ALLEGATO 1
5-04374 Scotto: Sulle ragioni dei ritardi accumulati nella realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e sulle iniziative volte a recuperare i predetti ritardi.
TESTO DELLA RISPOSTA
Ringrazio gli Onorevoli Interroganti per il quesito posto, al riguardo, acquisiti gli elementi dall'Unità di Missione per il coordinamento delle attività di gestione degli interventi previsti nel PNRR del Ministero del lavoro e dalla competente Direzione Generale per le politiche attive, si rappresenta quanto segue.
In via preliminare, si chiarisce che una delle caratteristiche del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) è che il pagamento delle diverse rate del programma da parte della Commissione europea è collegato a una stringente verifica del soddisfacente conseguimento di obiettivi di performance (milestone e target) e non di spesa. Tale meccanismo di funzionamento del dispositivo PNRR ha come diretta conseguenza, una volta raggiunti gli obiettivi di performance (milestone e target) associati agli investimenti e alle riforme di competenza, la corresponsione allo Stato italiano dell'ammontare di valore della relativa quota PNRR.
Al riguardo, si segnala, inoltre, che gli uffici del Ministero dell'economia e delle finanze hanno chiarito che, in coerenza con la natura di programma di performance del PNRR, i soggetti attuatori, alla data di scadenza del target PNRR, devono aver completato le attività che dimostrino il conseguimento dell'obiettivo specifico del progetto. Non è necessario, a tale data, aver regolato tutte le spese conseguenti, come ad esempio il saldo da corrispondere in esito ai collaudi delle opere o il saldo agli enti affidatati dei servizi formativi a seguito dei controlli di primo livello.
La natura di performance del PNRR, pertanto, determina la possibilità di erogare le risorse anche dopo la scadenza degli obiettivi individuati.
In proposito, si evidenzia il caso dell'investimento relativo al «sistema duale» il cui target previsto dal PNRR di ben 90.000 formati e con una significativa presenza del Mezzogiorno rispetto a esperienze precedenti risulta conseguito anticipatamente alla data del 30 giugno 2025, ma la spesa rappresentata in Regis alla data del 31 agosto 2025 è pari a poco più del 50 per cento del valore totale dell'investimento.
In ordine alla tipologia di interventi a titolarità del Ministero del lavoro, si precisa che negli interventi sulle persone, le risorse vengono erogate solo una volta completati interamente gli interventi: un corso di formazione, ad esempio sviluppa spesa solo al termine di tutto il percorso formativo, quando, in considerazione del numero di formati e del numero delle ore formative erogate ai singoli discenti, è possibile calcolare il valore da trasferire al soggetto esecutore dell'intervento. Per effetto di tali condizioni, la spesa si concentra nella parte finale del ciclo di programmazione. Vi è dunque una tempistica di rendicontazione diversa dagli interventi unicamente a carattere infrastrutturale che si caratterizzano per l'erogazione delle risorse a fronte di «stati di avanzamento lavori».
Ciò detto, per snellire e facilitare le procedure, il Ministero del lavoro svolge costanti confronti con le Amministrazioni Regionali e delle Province Autonome, finalizzati a supportare sia la programmazione e l'attuazione amministrativa degli interventi finanziati, nonché la rendicontazione delle attività previste nei rispettivi Piani Attuativi.Pag. 162
Con riferimento agli obiettivi di riforma e al raggiungimento dei target nazionali previsti dal Programma GOL, si rappresenta che, in presenza di criticità, sia a livello regionale che nazionale, sono stati adottati interventi correttivi e misure di accelerazione volte a realizzare l'impegno del Ministero al conseguimento degli obiettivi condivisi con la Commissione europea entro il termine del 31 dicembre 2025.
In particolare, è attiva dal 19 maggio, tra gli altri strumenti, la piattaforma di formazione online E.D.O., dedicata alle competenze digitali di base. L'iniziativa mira a formare almeno 250.000 disoccupati entro fine anno 2025, contribuendo a migliorare la loro occupabilità.
Infine, vorrei ricordare che la Commissione europea lo scorso 8 agosto ha approvato l'erogazione della settima rata del PNRR, pari a 18,3 miliardi di euro, in seguito al conseguimento di tutti gli obiettivi previsti. Si tratta di un risultato importante, che conferma il primato dell'Italia nell'attuazione del Piano e l'efficacia del lavoro svolto in questi mesi con determinazione, serietà e spirito costruttivo. È nostro intendimento proseguire su questa strada, nella consapevolezza che il successo del PNRR coincide pienamente con l'interesse della Nazione e dei cittadini tutti.
Concludo, pertanto, sottolineando la massima attenzione posta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali sul tema sollevato, in quanto le misure inerenti il PNRR coincidono con le priorità del Governo.
ALLEGATO 2
5-04375 Soumahoro: Iniziative volte a garantire i livelli occupazionali della società di e-commerce Yoox, prevedendo la concessione degli ammortizzatori sociali ai dipendenti della medesima società.
TESTO DELLA RISPOSTA
Ringrazio l'Onorevole interrogante per il quesito proposto con il quale viene chiesto al Governo quali azioni intenda adottare per risolvere la crisi dei lavoratori operanti nell'azienda industriale dell'e-commerce Yoox Net-A-Porter Group S.p.A.
Preliminarmente occorre rammentare che la società Yoox nasce a Milano nel 2000 da un'idea di Federico Marchetti e nel 2015 si fonde con la britannica Net-a-Porter, dando vita a YNAP. Nel 2018 passa sotto il controllo della multinazionale svizzera Richemont e nel 2025 viene ceduta al gruppo tedesco Mytheresa, che la integra nella nuova holding LuxExperience, quotata a New York e comprendente i marchi Net-a-Porter, Mr Porter, Yoox, The Outnet e Mytheresa stessa.
Con riguardo alla problematica rappresentata faccio riferimento agli elementi forniti dai competenti uffici della Regione Lombardia dai quali risulta che la società Yoox Net-A-Porter Group S.p.A. per anni simbolo dell'innovazione italiana nel commercio elettronico, sta affrontando una profonda crisi che ha portato a settembre 2025 ad una comunicazione di licenziamento collettivo, riguardante un totale di 211 esuberi, di cui 46 in Lombardia.
In particolare, presso la sede Milano dove sono occupati 168 dipendenti a tempo indeterminato, vengono indicati nell'avvio della procedura 46 profili in esubero di cui 8 quadri e 38 impiegati.
Ulteriori elementi di approfondimento sono pervenuti dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Regione Lombardia che hanno comunicato di seguire la vicenda con grande attenzione.
Al riguardo la nuova holding LuxExperience che ha inglobato la Yoox, ha comunicato di voler mettere in atto un piano di ristrutturazione globale che prevede circa 700 licenziamenti nel mondo. Ai primi di settembre 2025 l'azienda ha annunciato la riduzione del personale, comunicando l'esubero strutturale e definitivo di 211 lavoratori e lavoratrici. La notizia è stata diffusa senza il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali e delle istituzioni, suscitando forte preoccupazione per l'impatto occupazionale e sociale.
Successivamente l'assemblea dei dipendenti delle sedi di Bologna ha proclamato il primo sciopero contro i licenziamenti. Si tratta in gran parte di lavoratrici che chiedono l'utilizzo di strumenti previsti dall'ordinamento, a partire dalla cassa integrazione, per non trovarsi improvvisamente senza lavoro e senza reddito.
Per le Regioni interessate e per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali appare necessario che vengano individuate soluzioni idonee, anche attraverso il pieno utilizzo delle misure disponibili per la tutela occupazionale.
Confermo inoltre la disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni competenti, affinché vengano assunte iniziative in grado di tutelare i lavoratori e le lavoratrici, venga sostenuto il tessuto economico locale e preservata la presenza di un gruppo che negli anni ha rappresentato un presidio importante per il nostro territorio.
Concludo assicurando che la questione è all'attenzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e che la stessa verrà costantemente monitorata proprio al fine di preservare i livelli occupazionali dei lavoratori interessati.
ALLEGATO 3
5-04376 Aiello: Misure volte a garantire il corretto funzionamento dei portali regionali dei centri per l'impiego attraverso il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche di supporto.
TESTO DELLA RISPOSTA
Ringrazio gli Onorevoli interroganti per aver sollevato la problematica oggetto della presente interrogazione, in merito alla quale, a seguito di istruttoria svolta in collaborazione con la competente struttura ministeriale, si rappresenta quanto segue.
Il Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l'impiego e delle politiche attive del lavoro individua le risorse destinate allo sviluppo degli interventi e dei servizi per l'impiego. Specifica gli standard di servizio e i connessi fabbisogni delle Regioni e delle Province Autonome in termini di risorse umane e strumentali, il riparto e le regole per l'utilizzo delle risorse di cui all'articolo 1, comma 258 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019), nonché di quelle aggiuntive previste dalla normativa (decreto-legge n. 4 del 2019).
Il Piano è stato adottato con decreto ministeriale 28 giugno 2019, n. 74 e prevede, oltre al potenziamento degli organici, la ripartizione delle risorse di euro 467.200.000,00 (tab. B1, decreto ministeriale n. 74 del 2019) per le 6 macroaree, includendo le spese destinate agli interventi di natura strutturale e infrastrutturale. Le stesse prevedono modalità di erogazione alle singole Regioni così suddivisi:
il 50 per cento all'esito del perfezionamento del decreto stesso;
il 25 per cento previa adozione da parte della regione del Piano attuativo regionale di potenziamento dei CPI, una volta valutata da parte del Ministero la coerenza dello schema del Piano attuativo regionale con le finalità e indicazioni del Piano straordinario;
l'ulteriore 25 per cento previa presentazione di apposita documentazione, giuridicamente vincolante, attestante le specifiche spese connesse al potenziamento, anche infrastrutturale, dei centri per l'impiego.
Il Piano è stato successivamente aggiornato con decreto ministeriale 22 maggio 2020, n. 59.
Le risorse previste per le 6 macroaree, incluse le spese destinate agli interventi di natura strutturale e infrastrutturale, ammontano a euro 403.100.000,00 (tab. B, decreto ministeriale n. 59 del 2020), così suddivise:
il 75 per cento previa adozione del piano;
il restante 25 per cento sulla base della rendicontazione delle spese sostenute.
Va ricordato, inoltre, che gli interventi previsti sono suddivisi, sulle base degli importi individuati da ciascuna regione nel proprio Piano di potenziamento e delle successive modifiche, nelle seguenti sei aree: comunicazione, formazione, osservatorio del mercato del lavoro, adeguamento strutturale e infrastrutturale, sistemi informatici, spese generali.
Si segnala, ulteriormente, che non sono pervenute dalle Regioni o dalle Province Autonome segnalazioni relative ad eventuali casi di malfunzionamento dei portali Pag. 165per la gestione dei flussi e delle procedure informatiche connesse; tuttavia, si resta a disposizione dell'interrogante qualora intendesse far pervenire agli uffici competenti del MLPS eventuali dettagli sulle segnalazioni di malfunzionamento ricevute.
In conclusione, si ribadisce che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali porrà in essere qualsiasi azione idonea a garantire la continuità operativa del servizio fornito dai Centri per l'impiego, al fine di assicurare ai cittadini il pieno accesso ai servizi medesimi.
ALLEGATO 4
Istituzione della festa nazionale di San Francesco d'Assisi. C. 2097 Lupi e abb.
PARERE APPROVATO
La XI Commissione,
esaminata, per quanto di competenza, la proposta di legge C. 2097 Lupi, recante Istituzione della festa nazionale di San Francesco d'Assisi, quale risultante dalle proposte emendative approvate nel corso dell'esame in sede referente, cui è abbinata la proposta di legge C. 2231 Malagola;
preso atto che il provvedimento mira ad introdurre la festa nazionale di San Francesco d'Assisi (1181/1182-1226), in prossimità della celebrazione per la ricorrenza dell'ottavo centenario della morte nell'anno 2026, individuando le finalità della medesima festa nazionale nella celebrazione e promozione dei valori della pace, della fratellanza, della tutela dell'ambiente e della solidarietà;
considerato che il provvedimento modifica l'articolo 2 della legge n. 260 del 1949, in particolare aggiungendo il 4 ottobre in quanto festa nazionale di San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, dopo il giorno dell'Assunzione della B.V. Maria (15 agosto), all'elenco, in ordine di calendario, delle giornate considerate festive con gli effetti previsti dalla predetta legge n. 260 del 1949 (osservanza del completo orario festivo nei luoghi di lavoro e divieto di compiere determinati atti giuridici),
esprime
PARERE FAVOREVOLE.