Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Vai all'elenco delle sedute >>

CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 febbraio 2023
70.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 22

SEDE REFERENTE

  Martedì 28 febbraio 2023. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 13.35.

Norme in materia di procedibilità d'ufficio e di arresto in flagranza.
C. 831 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 febbraio scorso.

  Ciro MASCHIO, presidente, comunica che in sede di Ufficio di presidenza il gruppo Movimento 5 Stelle ha avanzato la richiesta di abbinamento della proposta C 834 Cafiero De Raho recante «Modifiche al codice penale, in materia di procedibilità, e all'articolo 599-bis del codice di procedura penale, in materia di concordato anche con rinuncia ai motivi di appello».
  Ricorda inoltre di aver espresso in quella sede l'impossibilità di un abbinamento d'ufficio ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento, in quanto l'identità di materia sussiste per il solo articolo 1 della citata proposta, che riguarda la materia della procedibilità, ma non per l'articolo 2 che invece, trattando dell'elenco dei delitti per i quali è precluso il concordato anche con rinuncia ai motivi in appello, riguarda una materia certamente non identica a quella del disegno di legge governativo.
  Nella seduta odierna, ove sia avanzata, la richiesta sarà quindi oggetto di deliberazione della Commissione.

  Valentina D'ORSO (M5S) ribadisce la volontà del suo gruppo di sottoporre alla votazione della Commissione la richiesta di ampliamento del perimetro del provvedimento attraverso l'abbinamento della proposta di legge Cafiero De Raho C. 834 e ricorda che per tale proposta, come osservato anche dal presidente, si è posto soltanto in parte – e specificatamente con riferimento all'articolo 2 relativo al concordato anche con rinuncia ai motivi in appello – il problema della identità di materia.
  Evidenzia che la finalità sottesa alla proposta di legge presentata dal suo gruppo è la medesima che ha ispirato il disegno di legge governativo in quanto, all'indomani dell'entrata in vigore della cosiddetta «riforma Cartabia», oltre alle evidenti criticità relative alla procedibilità a querela, è emersa anche l'esigenza di intervenire con un correttivo rispetto all'istituto richiamato dall'articolo 2 della proposta di legge C. 834.Pag. 23
  Rammenta in proposito un episodio particolarmente allarmante relativo ad un uomo che a Venezia che è stato condannato in primo grado a sei anni di reclusione per abusi sessuali nei confronti della figlia della compagna di undici anni. Il condannato, grazie all'istituto del concordato con rinuncia ai motivi in appello, ha ottenuto una riduzione di oltre un terzo della pena che quindi è scesa a tre anni e otto mesi, consentendogli di accedere al beneficio della detenzione domiciliare.
  Ritiene pertanto che, qualora la Commissione non ritenesse di dover discutere in questa sede anche di tale tematica, si perderebbe un'occasione importante e sottolinea che il Movimento 5 Stelle, con un intento costruttivo e collaborativo, ha presentato la proposta di legge C. 834 proprio per riparare immediatamente a tale criticità, al fine di far sì che questo scioccante episodio rimanga isolato.

  Maria Carolina VARCHI (FDI), relatrice, si esprime in senso contrario alla richiesta di abbinamento della proposta di legge Cafiero De Raho C. 834.

  Tommaso Antonino CALDERONE (FI-PPE) fa presente che il suo gruppo è contrario all'abbinamento della proposta di legge Cafiero De Raho C. 834 non soltanto per ineccepibili questioni procedurali, ma anche per un ragionamento di merito.
  Evidenzia, infatti, che il concordato in appello ha comunque un effetto deflattivo e sottolinea come, in ogni caso, il giudice, effettuate le proprie valutazioni, può sempre rigettare la richiesta. Per tale ragione, manifesta la assoluta contrarietà di Forza Italia alla soppressione di una importante novità legislativa afferente all'articolo 599-bis del codice di procedura penale che, a suo avviso, potrà accelerare la risoluzione di molte vicende processuali.

  Ingrid BISA (LEGA) dichiara il voto contrario del suo gruppo alla richiesta di abbinamento della proposta di legge Cafiero De Raho C. 834.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge la proposta di abbinare l'esame della proposta di legge Cafiero De Raho C. 834.

  Ciro MASCHIO, presidente, avverte che la Commissione proseguirà dunque la discussione del disegno di legge C. 831 Governo.
  Non essendovi richieste di intervento, comunica che, in accoglimento alla richiesta della rappresentante del Movimento 5 Stelle, la scadenza del termine per la presentazione delle proposte emendative è posticipata a giovedì 2 marzo alle ore 13 e rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.