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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 ottobre 2025
561.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
Pag. 88

ALLEGATO 1

5-04467 Morfino: Iniziative di competenza volte a promuovere l'individuazione di una diversa soluzione progettuale per il IV lotto della strada statale 80 del Gran Sasso.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto, rappresento quanto segue, sulla base degli elementi forniti dalla società ANAS.
  In premessa, si evidenzia che l'intervento per la realizzazione del IV lotto della Variante alla Strada Statale 80 «del Gran Sasso d'Italia» tra il raccordo autostradale A14 presso Mosciano Sant'Angelo e la Strada Statale 16 «Adriatica» presso Giulianova, ha un'estensione di 7,2 km.
  L'opera consentirà di completare il collegamento infrastrutturale tra Teramo e la costa adriatica, attualmente in esercizio nel tratto tra l'autostrada A24 Roma-Teramo e Mosciano Sant'Angelo, in corrispondenza dell'A14 Bologna-Taranto.
  Il citato intervento è stato individuato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 agosto 2021 quale intervento infrastrutturale caratterizzato da un elevato grado di complessità progettuale e delle procedure tecnico-amministrative e per la sua realizzazione è stata disposta la nomina del Commissario straordinario, ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge n. 32 del 2019.
  In considerazione di tale disciplina speciale, l'approvazione del progetto è stata demandata al Commissario straordinario d'intesa con il Presidente della Regione e sostituisce, ad ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l'avvio o la prosecuzione dei lavori, fatta eccezione per quelli relativi alla tutela ambientale e alla tutela di beni culturali e paesaggistici che hanno richiesto un più complesso iter procedurale.
  Sul progetto definitivo, nel luglio 2022, è stata avviata presso il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, integrata con la Verifica del Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo e con l'autorizzazione paesaggistica.
  Nel mese di aprile del 2024, la Commissione VIA-VAS del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica ha richiesto integrazioni alla documentazione tecnica, prontamente trasmesse dal Commissario a maggio e pubblicate l'11 giugno sul Portale VAS-VIA-AIA. A seguito di ciò, il Commissario Straordinario ha convocato la Conferenza dei Servizi decisoria semplificata, tenutasi l'11 novembre.
  Per quanto attiene, nello specifico, agli aspetti di carattere idraulico, si evidenzia che il progetto definitivo è corredato da uno studio di compatibilità idraulica, nel quale sono state esaminate le interferenze dell'infrastruttura con il Fiume Tordino ed i suoi affluenti e che tali studi sono stati sviluppati in conformità alle Norme Tecniche delle Costruzioni (NTC2018) e in condivisione con l'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale (Aubac).
  Circa l'aggiornamento delle mappe di pericolosità idraulica del fiume Tordino da parte dell'Aubac (decreto n. 5 dell'8 gennaio 2025), occorre precisare che nell'ambito della Conferenza di Servizi, la suddetta Autorità ha espresso parere favorevole sia sullo studio di compatibilità idraulica che sugli interventi in progetto. Peraltro, l'Aubac, circa l'aggiornamento della pianificazione di bacino, ha prescritto l'integrazione del quadro progettuale con le condizioni conoscitive della medesima pianificazione, laddove queste siano più cautelative.
  In ordine alla compatibilità dell'opera con il piano regionale paesistico, in relazione anche alla fascia di rispetto di 150 metri dal Fiume Tordino, si precisa che il Ministero della cultura, nel dicembre 2024, ha comunicato che la documentazione integrativaPag. 89 fornita nell'ambito del procedimento VIA, richiedeva ancora alcuni approfondimenti ai fini della valutazione degli impatti sul patrimonio culturale e sul paesaggio. A tal fine, lo scorso 8 gennaio si è svolto un sopralluogo congiunto con i referenti della Commissione Tecnica VIA del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e della Soprintendenza Ministero della cultura.
  A seguito del sopralluogo e del confronto con il Ministero della cultura, ANAS ha predisposto la documentazione integrativa, che include la verifica puntuale della fascia di tutela dei 150 metri e la precisa delimitazione del vincolo relativo al fiume Tordino. Tale documentazione individua con chiarezza gli ambiti in cui è possibile ricollocare porzioni circoscritte del tracciato stradale al di fuori della fascia vincolata, garantendo al contempo la piena conformità normativa e il rispetto delle istanze paesaggistiche. Detta documentazione è stata trasmessa al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica lo scorso 2 aprile.
  Successivamente, la Commissione Tecnica VIA ha espresso il parere n. 78 del 9 giugno 2025, subordinato al rispetto di specifiche condizioni ambientali e ad un successivo approfondimento ambientale di tale soluzione concordata con il Ministero della cultura. Al riguardo, con nota del 22 luglio 2025, il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica ha chiesto alla Commissione Tecnica VIA di esprimersi compiutamente sul progetto definitivo, come modificato in relazione alla documentazione integrativa elaborata sulle richieste del Ministero della cultura, invitandola a richiedere gli approfondimenti progettuali ritenuti necessari in relazioni alle altre componenti ambientali.
  Si rappresenta, infine, che i suddetti approfondimenti progettuali sono stati trasmessi dal Commissario Straordinario in data 23 settembre 2025. Il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, interpellato sul punto, ha rappresentato che sono in corso le verifiche di competenza ai fini della pubblicazione nonché della trasmissione della suddetta documentazione alla Commissione Tecnica e agli enti competenti.

