SEDE REFERENTE
Giovedì 11 luglio 2024. — Presidenza della vicepresidente Giorgia LATINI. – Interviene il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi.
Sulla pubblicità dei lavori.
Giorgia LATINI, presidente, avverte che il gruppo FdI ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
La seduta comincia alle 11.25.
DL 71/2024: Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca.
C. 1902 Governo.
(Seguito esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 10 luglio scorso.
Giorgia LATINI, presidente, avverte che la seduta antimeridiana sarà rinviata perché sono tuttora in corso interlocuzioni fra il relatore ed il Governo in vista della Pag. 26presentazione di alcune proposte emendative del relatore.
Gaetano AMATO (M5S) stigmatizza il rinvio della seduta antimeridiana testé disposto non solo e tanto perché le opposizioni sono regolarmente presenti nell'aula della Commissione al previsto orario della seduta, mentre i deputati della maggioranza parlamentare sono assenti, ma anche perché tale rinvio è oltretutto irrispettoso nei confronti del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi che correttamente ha ritenuto di essere presente alla seduta.
Giorgia LATINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta che sarà probabilmente convocata al termine delle votazioni sulla fiducia in Assemblea.
La seduta termina alle 11.30.
SEDE REFERENTE
Giovedì 11 luglio 2024. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE.
La seduta comincia alle 14.30.
Sulla pubblicità dei lavori.
Federico MOLLICONE, presidente, avverte che il gruppo FdI ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
DL 71/2024: Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca.
C. 1902 Governo.
(Seguito esame e rinvio).
Federico MOLLICONE, presidente, avverte che sono state ritirate le proposte emendative Latini 7.01, 7.02, 10.05, Panizzut 14.03, Latini 14.07 e Mollicone 15.016.
Avverte, altresì, che il relatore ha presentato le proposte emendative 2.25, 7.03, 9.7, 9.01, 14.17 e 14.01 che sono in distribuzione.
Propone di fissare il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle ore 17 della giornata odierna.
Irene MANZI (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, osserva che gli emendamenti presentati dal relatore, a partire dall'emendamento del relatore 7.03 avente ad oggetto la riforma organica delle funzioni dell'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE), hanno una portata tale da rendere necessaria la concessione di un tempo maggiore affinché gli uffici legislativi possano valutarne i contenuti e le conseguenze ordinamentali.
Conseguentemente, chiede che il termine per la presentazione dei subemendamenti sia differito almeno alle ore 17.30 della giornata odierna.
Federico MOLLICONE, presidente, accoglie la richiesta dell'onorevole Manzi e propone di fissare il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 17.30 della giornata odierna.
Antonio CASO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, oltre a condividere la richiesta presentata dall'onorevole Manzi, stigmatizza le modalità di conduzione dei lavori della Commissione da parte del presidente Mollicone, come già fatto nella seduta odierna dell'Assemblea. Afferma, infatti, che la pazienza dei membri del gruppo parlamentare di cui fa parte è finita e che non ravvisa alcuna imparzialità né responsabilità istituzionale nel modo in cui l'onorevole Mollicone svolge l'incarico di presidente della Commissione.
In particolare ritiene che le modalità di esame del provvedimento della seduta di ieri non hanno consentito alla Commissione e ai singoli parlamentari di rendersi conto di ciò che la Commissione stava votando. Più in generale rileva come l'andamento concitato dei lavori della CommissionePag. 27 possa mettere in difficoltà anche gli uffici oltre che i Commissari.
Avverte, infine, che se i lavori della Commissione continueranno ad essere condotti secondo le modalità già sperimentate i componenti del gruppo M5S non potranno fare altro che ribadire ulteriormente l'inadeguatezza dell'onorevole Mollicone a rivestire la carica di presidente di Commissione.
Irene MANZI (PD-IDP), si associa alla stigmatizzazione operata dall'onorevole Caso sulle modalità di conduzione dei lavori della Commissione utilizzate dal presidente Mollicone, lamentando che nella seduta della giornata di ieri non è stato concesso alle opposizioni tempo sufficiente per esaminare le proposte di riformulazione presentate sottolineando come sia assolutamente necessario, per garantire l'effettivo rispetto del gioco democratico, che la Commissione possa discutere il contenuto dei provvedimenti e delle proposte emendative presentate usufruendo di tutto il tempo necessario ad assumere deliberazioni consapevoli nel merito. In uno spirito costruttivo, ribadisce quindi come sia necessaria una riflessione complessiva sulle modalità di gestione dei lavori della Commissione.
Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), si unisce alle critiche svolte dagli onorevoli Caso e Manzi, come peraltro già fatto in Assemblea, stigmatizzando l'eccessiva concitazione nello svolgimento dei lavori della Commissione, l'esiguo tempo a disposizione delle opposizioni per esaminare gli emendamenti del relatore analogamente a quanto avvenuto nella seduta di ieri in ordine alla valutazione del contenuto e degli effetti ordinamentali delle proposte di riformulazione presentate.
Nell'evidenziare che la descritta concitazione ha portato, nella seduta di ieri, all'approvazione di un emendamento con un errore di forma cui si è dovuto porre rimedio, invita la presidenza a una maggiore cura ed attenzione al rispetto della forma, che, evidentemente, è anche sostanza, e delle procedure nonché circa l'esercizio delle funzioni connesse alla carica rivestita dal presidente Mollicone.
