Mercoledì 25 settembre 2024. – Presidenza della presidente Barbara FLORIDIA.
La seduta comincia alle 8.35.
Sulla pubblicità dei lavori.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).
La PRESIDENTE comunica che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.
ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA
Seguito dell'esame dello schema di delibera recante «Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per le elezioni del Presidente della Giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio regionale della regione Liguria indette per i giorni 27 e 28 ottobre 2024».
(Seguito e conclusione dell'esame. Approvazione)
La PRESIDENTE ricorda che nella scorsa seduta del 18 settembre è stato avviato l'esame dello schema di delibera relativa alla campagna per le elezioni del Presidente della Giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio regionale della regione Liguria.
Ringrazia il Senatore Bergesio che aveva prospettato una serie di osservazioni, sulle quali non ha poi insistito, cogliendo l'invito a non recare modifiche al testo già presentato.
Pertanto, in assenza di rilievi, in considerazione degli adempimenti connessi alla campagna elettorale, sottopone all'esame della Commissione il testo della proposta di delibera recante disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai Pag. 164mezzi di informazione relative a dette elezioni, già anticipato o a mezzo posta elettronica da parte dell'Ufficio di Segreteria e comunque in distribuzione.
Previa verifica del prescritto numero legale, è posto in votazione per alzata di mano lo schema di delibera in esame, nel testo oggetto di esame, allegato al resoconto (vedi allegato).
La Commissione approva all'unanimità.
La Presidenza si intende autorizzata ad apportare le eventuali correzioni di forma e le modificazioni di coordinamento che appaiano opportune.
COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE
La PRESIDENTE ricorda che, come già preannunciato, è previsto per giovedì 24 ottobre un sopralluogo presso il Centro di produzione e le strutture Rai di Torino, mentre giovedì 14 novembre si terrà un analogo sopralluogo presso le strutture di Napoli.
A tal fine, invita i Gruppi a designare i rispettivi rappresentanti ai fini della partecipazione a tali visite.
Il senatore ROSSO (FI-BP-PPE) ringrazia la Presidente per la sollecitudine con la quale si è inteso procedere al sopralluogo presso le strutture Rai, anche tenuto conto dello stato di agitazione promosso dai lavoratori dell'azienda per una serie di problematiche che si sono sviluppate da tempo.
La PRESIDENTE avverte altresì che in una prossima seduta potranno essere esaminate le domande di accesso per le quali si è conclusa l'istruttoria. Pertanto, a tutti i componenti della Commissione verrà inviato l'elenco delle suddette domande.
Sul rinnovo del Cda Rai e sulle ipotesi di riforma della governance del servizio pubblico.
Il deputato GRAZIANO (PD-IDP) reputa doveroso appellarsi ai gruppi di maggioranza affinché forniscano una risposta alla richiesta avanzata da tempo dalle forze di opposizione, nel senso di procedere da subito alla riforma della governance Rai – a seguito dell'adozione dell'European Media Freedom Act (EMFA) – e soltanto dopo procedere al rinnovo del Cda Rai. Infatti, tale Cda, se fosse rinnovato con la legge attualmente vigente, rischia di essere illegittimo, esponendo l'Italia a una procedura di infrazione europea, per mancato recepimento delle indicazioni derivanti dall'EMFA.
Rileva con preoccupazione che le recenti dichiarazioni da parte di esponenti della maggioranza non sembrano venire incontro all'appello delle forze di opposizione.
Il senatore ROSSO (FI-BP-PPE) osserva che la riforma della governance Rai e il rinnovo del Cda della Rai si muovano su due piani diversi; da una parte, il rispetto della legge vigente impone di perfezionare le procedure di rinnovo del Cda Rai e, dall'altra, si può senz'altro avviare il percorso di riforma della governance, senza alcun rallentamento e con la disponibilità e il contributo di tutte le forze politiche.
Il deputato BONELLI (AVS) evidenzia che la nota diffusa dai leader politici del centrodestra su una disponibilità ad una riforma della governance Rai per effetto della nuova legge europea trova assoluta condivisione all'interno delle forze di opposizione, ma deve essere accompagnata da precise conseguenze sul piano dell'attività parlamentare. In tal senso, occorre che da parte della maggioranza si faccia chiarezza, affinché si dia seguito concreto all'appello avanzato dai gruppi di minoranza, avviando l'iter della riforma della governance Rai nelle sedi parlamentari competenti.
Il deputato FILINI (FDI) conferma la volontà della propria parte politica di riformare la legge sulla governance Rai che, promossa dal Partito Democratico, fu approvata nel 2015. Del resto, il gruppo di Fratelli d'Italia non ha mai nascosto il proprio giudizio negativo su tale assetto Pag. 165normativo ed è dunque disponibile ad una sua revisione.
Tuttavia rileva che il rispetto delle istituzioni impone che si proceda al rinnovo dei vertici di una azienda pubblica, non ritenendo convincente quindi la narrazione secondo la quale se non si adotta subito la riforma della governance non si può procedere al rinnovo del Cda Rai. Reputa che tale posizione sia del tutto pretestuosa e nasconda l'intento di non apportare alcuna modifica al quadro attuale. Si augura pertanto che le Camere possano procedere, come programmato per la giornata di domani, al voto sui candidati al Cda Rai, potendosi, nel contempo, avviare il percorso di modifica della disciplina legislativa sulla governance Rai, secondo un modello che possa soddisfare le indicazioni provenienti dall'Unione europea.