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ALLEGATO 2

5-04468 Cortelazzo: Intendimenti in merito all'utilizzo delle risorse destinate alla messa in sicurezza dei ponti nel bacino del fiume Po.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto, si evidenzia quanto segue.
  Come ricordato dall'onorevole interrogante, in occasione dell'approvazione del decreto-legge n. 202 del 2024, è stata prevista la possibilità di una rideterminazione degli interventi finanziabili con il Fondo di cui all'articolo 1, comma 891, della legge n. 145 del 2018 subordinando la stessa alla manifestazione di interesse da parte degli enti interessati e all'aggiudicazione dei relativi appalti di lavori entro il 31 dicembre 2025.
  A tal fine il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha avviato un confronto con le amministrazioni locali assegnatarie dei finanziamenti, per una ricognizione sullo stato della progettazione degli interventi ed un aggiornamento dei relativi cronoprogrammi.
  Sulla base della ricognizione dello stato di avanzamento dell'iter approvativo degli interventi e delle relative procedure di affidamento, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha predisposto lo schema di provvedimento che contempla il nuovo riparto delle risorse sulla base delle mutate esigenze espresse dai soggetti beneficiari.
  Nel mese di maggio il suindicato schema di decreto è stato inoltrato al Ministero dell'economia e delle finanze per il previsto concerto e proprio lo scorso 29 settembre, il Ministero dell'economia e delle finanze ha fornito il proprio riscontro formulando alcune osservazioni.
  Le competenti strutture del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono a lavoro per recepire le indicazioni fornite dal Ministero dell'economia e delle finanze e completare gli adempimenti occorrenti all'emanazione del decreto.

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ALLEGATO 3

5-04469 Simiani: Iniziative di competenza concernenti il ritiro della delibera di approvazione del progetto definitivo del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento ai quesiti posti concernenti lo stato di avanzamento del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina e alle osservazioni formulate dalla Corte dei conti nell'ambito del controllo di legittimità sulla recente delibera CIPESS, si ritiene opportuno fornire i seguenti chiarimenti.
  La Corte dei conti, nell'ambito dell'esame in corso sulla delibera CIPESS dello scorso 6 agosto, ha trasmesso al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri alcune osservazioni e richieste di precisazioni e integrazioni documentali.
  È importante sottolineare che tali rilievi rientrano nella fisiologica interlocuzione tra istituzioni e non costituiscono in alcun modo un giudizio negativo sull'opera, né tantomeno un ostacolo alla sua realizzazione. L'Ufficio di Controllo della Corte ha infatti richiesto integrazioni e chiarimenti sull'istruttoria svolta, senza esprimere alcun giudizio sulla legittimità o regolarità degli atti esaminati.
  In risposta a tale nota, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, unitamente alla società concessionaria Stretto di Messina, sta collaborando con la Presidenza del Consiglio, con il Ministero dell'economia e delle finanze e con il Ministero dell'ambiente e della sostenibilità energetica per predisporre, nei tempi previsti, tutti gli elementi richiesti e consentire al CIPESS di trasmettere alla Corte dei conti gli approfondimenti necessari alla registrazione della delibera.
  Si precisa che la delibera ha ad oggetto i contenuti definiti dall'articolo 3, comma 7, del decreto-legge n. 35 del 2023, ovvero: le osservazioni, richieste e prescrizioni acquisite nella conferenza di servizi e ritenute assentibili dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; le eventuali prescrizioni formulate all'esito del procedimento di valutazione di impatto ambientale; il progetto definitivo e la relativa relazione di aggiornamento; il piano economico-finanziario della concessione per la realizzazione e gestione dell'opera affidata alla Società Stretto di Messina; la relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che indichi l'integrale copertura finanziaria dei costi di realizzazione dell'intervento.
  Si conferma che tutti i predetti documenti sono stati definiti nel pieno rispetto dei criteri previsti dal decreto-legge n. 35 del 2023, e quindi della normativa eurounitaria.
  Le stesse considerazioni si estendono all'atto aggiuntivo stipulato il 5 agosto 2025 tra la Concessionaria e il Contraente generale, che, in coerenza con i vincoli previsti dall'articolo 72 della Direttiva UE del 2014, prevede un valore aggiornato del corrispettivo pari a 10,5 miliardi di euro. A questo riguardo, si evidenzia che l'atto non è soggetto all'approvazione del CIPESS, ma i suoi effetti – come quelli degli altri atti aggiuntivi ai contratti con il Project Manager Consultant e il Monitore ambientale – sono sospensivamente condizionati alla registrazione e pubblicazione della delibera CIPESS, nonché alle rinunce tombali ai contenziosi, già formalizzate nei rispettivi atti.
  Per quanto concerne il profilo ambientale, si ricorda che, a seguito della delibera del Consiglio dei ministri del 9 aprile sull'attestazione IROPI, il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica ha notificato alla Commissione europea, in data 11 giugno 2025, tutta la documentazione Pag. 92prevista dall'articolo 6, paragrafo 4, della Direttiva 92/43/CEE «Habitat», comprensiva del Piano delle opere compensative ambientali.
  La Commissione europea, con nota del 15 settembre, ha ribadito la rilevanza strategica e l'urgenza del progetto, confermando la volontà di proseguire il dialogo costruttivo con le istituzioni italiane. A tal fine, nella prospettiva di un fisiologico dialogo con le competenti istituzioni nazionali, ha richiesto chiarimenti tecnici sugli impatti ambientali stimati dell'Opera sui siti Natura 2000.
  Non siamo, quindi, di fronte ad alcuna «bocciatura» delle valutazioni e delle proposte avanzate dalle Autorità italiane, che invece saranno oggetto – in uno spirito di leale collaborazione e nella logica di un esame condiviso delle motivazioni tecniche – di specifici incontri tecnici tra la Commissione e le competenti amministrazioni nazionali.
  In conclusione, si ribadisce che il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina non è in discussione. Gli uffici competenti sono pienamente operativi e impegnati a garantire il rispetto delle tempistiche e delle prescrizioni normative, nella consapevolezza dell'esigenza di garantire, in ogni fase della procedura, il massimo di trasparenza rispetto ad un'Opera di importanza strategica per il sistema infrastrutturale nazionale.