Patrizia MARROCCO (FI-PPE), pur facendo presente di appartenere ad un'altra Commissione e di sostituire l'onorevole Rita Dalla Chiesa, desidera precisare di non aver riscontrato, nel corso della seduta di ieri della VII Commissione, una conduzione scorretta dei lavori da parte del presidente, rilevando, al contrario, come siano stati concessi adeguati spazi d'intervento ai deputati dell'opposizione per l'illustrazione delle proposte emendative.
Alessandro AMORESE (FDI), lungi dal voler svolgere una mera difesa d'ufficio circa l'operato del presidente Mollicone, rileva anzitutto una differenza tra i toni eccessivamente critici dei membri del gruppo M5S e quelli più costruttivi dei deputati dei gruppi PD-IDP ed AVS, che afferma di apprezzare maggiormente.
Rispondendo alle critiche sollevate dall'opposizione, ricorda che la rilevante mole di lavoro che la Commissione è chiamata a svolgere può anche giustificare che si compia qualche sporadico errore nella tecnica di scrittura delle riformulazioni degli emendamenti.
Gaetano AMATO (M5S), nel rivolgere un saluto affettuoso alla collega Dalla Chiesa ricorda che, nella seduta di ieri, a causa della foga del presidente Mollicone nella conduzione dei lavori della Commissione, ha dovuto chiedere per iscritto agli uffici quali proposte emendative fossero state ritirate, non avendo potuto comprenderlo chiaramente.
Più in generale ritiene che il Governo dovrebbe adottare un numero inferiore di decreti legge e che la presidenza è chiamata a riconoscere anche alle opposizioni spazi adeguati di intervento sui contenuti dei provvedimenti in esame.
Lamenta, inoltre, che, nel corso dell'intera legislatura, nessuna proposta presentata dai gruppi di opposizione è stata approvata dall'Assemblea, nonostante l'atteggiamento costruttivo dimostrato.
Infine, evidenzia che, stando alle notizie riportate anche dalla stampa e dai siti d'informazione online, qualora l'emendamento Mulè 1.5 fosse approvato, secondo Pag. 28una delle riformulazioni proposte, ciò rischierebbe di determinare una sospensione della Federazione italiana giuoco calcio (FIGC) dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) e dalla Unione europea delle Federazioni Calcistiche Europee (UEFA) che renderebbe incompatibile l'Italia quale paese co-ospitante della fase finale del Campionato Europeo Uefa 2032 oltre a comportare un'eventuale esclusione delle società di calcio italiane dalle competizioni europee.
Federico MOLLICONE, presidente, afferma di comprendere le critiche a lui rivolte dalle opposizioni, riconoscendone lo spirito costruttivo e non ostruzionistico nell'esame del provvedimento di cui si discute, pur non apprezzando i toni di alcuni deputati che sono intervenuti.
Sostiene che la celerità nella votazione delle proposte emendative presentate da lui esercitata nella sua veste di presidente della Commissione è dipesa dalla necessità di garantire il rispetto del principio di economia procedurale che informa il lavoro delle Commissioni parlamentari, a maggior ragione in un periodo come quello attuale in cui occorre concludere l'esame e la votazione degli atti parlamentari prima della chiusura estiva delle Camere.
Ritiene peraltro che proprio nella seduta di ieri alle opposizioni è stato consentito di intervenire e di illustrare le proposte emendative presentate, affermando che come presidente di Commissione ha già avuto modo di stigmatizzare, nelle sedi opportune, i problemi scaturenti dall'effetto «imbuto» che si verifica nella fase antecedente la chiusura estiva dei lavori parlamentari, perorando l'esigenza delle Commissioni di svolgere appieno la propria funzione referente.
Nel sostenere che le opposizioni non dovrebbero ascrivere alla presidenza gli errori evidentemente commessi dalle strutture ministeriali nella scrittura delle proposte di riformulazione, ribadisce la sua evidente intenzione di garantire – nelle condizioni date – alle opposizioni tutti gli spazi possibili per un confronto costruttivo, evidenziando al riguardo di aver ritirato molteplici proposte emendative di cui era primo firmatario o cofirmatario anche per consentire maggiore spazio all'esame delle proposte emendative dei gruppi di opposizione.
Rimarca con soddisfazione come, anche grazie al lavoro degli uffici, la VII Commissione eserciti le proprie funzioni in maniera davvero efficace ed efficiente, come si evince anche dalle statistiche parlamentari nonché dall'approvazione in sede legislativa di quattro proposte di legge.
Richiama, pertanto, le opposizioni all'impiego di un certo stile istituzionale, stigmatizzando i toni utilizzati, ritenendo che tali modi finiscano per ledere, più che la sua persona, l'immagine e il prestigio dell'istituzione stessa. Invero, afferma di non essersi affatto risentito delle critiche mosse dalle opposizioni circa le modalità di esercizio delle proprie funzioni presidenziali.
In conclusione, ribadisce di essere un convinto parlamentarista e invita anzi l'opposizione a verificare su quali temi vi sia una convergenza di vedute con la maggioranza, rendendoli noti in sede di ufficio di presidenza, anche al fine di valutare l'eventuale assegnazione o trasferimento di proposte di legge in sede legislativa ai sensi dell'articolo 72, comma 3, della Costituzione. Ribadisce infatti la propria convinzione che le Commissioni parlamentari siano organi costituzionali in grado di svolgere un ruolo importante operando anche in sede legislativa.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, condivide le considerazioni svolte dal presidente Mollicone e alcune delle riflessioni svolte anche dai colleghi di opposizione intervenuti.
Concorda con la proposta di un breve rinvio del termine per la presentazione dei subemendamenti ed auspica che la VII Commissione possa in futuro approvare in sede legislativa ulteriori proposte di legge.
Federico MOLLICONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata al termine delle votazioni pomeridiane dell'Assemblea.
La seduta termina alle 14.50.
SEDE REFERENTE
Giovedì 11 luglio 2024. — Presidenza della vicepresidente Giorgia LATINI. – Interviene il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi.
La seduta comincia alle 20.20.
Sulla pubblicità dei lavori.
Giorgia LATINI, presidente, avverte che il gruppo FdI ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
DL 71/2024: Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca.
C. 1902 Governo.
(Seguito esame e conclusione).
Giorgia LATINI, presidente, ricorda che alle 17.30 è scaduto il termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti del relatore e che sono state presentate 5 proposte subemendative.
Avverte che è stato predisposto un fascicolo che contiene gli emendamenti dei relatori e i relativi subemendamenti, gli emendamenti che sono stati accantonati nel corso dell'esame del provvedimento nonché gli emendamenti del relatore volti al recepimento delle condizioni ex articolo 81 della Costituzione, contenute nel parere espresso dalla Commissione bilancio in data 10 luglio.
Avverte, quindi, che l'esame del provvedimento riprende dall'emendamento 1.5, a pagina 1 del fascicolo.
Invita quindi il relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative relative all'articolo 1.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Mulé 1.5, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello del relatore.
Gaetano AMATO (M5S), preannuncia l'astensione del gruppo parlamentare di appartenenza in ordine all'emendamento in questione. Difatti, pur esprimendo apprezzamento nei confronti del Ministro per lo sport e per i giovani, che, accogliendo le richieste provenienti in tal senso dalla Commissione, ha inteso limitare il passaggio definitivo della Serie A del campionato di calcio alla Lega Calcio, ritiene infatti che, pur essendo necessario un intervento sulla compagine rappresentativa della serie A, l'elemento dirimente ai fini dell'espressione dei poteri rappresentativi, in ossequio a un fondamentale principio democratico, sia rappresentato dall'effettiva capacità di rappresentanza numerica piuttosto che dal peso espresso dalle leghe sportive in termini economici.
Mauro BERRUTO (PD-IDP) preannuncia il voto contrario sull'emendamento Mulè 1.5. Al riguardo, stigmatizza il comportamento tenuto della maggioranza e del Governo, con particolare riferimento alla necessità di operare un repentino ripensamento delle proprie posizioni in ordine alle tematiche affrontate dalla proposta emendativa in discussione. A tal proposito richiama i contenuti della lettera congiunta della Fédération Internationale de Football Association (FIFA) e della Unione europea delle Federazioni Calcistiche Europee (UEFA) che hanno paventato gravi conseguenze per l'Italia in conseguenza dell'approvazione dell'emendamento in discussione, fino ad arrivare al rischio di considerare l'incompatibilità dell'Italia quale Paese co-ospitante della fase finale del Campionato europeo Uefa 2032 ed escludere le società di calcio italiane dalle competizioni europee. Nella scelta di intervenire con la predetta proposta emendativa, sottolinea come, in assenza della possibilità di operare un serio confronto, sia possibile Pag. 30ravvisare sia un problema di approccio metodologico che un problema di merito.
Sotto il primo profilo, critica la decisione di operare una riforma che ha un impatto così rilevante sul mondo sportivo italiano mediante la riformulazione di un emendamento ad un disegno di legge di conversione di un decreto-legge.
Nel merito, rappresenta come la proposta di riformulazione contenga un espresso riferimento al diritto delle leghe sportive professionistiche ad una rappresentanza in seno agli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo. Con questa scelta, si è optato per una ridefinizione delle dinamiche della rappresentanza nel mondo dello sport profondamente condizionata dalla rilevanza economica dei soggetti che vi operano.
Considera di primaria importanza che la politica affronti con serietà e con senso di responsabilità il tema della riforma del mondo sportivo in ragione della capillare diffusione delle diverse realtà che di tale mondo sono espressione nel tessuto sociale italiano e considerando altresì come il mondo del calcio si sia in particolare contraddistinto per atteggiamenti di carattere reazionario. Auspica, pertanto, l'apertura di un tavolo di confronto che possa portare alla definizione di una organica riforma di tale settore, ritenendo prioritaria l'interlocuzione tra la Lega calcio e la Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Si rammarica, quale parlamentare e quale uomo di sport, per le scelte che sono state portate avanti, ritenendo che le stesse abbiano portato il paese a esporsi in modo disonorevole su un tema di rilevanza centrale.
Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo parlamentare sull'emendamento Mulè 1.5 rilevando come la ratio ad esso sottesa sia quella di attribuire più potere nel mondo sportivo ai soggetti titolari di un maggiore peso economico, mentre il mondo dello sport dilettantistico viene relegato ad un ruolo assolutamente marginale. Stigmatizza, in particolare, le vicende che hanno contraddistinto la scelta di intervenire con la sopracitata proposta emendativa. Ricorda, altresì, come il mondo dilettantistico esprima una rappresentanza estremamente significativa, pari al 34 per cento in ambito calcistico e al 22 per cento nelle altre discipline sportive. Sostiene, pertanto, che gli iscritti alle federazioni sportive debbano essere rappresentati esclusivamente in ragione del loro peso numerico senza interferenze da parte di quei soggetti che esprimono un maggiore potere economico. Sul punto, evidenzia come la politica dovrebbe guardare al mondo sportivo quale contesto in cui sia possibile intervenire nel senso di una effettiva rimozione degli squilibri di ordine economico-sociale.