Il deputato LUPI (NM(N-C-U-I)-M), nell'associarsi alle considerazioni espresse dal senatore Rosso e dal deputato Filini, rimarca che alla Commissione bicamerale è attribuita una precisa competenza nell'espressione del parere sulla nomina del Presidente del Cda Rai, mentre alle competenti Commissioni permanenti di Senato e Camera è attribuita la competenza nell'esame delle iniziative legislative che vertono su un diverso assetto della governance dell'azienda pubblica. Rispetto a questa ultima esigenza le forze di maggioranza a più riprese hanno dichiarato la propria disponibilità per un confronto costruttivo, impegnandosi ad avviare tempestivamente l'iter delle relative proposte legislative nelle competenti Commissioni.
Tuttavia, è necessario procedere al rinnovo dei vertici aziendali dal momento che non si può lasciare la Rai senza una governance, osservando in tal modo la legge attualmente vigente. Si augura pertanto che fra tutte le forze politiche vi sia un effettivo clima di collaborazione nelle diverse sedi parlamentari che sono state indicate.
La deputata BOSCHI (IV-C-RE) osserva che il Cda della Rai è scaduto ormai da diversi mesi in ragione di un mancato accordo tra le stesse forze di maggioranza. Ricorda che la legge sulla governance Rai venne approvata nel 2015 e venne sostenuta dalla forza politica alla quale apparteneva all'epoca. Si è certamente disponibili pertanto ad un confronto perché si valuti una riforma di quella disciplina, tenuto conto soprattutto della nuova legge europea.
Tuttavia, le dichiarazioni di disponibilità manifestate dalle forze di maggioranza dovrebbero essere seguite da impegni concreti, quali ad esempio l'effettivo incardinamento delle iniziative legislative che hanno ad oggetto la revisione della governance Rai, prima che si proceda al rinnovo dei vertici aziendali.
Se infatti da parte della maggioranza non vi è un seguito effettivo alle aperture manifestate nei giorni scorsi, si dovrebbe concludere che quella posizione abbia un valore soltanto astratto e velleitario. In ogni caso, il rinnovo del Cda Rai, secondo la legge vigente, potrebbe risultare fortemente problematico, nel momento in cui fosse adottata una disciplina legislativa diversa in ossequio all'EMFA.
Il deputato CAROTENUTO (M5S) sottolinea come la propria parte politica abbia da sempre osteggiato la legge sulla governance Rai varata dal Governo Renzi nel 2015. Se, da una parte, si avverte l'esigenza di un rinnovo dei vertici aziendali, dall'altra parte è indubbio che si ponga un possibile problema di legittimità del Cda Rai qualora fosse rinnovato per effetto di una disciplina legislativa in contrasto con l'EMFA. Per i motivi esposti, la revisione della governance Rai non costituisce un pretesto che viene avanzato dalle forze di opposizione, ma risponde ad una priorità che è imposta ora dall'Unione europea. In tal senso, i cosiddetti Stati generali promossi dalla Presidente della Commissione rappresentano un'occasione preziosa per un confronto volto ad individuare alcuni punti condivisi tra tutte le forze politiche per una riforma della governance dell'azienda.
Ad avviso del deputato CANDIANI (LEGA) il principio tempus regit actum deve Pag. 166costituire la bussola per orientarsi di fronte alla situazione in atto: la scadenza del Cda del Servizio pubblico impone il suo rinnovo sulla base delle leggi attualmente vigenti. Sotto un altro profilo, verranno successivamente valutate le possibili conseguenze che si potrebbero verificare per effetto di una revisione del quadro legislativo che regola l'assetto di governo della Rai. Rispetto a questa cornice tematica, reputa che le forze di opposizione stiano assumendo un comportamento non coerente, in quanto sono pronte a manifestare le proprie critiche sia nel caso in cui la maggioranza non fosse disponibile ad avviare la riforma predetta, sia che presenti effettivamente una propria iniziativa legislativa.
Il deputato GRAZIANO (PD-IDP) rileva come l'intervento del deputato Candiani sembri svelare gli effettivi intendimenti delle forze di maggioranza, del tutto disinteressate ad avviare in concreto un percorso per una revisione della governance del Servizio pubblico e determinate unicamente ad occupare il Servizio pubblico. La propria parte politica reputa confermate tutte le ragioni per ritenere che tale riforma abbia una valenza prioritaria, dovendo necessariamente precedere il rinnovo del Cda Rai.
Il deputato FILINI (FDI) evidenzia che l'atteggiamento assunto dalle forze di opposizione sia quantomeno contraddittorio dal momento che nei mesi scorsi hanno lamentato il mancato rinnovo del Cda Rai, mentre ora, alla vigilia delle procedure previste per lo stesso rinnovo, reputano prioritario adottare un diverso assetto della governance Rai.
La PRESIDENTE prende atto che tutte le forze politiche condividano comunque l'esigenza di avviare tempestivamente una riforma della governance Rai secondo i princìpi indicati dall'EMFA. Facendo seguito a quanto emerso, pertanto, è disposta a sensibilizzare formalmente i Presidenti delle competenti Commissioni di Senato e Camera affinché valutino l'effettivo inizio dell'iter delle iniziative legislative in tale materia.
Non facendosi osservazioni, la Commissione conviene sulla iniziativa che è stata preannunciata dalla Presidente.
La PRESIDENTE informa inoltre che i cosiddetti Stati generali sul futuro del Servizio pubblico saranno programmati per il 6 e 7 novembre prossimi e saranno ospitati presso una sede del Senato della Repubblica. Auspica che questo confronto possa alimentare in modo utile il dibattito pubblico su una riforma condivisa della governance Rai, con il contributo da parte di tutte le forze politiche e nel pieno rispetto del ruolo che viene assegnato a questa Commissione.
La seduta termina alle 9.10.