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ALLEGATO 4

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2025. C. 2574 Governo.

RELAZIONE APPROVATA

  La VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici),

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 2574 recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2025;

   premesso che il disegno di legge contiene le disposizioni di delega necessarie per il recepimento delle direttive dell'Unione europea, nonché per l'attuazione degli altri atti normativi dell'Unione europea al fine dell'adeguamento dell'ordinamento interno al diritto europeo;

   evidenziato che l'articolo 4 contiene i princìpi e i criteri direttivi per l'esercizio della delega per il recepimento della direttiva (UE) 2024/1799, recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni, tenendo in considerazione le specificità che caratterizzano il quadro giuridico nazionale;

   rilevato che l'articolo 6 conferisce la delega al Governo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/3005 sulla trasparenza e sull'integrità delle attività di rating ambientale, sociale e di governance (ESG);

   considerato che l'articolo 7 prevede la delega al Governo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/590 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, ai fini di un complessivo riordino e aggiornamento del vigente quadro normativo che consenta l'efficace applicazione del regolamento europeo;

   tenuto conto della necessità di adeguare la normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/1244, relativo alla comunicazione dei dati ambientali delle installazioni industriali e alla creazione di un portale sulle emissioni industriali, anche al fine di assicurare l'operatività degli strumenti telematici nazionali per la pubblicazione dei dati raccolti nonché il riordino e la razionalizzazione dei flussi informativi connessi alle comunicazioni previste dalla disciplina vigente;

   valutato che l'articolo 9 elenca principi e criteri direttivi specifici per l'esercizio della delega al Governo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/1157 relativo alle spedizioni di rifiuti;

   segnalato che l'articolo 13 disciplina l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/1735, che istituisce un quadro di misure per rafforzare l'ecosistema europeo di produzione delle tecnologie a zero emissioni nette, prevedendo una serie di principi e criteri direttivi specifici per l'esercizio della delega al Governo volti a stimolare gli investimenti in tali tecnologie;

   preso atto delle ulteriori direttive da recepire e attuare nell'ordinamento nazionale elencate nell'Allegato A, tra le quali la direttiva (UE) 2024/1760, relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, la direttiva (UE) 2024/3019, concernente il trattamento delle acque reflue urbane, nonché le direttive (UE) 2024/3100 e 2024/3101 relative rispettivamente al rispetto degli obblighi dello Stato di bandiera e all'inquinamento provocato dalle navi,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE.