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CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 maggio 2025
498.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 21 MAGGIO 2025

Pag. 114

RISOLUZIONI

  Martedì 20 maggio 2025. — Presidenza del presidente Antonino MINARDO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Antonio Iannone.

  La seduta comincia alle 12.45.

7-00266 Saccani Jotti: Sull'accesso nei gruppi sportivi delle Forze armate di soggetti affetti da diabete mellito di tipo 1 che siano idonei all'esercizio delle attività sportive agonistiche.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00079).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata, da ultimo, nella seduta del 28 gennaio 2025.

  Antonino MINARDO, presidente, ricorda come, nell'ambito della discussione della risoluzione Saccani Jotti n. 7-00266, la Commissione abbia svolto un ciclo di audizioni che si è concluso lo scorso 15 maggio.
  Chiede, dunque, all'onorevole Saccani Jotti come intenda procedere nel prosieguo della discussione.

  Gloria SACCANI JOTTI (FI-PPE) nel far presente di aver riformulato la risoluzione n. 7-00266 a sua prima firma, alla luce di Pag. 115quanto emerso dalle audizioni svolte e dagli approfondimenti condotti, ne illustra il contenuto (vedi allegato 1). In particolare, evidenzia come, nella nuova formulazione dell'atto di indirizzo, venga modificato l'impegno nei confronti del Governo al fine di prevedere che quest'ultimo, tenendo conto delle esigenze operative e funzionali delle Forze armate e dei principi di non discriminazione e parità di trattamento, e a valle degli approfondimenti tecnico-scientifici su eventuali profili di criticità, assuma le opportune iniziative di competenza per esplorare la possibilità di una revisione, in senso riduttivo, di tutte le patologie, con particolare riferimento al diabete mellito di tipo 1, che in attualità costituiscono una limitazione all'arruolamento nei gruppi sportivi militari.

  Il Sottosegretario Antonio IANNONE esprime parere favorevole sulla nuova formulazione della risoluzione Saccani Jotti 7-00266, testé illustrata dalla presentatrice.

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP), pur rappresentando il proprio favore nei confronti dei temi affrontati con la risoluzione Saccani Jotti 7-00266, così come riformulata, esprime alcune perplessità circa l'efficacia dell'impegno da essa recato nei confronti del Governo. Ritiene, infatti, che sarebbe meritevole di maggiore attenzione la transizione degli atleti affetti da diabete mellito di tipo 1 dai gruppi sportivi militari ai ruoli effettivi delle Forze armate, così come previsto dalla normativa attualmente in vigore, al termine dello svolgimento dell'attività sportiva agonistica. Invitando, pertanto, il Governo e la prima firmataria della risoluzione n. 7-00266, l'onorevole Saccani Jotti, a valutare la possibilità di rimodulare l'impegno al fine di tenere presente tale circostanza, evidenzia come da quest'ultima potrebbe emergere una disparità di trattamento tra chi, facendo parte dei gruppi sportivi militari, può transitare nei ruoli ordinari delle Forze armate, anche ove affetto da diabete, mentre, quest'ultima patologia sarebbe d'impedimento all'accesso diretto nelle Forze armate stesse.

  Giorgio MULÈ (FI-PPE), ricordando come nel ciclo di audizioni svolte nell'ambito della risoluzione Saccani Jotti 7-00266 siano state ascoltate le massime autorità scientifiche sul tema, sottolinea come ciò che è emerso dalle audizioni dimostri che le persone affette da diabete mellito di tipo 1 non siano da considerarsi alla stregua di chi soffre di patologie invalidanti. Evidenzia, infatti, come sia scientificamente dimostrato che soggetti diabetici sono in grado di svolgere qualunque attività della vita lavorativa e sportiva senza la necessità di particolari assistenze e che, peraltro, tale condizione non si pone in contrasto con la vita militare. Fa presente, infine, come il testo della risoluzione, come riformulata, preveda, nell'impegno, l'utilizzo del termine «esplorare», a significare la volontà di affidare al Governo le opportune valutazioni sul tema in discussione. Preannuncia, conseguentemente, il voto favorevole sulla risoluzione Saccani Jotti 7-00266.

  Paola Maria CHIESA (FDI) evidenzia come la risoluzione Saccani Jotti 7-00266, nel testo riformulato, faccia appropriatamente uso dell'espressione «esplorare la possibilità di», con ciò dimostrandosi come le preoccupazioni del collega Graziano, relative a possibili regimi differenziati per l'accesso nelle Forze armate, saranno opportunamente vagliate dal Governo al fine di prevenire qualsiasi tipo di discriminazione. Sottolinea, infatti, come la priorità sia quella di assicurare che il personale delle Forze armate, spesso impiegato in attività sensibili, quale, ad esempio, la partecipazione alle missioni internazionali, sia nelle condizioni, anche fisiche, di adempiere al meglio alle funzioni ad esso affidate.

  Antonino MINARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dà conto delle sostituzioni e pone in votazione il testo della risoluzione Saccani Jotti 7-00266, come riformulata.

  La Commissione approva il testo della risoluzione Saccani Jotti 7-00266, così come riformulata, che assume il nuovo numero 8-00079 (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 13.

Pag. 116

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 20 maggio 2025. — Presidenza del presidente Antonino MINARDO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Antonio Iannone.

  La seduta comincia alle 13.

DL 48/2025: Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario.
(C. 2355 Governo).
(Parere alle Commissioni I e II).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Paola Maria CHIESA (FDI), relatrice, fa presente come il disegno di legge C. 2355, di conversione in legge del decreto-legge 11 aprile 2025, n. 48, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario, si componga di 39 articoli suddivisi in sei Capi.
  Per quanto concerne i profili di competenza della Commissione Difesa richiama gli articoli 18, comma 1, lettera c), 23, 29, comma 1, 30, e 31, comma 2, lettera a), del decreto-legge.
  In primo luogo, sottolinea come l'articolo 18, al comma 1, lettera c) individui nel Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri (e non più nel Corpo forestale dello Stato) l'organo autorizzato ad effettuare i necessari controlli in materia di coltivazione e filiera agroindustriale della canapa.
  Fa presente, inoltre, come l'articolo 23 rechi disposizioni concernenti il riconoscimento di un beneficio economico a fronte delle spese legali sostenute, quando intendano avvalersi di un professionista di fiducia, dal personale delle Forze armate, indagato o imputato per fatti inerenti al servizio, nonché al coniuge, al convivente di fatto e ai figli superstiti del dipendente deceduto. Il beneficio, riconosciuto a decorrere dal 2025, non può superare complessivamente l'importo di 10.000 euro per ciascuna fase del procedimento. Ricorda come tali somme siano attribuite compatibilmente con le disponibilità di bilancio dell'amministrazione di appartenenza e salvo rivalsa in caso di accertamento della responsabilità del dipendente a titolo di dolo. Osserva, ancora, come il comma 2 fissi dei limiti alla predetta rivalsa e come la disciplina in esame, come previsto dal comma 3, si applichi anche al personale convenuto in giudizi per responsabilità civile ed amministrativa. Da ultimo, rileva che il comma 4 reca l'autorizzazione di spesa nel limite di 120.000 euro a decorrere dal 2025 e provvede alla copertura degli oneri.
  Evidenzia come l'articolo 29, comma 1, preveda che le disposizioni degli articoli 5 e 6 della legge 13 dicembre 1956, n. 1409, attualmente applicabili alle sole fattispecie di vigilanza marittima ai fini della repressione del contrabbando dei tabacchi, siano applicabili anche quando le unità del naviglio della Guardia di finanza siano impiegate nell'esercizio delle funzioni istituzionali a esse attribuite dalla normativa vigente. Vengono, dunque, estese a questa ulteriore fattispecie le sanzioni penali previste per il comandante della nave nazionale che non obbedisce all'intimazione di fermo di una unità del naviglio della Guardia di finanza (articolo 1099 del Codice della navigazione), nonché per il capitano della nave nazionale che commette atti di resistenza o di violenza contro una unità di naviglio della Guardia di finanza (articolo 1100 del Codice della navigazione). Sottolinea, peraltro, come tali disposizioni si applichino, nel rispetto delle norme internazionali, anche quando le condotte sono poste in essere dal comandante di una nave straniera.
  Illustra quindi l'articolo 30 del provvedimento in esame, il quale ha ad oggetto la tutela delle Forze armate impegnate in missioni internazionali, integrando l'articolo 19 della legge quadro sulle missioni internazionali (legge n. 145 del 2016). Tale ultima disposizione, al comma 3, ultimo Pag. 117periodo, prevede la non punibilità per il personale che, nel corso delle missioni internazionali, in conformità alle direttive, alle regole di ingaggio ovvero agli ordini legittimamente impartiti, fa uso od ordina di fare uso delle armi, della forza o di altro mezzo di coazione fisica, per le necessità delle operazioni militari. A tali fattispecie, viene aggiunta la non punibilità per l'utilizzo di dispositivi e programmi informatici o altri mezzi idonei a commettere delitti contro l'inviolabilità del domicilio e dei segreti, ai sensi del codice penale.
  Da ultimo, sottolinea come l'articolo 31, comma 2, lettera a), introduca, tra l'altro, la possibilità di attribuire anche al personale delle Forze armate adibito alla tutela delle strutture e del personale del Dipartimento per le informazioni per la sicurezza (DIS) o dei servizi di informazione per la sicurezza (AISI e AISE) la qualifica di ufficiale o di agente di pubblica sicurezza, con funzioni di polizia di prevenzione.

  Antonino MINARDO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, invita la relatrice a formulare una proposta di parere.

  Paola Maria CHIESA (FDI), relatrice, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Marco PELLEGRINI (M5S), coerentemente con la posizione tenuta dal proprio gruppo nel corso dell'esame del provvedimento nelle Commissioni riunite I e II, competenti in sede referente, preannuncia il voto contrario del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

  Antonino MINARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dà conto delle sostituzioni e pone in votazione la proposta di parere favorevole della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice.

  La seduta termina alle 13.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 20 maggio 2025. — Presidenza del presidente Antonino MINARDO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Antonio Iannone.

  La seduta comincia alle 13.10.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 19/2024, relativo alla prosecuzione dei già avviati ed approvati programmi di A/R n. SMD 03/2020 e SMD 37/2021, finalizzati alla progressiva implementazione di suite operative «Multi-Missione Multi-Sensore» (MMMS) su piattaforma condivisa Gulfstream G550 «Green» base JAMMS.
Atto n. 264.
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Antonino MINARDO, presidente, ricorda come il termine per l'espressione del prescritto parere scada il 26 maggio 2025 e come lo schema sia stato assegnato anche alla V Commissione che, nella seduta del 6 maggio scorso, ha espresso una valutazione favorevole con un rilievo sui profili di carattere finanziario.

  Mauro MALAGUTI (FDI), relatore, evidenzia come il programma pluriennale n. SMD 24/2024 sia relativo alla prosecuzione dei già avviati ed approvati programmi di A/R nr. SMD 03/2020 e SMD 37/2021, finalizzati alla progressiva implementazione di suite operative «Multi-Missione Multi-Sensore» (MMMS) su piattaforma condivisa Gulfstream G550 «Green» base JAMMS.
  Fa presente come il programma rappresenti la prosecuzione dei già avviati ed approvati programmi di A/R nr. SMD 03/2020 e SMD 37/2021, finalizzati all'acquisizione della piattaforma condivisa Pag. 118Gulfstream G550 – un velivolo di tipo Jet executive di caratteristiche particolarmente performanti che lo rendono ideale per la trasformazione in versioni militarizzate di alto profilo – «Green» base JAMMS ed alla progressiva implementazione di suite operative «Multi-Missione Multi-Sensore» (MMMS) per il raggiungimento della Full Mission Capability (FMC) nei segmenti strategici della caratterizzazione, sorveglianza e monitoraggio della situazione tattico-operativa, supporto decisionale di livello strategico e operativo, Comando e Controllo (C2) multi-dominio e protezione elettronica.
  In particolare, sottolinea come il programma in esame risulti diretto a proseguire la trasformazione operativa della flotta di velivoli Gulfstream G550 «Green base JAMMS» mediante l'acquisizione dei servizi di: trasformazione operativa alla versione Full Mission Capable; acquisizione del supporto logistico post acquisizione per i velivoli (apparati di bordo hardware e software, cellula, motori, unità ausiliaria di potenza e del Sistema di Missione); acquisizione delle parti di ricambio e dei consumabili per l'effettuazione di attività manutentive straordinarie non programmabili fino al secondo livello tecnico; mantenimento delle capacità operative, anche a fronte dell'evoluzione degli scenari operativi e delle minacce oltre che delle obsolescenze; nonché adeguamento infrastrutturale e infostrutturale (hangar, sale di manutenzione uffici, piazzole di parcheggio, aree classificate) del sedime di Pratica di Mare e completamento della Cittadella (shelter, palazzine SAP, connettività satellitare, recinzioni) con le relative predisposizioni di sicurezza.
  Peraltro, osserva come, secondo la scheda tecnica, il velivolo G550 risulti eccezionalmente versatile a tale scopo, in ragione sia delle elevate prestazioni (inter alia, autonomia, quota di tangenza, velocità) sia dei costi di gestione particolarmente vantaggiosi.
  Segnala che, come evidenziato nella scheda illustrativa, la flotta sarà ulteriormente modificata ed equipaggiata con i più avanzati sensori per la caratterizzazione dello scenario operativo, afferenti a più discipline informative, al fine di ottenere la massima flessibilità di missione nonché operare autonomamente o in supporto real-time a specifiche operazioni (terrestri, navali, aeree e di concorso multi-agenzia).
  Rileva come il programma in esame sia concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale della durata complessiva ipotizzata di 11 anni (2024-2034).
  Fa presente come, per quel che concerne i profili industriali e il ritorno occupazionale, la scheda illustrativa riporti che il settore industriale nazionale principalmente interessato sotto il profilo tecnologico ed innovativo in ambito aeronautico è quello di sviluppo hardware/software per l'avionica di bordo. Sottolinea come venga riportato, inoltre, che la realizzazione del progetto avrebbe un positivo impatto sulle PMI distribuite su tutto il territorio nazionale, che si rifanno all'indotto nel campo della filiera aeronautica con specifico riguardo ai sistemi avionici. Il programma permetterà di favorire l'incremento del livello di internazionalizzazione del sistema produttivo del settore, in particolare delle PMI, consolidando la presenza competitiva e la proiezione internazionale di questa filiera d'eccellenza.
  Evidenzia come la scheda tecnica riporti inoltre che, in linea con quanto descritto dal DPP in relazione alle strategie di acquisizione tecnologica, il programma rappresenta il catalizzatore per una significativa ricaduta su tutte le piccole, medie e grandi imprese nazionali, secondo le specifiche competenze. In tal senso si opererà contemplando, nella maniera più estensiva possibile, il concetto di ritorno industriale, che si declinerà secondo le linee guida consolidate per la prima fase del programma, di cui al decreto nr. SMD 3/2020.
  Da ultimo, sottolinea come nel Documento di programmazione pluriennale della Difesa riferito al triennio 2024-2026 si faccia riferimento al programma relativo alla piattaforma aerea multi-missione e multi-sensore (pagine 5 e 34 del Tomo II).
  Si riserva, infine, di presentare una proposta di parere all'esito di un compiuto dibattito in Commissione.

