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CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 16 dicembre 2024
423.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Lunedì 16 dicembre 2024. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, indi del vicepresidente Giovanni Luca CANNATA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 13.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
C. 2112-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 dicembre 2024.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte preliminarmente che, per prassi, la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Ne dispone pertanto l'attivazione.
  Comunica che le proposte emendative Pella 8.20, Frassini 43.5 e Loizzo 51.03 e le proposte subemendative Cannata 0.2.62.21, 0.2.62.22 e 0.2.62.23, 0.2.62.27, 0.2.62.28, 0.2.62.29 e 0.2.62.60 e Trancassini 0.72.033.10 sono state ritirate.
  Fa presente che la deputata Andreuzza sottoscrive l'articolo aggiuntivo Semenzato 80.091, i deputati Caretta e Ciaburro sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Gardini 66.053, i deputati Pella, Patriarca e Gatta sottoscrivono l'emendamento Arruzzolo 121.21.
  Segnala che la proposta di nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Ciocchetti 21.02, contenuta nel fascicolo 4 e depositata lo scorso 13 dicembre, deve intendersi sostituita con la versione in distribuzione.
  Ricorda che nella seduta del 13 dicembre si è proceduto all'illustrazione dei pareri dei relatori e del Governo sulle proposte emendative segnalate riferite agli articoliPag. 4 da 31 a 55 e che i lavori si sono conclusi nella seduta del 14 dicembre con la votazione degli identici articoli aggiuntivi Furfaro 36.06, Gadda 36.05, Bonetti 36.07 e Pisano 36.08.
  Precisa, pertanto, che i lavori della Commissione riprenderanno pertanto con l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 36, a partire dall'articolo aggiuntivo Carfagna 36.045.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE), intervenendo sull'ordine dei lavori, alla luce di quanto emerso nel corso della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, appena svoltasi e rilevata la complessità delle disposizioni di copertura relative, in particolare, agli emendamenti 2.62, 8.0160 e 72.033 presentati dai relatori, ritiene doveroso che il Governo fornisca esplicita rassicurazione sul fatto che le disposizioni contenute in tali proposte siano adeguatamente coperte e siano, quindi, coerenti con l'impianto complessivo della manovra di bilancio.

  Il sottosegretario Federico FRENI assicura che le relazioni in corso di deposito da parte dei relatori garantiscono la perfetta tenuta dell'impianto complessivo della manovra, osservando che questo dato sarà ufficialmente confermato anche a seguito dell'avvio dell'esame del disegno di legge di bilancio in Assemblea attraverso la predisposizione della relazione tecnica di passaggio.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala che nel fascicolo delle proposte di riformulazione in distribuzione risulta assente il riferimento a numerosi emendamenti presentati dal suo gruppo, pur di contenuto analogo a quelli di cui si propone la riformulazione.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, invita la deputata Roggiani a far pervenire alla presidenza l'elenco completo delle proposte emendative cui fa riferimento.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, si associa alle considerazioni svolte dalla collega Bonetti, rilevando come la Commissione Bilancio si trovi nella impossibilità di verificare la congruenza tra le numerose nuove norme di spesa contenute nelle richiamate proposte emendative dei relatori e la relativa copertura finanziaria, esercizio che rappresenterebbe, invece, uno dei compiti essenziali della stessa Commissione.
  Ritiene, in proposito, che non sia sufficiente acquisire una semplice rassicurazione, per quanto apprezzabile, come quella appena resa dal sottosegretario Freni. Rileva, inoltre, che lo stesso sottosegretario ha affermato che una conferma per tabulas di quanto da lui testé assicurato si potrà avere esclusivamente attraverso la relazione tecnica di passaggio che, ovviamente, vedrà la luce in un momento successivo alla conclusione dell'esame in prima lettura del disegno di legge di bilancio presso questo ramo del Parlamento.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda come il collega Trancassini, quando nella passata legislatura si trovava all'opposizione, fosse molto deciso nel segnalare eventuali disattenzioni del Governo e della maggioranza nei confronti del ruolo delle opposizioni e delle prerogative del Parlamento nel suo insieme. In particolare, si dichiara estremamente contrariato, analogamente a quanto in precedenza espresso dalla collega Roggiani, dal fatto che nel fascicolo contenente le proposte di riformulazione di emendamenti parlamentari non si tenga conto di numerose proposte emendative presentate dal suo gruppo, sostanzialmente identiche a quelle di cui si propone la riformulazione.
  Ricordando di avere già effettuato una segnalazione di analogo tenore nella seduta precedente, sollecita una maggiore attenzione nei confronti dell'opposizione al momento del deposito di future proposte di riformulazione.

  Daniela TORTO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che sia concesso ai gruppi di opposizione un tempo congruo per indicare alla presidenza e al Governo le Pag. 5rispettive proposte emendative di contenuto analogo a quello degli emendamenti dei gruppi di maggioranza di cui si propone la riformulazione.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, accede alla richiesta avanzata dalla deputata Torto.

  Il sottosegretario Federico FRENI, nel porgere ai gruppi di opposizione le scuse del Governo, si assume la responsabilità del fatto che, in ragione dei tempi estremamente ristretti di elaborazione delle riformulazioni, i relativi fascicoli contenenti tali proposte non abbiano ricompreso, al loro interno, tutte le singole proposte emendative di contenuto identico o analogo a quelli di cui viene proposta una riformulazione. Manifesta, pertanto, la più ampia disponibilità da parte del Governo a esprimere parere favorevole sugli eventuali emendamenti non ricompresi.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, premettendo che ciò non costituirà un precedente, fa presente che, in caso di consenso unanime da parte di tutti i gruppi, sarà possibile chiedere, altresì, di inserire nelle proposte di riformulazione anche emendamenti di contenuto analogo che non siano presenti nel fascicolo dei segnalati.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) reitera la richiesta di un nuovo invio del fascicolo contenente le proposte di riformulazione, che tenga conto del contributo dato dal proprio gruppo all'elaborazione delle tematiche oggetto delle medesime proposte di riformulazione, trattate nell'ambito dell'esame del disegno di legge di bilancio.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'ordine dei lavori, dichiara di non condividere quanto affermato dal sottosegretario Freni, osservando come, oltre agli errori, a suo avviso eccessivi, commessi in sede di predisposizione delle proposte di riformulazione, dal tenore delle stesse traspaiano, altresì, precise scelte politiche. Rileva, infatti, che quanto è stato trasmesso rende impossibile porre in evidenza il contributo dato dal suo gruppo ad alcuni dei temi oggetto di discussione nel corso dell'esame del provvedimento.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), relatrice, segnala che per un errore è stato comunicato il ritiro l'emendamento Colombo 79.21.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, comunica che sono state depositate le distinte relazioni sulle coperture finanziarie degli emendamenti presentati dai relatori e avverte che possono essere quindi prese in visione dai deputati.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Carfagna 36.045 è stato ritirato dai presentatori.
  Avverte, altresì, che i relatori e il rappresentante del Governo hanno presentato una proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Boschi 36.026, precedentemente accantonato, e che la medesima proposta di riformulazione deve intendersi estesa all'emendamento Braga 36.1, anch'esso accantonato (vedi allegato).
  Avverte, quindi, che la predetta proposta di riformulazione è stata accolta dai presentatori e che il deputato Lai e i componenti della Commissione appartenenti ai gruppi Fratelli d'Italia, Azione, Movimento 5 Stelle, Misto e Forza Italia hanno chiesto di poter sottoscrivere le proposte emendative in oggetto, come riformulate.

  Daniela TORTO (M5S) chiede un breve rinvio della votazione delle proposte emendative in discussione per poter valutare se vi sono emendamenti presentati dal suo gruppo suscettibili di essere riformulati in maniera identica alle suddette proposte emendative.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, prendendo atto della richiesta della deputata Torto, dispone un breve accantonamento dell'articolo aggiuntivo Boschi 36.026 e dell'emendamento Braga 36.1, come riformulati in identico testo.Pag. 6
  Avverte, quindi, che l'articolo aggiuntivo Lupi 36.033 è stato ritirato dai presentatori.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Lupi 36.033 e insiste per la sua votazione.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Lupi 36.033, fatto proprio dal deputato Ubaldo Pagano.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE), intervenendo al fine di sottoscrive l'articolo aggiuntivo Ferrari 36.035, ringrazia le colleghe che fanno parte della Commissione d'inchiesta sul femminicidio per avere presentato tale proposta emendativa, che si pone l'obiettivo di garantire alle donne vittime di violenza il gratuito patrocinio anche nei processi civili.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) evidenzia l'importanza del contenuto dell'articolo aggiuntivo Ferrari 36.035, che rappresenta, a suo avviso, l'occasione per passare dalle parole ai fatti nelle politiche volte al contrasto della violenza contro le donne. Richiamando i numeri ancora elevati di uccisioni di donne, di stupri, di fenomeni di revenge porn, sottolinea la necessità di offrire un maggiore sostegno alle donne che fanno fatica a denunciare quanto hanno subito e che poi nei processi sono spesso oggetto di vittimizzazione secondaria. Ribadisce l'opportunità di dare un segnale importante attraverso l'approvazione di tale proposta emendativa in un Paese nel quale è ancora forte una cultura di tipo patriarcale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Ferrari 36.035 e De Bertoldi 36.038.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Gribaudo 36.050 di cui è cofirmataria, con il quale si propone di introdurre forme di sostegno, in caso di eventi transitori come il maltempo, ai lavoratori autonomi che effettuano consegne di beni per conto altrui in ambito urbano, cosiddetti riders. Rileva che questa proposta rientra in un approccio più complessivo promosso dal suo gruppo, mirante a estendere le tutele previste per il lavoro dipendente anche ai lavoratori autonomi, richiamando anche alcune proposte di estensione in materia di congedo parentale.

  Daniela TORTO (M5S), richiamandosi a quanto richiesto in precedenza, chiede che anche l'articolo aggiuntivo Ascari 36.023, non segnalato, sia riformulato in termini identici all'articolo aggiuntivo Boschi 36.026 e all'emendamento Braga 36.1.

  Chiara BRAGA (PD-IDP), in analogia con quanto appena richiesto dalla collega Torto, chiede che anche l'articolo aggiuntivo Ghio 36.025 sia riformulato negli stessi termini.

