinamento nazionale di indirizzo e orientamento per il florovivaismo e la green economy che fornisca misure di promozione per lo sviluppo della filiera florovivaistica in relazione alle prospettive di evoluzione del mercato e all'inserimento del valore del verde nella transizione ecologica, anche con il coinvolgimentoPag. 204 di rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole e delle associazioni del settore florovivaistico maggiormente rappresentative a livello nazionale.
2.22. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, sostituire la lettera m) con la seguente:

   m) definire i centri per il giardinaggio che operano prevalentemente nel settore florovivaistico ed orto-florovivaistico e che svolgono attività di vendita di prevalente produzione propria, organizzata anche utilizzando serre e vivai funzionali alla produzione e vendita di fiori e di piante, prevedendo, ferme restando le vigenti disposizioni fiscali, che gli stessi possano vendere anche prodotti connessi, complementari e strumentali rispetto alle attività florovivaistiche ed orto-florovivaistiche.
2.11. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera m), dopo le parole: centri per il giardinaggio aggiungere le seguenti: quali aziende agricole che possiedono i requisiti di cui all'articolo 2135 del codice civile, che operano nel settore specializzato del giardinaggio e del florovivaismo e che forniscono beni e servizi connessi all'attività agricola.
2.8. Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, lettera m), aggiungere, in fine, le seguenti parole: nel rispetto dei princìpi di cui all'articolo 2135 del codice civile e tenendo conto dell'esperienza della legislazione regionale in materia.
2.28. Carloni.

  Al comma 1, dopo la lettera m), aggiungere la seguente:

   m-bis) disciplinare l'attività dei rivenditori di piante la cui attività di commercializzazione è rivolta esclusivamente a soggetti non impegnati professionalmente nella produzione o nella vendita di piante, prevedendo per gli stessi l'esonero dalla registrazione secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia fitosanitaria.
2.12. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera n), dopo la parola: definire aggiungere le seguenti: , in coerenza con quanto previsto dalla normativa nazionale in materia fitosanitaria,.
2.13. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera q), aggiungere, in fine, le seguenti parole: , al fine di sostenere lo sviluppo del settore a livello locale.
2.7. Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, lettera r), dopo la parola: disciplinare aggiungere le seguenti: , in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 10 novembre 2003, n. 386, e dai relativi decreti attuativi,.
2.14. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera r), dopo le parole: materiali forestali di moltiplicazione aggiungere le seguenti: prevedendo che la germinazione e la certificazione degli stessi materiali di moltiplicazione, in coerenza con le disposizioni del decreto legislativo 10 novembre 2003, n. 386, siano realizzate dagli organismi ufficiali competenti e che la successiva coltivazione dei predetti materiali possa essere svolta.
2.1. Carloni, Davide Bergamini, Bruzzone, Pierro.

  Al comma 1, sopprimere la lettera s).
2.2. Schullian, Gebhard, Steger.

Pag. 205

  Al comma 1, lettera s), sostituire le parole: vivaismo orticolo e frutticolo con le seguenti: vivaismo orticolo, frutticolo, viticolo e olivicolo.
2.9. Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, dopo la lettera s), aggiungere la seguente:

   s-bis) definire e incentivare l'avvio delle filiere produttive pubbliche di livello regionale, quali elementi di promozione delle attività di forestazione soprattutto nei confronti dei comuni di minori dimensioni.
2.17. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, dopo la lettera s) aggiungere la seguente:

   s-bis) definire condizioni tecniche e contrattuali agevolate per la locazione di terreni di proprietà pubblica alla filiera florovivaistica, con lo scopo di agevolare la produzione di alberature.
2.16. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

Pag. 206

ALLEGATO 2

Disposizioni per il settore florovivaistico. C. 1560 Governo e C. 389 Molinari.

PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE

ART. 2.