Pag. 119

  Antonino MINARDO, presidente, avverte che il gruppo AVS ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 3), che è in distribuzione.
  Fa presente che, in caso di approvazione della proposta di parere del relatore, la proposta alternativa di parere non sarà posta in votazione.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra la proposta alternativa di parere contrario presentata dal proprio gruppo. In particolare, evidenzia come il provvedimento in esame, dal costo complessivo stimato di 1.632,1 milioni di euro, preveda, tra i partner previsti per l'acquisizione delle componenti ad altissima tecnologia, anche un'impresa israeliana e, dunque, Israele, con cui l'Italia collabora dal 2003. Sottolinea, infatti, come i sistemi oggetto di acquisizione siano prodotti dalla Elta Systems Ltd, società israeliana controllata dalla Israel Aerospace Industries. Fa presente peraltro come, dalla Relazione 2024 sulle importazioni di armamenti, Israele risulti il secondo Paese per valore di importazioni, con 154,9 milioni di euro e una quota del 20,83 per cento del totale. Alla luce delle azioni del Governo israeliano a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, che hanno visto l'avvio di una campagna di violenza sistematica, con bombardamenti su ospedali, scuole e campi profughi e l'esecuzione sommaria di personale sanitario, ritiene che ogni collaborazione di tipo militare con Israele vada interrotta. Ricorda, inoltre, come la Corte penale internazionale abbia emesso mandati di arresto contro il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l'ex Ministro della difesa Yoav Gallant e il comandante di Hamas Mohammed Deif, per crimini contro l'umanità, tra cui l'uso della fame come arma e l'ostruzione degli aiuti umanitari. In questo contesto, ritiene gravemente inopportuno che il Governo italiano mantenga relazioni industriali con aziende israeliane del settore della difesa, contribuendo indirettamente a un conflitto in cui un popolo rischia l'annientamento. Ricordando la recente esperienza personale al valico di Rafah, rivolge al Governo e alla maggioranza l'invito a prendere le distanze dalle azioni del Governo Netanyahu votando a favore della proposta di parere contrario presentata dal proprio gruppo. Chiede, peraltro, al Presidente della Commissione, Minardo, di rinviare l'esame del provvedimento, anche in considerazione della richiesta avanzata dal proprio gruppo al Presidente della Camera, finalizzata ad ottenere che un componente del gruppo stesso faccia parte della Commissione Difesa, così da poter prendere parte alla votazione del parere sul provvedimento medesimo.

  Marco PELLEGRINI (M5S), associandosi alle considerazioni del collega Grimaldi, chiede che l'esame del provvedimento venga rinviato ad altra seduta. Ricorda, infatti, come la Elta Systems Ltd, società israeliana controllata dalla Israel Aerospace Industries, e quindi, indirettamente, dal Governo israeliano, sia una delle società dalle quali il provvedimento in esame prevede l'acquisto di tecnologia ad uso militare. Evidenzia, conseguentemente, come alla luce dei crimini che il Governo Netanyahu sta commettendo ai danni della popolazione palestinese, sia fondamentale che l'Italia dia un segnale di netto distacco dalla condotta criminosa delle autorità israeliane, interrompendo ogni relazione commerciale e militare in essere con Israele. Conclude richiamandosi alle numerose testimonianze, anche di medici e giornalisti, circa le gravissime azioni commesse ai danni dei civili e del popolo palestinese, che sembrano essere dimenticati dalle timide posizioni assunte dai Governi occidentali nei confronti di Israele.

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP), condividendo i rilievi mossi dagli onorevoli Grimaldi e Pellegrini, ritiene che rinviare l'esame del provvedimento possa essere significativo di una sensibilità unanime delle forze politiche rappresentate in Parlamento, relativamente alle terribili notizie che continuano a giungere dalla Striscia di Gaza. Evidenzia, peraltro, come la presenza del Governo, ai fini di poter affrontare più compiutamente la discussione sul provvedimento in esame, dovrebbe essere assicurata da un rappresentante appartenente al Dicastero della difesa.

  Antonino MINARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, invita il relatore a formulare una proposta di parere.

Pag. 120

  Mauro MALAGUTI (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede al Presidente, Minardo, se intenda accogliere la richiesta, avanzata dalle opposizioni, di rinviare l'esame del provvedimento o se, al contrario, intenda proseguire l'esame ponendo in votazione la proposta di parere favorevole testé formulata dal relatore. Ritiene, infatti, che tanto il merito del provvedimento, quanto questioni di opportunità politica dettate dal contesto internazionale, rendano preferibile non proseguire l'esame. Sottolinea, inoltre, come l'assenza di un rappresentante del Governo appartenente al Ministero della difesa renda solo parziale e, dunque, incompiuta l'analisi del provvedimento e il confronto con i rilievi e le osservazioni avanzate dalle opposizioni.

  Antonino MINARDO, presidente, ricorda come il termine per l'espressione del prescritto parere sul provvedimento in esame scada il 26 maggio 2025, e come non sussistano condizioni ostative alla prosecuzione dell'esame del provvedimento ed all'espressione del parere nella seduta odierna.

  Giorgio MULÈ (FI-PPE), preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore. Evidenzia, infatti, come, nel merito, il provvedimento non disponga l'acquisizione di materiale bellico, bensì di tecnologia da un partner, Elta Systems Ltd, leader mondiale in questo campo e, peraltro, già individuato nei precedenti programmi d'arma di cui il provvedimento in esame rappresenta naturale prosecuzione. Ritiene, infine, che la tecnologia oggetto del programma di acquisizione sia necessaria al fine di assicurare al Paese le proprie difese, in un contesto geopolitico in continua evoluzione.

  Marco PELLEGRINI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, si associa alle considerazioni svolte dall'onorevole Grimaldi. Sottolinea, peraltro, come i rilievi avanzati nel corso del suo precedente intervento abbiano natura prettamente politica, in considerazione alla valutazione di opportunità di intrattenere relazioni commerciali e militari con il Governo Netanyahu, mentre non siano stati affrontati profili di merito relativi alla tecnologia oggetto di acquisizione.

  Paola Maria CHIESA (FDI) sottolinea come il provvedimento rappresenti esclusivamente la prosecuzione dei già avviati ed approvati SMD 03/2020 e SMD 37/2021.

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP) fa presente come il problema di cui si discute non riguardi il merito del provvedimento, bensì le implicazioni politiche che ne conseguono. Sottolinea, peraltro, che per affrontare tematiche di merito sarebbe necessaria la presenza di un rappresentante del Governo afferente al Ministero della difesa. Si rivolge, in ogni caso, al rappresentante del Governo presente, Sottosegretario Iannone, al fine di avere chiarimenti circa la posizione del Governo sulle contestazioni mosse dalle opposizioni.

  Roberto BAGNASCO (FI-PPE) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore. Pur ritenendo comprensibili alcune osservazioni avanzate dalle opposizioni, evidenzia come esse non siano trasferibili ipso facto in una censura del provvedimento in esame, non concernendo il merito dello stesso.

  Arnaldo LOMUTI (M5S), lamentando la mancanza di sensibilità del Governo e della maggioranza nei confronti dei crimini commessi dal Governo israeliano ai danni della popolazione palestinese, evidenzia come l'approvazione della proposta di parere del relatore sia un grave errore politico. Stigmatizza, dunque, la scelta di non tenere in debita considerazione la proposta delle opposizioni di rinviare l'esame del provvedimento e, conseguentemente, invita i colleghi ad abbandonare i lavori della Commissione.

  Il Sottosegretario Antonio IANNONE esprime la posizione favorevole del GovernoPag. 121 sulla proposta di parere formulata dal relatore.

  Marco GRIMALDI (AVS) chiede di intervenire per rendere dichiarazione di voto.

  Antonino MINARDO, presidente, fa presente all'onorevole Grimaldi che, non essendo un componente della Commissione, non può prendere parte al voto e, conseguentemente, non può intervenire in dichiarazione di voto.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, dà conto delle sostituzioni e pone in votazione la proposta di parere favorevole del relatore.

  (Vive proteste del deputato Grimaldi, il quale chiede di intervenire ulteriormente sull'ordine dei lavori).

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 4), risultando, pertanto, preclusa la proposta alternativa di parere presentata dal gruppo AVS.

  La seduta termina alle 14.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Disposizioni concernenti l'istituzione della decorazione d'onore interforze dello Stato maggiore della difesa alla memoria dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.
C. 1535 Furgiuele, C. 1542 Bicchielli, C. 1554 Ciaburro, C. 1654 Varchi e C. 1696 Graziano.