Giorgio MULÈ (FI-PPE) dichiara di accettare la riformulazione proposta dal relatore. Intervenendo a sostegno dell'emendamento a sua firma, ritiene offensive alcune delle opinioni espresse dai colleghi che sono intervenuti poc'anzi. Ricorda che, quale parlamentare della Repubblica, egli ha agito esclusivamente in nome e per conto del popolo italiano.
Nel merito della proposta, rappresenta come l'obiettivo della stessa sia in realtà quello di modernizzare il sistema rappresentativo delle federazioni sportive nazionali evidenziando come l'attribuzione di un peso alla componente economica dia sostanza alla necessità di garantire un'equa rappresentanza in ragione dei conferimenti delle diverse leghe sportive professionistiche.
Esprime, sul punto, il proprio apprezzamento per la posizione manifestata dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle.
Ritiene che talune posizioni di estrema chiusura vadano in contrasto rispetto alla volontà di operare un confronto serio e costruttivo sul tema. Ringrazia il Governo per aver riformulato l'emendamento nella direzione auspicata dal Parlamento ed esprime fiducia circa la condotta del Ministro per lo sport e i giovani di dare piena attuazione ai contenuti della propria proposta emendativa.
Roberto SPERANZA (PD-IDP), ritiene, in premessa, che le parole che sono state usate in risposta al collega Berruto siano apprezzabili e speculari rispetto alle considerazioni svolte dal collega Mulè.
Nel merito delle tematiche affrontate dai colleghi, ricorda come il Parlamento sia chiamato ad affrontare questioni di grande delicatezza in cui si rende evidente la necessità di dare spazio ai diversi punti di vista che possono apportare un contributo. Richiama l'attenzione dei colleghi in ordine alla summenzionata lettera congiunta della Fédération Internationale de Football Association (FIFA) e della Unione europea delle Federazioni Calcistiche Europee (UEFA) ricordano anche il risalto avuto dalla vicenda in termini mediatici.
Critica le modalità con cui si è scelto di intervenire su un tema che richiederebbe maggior riflessione e confronto anche avuto riguardo alla portata che la questione della riforma del sistema della rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive assume il che pertanto escluderebbe che si possa operare con la semplice presentazione di un emendamento in sede di approvazione di un disegno di legge di conversione di un decreto-legge. Al riguardo, evidenzia altresì come, la questione assuma implicazioni di estrema rilevanza attesa l'importanza di un asset come quello sportivo per il sistema paese.
Nel merito, nel rimandare alle posizioni testé espresse dall'onorevole Berruti anche in considerazione dell'esperienza del collega nel mondo sportivo, evidenzia come la volontà di garantire un principio di equa rappresentanza sia in contrasto con la scelta, operata dalla proposta emendativa, di fare espresso riferimento alla consistenza economica delle federazioni sportive e ritiene che la questione vada ascritta ad un tema di carattere politico più generale che si sostanzia nella ferma determinazione nel contrastare qualsiasi tentativo di collegare l'esercizio del potere al peso economico di un soggetto.
Pertanto, pur comprendendo che la delicatezza delle tematiche affrontate possano comportare difficoltà nell'adottare scelte equilibrate da parte di chi riveste cariche istituzionali, preannuncia il voto contrario all'emendamento Mulè 1.5.
Valentina GRIPPO (AZ-PER-RE), intervenendo sulla nuova formulazione dell'emendamento Mulè 1.5, e pur comprendendo che la Commissione si trovi in uno stadio avanzato dei lavori rispetto al provvedimento in esame, invita il Ministro Abodi e i colleghi tutti ad una più attenta riflessione, sia di merito che di metodo.
Riconoscendo che il tema sia articolato e condividendo alcune osservazioni svolte dai colleghi, ritiene, da un lato, che le società calcistiche economicamente più ricche soffrano di una sottorappresentazione nell'attuale impianto istituzionale, evidenziando, dall'altro lato, la necessità di preservare un articolato sistema di bilanciamento e controllo tra la FIGC e gli altri enti del settore. Pur apprezzando la metafora del condominio prospettata dal collega Mulè, richiama la metafora della cooperativa, sottolineando come il sistema sportivo risponda altresì ad un modello organizzativo mutualistico, improntato al rispetto principi costituzionali di promozione e valorizzazione dello sport.
Sostiene sia singolare proporre una modifica così rilevante, con queste modalità, attraverso un decreto-legge particolarmente eterogeneo. Pertanto, chiede un accantonamento perché si possa svolgere una riflessione organica sul tema, preannunciando, altrimenti, il proprio voto contrario.
Antonio CASO (M5S) dichiara di apprezzare il tentativo del Governo di rimediare all'errore cui stava andando incontro, ricordando di aver più volte segnalato un modo di agire proceduralmente sbagliato.
Sostiene la necessità che si propongano emendamenti più approfonditi nel merito. Pertanto, anche in considerazione dell'intervento – ritenuto poco veritiero – del collega Mulè, annuncia il voto contrario del Movimento 5 Stelle sull'emendamento Mulè 1.5.
Mauro BERRUTO (PD-IDP), intervenendo per fatto personale, contesta in particolare la precedente dichiarazione dell'onorevolePag. 32 Mulè secondo cui egli avrebbe difeso un mondo medievale. In proposito, ricorda ai colleghi come nella VII Commissione sia stato respinto un emendamento, a sua prima firma, con cui il Partito democratico aveva proposto la riforma del sistema elettorale delle federazioni in questione.