  Al comma 1, lettera a), aggiungere, in fine, le seguenti parole: quali quelle di tipo industriale e di servizio.
2.3. Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, lettera c), aggiungere, in fine, le seguenti parole: tenendo conto delle peculiarità delle produzioni floricole e di quelle vivaistiche all'interno delle misure di indirizzo del settore.
2.25. Carloni.

  Al comma 1, sostituire la lettera d) con la seguente:

   d) prevedere l'adozione di atti di indirizzo e coordinamento delle attività di filiera e delle politiche nazionali e locali, anche avvalendosi della collaborazione degli esperti del tavolo tecnico di settore.
2.5. (Nuova formulazione) Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, lettera e), dopo le parole: quale strumento programmatico e strategico, inserire le seguenti: che tenga conto delle peculiarità delle produzioni floricole e di quelle vivaistiche,.
2.26. Carloni.

  Al comma 1, dopo la lettera e), aggiungere la seguente:

   e-bis) prevedere che il Piano di cui alla lettera e) individui, tra l'altro, azioni volte all'aggiornamento normativo, alla formazione professionale, alla valorizzazione e alla qualificazione delle produzioni, alla ricerca e alla sperimentazione, all'innovazione tecnologica, alla gestione ottimizzata dei fattori produttivi, specialmente quelli legati alla tecnica agronomica, alla promozione di coltivazioni e di installazioni a basso impatto ambientale e a elevata sostenibilità, alle certificazioni di processo e di prodotto, all'internazionalizzazione, alla logistica e alla promozione di azioni di informazione a livello europeo.
2.6. (Nuova formulazione) Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, lettera g), aggiungere, in fine, le seguenti parole: che comprenda la quantificazione e la caratterizzazione di quanto in coltivazione con la relativa rilevazione dei prezzi.
2.15. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera m), dopo le parole: centri per il giardinaggio aggiungere le seguenti: quali imprese agricole che possiedono i requisisti di cui all'articolo 2135 del codice civile, che operano nel settore specializzato del giardinaggio e del florovivaismo e che forniscono beni e servizi connessi all'attività agricola.
2.8. (Nuova formulazione) Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

Pag. 207

  Al comma 1, lettera n), dopo la parola: definire aggiungere le seguenti: , nel rispetto della normativa nazionale in materia fitosanitaria,.
2.13. (Nuova formulazione) Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera q), aggiungere, in fine, le seguenti parole: , al fine di sostenere lo sviluppo del settore a livello locale.
2.7. Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Molinari.

  Al comma 1, lettera r), dopo la parola: disciplinare aggiungere le seguenti: , in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 10 novembre 2003, n. 386, e dai relativi decreti attuativi,.
2.14. Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, lettera r), dopo le parole: materiali forestali di moltiplicazione aggiungere le seguenti: prevedendo che la germinazione e la certificazione degli stessi materiali di moltiplicazione, in coerenza con le disposizioni del decreto legislativo 10 novembre 2003, n. 386, siano realizzate dagli organismi ufficiali competenti e che la successiva coltivazione dei predetti materiali possa essere svolta.
2.1. Carloni, Davide Bergamini, Bruzzone, Pierro.

  Al comma 1, dopo la lettera s), aggiungere la seguente:

   s-bis) definire e incentivare l'avvio delle filiere produttive di livello regionale, quali elementi di promozione delle attività di forestazione soprattutto nei confronti dei comuni di minori dimensioni.
2.17. (Nuova formulazione) Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

  Al comma 1, dopo la lettera s) aggiungere la seguente:

   s-bis) definire condizioni tecniche e contrattuali agevolate per la locazione di terreni di proprietà pubblica alla filiera florovivaistica, con lo scopo di agevolare la produzione di alberature forestali.
2.16. (Nuova formulazione) Vaccari, Forattini, Marino, Andrea Rossi.

Pag. 208

ALLEGATO 3

Interrogazione 5-01835 Gadda: In merito all'assegnazione di terreni agricoli abbandonati ai nuclei con tre o più figli.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come rilevato dall'onorevole interrogante, la legge n. 145 del 2018, al fine di favorire la crescita demografica e favorire lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali, aveva previsto la cessione gratuita ai nuclei familiari con tre o più figli, o alle società da questi partecipate, di una quota del 50 per cento dei terreni agricoli.
  Tali terreni, ai quali fa riferimento l'articolo 1, commi 654-656, della citata legge, sono i terreni agricoli e a vocazione agricola di proprietà dello Stato o di altri enti pubblici, non utilizzabili per altre finalità istituzionali, nonché i terreni abbandonati o incolti, sui quali non sia stata esercitata attività agricola minima da almeno dieci anni, da catalogare in un apposito elenco, a cura dei Comuni competenti.
  L'impianto legislativo, sebbene improntato al perseguimento di un obiettivo di carattere generale totalmente condivisibile, è apparso poco credibile e ha portato ad avanzare una serie di dubbi e criticità teoriche e pratiche.
  In particolare, la sola disponibilità di adeguato capitale fondiario non è apparsa una condizione sufficiente, sebbene necessaria, a garantire l'avvio di una profittevole attività agricola e la conseguente permanenza della stessa in alcuni contesti rurali.
  Inoltre, il solo status genitoriale non è stato considerato un criterio di selezione sufficiente per l'accesso a tale strumento agevolativo, ritenendo opportuno, di contro, poter valutare anche le competenze professionali e imprenditoriali dell'aspirante beneficiario.
  È stata, inoltre, riscontrata una difficoltà in merito alle modalità attraverso cui favorire l'incontro tra capitale fondiario e l'offerta delle terre a disposizione. Infatti, l'87 per cento dei terreni non utilizzati è di proprietà dei comuni, molti dei quali non hanno avviato efficaci strumenti di ricognizione e catalogazione di tali tipologie di terreni. Peraltro, il soggetto attuatore si dovrebbe far carico della predisposizione della piattaforma informatica, dell'istruttoria delle domande pervenute e della successiva assegnazione e stipula dei contratti di affitto.
  Per di più, l'incontro tra domanda e offerta dovrebbe essere preceduto da un censimento qualitativo dei terreni e dalla creazione di lotti definiti, non solo su base catastale ma anche agronomica, tali da arrivare alla definizione di unità dimensionali economiche atte a garantire un'adeguata redditività agricola alle imprese nascenti.
  Per tali motivazioni, le disposizioni normative sono apparse sin dal primo momento poco efficaci e di difficile attuazione pratica.
  Pertanto, è stato opportunatamente scelto di convogliare le risorse verso fondi più promettenti in termini di capacità operativa e d'impatto sul tessuto socio-economico delle aree rurali e dell'agricoltura.
  Dopo aver chiesto l'abrogazione delle disposizioni normative, si è provveduto quindi a spostare le risorse originariamente assegnate sul Fondo rotativo previste dalla legge finanziaria n. 145 del 2018, rispettivamente, dal Capitolo 7722 (Fondo rotativo per favorire lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali e la crescita demografica attraverso il sostegno alla famiglia) al Capitolo 7253 (afferente ad assegnazioni ad ISMEA per il finanziamento delle misure agevolative dell'autoimprenditorialità - decreto legislativo 185 del 2000), per quanto riguarda i 5 milioni di euro stanziati per il 2019; e dal Capitolo 7722 al Capitolo 7723 (Fondo rotativo per favorire lo sviluppo dell'imprenditoria femminile in Pag. 209agricoltura) pari a 15 milioni di euro stanziati per l'anno 2020.
  Informo, infine, l'interrogante, che sono allo studio altre misure finalizzate al recupero all'attività agricola di terreni non utilizzati, anche in mano pubblica, all'interno delle quali potranno essere inserite le modifiche normative necessarie a consentire l'effettiva attuazione di uno strumento del quale si condivide l'utilità.

Pag. 210

ALLEGATO 4

Interrogazione 5-01836 Nevi: In merito alla sopravvivenza della produzione di basilico ligure DOP.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il Ministero è a conoscenza delle gravi problematiche produttive che sta attraversando la coltivazione del basilico a causa della tardiva concessione della deroga per l'uso dell'1,3 Dicloropropene per la sterilizzazione dei terreni.
  Il ritardo è stato essenzialmente dovuto ad una serie di necessari adempimenti da parte di più Amministrazioni, tra cui la ricognizione territoriale su base regionale per acquisire, per ogni coltura, le indicazioni delle aree ove si riteneva indispensabile l'uso dell'1,3 Dicloropropene e della Cloropicrina, ai fini della riuscita delle coltivazioni specificate.
  Solo a seguito dei necessari adempimenti, il Ministero della salute ha autorizzato l'utilizzo di una serie di prodotti fitosanitari prevedendo, per quelli a base di 1,3 Dicloropropene, il rispetto di alcune precise condizioni.
  Stante la complessità dell'iter procedurale necessario ai fini degli accertamenti sanitari e delle relative autorizzazioni in deroga, i decreti di autorizzazione sono stati assunti in data 19 giugno 2023, per impiego per 120 giorni.
  Inoltre, informo l'interrogante che, recentemente sono pervenute nuove segnalazioni di emergenza fitosanitaria, per la campagna di trattamento primaverile 2024, da alcune organizzazioni di produttori agricoli (Compagnia del Basilico, Orti dei Berici, Coldiretti, Consorzio di Tutela Basilico Genovese, Agrinsieme, Compagnia del Basilico), finalizzata all'impiego di prodotti fitosanitari a base delle sostanze 1,3 Dicloropropene e Cloropicrina per la difesa della coltura del basilico e di altre colture (tra cui floreali e tabacco), in attuazione dell'articolo 53 del Regolamento (CE) 1107/2009.
  Il Ministero della salute, in ottemperanza alla Procedura, ha richiesto il parere del Servizio Fitosanitario Nazionale lo scorso 17 novembre, parere reso il 22 dicembre 2023. In particolare, è stato comunicato il parere favorevole all'impiego della sostanza 1,3 Dicloropropene per la difesa del basilico nelle regioni Liguria, Piemonte e Veneto.
  I prossimi passaggi prevedono la pubblicazione del previsto parere sul portale del Ministero della salute, al fine di fornire alle ditte la possibilità di depositare le istanze finalizzate ai decreti di autorizzazione all'uso in emergenza delle sostanze anzidette.
  Mi preme sottolineare infine che con la legge di bilancio 2024 (legge 30 dicembre 2023, n. 213) è stato istituito con l'articolo 1, comma 443, il «Fondo per la gestione delle emergenze», finalizzato proprio a sostenere gli investimenti delle imprese in situazioni di crisi di mercato nel settore agricolo, agroalimentare, zootecnico e della pesca generate da eventi non prevedibili.
  La dotazione finanziaria stanziata è pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.