  Marco GRIMALDI (AVS), nell'annunciare la sottoscrizione dell'articolo aggiuntivo Gribaudo 36.050, fa presente che anche il gruppo parlamentare Alleanza Verdi e Sinistra ha depositato diverse proposte emendative volte ad approntare adeguati strumenti di tutela in favore dei lavoratori addetti alla consegna di beni per conto altrui in abito urbano. Evidenzia, al riguardo, che, in un contesto dominato dal modello della Gig Economy, la situazione in cui versano queste nuove categorie di lavoratori, nonostante un'apparente evoluzione delle modalità con cui sono qualificate le prestazioni svolte, continua ad essere intrinsecamente precaria, nonché fortemente condizionata da un sistema basato sul lavoro a chiamata, occasionale e temporaneo.
  Sul punto, ribadisce la necessità che il legislatore si attivi per vietare il lavoro a cottimo, nonché intervenendo per regolamentare tutti quei casi in cui i rischi e gli oneri legati allo svolgimento di una determinata attività lavorativa gravano in capo al lavoratore medesimo.
  Rimarca, altresì, l'importanza di prevedere una disciplina in materia di salario minimo.Pag. 7
  Nell'auspicare, infine, l'approvazione della proposta emendativa in esame, rileva che, strettamente correlata al tema in discussione, vi è anche la questione – su cui interviene una successiva proposta emendativa – legata all'incremento della dotazione organica dell'Ispettorato nazionale del lavoro, al fine di garantire un sistema di controlli adeguato anche con riferimento a tali nuovi modelli occupazionali.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Gribaudo 36.050.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Gribaudo 36.050.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che, a seguito delle segnalazioni pervenute da parte dei rispettivi gruppi, anche gli articoli aggiuntivi non segnalati Ascari 36.023 e Ghio 36.025 devono intendersi riformulati negli stessi termini dell'articolo aggiuntivo Boschi 36.026 e dell'emendamento Braga 36.1, già riformulati in identico testo. Precisa che, conseguentemente, le annunciate sottoscrizioni da parte di deputati del Movimento 5 Stelle s'intendono riferite anche all'articolo aggiuntivo Ascari 36.023.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE), nel ringraziare i colleghi per il sostegno ricevuto con riferimento alla proposta emendativa in discussione, sottolinea la scelta fatta dal suo gruppo parlamentare di disporre che parte delle risorse previste in questa manovra di bilancio sia destinata a sostenere il reddito di libertà, quale indispensabile strumento per favorire, attraverso l'indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà, contrastando così l'odioso fenomeno della violenza sulle donne e con la finalità di ridurre il cosiddetto gender gap.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Boschi 36.026 e le proposte emendative Braga 36.1, Ascari 36.023 e Ghio 36.025, come riformulati in identico testo (vedi allegato).

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che i relatori e il rappresentante del Governo hanno presentato una proposta di riformulazione dell'emendamento Cherchi 37.2, precedentemente accantonato (vedi allegato).

  Daniela TORTO (M5S) accetta la riformulazione dell'emendamento Cherchi 37.2, di cui è cofirmataria (vedi allegato).

  Susanna CHERCHI (M5S) manifesta apprezzamento per il parere favorevole espresso dai relatori e dal Governo, nonché per il sostegno e la condivisione emersa in seno alla Commissione con riferimento all'emendamento a sua prima firma 37.2, che affronta un tema di cui rimarca la particolare sensibilità e che, ritiene, possa essere considerato trasversale rispetto alle posizioni delle diverse forze politiche. Fa presente, infatti, che finalità precipua della suddetta proposta emendativa è rappresentata dalla volontà di ampliare il novero dei soggetti che possono ricevere sostegno per l'acquisto, l'addestramento e la cura veterinaria di un cane da assistenza, includendovi anche le persone affette da disturbi dello spettro autistico, nonché quelle figure che prestano sostegno alle persone con disabilità, istituendo, a tal fine, un fondo opportunamente destinato.
  Ritiene in conclusione che, con la proposta emendativa che la Commissione si appresta ad approvare si interviene nell'ottica di contribuire all'assistenza delle persone più deboli, il che rappresenta una indiscutibile questione di civiltà.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, esprime apprezzamento per la scelta delle diverse forze politiche presenti in Commissione di convergere su una tematica, come quella del sostegno alle persone che si trovino in una condizione di disabilità, che non può che incontrare una generale condivisione. Avverte, inoltre, che la proposta emendativa viene sottoscritta dall'onorevole Grimaldi, nonché dai gruppi Forza Italia, Partito Democratico e Italia Viva.

Pag. 8

  La Commissione approva l'emendamento Cherchi 37.2, come riformulato (vedi allegato).

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che i relatori e il Governo hanno presentato una proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Panizzut 38.06, precedentemente accantonato (vedi allegato). Precisa altresì che essa è stata accolta dai presentatori.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Panizzut 38.06, come riformulato (vedi allegato).

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 38.010, fa presente che con la suddetta proposta emendativa si intende in primo luogo intervenire per sostenere l'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi, supportando la prosecuzione delle diverse iniziative che tale associazione sta promuovendo a beneficio delle persone sorde le quali, allo stato, incontrano ancora numerosi ostacoli ad un pieno inserimento nel contesto sociale. Sottolinea, in particolare, come sia necessario intervenire al fine di garantire il pieno inserimento dei bambini non udenti all'interno delle scuole, per assicurare una consapevole partecipazione a tutte le attività che vi si svolgono, ritenendo che, proprio questo aspetto rappresenti un momento fondamentale per garantire la piena autonomia ai non udenti.
  Segnala, tra l'altro, che la proposta emendativa innalza da cinque a dieci anni il limite massimo di contribuzione figurativa riconosciuto ai soli fini del diritto alla pensione e dell'anzianità contributiva, estendendo inoltre il novero oggettivo di applicazione delle disposizioni in materia di IVA agevolata per le cessioni e le importazioni di veicoli adattati ad invalidi.
  Nel ricordare che anche di recente l'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi ha organizzato una manifestazione per dare visibilità alle diverse problematiche che affliggono tale categoria di soggetti, fa presente che la proposta emendativa in questione intende dare una risposta agli impegni che la politica si è doverosamente assunta. Impegni che, a suo dire, risultano disattesi in questa manovra di bilancio in cui, invece, si riscontra la scelta di intervenire su altri fronti, quali quello dell'incremento degli stipendi dei membri del Governo. Esorta, infine, i membri della Commissione a porre maggiore attenzione al senso di dignità che dovrebbe accompagnare la politica nell'orientare il merito delle proprie scelte.

  Valentina GRIPPO (AZ-PER-RE) si associa alle considerazioni espresse poc'anzi dal collega Pagano in merito all'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 38.010, esprimendo perplessità per la scelta dei relatori e del Governo di esprimere un parere contrario, senza tentare di intervenire con una riformulazione volta, quantomeno, a garantire un'approvazione della proposta in esame anche restringendone il campo applicativo. Ricorda inoltre che, già in fase di predisposizione della normativa d'attuazione della legge delega sulla disabilità, è stata evidenziata la necessità di individuare le risorse necessarie per garantire che le diverse previsioni di legge vigenti possano trovare effettiva applicazione. Sottolinea nuovamente l'importanza di un impegno da parte delle istituzioni per garantire il pieno inserimento delle persone non udenti nella scuola, fornendo altresì un valido sostegno a tutta la comunità educante, chiamata a svolgere un ruolo centrale per garantire il pieno inserimento a chi soffre di tale disabilità.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo parlamentare in ordine all'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 38.010 e ricorda come la quasi totalità delle forze politiche presenti in Parlamento, ivi compreso il MoVimento 5 Stelle, abbia presentato proposte emendative che affrontano tale tematica. Ritiene sia irragionevole non intervenire con misure di sostegno in favore delle persone sorde, ove si consideri, peraltro, che nell'ambito delle scelte di questa maggioranza e del Governo sono state reperite risorse per una molteplicità di finalità, tralasciando invece di considerare proprio un Pag. 9tema che dovrebbe ricevere un'attenzione prioritaria.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 38.010.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 38.010.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) illustra il contenuto dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 38.028, recante disposizioni a tutela e a sostegno delle persone affette da disturbi dello spettro autistico e dei loro familiari. A suo giudizio, la proposta emendativa in discussione assume un particolare significato anche perché le uniche vere misure di sostegno di cui i soggetti autistici possono beneficiare sono spesso demandate a quegli enti di prossimità che maggiormente necessitano del sostegno delle istituzioni centrali dello Stato.
  In particolare, l'articolo aggiuntivo di cui auspica l'approvazione consente di focalizzare l'attenzione sulle gravi carenze che contraddistinguono il disegno di legge di bilancio in esame, preordinato esclusivamente a intervenire sulle questioni che rivestono una immediata rilevanza mediatica, senza invece approntare strumenti idonei per il perseguimento di quegli obiettivi che rappresentano una vera e propria emergenza per la vita quotidiana delle persone, con particolare riferimento a quelle più fragili.
  Al riguardo, evidenzia che il ruolo dello Stato dovrebbe essere preordinato a tutelare le persone con disabilità predisponendo soluzioni di carattere sistematico, piuttosto che tendere a soddisfare esigenze di carattere politico-elettorale.

  Valentina GRIPPO (AZ-PER-RE) ringrazia il collega Ubaldo Pagano per le considerazioni svolte e il sostegno alla proposta emendativa in discussione. Ciò posto, ritiene grave che il Governo non abbia tenuto in debita considerazione la necessità di tutelare con misure idonee le persone con disabilità destinando a questo scopo un livello di risorse adeguato, anche alla luce del fatto che in sede di predisposizione della normativa attuativa della legge sulla disabilità non sono stati previsti investimenti di carattere sistematico sul tema.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 38.028.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.

SEDE REFERENTE

  Lunedì 16 dicembre 2024. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 15.15.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
C. 2112-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte preliminarmente che, per prassi, la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Ne dispone pertanto l'attivazione.
  Fa presente che il deputato Scerra sottoscrive l'articolo aggiuntivo Aiello 22.011 e l'emendamento Tucci 140.11.
  Ricorda, altresì, che nella seduta antimeridiana si è proceduto alle votazioni fino all'articolo aggiuntivo 38.028; pertanto, si riprende con l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 38, a partire dall'articolo aggiuntivo Di Lauro 38.047. Infine, dà conto delle sostituzioni pervenute alla presidenza.

Pag. 10

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede chiarimenti sulla dotazione finanziaria della proposta di riformulazione degli emendamenti in materia di trasporto pubblico locale, rilevando come, in assenza di una relazione tecnica, non sia possibile valutare l'adeguatezza degli stanziamenti destinati al suo finanziamento.

  Il sottosegretario Federico FRENI precisa che lo stanziamento previsto per il trasporto pubblico locale è pari a 121,5 milioni di euro.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE), intervenendo a sua volta sull'ordine dei lavori, chiede di precisare come saranno trattate le proposte di riformulazione che incidono su materie oggetto di proposte emendative già esaminate e respinte dalla Commissione.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, rileva che, laddove ne ricorrano i presupposti, con il consenso unanime dei gruppi, si procederà a revocare la votazione effettuata e a riconsiderare la proposta emendativa già respinta nell'ambito della proposta di riformulazione.

  Gilda SPORTIELLO (M5S), illustrando l'articolo aggiuntivo Di Lauro 38.047, di cui è cofirmataria, sottolinea che esso mira ad incrementare l'importo delle pensioni di invalidità, tema sul quale sarebbe auspicabile un sostegno unanime delle forze parlamentari, indipendentemente dalla fisiologica dialettica tra maggioranza e opposizione. A suo avviso, si tratta di una misura che può migliorare, almeno in parte, la condizione di oggettiva vulnerabilità della categoria in questione, che oltre a subire – come gli altri cittadini – gli effetti dell'inflazione, deve spesso affrontare spese straordinarie. Peraltro, osserva che la proposta emendativa prevede un'adeguata copertura finanziaria a valere sugli extraprofitti delle imprese.
  Sulla scorta di queste considerazioni, invita relatori e Governo a rivedere il parere contrario sull'articolo aggiuntivo in esame.

  Emma PAVANELLI (M5S) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Di Lauro 38.047.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Di Lauro 38.047, che sottoscrive, ritiene incomprensibile che il Governo abbia trovato le risorse per ridefinire gli assetti dell'INPS e non intenda stanziare fondi adeguati per aumentare le pensioni di invalidità, a beneficio di una categoria svantaggiata. Auspica, altresì, che venga individuata una soluzione per consentire la rivalutazione dei trattamenti previdenziali di tutti i cittadini italiani residenti all'estero.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Di Lauro 38.047.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), illustra l'articolo aggiuntivo Gribaudo 38.075, finalizzato a rifinanziare il fondo per il professionismo negli sport femminili, strumento essenziale per ridurre le discriminazioni di genere e promuovere la formazione delle atlete. Considerato che diverse proposte emendative presentate dalla maggioranza hanno la medesima finalità di attenuare le disparità di genere nel settore sportivo, auspica che i colleghi esprimano coerentemente un voto favorevole sull'articolo aggiuntivo in esame.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Gribaudo 38.075.

  Valentina D'ORSO, illustrando l'articolo aggiuntivo 42.02, a sua prima firma, sottolinea come la diffusione della sostanza stupefacente crack stia assumendo dimensioni allarmanti in diverse zone della Sicilia, in particolare nella città di Palermo. Precisa come la proposta emendativa in esame miri dunque ad incrementare la dotazione finanziaria del Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga, istituito, peraltro, dall'attuale compagine di Governo con la legge di bilancio per il 2024. Sollecita, dunque, Governo e maggioranza ad un Pag. 11supplemento di riflessione, in vista di una modifica del parere contrario precedentemente espresso.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo D'Orso 42.02.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che i relatori e il rappresentante del Governo hanno presentato una proposta di riformulazione dell'emendamento Pella 44.1 (vedi allegato), accolta dai presentatori.

  La Commissione approva l'emendamento Pella 44.1, come riformulato (vedi allegato).

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, fa presente che i relatori e il rappresentante del Governo hanno presentato una proposta di riformulazione dell'emendamento Molinari 45.2 (vedi allegato).

  Il sottosegretario Federico FRENI propone di accantonare l'emendamento Molinari 45.2.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, su richiesta del rappresentante del Governo e concordi i relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento Molinari 45.2.
  Comunica, quindi, che l'emendamento Frassini 45.3 è stato ritirato dai presentatori.
  Avverte, altresì, che è stata presentata dai relatori e dal rappresentante del Governo una proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Cannizzaro 46.02, accolta dai presentatori (vedi allegato).

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Cannizzaro 46.02, come riformulato (vedi allegato). Respinge altresì l'articolo aggiuntivo Gadda 46.013.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo 46.020, di cui è cofirmataria, con il quale si propone un rifinanziamento del fondo a sostegno dell'impresa femminile. Ricorda che in Italia la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e al settore imprenditoriale è decisamente più bassa della media europea e che è quindi essenziale modificare questa situazione, anche per assicurare una consistente crescita del prodotto interno lordo.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE) ringrazia i colleghi del Partito Democratico e di Italia viva per avere presentato l'articolo aggiuntivo in discussione, ricordando che il fondo a sostegno dell'impresa femminile, istituito con la legge di bilancio del 2021, ha consentito di utilizzare anche le risorse del PNRR con risultati straordinari, secondo quanto affermato anche dall'allora Ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Reputa fondamentale un rifinanziamento del fondo, che oltretutto presenta un carattere innovativo anche per la flessibilità nel suo utilizzo, per consentire alle imprese guidate da donne di proseguire nell'opera di innovazione e acquisire la necessaria competitività.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Peluffo 46.020 e Gadda 46.021.

  Elly SCHLEIN (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento 47.4, a sua prima firma, invita tutti i deputati a una profonda riflessione sul tema oggetto di tale proposta, ossia la necessità di assicurare le cure in caso di bisogno, obiettivo fortemente sentito e prioritario per tutti gli italiani. Evidenzia che con tale proposta, sottoscritta dai rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari dell'opposizione, si prevede un finanziamento aggiuntivo per il fondo sanitario nazionale di quasi 7 miliardi di euro nel 2025 e di oltre 10 miliardi negli anni successivi.
  Segnala che tale cifra non è sufficiente ad assicurare un livello di spesa sanitaria pari alla media europea, rappresentando essa esclusivamente il livello di finanziamento minimo per contrastare lo smantellamento del Servizio sanitario nazionale. In particolare, si prevedono 2 miliardi di euro aggiuntivi per l'assunzione del personale sanitario, circa 400 milioni per l'incrementoPag. 12 degli stipendi del personale attualmente in servizio e 1 miliardo di euro da destinare ad attività di prevenzione, il tutto per affrontare una situazione per la quale attualmente molti cittadini sono costretti a spendere risorse di tasca propria o a rinunciare alle cure.
  Ricorda che lo stesso ministro Schillaci aveva richiesto uno stanziamento aggiuntivo per il 2025 di almeno 4 miliardi di euro, anche per consentire un numero consistente di nuove assunzioni mentre l'attuale manovra reca risorse per soli 1,3 miliardi, senza prevedere un incremento del personale. L'attuale livello della spesa sanitaria, sia pro capite che rispetto al prodotto interno lordo, pone l'Italia in ultima posizione tra i paesi del G7 e in fondo alla classifica per quanto riguarda quelli dell'Unione europea e dell'OCSE. Pone in evidenza il continuo esodo di medici e infermieri del Servizio sanitario nazionale verso il privato o Paesi esteri, anche in conseguenza dei turni massacranti a cui sono attualmente sottoposti, e l'aumento delle liste d'attesa.
  Rileva, inoltre, che i pochi emendamenti di maggioranza alla manovra di bilancio sul tema della sanità non prevedono risorse aggiuntive ma fanno leva esclusivamente sulle quelle già presenti. Pone, quindi, in evidenza l'entità irrisoria degli aumenti previsti per il personale sanitario, sottolineando come, a fronte di un aumento medio mensile per gli infermieri di circa 7 euro, sia stato presentato un emendamento che prevede di innalzare di 7.000 euro quanto percepito dai ministri non parlamentari.
  In conclusione, spera che ci possa essere un cambiamento di rotta, nel nome della difesa di un sistema sanitario universalistico, alla cui nascita ha contribuito una personalità straordinaria come Tina Anselmi.

  Marco GRIMALDI (AVS) osserva che l'emendamento 47.4, di cui è cofirmatario, affronta un tema ineludibile per il futuro del Paese. Segnala come appaia ormai completamente dimenticata la lezione appresa durante l'emergenza pandemica circa l'assoluta necessità di assicurare un'adeguata efficienza al sistema sanitario e come non si sia posto riparo alle conseguenze che quell'emergenza ha determinato in termini di prestazioni sanitarie non erogate.
  Evidenzia, rispetto a un sistema sanitario già caratterizzato da una forte disuguaglianza a livello regionale, la scarsità di risorse che ha portato oltre 4 milioni di cittadini a rinunciare alle cure e, nello stesso tempo, ad un livello di spesa sanitaria privata che supera i 40 miliardi di euro. Rileva, inoltre, come la manovra di bilancio in corso aumenti il tetto della spesa che può essere effettuato in regime convenzionale utilizzando le strutture sanitarie private.
  Nel ribadire come nessun esponente del Governo dovrebbe permettersi di attaccare i lavoratori in sciopero, ricorda che oltre la metà dei contratti collettivi nazionali di lavoro sono scaduti, compresa la totalità di quelli relativi al pubblico impiego.
  Si dichiara orgoglioso del fatto che l'emendamento preveda come copertura finanziaria la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, rilevando come vi sia una forte correlazione fra l'utilizzo dei combustibili fossili e i danni alla salute. Invita i rappresentanti della maggioranza a intervenire nella discussione, osservando come sia sotto gli occhi di tutti la situazione estremamente difficile in cui si trova il Servizio sanitario nazionale.

  Matteo RICHETTI (AZ-PER-RE), con riferimento alle dichiarazioni fatte recentemente dalla Presidente del Consiglio Meloni circa le risorse aggiuntive destinate dall'attuale maggioranza al Servizio sanitario nazionale, osserva come esse siano largamente insufficienti in relazione all'aumento dei costi, rispetto al quale l'attuale maggioranza non ha responsabilità, e all'incremento del bisogno di salute.
  Ricorda che è stata stimata la necessità di destinare almeno 19 miliardi di euro di risorse aggiuntive per mantenere un livello accettabile di assistenza sanitaria in un contesto in cui la spesa privata appare in continua crescita, così come le liste d'attesa. Segnala che l'emendamento 47.4, di cui è cofirmatario, prevede di destinare le risorse necessarie a mantenere i livelli di base di funzionamento in termini di personale,Pag. 13 strutture e tecnologie, nonché a contrastare l'esodo del personale sanitario e rendere operative le Case della comunità realizzate con le risorse del PNRR. In assenza di un tale intervento appare impossibile mantenere il carattere universalistico del Servizio sanitario nazionale.

  Andrea QUARTINI (M5S), richiamando i dati forniti dai colleghi circa l'assoluta necessità di destinare risorse aggiuntive al settore della salute, come emerge da analisi imparziali come quella condotta da fondazione Gimbe, ribadisce che con l'emendamento 47.4, di cui è firmatario, si propone semplicemente di far sopravvivere un Servizio sanitario nazionale ormai al collasso. Ricorda che la cifra destinata alla sanità nel disegno di legge di bilancio è totalmente inadeguata e nettamente inferiore a quanto richiesto dallo stesso ministro Schillaci.
  Nel segnalare nuovamente i dati sugli oltre 4 milioni di persone che rinunciano alle cure o si trovano costretti a spendere risorse proprie, osserva che a ciò si devono aggiungere i favori fatti al settore privato, con l'incremento del livello della spesa in convenzione.
  Nell'evidenziare il livello irrisorio delle risorse destinate all'aumento delle retribuzioni, pari, su base mensile, a circa 7 euro per gli infermieri e a 17 per i medici, reputa una inaccettabile quanto sta accadendo, e ritiene che sia in atto una tendenza a privatizzare la sanità pubblica, in un contesto in cui non viene destinata alcuna risorsa alla medicina territoriale che sarebbe invece fondamentale per la riduzione della pressione sulle strutture di pronto soccorso e la presa in carico delle cronicità.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che l'emendamento Schlein 47.4 è stato sottoscritto da tutti i componenti del Movimento 5 Stelle facenti parte della Commissione.

  La Commissione respinge l'emendamento Schlein 47.4.

  Andrea QUARTINI (M5S) illustra il suo emendamento 47.5 che, oltre a superare il tetto di spesa per il personale sanitario introdotto dal decreto-legge cosiddetto «Liste d'attesa», a prevedere un piano d'assunzione straordinario di personale e a investire nella prevenzione delle malattie croniche, intende sopprimere l'innalzamento del limite di spesa del sistema sanitario privato accreditato in quanto determina il rischio di una privatizzazione della sanità. Precisa, inoltre, come con l'emendamento in oggetto ci si proponga di incrementare le indennità del personale socio-sanitario per portare il loro stipendio intorno alla media degli stipendi europei.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Quartini 47.5, Marianna Ricciardi 47.18 e Bonetti 47.20. Approva, altresì, gli identici emendamenti Lazzarini 47.48 e Manes 47.44 (vedi allegato).

  Marco GRIMALDI (AVS) evidenzia i punti qualificanti dell'articolo aggiuntivo Piccolotti 47.06, del quale è cofirmatario, volto a rendere gratuita su tutto il territorio nazionale l'erogazione alle donne in età fertile della pillola contraccettiva ormonale presso i consultori familiari, dietro prescrizione medica. Ricorda come in Italia, a seguito di una decisione dell'Aifa, l'erogazione della pillola ormonale non sia uniforme e rileva come della gratuità della contraccezione beneficerebbero soprattutto le donne più fragili. Sottolinea, infine, che non sarebbe corretto leggere una tale iniziativa come un tentativo di contrastare le politiche per la natalità, perché la maternità dovrebbe sempre corrispondere a una scelta responsabile e volontaria delle donne. La contraccezione si dovrebbe ritenere, inoltre, come parte dell'educazione sessuale e sentimentale, che spesso manca nelle scuole italiane.

  La Commissione respinge l'emendamento Piccolotti 47.06.

  Marco FURFARO (PD-IDP) illustra il suo emendamento 48.2, volto a sostenere il Servizio sanitario nazionale con una parte dei finanziamenti attualmente previsti per il sistema sanitario privato accreditato. In Pag. 14particolare, l'emendamento intende finanziare l'aumento delle retribuzioni del personale infermieristico. Precisa, inoltre, che l'emendamento ha lo scopo contrastare la strategia governativa tendente a distrarre risorse dal pubblico, anche per conflitti d'interesse con la sanità privata e che, comunque, il settore privato dovrebbe essere complementare al Servizio sanitario nazionale.

  La Commissione respinge l'emendamento Furfaro 48.2.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che è stata accettata dai presentatori la proposta di riformulazione dell'emendamento Schifone 49.1 formulata dai relatori e dal rappresentante del Governo (vedi allegato).

  La Commissione approva l'emendamento Schifone 49.1, come riformulato (vedi allegato).

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE) sottoscrive l'emendamento Patriarca 49.7.

  La Commissione approva gli identici emendamenti 49.6 della XII Commissione, Patriarca 49.7 e Loizzo 49.8 (vedi allegato). Respinge altresì l'emendamento Boschi 51.4.

  Marco FURFARO (PD-IDP) interviene sull'emendamento a sua prima firma 51.9, sottolineando come la proposta emendativa, condivisa da varie forze politiche, sia volta ad utilizzare 50 milioni aggiuntivi ma anche per l'aggiornamento e la revisione delle tariffe dell'assistenza sociosanitaria.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Furfaro 51.9, Steger 51.10, Vaccari 51.11 e Gadda 51.12.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che è stata presentata dai relatori e del rappresentante del Governo una proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Lupi 51.01, accettata dai presentatori (vedi allegato).
  Segnala che, previo consenso unanime dei gruppi, la medesima proposta di riformulazione viene estesa anche alle proposte emendative Ruffino 38.078 e Furfaro 58.031, non segnalate, aventi analogo contenuto, che vengono pertanto riformulate in termini identici a quelli dell'articolo aggiuntivo Lupi 51.01. Fa altresì presente che l'articolo aggiuntivo Lupi 51.01, come riformulato, è sottoscritto dal deputato Grimaldi e da tutti i membri della Commissione appartenenti ai gruppi Lega, Forza Italia e Noi-Moderati.

  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Lupi 51.01, Ruffino 38.078 e Furfaro 58.031, come riformulati (vedi allegato).

  Marco FURFARO (PD-IDP) esprime perplessità sul parere contrario espresso dal Governo sull'articolo aggiuntivo Malavasi 51.06, del quale è cofirmatario, in quanto la proposta emendativa è volta a rifinanziare il Fondo per il potenziamento dei test di Next-Generation Sequencing per la diagnosi delle malattie rare, istituito dalla legge di bilancio per il 2024 ed apprezzato dalle associazioni a sostegno della ricerca sulle malattie rare. Sottolinea, altresì, come le tecniche per il sequenziamento del DNA non siano ricomprese nei LEA, nonostante la loro estrema utilità per la diagnosi di malattie rare.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, preso atto della disponibilità del Governo a valutare la possibilità di una riformulazione dell'articolo aggiuntivo Malavasi 51.06, ne dispone l'accantonamento, insieme agli articoli aggiuntivi Loizzo 51.03 e Lazzarini 51.07, rispettivamente di analogo e di identico contenuto.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Furfaro 51.015, Boschi 51.022 e 51.024.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che i relatori e il rappresentante del Governo hanno presentato una proposta di riformulazione dell'articoloPag. 15 aggiuntivo Quartini 52.05, accettata dai presentatori (vedi allegato).
  Su richiesta dei presentatori, la medesima proposta di riformulazione viene estesa all'articolo aggiuntivo Malavasi 53.02.

  Vanessa CATTOI (LEGA), nel sottoscrive l'articolo aggiuntivo Quartini 52.05, come riformulato, chiede che la proposta emendativa sia ulteriormente riformulata aggiungendo nel testo il riferimento al Registro nazionale delle mutazioni genetiche, contenuto nel testo originario dell'articolo aggiuntivo Malavasi 53.02.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, constatato che i relatori e il rappresentante del Governo non intendono accogliere la richiesta avanzata dalla deputata Cattoi, avverte che l'articolo aggiuntivo Quartini 52.05, come riformulato, è sottoscritto da tutti i membri della Commissione appartenenti ai gruppi Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle.

  La Commissione approva gli identici l'articoli aggiuntivi Quartini 52.05 e Malavasi 53.02, come riformulati (vedi allegato).

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che i presentatori hanno ritirato l'articolo aggiuntivo Loizzo 53.07.

  Marco FURFARO (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Malavasi 53.06, sottolinea la sua idoneità a contribuire a salvare molte donne dal momento che in esso vengono recate misure per favorire la diagnosi genica per coloro che sono colpite da tumore metastatico.
  In particolare, evidenzia che esso è volto a rafforzare gli strumenti per diagnosticare e combattere precocemente il carcinoma mammario, permettendo diagnosi assai più accurate.
  Dopo aver ricordato che il suo gruppo ha chiesto con forza che fossero aumentati i fondi destinati alla tutela della salute, considerato che l'impegno finanziario della proposta emendativa in oggetto è di modesta entità, chiede ai relatori al Governo di modificare il parere espresso.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Malavasi 53.06.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'articolo aggiuntivo Magi 53.02: s'intende che vi abbiano rinunciato.
  Avverte, quindi, che il deputato Trancassini ha sottoscritto l'articolo aggiuntivo Ciocchetti 53.021 e accettato la proposta di riformulazione formulata dai relatori e dal rappresentante del Governo.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Ciocchetti 53.021, come riformulato (vedi allegato).

  La seduta, sospesa alle 16.35, è ripresa alle 17.25.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, comunica preliminarmente che le proposte emendative Lazzarini 58.1, Bagnai 72.12, Frassini 72.16, Rubano 73.04, Mattia 77.40 e Carloni 77.41 sono state ritirate dai rispettivi presentatori.
  Nel ricordare che prima della sospensione si è proceduto alla votazione sino all'articolo aggiuntivo 53.021, fa presente che l'esame riprende con la formulazione dei pareri riferiti agli articoli da 56 a 79.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, intervenendo anche a nome degli altri relatori, esprime i pareri sulle proposte emendative riferite agli articoli da 56 a 79.
  Formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Sarracino 56.03.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 57, invita al ritiro dell'emendamento Cappellacci 57.5; propone l'accantonamento dell'emendamento Cattoi 57.6; invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Faraone 57.01.
  Esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Stumpo 57.04, Furfaro 57.02, Cattoi 57.03, Lazzarini 57.05 e Pella Pag. 1657.06, a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato); propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Barabotti 57.08.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 58, formula un invito al ritiro dell'emendamento Ciani 58.8, nonché degli identici emendamenti Colucci Alessandro 58.10 e Malavasi 58.9; formula un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Girelli 58.02 e Boschi 58.05; esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Cappellacci 58.013 e sull'articolo aggiuntivo Malavasi 58.014, quest'ultimo non segnalato, a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato); formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario sugli articoli aggiuntivi Dori 58.024 e Furfaro 58.025; avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Lazzarini 58.1 e Gardini 58.5.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 59, formula un invito al ritiro degli emendamenti Ricciardi Marianna 59.7 e Pisano 59.11; propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Patriarca 59.01 e Malavasi 59.02; esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Schifone 59.07, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Daniela TORTO (M5S) chiede che l'emendamento Marianna Ricciardi 59.7 venga riformulato in identico testo rispetto all'articolo aggiuntivo Schifone 59.07, in considerazione dell'affinità di materia tra le due proposte emendative.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, si riserva di valutare la richiesta della deputata Torto.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 60, formula un invito al ritiro dell'emendamento Boschi 60.6; propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Mulè 60.01, Faraone 60.03 e Girelli 60.04, nonché degli articoli aggiuntivi Di Lauro 60.08, Madia 60.045 e Boschi 60.09; formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Gianassi 60.012; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Manzi 60.038; formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Zanella 60.044.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 61, formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Brambilla 61.03; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Patriarca 61.04; avverte che è stato ritirato l'articolo aggiuntivo Cannata 61.02.

  Marco GRIMALDI (AVS) chiede se tra le proposte emendative presentate dai relatori ve ne sia una di contenuto analogo all'articolo aggiuntivo Zanella 60.044, concernente il monitoraggio delle sostanze poli- e perfluoroalchiliche (PFAS).

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, in attesa di verificare quanto richiesto dall'onorevole Grimaldi, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zanella 60.044.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 63, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Cerreto 63.07, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 64, formula un invito al ritiro dell'emendamento Sportiello 64.9.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 66, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Ciani 66.2 e Lupi 66.1, nonché dell'emendamento Quartini 66.4; esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Pella 66.10 e Benigni 66.03, nonché sull'articolo aggiuntivo Quartini 58.029, non segnalato, a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato); propone l'accantonamento degli identici emendamenti Steger 66.18, Panizzut 66.17, De Bertoldi 66.19; formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivoPag. 17 Ruffino 66.04; propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Lupi 66.032, Pella 66.041, Gardini 66.053; esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Cattoi 66.055, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato); formula un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Grippo 66.064, Magi 66.077 e Nazario Pagano 66.083.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 67, formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo De Bertoldi 67.05.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 68, formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Bonetti 68.011; avverte che l'articolo aggiuntivo Malagola 68.09 è stato ritirato.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 69, formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Steger 69.01.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 70, formula un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Peluffo 70.013 e Bonetti 70.014.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 71, esprime parere favorevole sull'emendamento Braga 71.5, purché riformulato nello stesso testo degli articoli aggiuntivi Quartini 3.013, Montaruli 17.010, e Cavo 71.011, nonché degli articoli aggiuntivi non segnalati Bonetti 17.011 e Grimaldi 71.08, nei termini riportati in allegato (vedi allegato); formula un invito al ritiro dell'emendamento Alfonso Colucci 71.12; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Molinari 71.01; avverte che è stato ritirato l'articolo aggiuntivo Comba 71.07; formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Pellegrini 71.016.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 72, formula un invito al ritiro dell'emendamento Stefanazzi 72.3, Calderone 72.11, Gadda 72.14 e sugli identici emendamenti Frassini 72.16 e Steger 72.15.

  Dieter STEGER (MISTO-MIN.LING.) ritira il suo emendamento 72.15.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, ricorda che sono stati ritirati gli emendamenti Bagnai 72.12 e Frassini 72.16; esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Patriarca 72.012; propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Iaia 72.018 e De Palma 72.019.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 73, formula un invito al ritiro degli emendamenti Pisano 73.2 e Marattin 73.05; avverte che è stato ritirato l'articolo aggiuntivo Rubano 73.04; formula parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Molinari 73.013, a condizione che sia riformulato in identico testo rispetto all'emendamento Ghio 30.47 (vedi allegato); propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Barabotti 73.017.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 74, formula un invito al ritiro dell'emendamento Cavo 74.1, nonché dell'articolo aggiuntivo Di Sanzo 74.06 e degli identici articoli aggiuntivi Benzoni 74.012 e Pisano 74.013; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Casasco 74.020; formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Fenu 74.025.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 75, propone l'accantonamento dell'emendamento La Porta 75.19, nonché dell'articolo aggiuntivo Peluffo 75.03; formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Peluffo 75.09; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Orsini 75.011; formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Guerra 75.020; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Lupi 75.028.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 76, formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Raimondo 76.07 e alla sua trasformazione in ordine del giorno.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, prende atto dell'invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Raimondo 76.07 ai fini della sua trasformazione in ordine del giorno.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, passando all'espressione dei pareriPag. 18 sulle proposte emendative riferite all'articolo 77, formula un invito al ritiro dell'emendamento Scerra 77.15, nonché degli identici emendamenti Romeo 77.19 e Fassino 77.18; propone l'accantonamento dell'emendamento Ottaviani 77.34; formula un invito al ritiro degli identici emendamenti Vaccari 77.35, Nevi 77.36 e Gadda 77.37, nonché dell'articolo aggiuntivo Bonafè 77.06 e degli identici articoli aggiuntivi Cavo 77.016 e Dell'Olio 77.015; esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Battilocchio 77.037, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato); Formula un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Alifano 77.076, Del Barba 77.079 e Pavanelli 77.083; avverte che sono stati ritirati l'emendamento Messina 77.26, gli identici emendamenti Mattia 77.40 e Carloni 77.41, nonché l'articolo aggiuntivo Buonguerrieri 77.078.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 78, propone di accantonare l'emendamento Silvestri Francesco 78.5; formula un invito al ritiro dell'emendamento Mancini 78.7, nonché degli articoli aggiuntivi Merola 78.02 e Colucci Alfonso 78.09; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Pisano 78.011.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 79, propone di accantonare l'emendamento Colombo 79.21; esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Steger 79.42, Pella 79.23, Peluffo 79.25, Torto 79.30, Faraone 79.31, Andreuzza 79.38 e Zanella 79.41, a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato); formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Pisano 79.043; esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Caramanna 79.053 e sull'articolo aggiuntivo Steger 8.013, a condizione che venga riformulato nell'identico testo dell'articolo aggiuntivo Caramanna 79.053; esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Cesa 79.080, Gaetana Russo 79.081, Furgiuele 79.064 e Traversi 79.091; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Molinari 79.083; formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 79.087.

  Dieter STEGER (MISTO-MIN.LING.) accetta la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Steger 8.013.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello dei relatori. Sull'emendamento Colombo 79.21, accantonato, e sull'articolo aggiuntivo Patriarca 72.012 si rimette alla Commissione. Propone, infine, l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Bonetti 70.014.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che sono accolte le richieste di accantonamento della relatrice Comaroli e che è accantonato anche l'articolo aggiuntivo Bonetti 70.014, come richiesto dal Governo.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede chiarimenti in ordine all'ammissibilità della proposta emendativa Caretta 82.05, che introduce norme in materia di fauna selvatica e di calendario venatorio, ritenuta ammissibile pur trattandosi di disposizioni sprovviste di oneri e che non producono un risparmio di spesa. A suo avviso, si tratterebbe di norme di carattere ordinamentale, non attinenti all'oggetto del disegno di legge di bilancio.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, fa presente che il Presidente della Camera si è già espresso su una analoga richiesta pervenuta da parte del M5S, segnalando che sui ricorsi a tal riguardo presentati si impegna a rendere disponibile quanto prima al deputato Grimaldi la documentazione in materia.
  Prendendo atto dell'esigenza, manifestata dai gruppi, di svolgere riunioni informali per valutare l'orientamento del Governo e della maggioranza sulle proposte emendative da porre in votazione, concorde la Commissione, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 17.50, è ripresa alle 19.50.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte preliminarmente che le proposte emendative Pisano Pag. 1974.013, Cavo 77.016, gli identici Miele 84.8 e Amorese 84.9, Iezzi 90.09, Barabotti 94.02, Zoffili 100.023, Urzì 104.09, Frassini 107.03, Zinzi 110.96, Molinari 116.1 e Amich 118.05 sono state ritirate.
  Avverte, altresì, che nella precedente seduta si è proceduto alla formulazione dei pareri riferiti agli articoli da 56 a 79. Segnala che tutte le proposte emendative segnalate riferite ai citati articoli, per le quali i relatori e il Governo hanno richiesto l'accantonamento, devono intendersi accantonate.
  Nel ricordare che, prima della sospensione della seduta, si è proceduto alla votazione sino all'articolo aggiuntivo Ciocchetti 53.021, comunica che si proseguirà con la votazione delle proposte emendative segnalate a partire dall'articolo aggiuntivo Sarracino 56.03.

  Silvio LAI (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Sarracino 56.03, che sottoscrive, evidenzia che lo stesso, prevedendo l'istituzione delle indennità per medici e docenti delle aree interne e montane, mira a introdurre una misura di carattere strutturale, necessaria per far fronte alla carenza di servizi che sempre di più investe le aree interne e montane di tutto il Paese, e non solo del Mezzogiorno. A suo avviso, l'articolo aggiuntivo in esame, diversamente dalle proposte emendative presentate sul tema dalle forze di maggioranza, non si riferisce a situazioni specifiche, ma affronta il problema nel suo complesso, e guarda a tutte le aree interne e montane mirando a garantire la permanenza delle professionalità che operano nel campo della scuola e della sanità per un periodo di almeno 5 anni, assicurando in tal modo una continuità nell'erogazione dei servizi sanitari e nell'espletamento delle attività di docenza.
  Nel sottolineare, infine, che le forze di maggioranza, con le proposte emendative depositate negli ultimi quattro giorni, hanno perseguito una vera e propria riscrittura del disegno di legge di bilancio, rendendo in tal modo estremamente difficoltoso il prosieguo dell'esame del provvedimento in Commissione nei ristretti tempi a disposizione, esprime disappunto per le parole del ministro Ciriani che, secondo una recente agenzia di stampa, avrebbe imputato la responsabilità del mancato raggiungimento di un accordo alle forze di opposizione.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) sottolinea l'importanza del tema posto dall'articolo aggiuntivo Sarracino 56.03 sull'effettività dei servizi pubblici nelle aree interne. Suggerisce, quindi, al proponente di considerare l'invito al ritiro formulato dal Governo e di presentare un ordine del giorno dal contenuto analogo.

  Il sottosegretario Federico FRENI anticipa l'intenzione del Governo di esprimere un parere favorevole, nel caso di presentazione di un ordine del giorno sul tema.

  Silvio LAI (PD-IDP) ribadisce l'intenzione di non ritirare l'articolo aggiuntivo, in quanto ritiene l'impegno derivante dall'accoglimento di un ordine del giorno insufficiente per affrontare la questione dello sviluppo delle aree interne.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Sarracino 56.03.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE) interviene sull'ordine dei lavori per richiedere la consegna tempestiva, da parte del Governo, della relazione tecnica sulle proposte emendative dei relatori 2.62, 8.0160, 72.033, 80.0107 e 123.032, al fine di garantire il pieno esercizio, da parte della Commissione, delle funzioni attribuite in materia di verifica della copertura finanziaria degli emendamenti di provenienza governativa.
  Segnala, dunque, alcune criticità al riguardo. In primo luogo, rileva che l'articolo aggiuntivo 123.032 risulta privo della necessaria copertura finanziaria per gli anni 2025 e 2026, come del resto segnalato dal Servizio Bilancio dello Stato della Camera. In secondo luogo, l'articolo aggiuntivo 80.0107 assegna fondi per l'anno 2024, nonostante il fatto che la legge di bilancio per il 2025 non possa attribuire finanziamenti in maniera retroattiva per l'anno in corso.
  L'articolo aggiuntivo 72.033, inoltre, reca oneri complessivi pari a 44,5 milioni di Pag. 20euro per l'anno 2025, ma riduce, a fini compensativi, il Fondo per gli interventi strutturali di politica economica di ben 183 milioni di euro, determinando di fatto un'ampia perdita di risorse. L'articolo aggiuntivo 2.62 presenta coperture lacunose, per le quali risulta di fatto impossibile la verifica. Infatti, l'articolo 3, comma 5, del disegno di legge di bilancio in esame si riferisce alle disposizioni sulle deduzioni delle quote delle svalutazioni e delle perdite su crediti e dell'avviamento correlate alle DTA. L'abbassamento dal 65 per cento al 54 per cento nella proposta emendativa è impreciso e produce conseguenze finanziarie diverse, se esso si riferisce alle deduzioni da perdite riportate o alle eccedenze ACE. Aggiunge che trattasi di grandezze diverse, perché le prime sono imputabili in deduzione all'80 per cento del bilancio, mentre le seconde al 100 per cento.
  Conclude evidenziando come manchino allo stato le condizioni per proseguire nell'esame del provvedimento.

  La Commissione respinge l'emendamento Cappellacci 57.5.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) fa presente che l'articolo aggiuntivo Faraone 57.01 reca un contenuto del tutto analogo a quello dei successivi articoli aggiuntivi Stumpo 57.04, Furfaro 57.02, Cattoi 57.03, Lazzarini 57.05 e Pella 57.06, sui quali è stato espresso un parere favorevole ove riformulati. Propone dunque di riformulare in identico testo anche l'articolo aggiuntivo Faraone 57.01 al fine di consentirne l'approvazione.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE), associandosi alla richiesta della collega Guerra, chiede che l'articolo aggiuntivo Faraone 57.01, di cui è cofirmatario, sia riformulato negli stessi termini dei successivi articoli aggiuntivi.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, prende atto che i relatori e il rappresentante del Governo propongono di riformulare l'articolo aggiuntivo Faraone 57.01 in un testo identico a quello dei successivi articoli aggiuntivi Stumpo 57.04, Furfaro 57.02, Cattoi 57.03, Lazzarini 57.05 e Pella 57.06 e che il deputato Del Barba accoglie tale proposta di riformulazione.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Stumpo 57.04 di cui è cofirmataria, dichiara di accettare la riformulazione. Ritiene importante che il Governo abbia deciso di portare avanti una sperimentazione per estendere i servizi offerti dalle farmacie, in maniera tale da farle diventare punti di riferimento della medicina territoriale. Aggiunge, però, che la prova positiva che hanno dato le farmacie durante la pandemia nella distribuzione delle mascherine e dei vaccini avrebbe potuto spingere il Governo a mettere a regime tale sistema, senza passare dalla sperimentazione.

  La Commissione approva gli articoli aggiuntivi, Stumpo 57.04, Furfaro 57.02, Cattoi 57.03, Lazzarini 57.05, Pella 57.06 e Faraone 57.01, come riformulati in identico testo.

  Paolo CIANI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento 58.8 a sua prima firma, evidenzia l'importanza delle cure palliative e delle terapie del dolore, anche alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale n. 135 del 2024. Esprime perplessità sulla scelta di ritirare l'identico emendamento proposto da deputati del gruppo Fratelli d'Italia poiché anche in parte della maggioranza vi è attenzione alla vita fragile e malata. Ribadisce che la sua proposta intende andare incontro alle aspettative di molte associazioni che si occupano di cure palliative e di terapia del dolore.

  Marco GRIMALDI (PD-IDP) ritiene di condividere l'emendamento Ciani 58.8. Ricorda, anzitutto, che spesso si confonde il significato di inguaribile e incurabile poiché è possibile prendersi cura, anche tramite le terapie del dolore, di persone affette da malattia inguaribile. Rammenta, inoltre, con dati statistici, che sempre più italiani Pag. 21negli ultimi vent'anni sono a conoscenza dell'esistenza delle cure palliative. Tuttavia, pochi servizi vi sono dedicati e, specie nel settore delle cure palliative pediatriche, meno della metà dei bisognosi riceve le cure palliative adeguate. Chiede, dunque, al presidente di accantonare l'emendamento e di cercare, nel frattempo, i finanziamenti adeguati, anche tramite il fondo destinato agli emendamenti dei parlamentari, il quale non risulta integralmente utilizzato.

  Andrea QUARTINI (M5S), nel dichiarare di sottoscrivere l'emendamento Ciani 58.8, si sofferma sull'importanza delle cure palliative e sottolinea la disomogeneità sul territorio nazionale nell'erogazione delle stesse. Stigmatizza, inoltre, l'atteggiamento culturale di diffidenza avverso le terapie del dolore, in modo particolare con riferimento alla cannabis terapeutica. Pertanto, si associa alla richiesta di accantonamento dell'emendamento.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, ritiene di non poter procedere all'accantonamento, avendo registrato l'indisponibilità del Governo sul punto.

  La Commissione respinge l'emendamento Ciani 58.8.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, prende atto del ritiro dell'emendamento Alessandro Colucci 58.10.

  Silvio LAI (PD-IDP) interviene sull'emendamento Malavasi 58.9. In prima battuta, s'interroga sul parere contrario del Governo perché la proposta intende semplicemente integrare la rubrica dell'articolo con le parole: «e per la terapia del dolore». L'obiettivo è il mantenimento dell'unitarietà della gestione della rete nazionale delle cure palliative e delle terapie dolore, attesa la logica unitaria che sta dietro alle due tipologie di prestazioni sanitarie.

  Marco GRIMALDI (AVS) esprime apprezzamento per l'emendamento Malavasi 58.9. Ricorda che egli è stato il primo firmatario della legge regionale del Piemonte che ha legalizzato l'uso della cannabis terapeutica. Esorta, inoltre, la maggioranza ad abbandonare una pregiudiziale ideologica e un atteggiamento battagliero contro l'utilizzo della cannabis, specie se a uso terapeutico, criticando le nuove disposizioni del codice della strada fortemente volute dal ministro Salvini, che di fatto precludono la possibilità di guidare per i consumatori di cannabis, a prescindere dall'esistenza di un rischio per la sicurezza stradale. Aggiunge che le prescrizioni della cannabis a uso medico sono in aumento perché essa ha dimostrato l'utilità per placare dolori cronici, anche al sistema nervoso. Infine, sottolinea che il produttore ufficiale in Italia, ossia il distretto farmaceutico militare di Firenze, non produce dosi sufficienti per il fabbisogno nazionale e ciò determina la necessità di importare cannabis a scopo terapeutico dall'estero, con costi decisamente superiori e frequenti interruzioni nella fornitura.

  Andrea QUARTINI (M5S) chiede di intervenire sull'emendamento Malavasi 58.9.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, fa presente che, pur avendo finora dato applicazione flessibile alla disciplina regolamentare dell'esame in sede referente in Commissione, l'onorevole Quartini non potrebbe intervenire in fase di votazione, in quanto non componente la Commissione, né sostituto per la seduta odierna.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che, secondo gli accordi intercorsi in sede di organizzazione dei lavori della seduta, a ogni gruppo è stata riconosciuta la possibilità di intervenire per cinque minuti su ciascun emendamento, sottolineando come il gruppo del MoVimento 5 Stelle non abbia svolto alcun intervento sull'emendamento in esame.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, ricorda che erano state stabilite regole ben precise e in tal senso fa presente che si era convenuto che potesseroPag. 22 intervenire solamente i commissari ovvero i firmatari delle proposte emendative in esame. Ribadisce, peraltro, che fino a questo momento ha dato la possibilità di intervenire a chiunque lo abbia chiesto senza censura alcuna.

  Francesco SILVESTRI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, osserva che in taluni casi potrebbe essere opportuno derogare alla richiamata regola, soprattutto quando chi chiede di intervenire è il capogruppo presso la Commissione competente proprio sulla materia oggetto della proposta emendativa.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, apprezzate le circostanze, consente la deroga e dà la parola all'onorevole Quartini.

  Andrea QUARTINI (M5S) considera l'emendamento Malavasi 58.9 una proposta emendativa di buon senso, sottolineando l'importanza dell'estensione alla terapia del dolore. Critica il cinismo della maggioranza che considera ai limiti dell'insopportabile e ricorda che anche la Corte costituzionale ha avuto modo di affermare che le esigenze di salute dei cittadini non possono essere denegate per ragioni di bilancio non giustificate strettamente. Ritiene peraltro significativo introdurre l'uso della cannabis nella terapia del dolore e, tuttavia, ricorda che lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze non è in grado di raggiungere livelli di produzione tali da rispettare le esigenze di tutti gli italiani, ritenendo peraltro assurdo che tale istituto sia ricondotto sotto l'egida del Ministero della difesa e non sotto quella del Ministero della salute. Ricorda altresì che lo Stabilimento chimico militare ha offerto una straordinaria prova di sé durante la pandemia, ma adesso non è minimamente supportato affinché possa rispondere alle esigenze sottese all'emendamento in esame. Chiede quindi che l'emendamento all'esame possa essere quantomeno accantonato per dar modo al Governo di approfondire maggiormente la tematica, al fine di fornire una risposta più efficace alla domanda di terapia del dolore.

  La Commissione respinge l'emendamento Malavasi 58.9.

  Marco FURFARO (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Girelli 58.02, evidenzia come il termine «dolore» sia il più appropriato per descrivere la problematica che si intende affrontare con l'articolo aggiuntivo all'esame. La fibromialgia è infatti una malattia che per il dolore dovrebbe considerarsi invalidante. Ricorda che attualmente non ci sono cure per essa e non è riconosciuta come tale dal Ministero della Salute. Riassume brevemente i dati statistici che la riguardano: essa colpisce circa tra il 2 e il 4 per cento della popolazione italiana, per la maggior parte donne, e tra questi circa 2 milioni di cittadini almeno 500mila soffrono di una forma grave. Fa presente che la proposta emendativa è finalizzata a promuovere lo studio, la diagnosi, la prevenzione e la cura della fibromialgia, con un impatto finanziario assai moderato, se confrontato ai costi globali della salute, impatto pari a 5 milioni di euro. Ritiene che spesso non siano pienamente compresi gli effetti fortemente negativi di tale malattia sulla vita delle persone, spesso costrette anche a lasciare il lavoro, sul loro riposo anche notturno e sui vari disturbi al sistema nervoso. Evidenzia che si tratta di storie connotate non solo da un dolore lancinante, che porta ad una vera e propria invalidità, ma anche da un devastante impatto della malattia sulla vita relazionale anche affettiva e sessuale. Fa presente che chi è colpito dalla malattia è spesso costretto a rivolgersi al settore privato, in quanto il Servizio sanitario nazionale non se ne occupa. Evidenzia che tutto ciò procura molte spese che non tutti possono affrontare e quindi genera anche un meccanismo classista, dividendo i malati tra coloro che possono permettersi di affrontare alti costi e coloro che non possono. Invita quindi ad approvare la proposta emendativa per individuare una misura che può rivelarsi efficace e che impatta assai lievemente sul bilancio.

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  Silvio LAI (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Girelli 58.02.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Girelli 58.02, segnala che è venuto personalmente a conoscenza della tematica mediante un termine preciso: medical gaslighting o abuso emotivo. L'abuso emotivo, per definizione, è il tentativo deliberato di una persona di spaventare, umiliare, isolare o ignorare l'altra. Fa infatti presente che spesso il racconto che le pazienti gli hanno fatto della loro condizione evidenzia come si siano sentite minimizzate nella loro malattia. Eppure, sottolinea, tra di esse c'è chi ha dovuto abbandonare il lavoro, chi è stata abbandonata dal partner, chi è entrata e uscita continuamente dagli ospedali senza trovare cure efficaci, chi ha seguito cure del tutto sbagliate: storie di donne, ma anche uomini, che hanno cercato in tutti i modi una soluzione efficace, senza riuscire a trovarla. Ritiene quindi opportuno e giusto che le cure per la malattia in oggetto rientrino tra i livelli essenziali di assistenza (LEA) assicurati dal Servizio sanitario nazionale, con i conseguenti effetti anche amministrativi e burocratici nonché di sostegno. Ricorda che si tratta di una patologia che dà dolore cronico diffuso che risulta devastante per chi ne è colpito. Invita quindi la Commissione ad approvare l'articolo aggiuntivo in esame.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Girelli 58.02, segnala che in questa sede è già il terzo uomo che si trova a parlare di una malattia che colpisce soprattutto moltissime donne, invalidante ma non ufficialmente riconosciuta. Ricorda che è una malattia che spesso costringe a lasciare il posto di lavoro con effetti negativi certamente per la persona costretta a farlo, ma anche per l'economia del Paese nel suo complesso. Fa presente che molte regioni hanno introdotto specifici codici di esenzione per tale patologia: ma non tutte, cosa che crea diseguaglianze tra le diverse zone dell'Italia. Evidenzia che questa malattia genera enormi costi in termini di farmaci e di cure sbagliate e comporta percorsi di diagnosi molto difficili e che le cure palliative sono possibili solo in alcune aree del Paese. Ricorda altresì che tutto ciò ha un impatto fortemente negativo anche sui familiari per il supporto che sono chiamati a dare al loro congiunto. Osserva quindi che la proposta emendativa all'esame intende sopperire, almeno in parte, al vuoto amministrativo che aggrava le predette condizioni. Evidenzia peraltro che a fronte del miliardo e 300 milioni che il Governo intende impegnare in più per la salute dei cittadini nella presente legge di bilancio, che ritiene oggettivamente pochi, l'impegno della proposta emendativa all'esame è assai esiguo, trattandosi di appena 5 milioni di euro. Crede quindi che si possa almeno dare un segno approvando la proposta emendativa.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE) segnala che anche il suo gruppo ha presentato un emendamento sulla stessa tematica e annuncia di voler intervenire sull'ordine dei lavori dopo la votazione dell'articolo aggiuntivo in esame.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Girelli 58.02.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda di aver già sottolineato la gravità del fatto che taluni emendamenti del Governo, comportanti l'obbligo di redazione della relazione tecnica, siano poi stati ripresentati come emendamenti dei relatori, a suo avviso aggirando, in tal modo, un obbligo previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica. Segnala poi, che, oltre a presentare problematiche di grande complessità difficili da affrontare senza relazione tecnica, tali proposte emendative presentano, a suo avviso, anche errori di copertura finanziaria, come ad esempio l'emendamento 2.62 dei relatori. Ritiene che tutto ciò metta a repentaglio la serietà dei lavori della Commissione e chiede, quindi, alla presidenza come intenda dare seguito ai suoi richiami.
  Si chiede quale sia il motivo per il quale la presidenza e il Governo non mettano a conoscenza i commissari di elementi di Pag. 24valutazione efficaci e della relazione tecnica sottostante, affinché si possa deliberare correttamente. Ritiene, peraltro, che la stima sulle maggiori entrate sia un fatto grave e osserva che, a suo avviso, mancherebbe una copertura di oltre 509 milioni di euro sul 2026, se altrimenti non giustificata con altri mezzi, per quanto riguarda gli effetti finanziari complessivi derivanti dall'emendamento 2.62. Conclude reiterando la richiesta al Governo affinché fornisca la relazione tecnica degli emendamenti in questione e chiede che al riguardo siano fornite spiegazioni adeguate entro un'ora.

  Marco GRIMALDI (AVS), dopo averne preso conoscenza, attraverso le agenzie di stampa, segnala che il Ministro Crosetto, al solo fine di placare la polemica scoppiata, ha chiesto ai relatori di ritirare l'emendamento 111.04, che aumenta gli stipendi dei ministri e dei sottosegretari non parlamentari. Evidenzia, peraltro, che tale richiesta era stata già avanzata dai deputati di opposizione.
  Nel ricordare analoghe situazioni di diversità di trattamento stipendiale a livello di organi regionali, sottolinea come la discussione al riguardo risulti del tutto sterile, soprattutto in considerazione della difficilissima situazione stipendiale che vive la maggior parte dei lavoratori italiani, tanto nel settore privato quanto nel pubblico. Invita dunque la maggioranza a ritirare l'emendamento.

  Il sottosegretario Federico FRENI, nel rispondere alla questione sollevata dall'onorevole Del Barba, ribadisce che il Governo si impegna a garantire, prima dell'approdo in Aula o comunque al momento dell'avvio dell'esame in Assemblea, la piena conformità alle regole di copertura finanziaria di tutti gli emendamenti depositati.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE), nel respingere la garanzia ex post prospettata dal sottosegretario Freni, richiama il governo e la maggioranza al rispetto della legge di contabilità, che impone che la Commissione Bilancio si esprima con piena cognizione della copertura finanziaria delle singole proposte emendative. Ritiene dunque che i lavori non possano proseguire in assenza della relazione tecnica governativa circa le coperture finanziarie degli emendamenti di maggioranza.
  In particolare, segnala che l'approvazione di emendamenti privi di adeguate coperture finanziarie rischia di causare un ulteriore innalzamento del debito pubblico, con conseguente violazione delle regole europee del Patto di stabilità. Ricorda, infine, che l'aumento del debito pubblico si rifletterà negativamente sulle future generazioni.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) ritiene inaccettabile ed offensivo che il sottosegretario Freni chieda alla Commissione di compiere un «atto di fede» circa l'esistenza di adeguate coperture finanziarie a sostegno delle proposte contenute negli emendamenti della maggioranza.
  Inoltre, richiamando la richiesta del Ministro Crosetto di ritirare l'emendamento circa gli stipendi dei ministri e dei sottosegretari non eletti, accusa il Governo di sfruttare la legge di bilancio per difendere interessi corporativi e per accordare privilegi a taluni specifici soggetti. Nel muovere le predette accuse, peraltro, ricorda come il Governo abbia deciso di aumentare lo stipendio mensile degli infermieri di soli 7 euro al mese.
  Infine, rappresenta che aumentare gli stipendi dei membri del Governo non eletti provocherebbe un ulteriore danno all'immagine della politica e che vi sono questioni più urgenti da affrontate con la manovra finanziaria come, ad esempio, l'efficienza del trasporto pubblico locale e il potenziamento del sistema sanitario pubblico.

  Daniela TORTO (M5S) ricorda che, durante un'intervista rilasciata in mattinata, il sottosegretario Freni ha affermato che tutti gli emendamenti presentati dai relatori di maggioranza – compreso quello relativo all'aumento degli stipendi dei membri del Governo non parlamentari – sono stati concordati con il Governo. Non crede dunque alle parole del Ministro Crosetto Pag. 25circa l'inopportunità di tale misura né a quelle del Ministro Valditara che afferma di non voler accedere agli incrementi stipendiali e agli altri benefici derivanti dall'emendamento suddetto.
  Infine, dopo aver accusato i membri del Governo di non avere il coraggio di assumersi la responsabilità dell'emendamento sugli aumenti stipendiali dei ministri e di nascondersi dietro ai relatori di maggioranza, ricorda come in Italia vi siano milioni di lavoratori e di pensionati vicini alla soglia della povertà.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, nel ribadire che il Governo, per il tramite del sottosegretario Freni, garantisce la piena copertura finanziaria di tutti gli emendamenti depositati, chiede se vi siano ulteriori deputati che intendono intervenire sull'ordine dei lavori.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE) ritiene che il presidente della Commissione, non imponendo al Governo di presentare la relazione tecnica governativa sugli emendamenti della maggioranza, come richiesto più volte dai deputati di opposizione, comprometta il buon andamento dei lavori della Commissione stessa.
  Sostiene, infatti, che il comportamento del Governo, non solo violi le norme previste dalla legge di contabilità pubblica, ma sia altresì lesivo delle prerogative della Commissione Bilancio.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, ricorda che il Presidente della Camera ha ritenuto, con riguardo agli emendamenti presentati dai relatori, non obbligatorio il deposito delle relazioni tecniche da parte del Governo.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nel citare il contenuto della lettera del Presidente Fontana concernente l'ammissibilità degli emendamenti della maggioranza, evidenzia che l'assenza di un obbligo di relazione tecnica per gli emendamenti dei relatori non esime il Governo dall'obbligo di fornire alla Commissione tutti gli atti funzionali a soddisfare le esigenze conoscitive della Commissione riguardanti tali emendamenti. Il Governo è dunque tenuto a rispondere alle domande dei deputati di opposizione e non può garantire l'esistenza, la validità e la veridicità di dati o informazioni solo oralmente, senza fornire un supporto documentale quando espressamente richiesto.
  Ribadisce, dunque, che il Presidente Fontana si è limitato ad affermare che taluni emendamenti non richiedono necessariamente di essere corredati da relazione tecnica.
  Nell'evidenziare il ruolo di «garante dei conti pubblici» della Commissione Bilancio, ribadisce che il Governo non può sottrarsi alle richieste informative provenienti dalle opposizioni e invita la Presidenza della Commissione a salvaguardare le prerogative dei membri della stessa.
  Infine, ricorda che, in un sistema democratico, una maggioranza politica non può governare ignorando completamente le richieste della minoranza, poiché un simile comportamento darebbe vita ad una «dittatura della maggioranza».

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) ricorda che, una volta, in qualità di presidente della Commissione Bilancio, decise di sospendere la seduta poiché il Governo non aveva fornito la documentazione tecnica richiesta dalle opposizioni e necessaria per svolgere un adeguato esame delle questioni all'ordine del giorno.
  Evidenzia, peraltro, come tale sospensione permise di evitare l'approvazione di alcuni emendamenti che avrebbero determinato danni economici alla collettività, in quanto privi di idonea copertura finanziaria.
  Sottolinea, infine, che tale intervento non ha finalità ostruzionistiche ma mira, invece, a indirizzare le modalità di svolgimento dei lavori odierni della Commissione.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), dopo aver evidenziato il contributo delle opposizioni nell'esame del disegno di legge di bilancio, ricorda che anche in passato taluni Governi non hanno presentato la documentazione tecnica richiesta dai commissari.Pag. 26
  Nello specifico, ricorda che, nel corso di una delle sessioni di bilancio più complesse, nel pieno dell'emergenza pandemica, quando i lavori della Commissione si svolgevano nell'aula della Camera al fine di assicurare un adeguato distanziamento, l'allora Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà si presentò con un fascicolo di emendamenti a due ore dal termine fissato per la conclusione dell'esame. In tale occasione, pertanto, lui stesso cercò di bloccare anche fisicamente la presentazione degli emendamenti, chiedendo altresì al Presidente della Commissione di sospendere la seduta.
  Ciò detto, dunque, dichiara che la maggioranza non è disposta ad accettare lezioni o morali da parte dei deputati di opposizione.

  Leonardo DONNO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede una immediata sospensione della seduta della Commissione, per attendere le ulteriori proposte emendative che dovevano essere depositate già da circa mezz'ora e che tuttavia non sono ancora pervenute. A suo avviso, inoltre, una sospensione della seduta è opportuna anche al fine di comprendere se la proposta emendativa volta ad introdurre un consistente aumento agli stipendi dei ministri non parlamentari è stata o meno ritirata dai suoi presentatori. A tal proposito, esprime piena disapprovazione per le parole del Ministro della difesa, Guido Crosetto, il quale reputa futile e strumentale il dibattito intorno a questa proposta emendativa; essa infatti è stata fortemente voluta proprio dal Governo di cui il ministro Crosetto è parte.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), ricollegandosi all'intervento dell'onorevole Trancassini, nota come quest'ultimo manchi di memoria quando omette di ricordare che il viceministro Misiani e il Ministro per i rapporti con il Parlamento hanno provveduto alla riformulazione di emendamenti già inseriti nel fascicolo, e non al deposito di nuovi emendamenti. Ricorda altresì come allora il necessario rispetto dell'opposizione fosse anche assicurato dalla costante presenza del Ministro per i rapporti con il Parlamento.
  Ritiene poi che, nel corso dell'attuale esame del disegno di legge di bilancio, non vi sia stato il rispetto delle regole democratiche e di buona educazione istituzionale, in quanto non è stata ancora depositata nessuna riformulazione delle proposte emendative presentate dalle forze di opposizione.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE), in connessione con quanto testé affermato dal collega Pagano, si dichiara sorpreso dall'intervento dell'onorevole Trancassini che, a suo parere, ha rivelato, sia per il modo in cui si è rivolto alla collega Guerra, sia per la considerazione che ha riservato al ruolo svolto dalla Commissione, la mancanza di senso delle istituzioni. Esprime, infine, rammarico per la circostanza che le osservazioni delle forze di opposizione, ragionevoli e pertinenti, non godano di alcun ascolto da parte dei rappresentanti del Governo.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE) interviene osservando come gli elementi di complessità relativi all'approvazione della legge di bilancio per il 2021, avvenuta in piena diffusione pandemica da COVID-19, dovrebbero indurre a non strumentalizzare il lavoro faticoso compiuto dalle istituzioni in quell'occasione, che invece deve essere guardato con rispetto, anche per il coraggio delle scelte compiute. Solleva, infine, un problema politico relativo al comportamento dell'attuale Governo che, apportando, nel corso dei tempi ristretti della fase emendativa in Commissione, modifiche strutturali al progetto di legge di bilancio ha dimostrato la propria impreparazione e l'incompletezza del testo in sede di prima stesura del disegno di legge di bilancio. Auspica, quindi, che il prosieguo dei lavori possa essere svolto in modo cosciente e coscienzioso.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel condividere le parole testé pronunciate dalla collega Bonetti, che ha invocato la necessità di mostrare rispetto per il lavoro Pag. 27svolto nel corso dell'approvazione della legge di bilancio per il 2021, sottolinea come anche nel corso dell'attuale sessione di bilancio le interlocuzioni istituzionali si siano svolte in modo corretto, al fine di giungere ad un accordo per l'approvazione del disegno di legge di bilancio.

  La seduta, sospesa alle 21.40, è ripresa alle 23.35.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, nel fare presente che non sono ancora pervenute le riformulazioni attese, propone che i lavori della Commissione riprendano intorno alle 00.15.

  Leonardo DONNO (M5S) replica alla comunicazione del Presidente, sottolineando come sarebbe maggiormente rispettoso nei confronti delle forze di opposizione dare dei tempi certi di esame, evitando che si susseguano rinvii brevi, dovendosi preferire invece rinvii più lunghi tali da garantire l'effettiva ripresa dei lavori.

  Daniela TORTO (M5S), nel ricollegarsi all'intervento dell'onorevole Donno, chiede un maggior coinvolgimento delle forze di opposizione nel confronto con il Governo, anche al fine di approfondire quali riformulazioni sono in procinto di essere depositate.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, ribadisce che, in via prudenziale, i lavori della Commissione saranno sospesi sino alle 00.15.

  La seduta, sospesa alle 23.40, è ripresa all'1 del 17 dicembre 2024.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI (FI-PPE), presidente, facendo presente la necessità di svolgere ulteriori interlocuzioni tra i gruppi, dispone un'ulteriore sospensione di un'ora della seduta.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE), intervenendo sull'ordine dei lavori, nel richiamare quanto già esposto in precedenza, ribadisce le criticità sottese ad alcune proposte emendative presentate dai relatori, in virtù degli errori materiali in esse rilevati e della mancanza delle relative coperture finanziarie.
  Richiama, nello specifico, l'eccedenza di 138 milioni di euro nella copertura finanziaria contemplata dalla proposta emendativa 72.033 presentata dai relatori. Chiede, pertanto, dei chiarimenti in ordine alle intenzioni dei relatori, nonché del Governo, circa un'eventuale riformulazione della richiamata proposta, al fine di evitare che tali risorse vadano sprecate.
  Nel rievocare un proprio precedente intervento, ribadisce la mancanza delle giustificazioni tecniche delle coperture finanziarie contemplate in alcune proposte emendative presentate dai relatori e, nello specifico, della copertura finanziaria di cui alla proposta emendativa dei relatori 2.62, che, per la sua significativa entità, pari a 509 milioni di euro, richiederebbe, a suo giudizio, la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato.
  Rifacendosi alle proprie precedenti richieste di chiarimenti in merito alle suddette criticità riscontrate nelle proposte emendative richiamate, giudica un siffatto comportamento della maggioranza e del Governo una sostanziale violazione della previsione di cui all'articolo 81 della Costituzione.
  Invita, pertanto, la presidenza a prestare particolare attenzione alla questione sollevata, reiterando la richiesta al Governo di fornire alla Commissione tutti gli elementi necessari ai fini di una corretta valutazione delle proposte emendative presentate dai relatori proprio in ordine al rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.
  Facendo presente l'importanza del compito che la Commissione Bilancio è chiamata a svolgere nel corso della sessione di bilancio, stigmatizza il comportamento della maggioranza, a suo avviso contrastante con il citato dettato costituzionale.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, fa presente che le richieste sollevate dal collega Del Barba non sono state ignorate e che i relatori Pag. 28stanno svolgendo le opportune verifiche affinché non rimangano inevase.
  Ricorda, inoltre, che il Governo ha già confermato l'adeguatezza e la congruità della copertura finanziaria di cui alla proposta emendativa dei relatori 2.62.

  La seduta termina alle 1.05 del 17 dicembre 2024.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Lunedì 16 dicembre 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.40 alle 13.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 422 del 14 dicembre 2024:

   a pagina, 13, prima colonna, ventottesima riga, sostituire le parole: «e Maschio 80.092» con le seguenti: «, Maschio 80.092 e Cappelletti 102.077»;

   a pagina 39, prima colonna, decima riga, sostituire le parole: «17,5 milioni di euro» con le seguenti: «7,5 milioni di euro»;

   alla medesima pagina 39, seconda colonna, quarta riga, sostituire le parole: «26.750.000 euro per l'anno 2025, di 21.550.000 euro per l'anno 2026» con le seguenti: «26.600.000 euro per l'anno 2025, di 20.950.000 per l'anno 2026».