La Commissione approva l'emendamento Mulè 1.5 come riformulato (vedi allegato 1).
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 2.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Mollicone 2.5 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.25 a sua firma. Formula parere contrario sull'emendamento Amato 2.9, raccomandando invece l'approvazione dell'emendamento 2.26 a sua firma. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Amato 2.16 e Piccolotti 2.23, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello del relatore.
Gaetano AMATO (M5S) accetta la proposta di nuova formulazione dell'emendamento a sua prima firma 2.16.
Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) accetta la proposta di nuova formulazione del suo emendamento 2.23.
La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Mollicone 2.5 (vedi allegato 1) e l'emendamento 2.25 del relatore (vedi allegato 1); respinge l'emendamento Amato 2.9; approva quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti 2.26 del relatore (vedi allegato 1), Amato 2.16 come riformulato (vedi allegato 1) e Piccolotti 2.23 come riformulato (vedi allegato 1).
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore e il Governo a esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 3.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, invita al ritiro degli emendamenti Grippo 3.4, De Palma 3.7, Steger 3.9, Gebhard 3.14 e dell'articolo aggiuntivo Caiata 3.01.
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello del relatore.
La Commissione respinge l'emendamento Grippo 3.4.
Giovanna MIELE (LEGA) ritira l'emendamento De Palma 3.7.
Giorgia LATINI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Steger 3.9 e Gebhard 3.14: si intende vi abbiano rinunciato.
Alessandro AMORESE (FDI) ritira l'articolo aggiuntivo Caiata 3.01, preannunciando la presentazione di ordine del giorno in Assemblea di analogo contenuto.
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 4.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento De Palma 4.1, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1); raccomanda inoltre l'approvazione dell'emendamento 4.3 a sua firma.
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello del relatore.
Patrizia MARROCCO (FI-PPE) accetta la proposta di nuova formulazione dell'emendamento De Palma 4.1.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti De Palma 4.1 Pag. 33come riformulato (vedi allegato 1) e 4.3 del relatore (vedi allegato 1).
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 5.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, invita al ritiro degli articoli aggiuntivi Pella 5.01 e Mulè 5.012.
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello del relatore.
Patrizia MARROCCO (FI-PPE) ritira gli articoli aggiuntivi Pella 5.01 e Mulè 5.012.
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 7.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Tassinari 7.5 e Miele 7.6, a condizione siano riformulati in identico testo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Invita al ritiro dei subemendamenti Manzi 0.7.03.1 e degli identici subemendamenti Piccolotti 0.7.03.2 e Orrico 0.7.03.3, raccomandando l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 7.03 a sua firma.
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello del relatore.
Patrizia MARROCCO (FI-PPE) dichiara di accogliere la proposta di riformulazione dell'emendamento Tassinari 7.5.
Giovanna MIELE (LEGA) dichiara di accogliere la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua firma 7.6.
La Commissione approva gli emendamenti Tassinari 7.5 e Miele 7.6 come riformulati in identico testo (vedi allegato 1).
Irene MANZI (PD-IDP), intervenendo sul subemendamento a sua prima firma 0.7.03.1, rimarca come si stia configurando un grave precedente procedurale.
Rileva la contraddittorietà dell'azione governativa, che se da un lato, con il presente provvedimento, potenzia – in modo condivisibile – le funzioni di INDIRE, dall'altro ne dispone – irragionevolmente – il commissariamento.
Afferma che tale scelta non possa che avere una motivazione di carattere politico e pregiudichi la continuità amministrativa di questo importante Istituto di ricerca. Sostiene come il cambiamento della governance di questo come di altri enti nel recente passato sia finalizzato ad un maggior controllo sugli stessi da parte dell'Esecutivo.
Ribadendo la propria contrarietà alla grave scelta di commissariamento di INDIRE, oltretutto attraverso la presentazione di un emendamento in questa fase del procedimento legislativo, preannuncia una ferma contestazione politica anche fuori da queste aule.
Toni RICCIARDI (PD-IDP), condividendo nel merito quanto affermato dalla collega Manzi, si sofferma sul metodo con cui Governo e relatore hanno operato. In particolare, fa presente come il sistema dello spoil system, sancito in alcuni ordinamenti stranieri, non sia ancora vigente in Italia, sebbene il Governo, abbandonando la scelta originaria nonché preferita del presidenzialismo, stia optando per quella del premierato.
Esorta quindi la maggioranza quantomeno a spiegare per quale ragione stia procedendo al commissariamento – peraltro non necessario – di INDIRE, ritenendolo un precedente molto grave nella vita istituzionale del Paese, poiché volto a fare tabula rasa delle cariche istituzionali non gradite all'Esecutivo. Invita poi la stessa maggioranza a non commettere l'errore – fatto spesso in passato – di ritenersi al sicuro nella posizione di governo, perché l'eternità in politica non esiste.
Rivolge dunque ai colleghi e al rappresentante del Governo un invito a fermarsi per una più attenta riflessione sulla questione.
Valentina GRIPPO (AZ-PER-RE) si unisce ai colleghi che l'hanno preceduta nel contestare il modo di procedere di relatore e Governo di queste ore, ritenuto persino deteriore rispetto a quanto visto nel precedente corso della legislatura.
Rilevando in generale come il decreto-legge in esame sia per il 90 per cento non omogeneo, né urgente, secondo il giudizio del Comitato per la legislazione, sottolinea come, con l'articolo aggiuntivo 7.03 del relatore si stia intervenendo a gamba tesa su un ente importante nell'ambito della scuola e della formazione, dimostrando anche in questo caso una gestione autoritaria del sistema scolastico. Sostiene, in generale, che si debba procedere a un commissariamento solo per ragioni gestionali, non certo attraverso un emendamento e senza un previo confronto con i rappresentanti dell'ente stesso.
Constatando poi l'assenza del Ministro Valditara, e reputando che il Ministro Abodi non abbia le competenze necessarie a intervenire nella questione, auspica che il Ministro dell'istruzione si assuma le proprie responsabilità.
La Commissione respinge il subemendamento Manzi 0.7.03.1.
Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), intervenendo sul subemendamento a sua prima firma 0.7.03.2, in merito al commissariamento di INDIRE, non risultandole che si siano verificati problemi gestionali, né che siano stati commessi errori o abusi da un punto di vista amministrativo, si domanda per quale ragione si stia disponendo questo commissariamento. Definendo vergognoso che l'articolo aggiuntivo 7.03 del relatore sia privo di una giustificazione e di una spiegazione in Parlamento, afferma che il silenzio della maggioranza rivela un disprezzo per il processo democratico, facendo peraltro presente come del prossimo commissariamento non sia stato informato neppure il presidente dell'Istituto. Sottolinea come vi sia, evidentemente, da parte di questo Governo imbarazzo e vergogna rispetto alla gestione del settore dell'istruzione, nonché ansia di occuparne i luoghi di potere per tentare di affermare la propria egemonia culturale. Invita dunque la maggioranza a tornare sui propri passi, evitando abusi di potere.
Anna Laura ORRICO (M5S) interviene per illustrare il subemendamento a sua prima firma 0.7.03.3, volto a sopprimere i commi 2, 3 e 4 dell'articolo aggiuntivo 7.03 del relatore. Sottolineando che l'articolo 4, comma 3, dello statuto di INDIRE già prevede che ulteriori compiti possano essere svolti dall'Istituto sulla base delle previsioni di nuove leggi o regolamenti o delle direttive del Ministro, rileva che evidentemente la maggioranza persegue esclusivamente esigenze di spoil system. Osserva infatti che l'intento dell'articolo aggiuntivo del relatore non è certo quello di intervenire sulle funzioni dell'ente, bensì esclusivamente quello di sostituire il vertice dell'Istituto, attraverso modalità già sperimentate dalla maggioranza, ad esempio con il Centro sperimentale di cinematografia. Fa presente, infatti, che anche in questo caso si prevede un commissariamento dell'Istituto che prefigura poi la sostituzione del suo presidente. Rammentando che il Movimento 5 Stelle è contrario a queste modalità di selezione dei vertici degli enti, sostenendo sempre l'esigenza di scegliere gli organi di vertice in base alla verifica delle competenze e delle capacità, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul subemendamento in esame e il voto contrario all'articolo aggiuntivo proposto dal relatore.
Antonio CASO (M5S), associandosi alle considerazioni già svolte dai colleghi dell'opposizione, chiede quale sia la vera ragione del commissariamento e se sia possibile sapere quali vicende e quali posizioni assunte dai vertici dell'Istituto abbiano così indispettito la maggioranza.
La Commissione respinge gli identici subemendamenti Piccolotti 0.7.03.2 e Orrico 0.7.03.3.
Antonio CASO (M5S) intervenendo in dichiarazione di voto sull'articolo aggiuntivoPag. 35 7.03 del Relatore, e preannunciando il voto contrario del suo gruppo, sottolinea come la proposta emendativa giunta all'ultimo momento dal relatore sia da criticare non solo per il profilo del commissariamento dell'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, ma anche per l'elenco delle funzioni che vengono assegnate all'Istituto e stigmatizza l'approssimazione con la quale si interviene ad esempio sull'immissione in ruolo o sulla formazione dei docenti.
Valentina GRIPPO (AZ-PER-RE), nel fare presente che l'Istituto INDIRE esiste dal 1925, è stato riformato varie volte e da ultimo nel 2011, e a breve festeggerà 100 anni di vita, stigmatizza la scelta della maggioranza di intervenire su questo ente con un emendamento presentato all'ultimo momento a un decreto-legge già di per sé disomogeneo nei contenuti, senza spiegazioni e presumibilmente solo per cambiare i vertici dell'ente. Chiedendo spiegazioni sulle ragioni politico-istituzionali di questa scelta, invita i componenti della commissione che si apprestano a un voto favorevole a riflettere su questo metodo, ritenendoli complici di una scelta molto grave.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 7.03 del relatore (vedi allegato 1).
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 8.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, formula un invito al ritiro dell'emendamento Manzi 8.7 e parere favorevole sull'emendamento Latini 8.12.
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello del relatore.
Irene MANZI (PD-IDP), chiedendo che l'emendamento a sua prima firma 8.7 sia messo ai voti, fa presente che con questa proposta emendativa il Partito democratico tentava di correggere il testo del decreto-legge, seguendo le indicazioni giunte dagli esperti chiamati in audizione. Constata quindi con dispiacere che la maggioranza non ha accolto la collaborazione offerta dall'opposizione.
La Commissione respinge l'emendamento Manzi 8.7 e approva l'emendamento Latini 8.12. (vedi allegato 1).