Pag. 211

ALLEGATO 5

Interrogazione 5-01837 Caramiello: Sull'emanazione del decreto per l'emergenza che ha colpito il sughero.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Riguardo all'adozione di misure fitosanitarie relative al contenimento dell'organismo nocivo Coraebus undatus, al fine di tutelare la qualità del sughero nazionale, rilevo quanto segue.
  L'articolo 1, comma 893, della legge finanziaria n. 234 del 2021, dispone che: «Al fine di tutelare la qualità del sughero nazionale contro l'attacco dell'organismo nocivo Coraebus undatus, il sughero estratto è obbligatoriamente sottoposto a trattamento termico mediante tecniche di bollitura prima di essere movimentato al di fuori del territorio regionale di estrazione. Con apposito decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da adottare entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge suddetta, sono stabilite le modalità di contenimento della diffusione del Coraebus undatus mediante le tecniche di cui al primo periodo».
  Occorre inoltre tener presente che l'articolo 1, comma 894, della medesima legge ha istituito un fondo per effettuare attività di monitoraggio del Coraebus undatus mediante un'apposita convenzione con l'Università degli studi di Sassari, approvata con il decreto ministeriale 21 ottobre 2022, al fine di ottenere dati ed informazioni per la definizione di tecniche di contenimento e contrasto della popolazione dell'insetto nocivo.
  In linea con quanto disposto, il Comitato Fitosanitario Nazionale ha istituito uno specifico gruppo di lavoro sull'organismo nocivo in parola per approfondire gli aspetti tecnico-scientifici legati alla problematica e individuare le misure di emergenza per contrastarlo. Al gruppo di lavoro, coordinato dal Servizio fitosanitario centrale, hanno partecipato i Servizi fitosanitari delle regioni interessate dalla produzione di sughero (Lazio, Sicilia, Sardegna, Lombardia, Piemonte e Puglia), i rappresentanti del CREA-DC e rappresentanti della filiera.
  Il gruppo di lavoro ha ritenuto necessario delimitare le aree di produzione in cui si manifestano danni alle plance attraverso un'indagine minuziosa sulla presenza dell'organismo nocivo e adottare specifiche misure fitosanitarie, compreso il trattamento termico con bollitura, al fine di ridurre le popolazioni dell'organismo nocivo ed impedirne l'incremento nelle aree in cui il danno ancora non è presente.
  In relazione al diverso livello di diffusione sul territorio dell'organismo nocivo in questione, è in fase di approfondimento una proposta di intervento che preveda misure diversificate in base al reale rischio di diffusione del patogeno.

Pag. 212

ALLEGATO 6

Interrogazione 5-01838 Vaccari: Sullo stato di avanzamento delle misure del PNRR in capo al dicastero agricolo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come sottolineato dagli On.li interroganti, il Ministero dell'agricoltura, con la rimodulazione del PNRR approvata dall'ECOFIN in data 8 dicembre 2023, ha sostanzialmente raddoppiato le risorse assegnate al settore agricolo che sono passate da 3,65 miliardi originari a 6,53 miliardi attuali. L'incremento di risorse, pari a 2,85 miliardi di euro, è stato destinato in particolare alla Misura «Parco Agrisolare» che ha ottenuto 850 milioni di euro aggiuntivi e alla misura «Fondo Rotativo Contratti di filiera» per il sostegno dei contratti di filiera dei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo per un importo di 2 miliardi di euro.
  Si tratta di un risultato straordinario che premia peraltro l'eccezionale interesse e partecipazione con cui le imprese hanno risposto alle iniziative avviate dal Ministero in questi mesi.
  In sede di rimodulazione si è ritenuto opportuno puntare proprio sulle misure che avevano suscitato maggiore adesione e che avevano determinato richieste ampiamente superiori alle risorse disponibili. Ciò peraltro recependo le istanze del partenariato economico e sociale e delle rappresentanze degli enti locali che sono stati sempre coinvolti nelle varie fasi di attuazione e rimodulazione del piano e che hanno garantito al Ministero un supporto ed una collaborazione determinanti.
  Il Ministero, come ricordato dagli On.li interroganti, ha attivato nell'aprile del 2023 lo strumento del Tavolo del partenariato, per la prima volta dalla sua istituzione. L'impegno assunto di convocare il suddetto tavolo con cadenza periodica è stato puntualmente rispettato, visto che lo stesso è stato riconvocato nell'agosto del 2023 con un focus specifico sulla misura Parco Agrisolare, con l'obiettivo di presentare le opportunità offerte dal Secondo Bando Agrisolare 2023 che è stato modificato proprio sulla base delle istanze rappresentate nella prima convocazione.
  Ovviamente, tenuto conto dell'esito della riprogrammazione PNRR approvata a dicembre e non appena sarà conclusa la fase di scrittura degli Operational Arrangements, il suddetto Tavolo verrà prontamente riconvocato.
  Riporto ora lo stato di avanzamento delle singole misure:

   Per la misura M2C1 I2.2 Parco Agrisolare (con dotazione incrementata di 850 milioni e quindi un totale pari a 2,35 miliardi di euro) è stato conseguito il target previsto per dicembre 2023, con l'individuazione di beneficiari per oltre 750 milioni di euro. È stato quindi pubblicato un primo elenco di ammessi a valere sul Secondo Bando 2023, che grazie alla novità introdotte quali la nuova fattispecie di autoconsumo condiviso e l'incremento del contributo a fondo perduto riconosciuto, ha registrato domande di finanziamento per più di 2,2 miliardi di euro. Inoltre, si sottolinea che è stato anticipato di sei mesi – da dicembre 2024 a giugno 2024 – il target intermedio che prevedeva l'individuazione dei beneficiari per 1,5 miliardi ed è stato triplicato il target finale in termini di potenza da installare a giugno 2026 che è passato da 375 MW a 1.383 MW. Si tratta di un unicum nel panorama del PNRR.
   Per la misura M2C4-I.4.3 – Investimenti per la resilienza dell'agrosistema irriguo (con una dotazione confermata di 880 milioni di euro) è stata conseguita la milestone prevista per dicembre 2023 in quanto tutti gli enti irrigui, in qualità di Soggetti attuatori, hanno provveduto nei termini a notificare al Ministero l'avvenuta aggiudicazione efficace delle procedure di Pag. 213gara, per un totale di 97 progetti sul territorio nazionale.
   Per la misura M2C1 I2.1 Sviluppo della logistica (con dotazione confermata di 800 milioni di euro), per la quale già a dicembre 2022 era stata conseguita la milestone della pubblicazione delle graduatorie finali per le tre linee «imprese», «mercati» e «porti», si è proceduto alla sottoscrizione dei decreti di concessione definitivi. Ad oggi sono stati emanati più di 55 decreti di concessioni a fronte del target finale europeo di 48 progetti realizzati entro il 2026. Nelle prossime settimane, all'esito delle istruttorie sulla cantierabilità e sostenibilità economico finanziaria svolta dal soggetto gestore Invitalia, ulteriori decreti verranno emanati fino all'esaurimento delle risorse.
   Per la Misura PNRR M2C1 I2.3, innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare, preciso che per l'ammodernamento dei frantoi oleari, le regioni e province autonome, quali soggetti attuatori, hanno emanato i bandi relativi alle concessioni dei finanziamenti. Con Provvedimento del 12 gennaio 2024, su richiesta delle associazioni di categoria e sentite le regioni, è stata data la possibilità alle regioni di prorogare fino ad un massimo di trenta giorni il termine ultimo per la presentazione delle domande di sostegno già fissato al 15 gennaio 2024; per l'ammodernamento delle macchine agricole, le regioni e province autonome, quali soggetti attuatori, entro il 31 dicembre 2023, hanno emanato i bandi relativi alle concessioni dei finanziamenti. I potenziali beneficiari possono presentare la domanda di sostegno entro il 31 marzo 2024.
   In ultimo, per la nuova misura PNRR M2C1-I3.4 Fondo per i Contratti di filiera per il sostegno dei contratti di filiera dei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo (con una dotazione ottenuta di 2 miliardi di euro) è prevista l'implementazione di uno strumento finanziario innovativo, gestito da ISMEA. Il Fondo potrà essere attivato a partire dalla valutazione delle istanze non finanziate presentate a valere sul PNC. Oltre alla stipula della convenzione con ISMEA entro il 30 giugno 2024, è prevista la sottoscrizione di contratti di filiera per almeno il 50 per cento delle risorse entro il 30 giugno 2025 e per il 100 per cento entro il 30 giugno 2026.