SEDUTA POMERIDIANA DI MARTEDÌ 25 MARZO 1997
Allegato n. 18
(viene di seguito riportato il testo originale della proposta del relatore D'Onofrio, con emendamenti in corsivo e successive osservazioni esplicative)
[1] Con legge costituzionale e con l'approvazione della maggioranza delle popolazioni interessate espressa mediante referendum, si possono modificare i confini territoriali e la denominazione delle regioni esistenti, senza che ne derivino separazioni di natura etnica.
Osservazioni: occorre evitare il pericolo che organizzazioni politiche localistiche si servano dell'articolo per creare delle regioni monoetniche, nelle quali le minoranze etniche verrebbero necessariamente messe in gravi difficoltà o costrette ad andarsene.
La monoetnicità agevolerebbe anche la contrapposizione alle altre regioni.
[2] Con la medesima procedura si possono costituire nuove regioni, purché con popolazione di almeno due milioni di abitanti e purché, il territorio di una regione non superi un quinto del territorio nazionale.
Osservazioni: occorre evitare quelle macroregioni, già auspicate da Gianfranco Miglio, che, assumendo dimensioni credibili per costituire una unità statuale, accentuerebbero le tentanzioni secessionistiche già in atto.
[3] Con legge regionale e con l'approvazione della maggioranza delle popolazioni interessate espressa mediante referendum, si possono istituire nuovi comuni e nuove province, mutare i confini territoriali e la denominazione di comuni e province esistenti, fatti salvi i principi del bilinguismo per i territori dove esso è in vigore.
Osservazioni: occorre evitare, anche in questo caso, che le denominazioni e il mutamento dei confini finiscano per creare nuove difficoltà in ordine alla sopravvivenza delle minoranze italiane nello stesso territorio nazionale, tanto più se si accentuano i poteri statutari e normativi (sia pure a livello regolamentare) degli enti locali, poteri che potrebbero creare situazioni di privilegio e/o di vessazione nei confronti di parti della popolazione.
SERVELLO, PASQUALI