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 9.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, formula un invito al ritiro degli emendamenti Ciani 9.1 e Malavasi 9.2, mentre raccomanda l'approvazione degli emendamenti a sua firma 9.7 e 9.6. Formula quindi un invito al ritiro degli emendamenti Grippo 9.3 e Manzi 9.4, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Latini 9.5. Passando ai subemendamenti riferiti all'articolo aggiuntivo 9.01 del relatore, invita al ritiro dei subemendamenti Quartini 0.9.01.2 e 0.9.01.1, raccomandando invece l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 9.01 a sua firma.
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.
Irene MANZI (PD-IDP) non accogliendo l'invito al ritiro formulato dal relatore, chiede che siano messi ai voti gli emendamenti Ciani 9.1, Malavasi 9.2 e Manzi 9.4.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ciani 9.1 e Malavasi 9.2 e approva gli emendamenti del relatore 9.7 e 9.6 (vedi allegato 1).
Valentina GRIPPO (AZ-PER-RE) interviene per illustrare l'emendamento a sua firma 9.3, che nasce dall'esigenza di equiparare la normativa in ambito educativo ai passi avanti fatti con i c.d. decreti quadro sulla disabilità, che prevedono percorsi specifici per gli studenti con neurodivergenze e disturbi del comportamento quali ipersensibilità e comorbidità. Evidenziando che quello che prevede l'emendamento dovrebbe essere un atto dovuto, chiede spiegazioniPag. 36 al relatore sul parere contrario all'emendamento, che chiede sia posto in votazione.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Grippo 9.3 e Manzi 9.4; approva l'emendamento Latini 9.5 (vedi allegato 1).
Antonio CASO (M5S), intervenendo per illustrare i subemendamenti Quartini 0.9.01.2 e 0.9.01.3, esprime forti perplessità per modalità con le quali la maggioranza agisce inserendo l'articolo aggiuntivo 9.01 del relatore. Rileva infatti che nell'articolo aggiuntivo le risorse per la disabilità sono aumentate solo all'apparenza, in quanto l'aumento delle risorse del fondo unico per l'inclusione delle persone con disabilità viene coperto attingendo a risorse che sono esse stesse destinate alla disabilità. Fa presente quindi che nei subemendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle la copertura viene cambiata, istituendo un contributo di solidarietà a carico dei produttori di armi ovvero la soppressione dei c.d. sussidi dannosi per l'ambiente.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Quartini 0.9.01.2 e 0.9.01.1 ed approva l'articolo aggiuntivo 9.01 del relatore (vedi allegato 1).
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 10.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma 10.14., esprime quindi parere favorevole sugli emendamenti Panizzut 10.4 e Latini 10.7, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello del relatore.
La Commissione approva l'emendamento 10.14 del relatore (vedi allegato 1).
Giovanna MIELE (LEGA) accetta la riformulazione sia dell'emendamento Panizzut 10.4, che dell'emendamento Latini 10.7.
La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Panizzut 10.4 come riformulato (vedi allegato 1) e l'emendamento Latini 10.7 come riformulato (vedi allegato 1).
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 11.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Manzi 11.6, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1) e formula un invito al ritiro dell'emendamento Manzi 11.7.
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello del relatore.
Irene MANZI (PD-IDP), nell'accettare la riformulazione dell'emendamento a sua firma 11.6, sottolinea come la proposta emendativa sia volta a realizzare un'autentica politica di inclusione linguistica.
La Commissione approva l'emendamento Manzi 11.6 come riformulato (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Manzi 11.7.
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 12.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Latini 12.5.
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello del relatore.
Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) fa presente che l'emendamento Latini 12.5 sta già generando sconcerto e proteste tra i presidi che, vincitori del concorso 2017, si trovano a svolgere le funzioni fuori sede e speravano di potersi finalmente avvicinare a Pag. 37casa. L'emendamento, infatti, farà sì che questi vincitori di concorso si troveranno scavalcati in graduatoria dalla c.d. categoria dei sanati, ovvero da coloro che, non avendo superato la prova scritta sono stati poi sanati e inseriti nelle graduatorie. Sottolinea che l'emendamento è volto proprio a permettere a queste persone, collocate dietro in graduatoria, di finire avanti. Denunciando questa grave ingiustizia, chiede alla maggioranza di ripensarci preannunciando comunque una grande mobilitazione contro questa scelta.
Antonio CASO (M5S) afferma che l'emendamento Latini 12.5 è privo di qualunque logica e determina una ingiustizia palese consentendo a coloro che hanno già beneficiato di una sanatoria di scavalcare coloro che hanno superato il concorso senza ricorrere a scorciatoie. Preannuncia dunque il voto contrario del suo gruppo.
Irene MANZI (PD-IDP) fa presente di aver già incontrato, nel corso della mattina, i dirigenti scolastici che, avendo vinto il concorso nel 2017, speravano adesso di potersi riavvicinare alla regione di residenza, raccogliendone le proteste. Rileva che quei dirigenti si troveranno, a seguito dell'approvazione dell'emendamento, scavalcati da coloro che, beneficiando di una serie di interventi legislativi, hanno ottenuto una tutela. Ritiene che questa disposizione non farà altro che aumentare il già ricco contenzioso, oltre che dare un messaggio sbagliato a coloro che hanno vinto un concorso, hanno lavorato con merito lontano da casa, e avrebbero adesso pieno diritto a riavvicinarvisi.
La Commissione approva l'emendamento Latini 12.5 (vedi allegato 1).
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative da esaminare riferite all'articolo 14.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma 14.17, esprime parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Latini 14.02 e 14.04 a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), invita al ritiro degli articoli aggiuntivi Orrico 14.05, Panizzut 14.08, Caso 14.018, e raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo a sua firma 14.019.
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.
Toni RICCIARDI (PD-IDP), intervenendo in dichiarazione di voto sull'emendamento del relatore 14.17 e ricollegandosi alle parole del deputato Mulé sulla necessità di manifestare rispetto per la funzione dei legislatori, si chiede come sia possibile che la maggioranza abbia potuto respingere l'emendamento Caso 14.1 volto a consentire al personale delle scuole europee la permanenza fuori dall'Italia per un unico periodo di nove anni consecutivi nel corso della propria carriera, così come previsto per il personale delle scuole italiane all'estero, considerato anche che ciò non determinerebbe alcun costo aggiuntivo per il bilancio dello Stato. Rileva che il Governo dovrebbe presentare un emendamento in tal senso e che sarebbe apprezzabile che anche il relatore si pronunciasse sul punto.
Al fine di garantire piena certezza sull'esito della votazione chiede che la Presidenza possa verificarne l'esito procedendo al conteggio dei voti espressi.
Giorgia LATINI presidente accedendo alla richiesta avanzata dal deputato Toni Ricciardi, invita il segretario di Presidenza, on. Perissa, a procedere al conteggio dei voti espressi.
La Commissione approva l'emendamento del relatore 14.17 (vedi allegato 1) con 13 voti a favore e 8 voti contrari.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli articoli aggiuntivi Latini 14.02 e 14.04, come riformulati (vedi allegato 1).
Anna Laura ORRICO (M5S) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua firma Pag. 3814.05, dichiarando di essersi inizialmente illusa circa la disponibilità del Governo di affrontare il tema della «Dote educativa».
Al riguardo osserva che a seguito del rincaro dei costi del materiale scolastico e della perdita di potere di acquisto dei salari delle famiglie sarebbe opportuno prevedere misure di sostegno adeguate.
Ricorda, inoltre, come sia stata incardinata presso la VII Commissione una proposta di legge in tal senso, evidenziando come purtroppo la maggioranza non sia effettivamente interessata ad aiutare le famiglie che devono sostenere ingenti spese all'inizio dell'anno scolastico.
Insiste, pertanto, perché l'articolo aggiuntivo a sua firma sia posto in votazione, rilevando come a seguito delle scelte del Governo le famiglie si troveranno certamente in difficoltà.
Antonio CASO (M5S), intervenendo in qualità di cofirmatario sull'articolo aggiuntivo in esame, si associa alle considerazioni già svolte dall'onorevole Orrico ribadendo forti preoccupazioni circa le difficoltà in cui le famiglie si troveranno anche a causa della perdurante pressione inflazionistica.
Invita quindi la maggioranza ed il Governo a immaginare misure concrete volte a garantire realmente il diritto allo studio.
La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Orrico 14.05.
Giovanna MIELE (LEGA) ritira l'articolo aggiuntivo Panizzut 14.08.
Antonio CASO (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 14.018, ne illustra le finalità invitando la maggioranza a valutare con attenzione le misure volte a tutelare anche i collaboratori scolastici.
Irene MANZI (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Caso 14.018, analogo ad un emendamento del suo gruppo parlamentare respinto nella seduta di ieri. In particolare, ribadisce che continuerà a seguire la sorte dei collaboratori scolastici che, a suo giudizio, meriterebbero delle iniziative specifiche volte a scongiurare il rischio di discontinuità tra un contratto e l'altro.
Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Caso 14.018.
La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Caso 14.018.
Antonio CASO (M5S) desidera svolgere alcune considerazioni sull'articolo aggiuntivo del relatore 14.019 evidenziando una grave disparità di trattamento tra le misure destinate ai dirigenti scolastici e quelle destinate al personale ATA.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 14.019 del relatore.
Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative da esaminare riferite all'articolo 15.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Tassinari 15.4. a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1) e invita al ritiro dell'emendamento Loizzo 15.15 e dell'articolo aggiuntivo Congedo 15.015.
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.
Patrizia MARROCCO (FI-PPE) dichiara di accettare la riformulazione proposta dell'emendamento Tassinari 15.4.
La Commissione approva l'emendamento Tassinari 15.4, come riformulato (vedi allegato 1).
Giovanna MIELE (LEGA) ritira l'emendamento Loizzo 15.15.
Alessandro AMORESE (FDI) ritira l'articolo aggiuntivo Congedo 15.015.
Pag. 39Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative da esaminare riferite all'articolo 16.
Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Amorese 16.07 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.
Alessandro AMORESE (FDI) dichiara di accogliere la riformulazione proposta dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 16.07.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 16.07 come riformulato (vedi allegato 1).
Giorgia LATINI, presidente, dichiara così concluse le votazioni sulle proposte emendative. Avverte che il relatore, a fini di coordinamento normativo del testo ha predisposto, ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento, alcune proposte di correzione di forma che sono in distribuzione.
La Commissione approva le correzioni di forma (vedi allegato 2).
Giorgia LATINI, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri delle Commissioni I (Affari costituzionali), II (Giustizia), III (Affari esteri), V (Bilancio), VI (Finanze), VIII (Ambiente), IX (Trasporti), X (Attività produttive), XI (Lavoro) e XII (Affari sociali), che sono in distribuzione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire al relatore il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Giorgia LATINI, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 22.15.
AVVERTENZA
I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:
SEDE REFERENTE
Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell'autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati.
C. 1830 Governo, approvato dal Senato.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI