AUDIZIONI
Giovedì 23 febbraio 2023. — Presidenza del presidente Antonino MINARDO.
La seduta comincia alle 8.30.
Audizione del Capo di Stato Maggiore della Marina militare, Amm. Enrico Credendino.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).
Antonino MINARDO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
Enrico CREDENDINO, Capo di Stato Maggiore della Marina militare, svolge la sua relazione.
Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Anastasio CARRÀ (LEGA), Pino BICCHIELLI (NM(N-C-U-I)-M), Roberto BAGNASCO (FI-PPE), Marco PELLEGRINI (M5S), Paola Maria CHIESA (FDI), Stefano GRAZIANO (PD-IDP), Giorgio MULÈ (FI-PPE), in videocollegamento, Mauro MALAGUTI (FDI) e Marco PADOVANI (FDI).
Enrico CREDENDINO, Capo di Stato Maggiore della Marina militare, risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori delucidazioni.
Antonino MINARDO, presidente, ringrazia l'Ammiraglio Credendino e dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 9.50.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 23 febbraio 2023. — Presidenza della vicepresidente Monica CIABURRO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Matteo Perego di Cremnago.
La seduta comincia alle 14.40.
Pag. 65DL 2/2023: Misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale.
C. 908 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Giovanni MAIORANO (FDI), relatore, riferisce che il decreto-legge n. 2 del 2023 è stato emanato al fine di salvaguardare determinati contesti industriali di rilievo strategico nazionale, il cui funzionamento ordinario è posto a repentaglio dall'attuale contesto internazionale di crisi energetica e di aumento dei prezzi delle materie prime.
Rileva, quindi, in via generale, che il provvedimento – composto da 9 articoli più l'entrata in vigore – fornisce alle istituzioni dello Stato strumenti rapidi, come l'ammissione immediata all'amministrazione straordinaria, per intervenire laddove la gestione delle imprese di interesse strategico dovesse ritenersi inadeguata. Inoltre si prevede che i compensi degli amministratori straordinari delle grandi imprese in crisi vengano parametrati ai risultati da essi conseguiti, fissando anche un limite complessivo per il compenso degli amministratori giudiziali. Infine, si dispone anche il rafforzamento patrimoniale della gestione dell'impianto siderurgico ILVA di Taranto.
Osserva, poi, che il provvedimento è stato assegnato per il parere anche alla Commissione difesa in considerazione di una disposizione, introdotta durante l'esame al Senato, che reca misure relative al settore aeronautico, con l'obiettivo di garantire la continuità del funzionamento produttivo degli stabilimenti industriali nell'area di Taranto.
In particolare, l'articolo 1, comma 1-bis, posticipa il versamento dei diritti di regia dovuti dalle imprese alle quali nel 2022 è stata erogata l'ultima quota di finanziamento concesso ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera a), della legge n. 808 del 1985, per la partecipazione ai progetti internazionali, relativi al settore aeronautico, sulla base di accordi di collaborazione industriale. La norma, infatti, prevede che i versamenti dei diritti di regia precedentemente maturati siano effettuati, senza applicazione di interessi e sanzioni, in quattro quote uguali a decorrere dall'anno 2026 invece che dall'anno 2023. Al riguardo, ricorda che tali versamenti sono stati disposti dal decreto-legge n. 1 del 2015, recante disposizioni urgenti per l'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale in crisi e per lo sviluppo della città e dell'area di Taranto, e riguardano, in particolare, le imprese che svolgono attività industriale di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale nel settore aeronautico, alle quali nel 2022 è stata erogata l'ultima quota di finanziamento concesso ai sensi del citato articolo 3, comma 1, lettera a), della legge n. 808 del 1985.
Ricorda anche che la legge n. 808 del 1985 è stata emanata al fine di promuovere lo sviluppo tecnologico dell'industria aeronautica, consolidare ed aumentare i livelli di occupazione e migliorare il saldo della bilancia dei pagamenti del settore e ha previsto interventi di sostegno alla partecipazione a programmi industriali aeronautici in collaborazione internazionale di imprese nazionali la cui attività principale riguarda la costruzione, trasformazione e revisione di aeromobili, motori, equipaggiamenti e materiali aeronautici, nonché di parti degli stessi.
Nel provvedimento di ammissione agli interventi del progetto, i diritti di regia sono definiti come quote degli incassi delle vendite dei prodotti, applicando aliquote anche differenziate secondo scaglioni di avanzamento degli incassi. Dal totale degli incassi previsti può essere esclusa la parte relativa alle vendite a enti istituzionalmente preposti alla tutela degli interessi della sicurezza nazionale. L'impresa beneficiaria è tenuta a presentare al Ministero del made in Italy, entro il 30 giugno di ciascun anno, una dichiarazione relativa agli incassi conseguiti nel precedente anno solare in relazione all'utilizzo commerciale dei risultati del progetto e a versare il relativo importo entro il successivo 31 luglio. I versamenti hanno inizio l'anno successivoPag. 66 al completamento dell'erogazione dei finanziamenti e quelli maturati precedentemente sono effettuati in quattro quote eguali, di cui la prima versata l'anno successivo al completamento della erogazione dei finanziamenti stessi. L'intervento operato posticipa, dunque, il versamento delle quote dei diritti di regia dovuti dalle imprese alle quali nel 2022 è stata erogata l'ultima quota di finanziamento e prevede che i versamenti delle quote di diritti di regia precedentemente maturati e suddivisi in quattro quote uguali, in scadenza nel 2023, nel 2024, nel 2025 e nel 2026 siano effettuati, senza applicazione di interessi e sanzioni, rispettivamente entro il 31 dicembre 2026, entro il 31 dicembre 2027, entro il 31 dicembre 2028 ed entro il 31 dicembre 2029.
Tutto ciò premesso, valutata positivamente la disposizione in esame in quanto volta ad agevolare la posizione delle imprese attive nel settore dell'industria aeronautica, propone di esprimere un parere favorevole.
Il sottosegretario Matteo PEREGO DI CREMNAGO ad integrazione di quanto riferito dal relatore, aggiunge che la disposizione recata dal comma 1-bis dell'articolo 1 ha effetto per il progetto internazionale di collaborazione industriale tra Alenia Aeronautica e Airbus France per realizzazioni di componenti strutturali e di sistemi della sezione 15 di fusoliera delle versioni iniziali del velivolo Airbus A380, progettualità avviata nel 2007 e interrotta anticipatamente nel 2019. Fa presente, quindi, che l'interruzione, unitamente alla sopravvenuta crisi del settore aeronautico civile, legata all'emergenza pandemica e alla conseguente crisi economica globale, ha prodotto gravi effetti sull'intera filiera. Pertanto, al fine di consentire una ripresa più agevole e non gravare ulteriormente sull'equilibrio finanziario delle imprese di settore, la disposizione propone lo slittamento dei versamenti dei diritti di regia a decorrere dall'anno 2026, a partire dal quale ci si attende una vigorosa ripresa, mantenendo inalterato lo schema di restituzione previsto dalla normativa vigente.
Marco PELLEGRINI (M5S) preannuncia, anche a nome del gruppo, un voto contrario sul provvedimento, confermando l'orientamento già espresso dal M5S presso l'altro ramo del Parlamento.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 14.50.