Numero 00888/2010 e data 08/03/2010
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Consultiva per gli Atti Normativi
Adunanza di Sezione del 8 febbraio 2010
NUMERO AFFARE 00190/2010
OGGETTO:
Ministero per i beni e le attività culturali - Ufficio legislativo;
Schema di regolamento recante unificazione strutturale della giunta centrale per gli studi storici e degli istituti storici.
LA SEZIONE
Vista la relazione trasmessa con nota prot. n. MBAC-UDCM 0025377 del 29 dicembre 2009, con la quale il Ministero per i beni e le attività culturali chiede il parere del Consiglio di Stato sullo schema di regolamento indicato in oggetto;
Esaminati gli atti e udito il relatore ed estensore Consigliere Sabato Malinconico;
Premesso:
Lo schema di d.P.R. trasmesso per l’esame intende apportare talune parziali modificazioni al d.P.R. 11 novembre 2005, n. 255, avente il medesimo oggetto, approvato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 14 ottobre 2005 con deliberazione con la quale venivano disattesi i pareri espressi sullo schema di d.P.R. dal Consiglio di Stato nelle Adunanze del 28.4.2003, dell’11 luglio 2005, del 25 luglio 2005 e del 16 settembre 2005.
In particolare, in quella circostanza il Consiglio di Stato aveva sottolineato due aspetti di criticità del provvedimento: l’uno relativo al criterio di nomina prefigurato nel testo, che non offriva adeguate garanzie dell’autonomia scientifica degli istituti; l’altro concernente la mancanza di una disciplina transitoria mediante prorogatio degli organi dei predetti istituti a seguito dell’emanazione del regolamento.
Al contrario era stata invece prevista l’immediata decadenza dei componenti di detti organi al 31 dicembre 2005.
Il regolamento in questione è stato poi impugnato da taluni membri della Giunta e il Consiglio di Stato, con ordinanza n. 716 del 14 febbraio 2006, ha accolto l’istanza cautelare di sospensione del provvedimento.
Conseguentemente il Ministero per i beni e le attività culturali, allo scopo di superare la situazione descritta, ha predisposto talune modifiche al d.P.R. n. 255 prevalentemente di aggiornamento del testo a seguito di nuove situazioni nel frattempo intervenute (ingresso nella rete della Giunta dell’Istituto internazionale di studi “G. Garibaldi”) e con l’obiettivo di rimodulare le disposizioni relative alle nomine e di introdurre una disciplina transitoria in modo da adeguarsi all’ordinanza n. 716 del Consiglio di Stato.
Per esigenze di più agevole comprensione del testo l’Amministrazione ha ritenuto di non utilizzare la tecnica novellistica privilegiando una riscrittura integrale del regolamento, nel quale sono state riprodotte anche le disposizioni preesistenti che non hanno subito interventi modificativi.
Lo schema si compone di 9 articoli e di un allegato e tiene conto delle indicazioni e dei suggerimenti formulati dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato in sede di espressione del concerto sia con riferimento alle singole disposizioni, sia con riguardo alla necessità di redigere una apposita relazione tecnica, che è stata prodotta e risulta bollinata dal predetto Dipartimento.
Le disposizioni di maggior rilievo sono costituite dall’art. 4 nel quale vengono rimodulati, come si è detto, i criteri di nomina del Presidente, dei direttori degli istituti storici e del consiglio di amministrazione della giunta centrale per gli studi storici e dall’art. 9, che prevede la prorogatio dei membri degli organi della giunta e degli istituti storici, i quali restano in carica fino alla nomina dei nuovi componenti da effettuarsi nei tre mesi successivi all’entrata in vigore del presente regolamento; è prevista però una deroga espressa per il solo Presidente dell’istituto per la storia del risorgimento italiano, il cui incarico, tenuto conto dei programmi celebrativi del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, viene prorogato fino al 31.12.2011.
Analogamente l’elezione dei 4 esperti facenti parte del Consiglio di amministrazione della Giunta è fissata nei tre mesi successivi all’entrata in vigore del regolamento. Particolare rilievo, per gli aspetti finanziari e di contenimento della spesa, assume anche l’art. 2, che prevede la riduzione del numero dei revisori dei conti e la gratuità delle cariche.
Considerato:
Sul piano generale e sostanziale si osserva che le criticità emerse con riguardo al testo del d.P.R. n. 255 si possono ritenere in gran parte, ma non del tutto superate. Quanto alla disciplina transitoria, la soluzione introdotta all’art. 9 appare tale da superare le obiezioni sollevate dal Consiglio di Stato anche in sede giurisdizionale.
Con riguardo al criterio di nomina e all’obiettivo di garanzia dell’autonomia scientifica, si ritiene che la nuova formulazione dell’art. 4 faccia segnare sicuramente un positivo avanzamento nella direzione a suo tempo indicata dal Consiglio di Stato in sede consultiva e riproposta con l’ordinanza n. 716 del 14 febbraio 2006. Tuttavia, le obiezioni formulate non possono dirsi interamente superate con riferimento specificamente alla nomina dei direttori degli istituti storici, che continua ad essere riservata al Ministro per i beni e le attività culturali, come peraltro avviene anche per il Presidente della giunta storica nazionale (vedi articolo 2, commi 8 e 3 rispettivamente); infatti non può ritenersi satisfattiva dell’autonomia scientifica la sola circostanza che i predetti direttori siano scelti tra i professori universitari di ruolo di prima fascia di area storica.
Peraltro vanno interamente condivise sia la soluzione proposta per i quattro esperti facenti parte del Consiglio di amministrazione della Giunta (la cui nomina consegue ad un meccanismo di elezione telematica curata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca), sia quella prefigurata per i componenti il consiglio direttivo e di consulenza degli istituti storici facenti parte della rete, la metà dei quali (2 su 4) è nominata in base ad una terna di nominativi proposta dal direttore di ciascun istituto, previo parere del Consiglio di amministrazione della giunta storica nazionale. Viceversa per la nomina dei componenti il consiglio direttivo e di consulenza dell’istituto per la storia del risorgimento italiano e della Domus Mazziniana continua ad applicarsi uno speciale sistema di elezione.
Tenuto conto delle innovazioni introdotte dal nuovo schema di regolamento, si ritiene che le soluzioni prospettate, pur non realizzando integralmente le indicazioni proposte, rappresentino tuttavia un accettabile punto di equilibrio rispetto al d.P.R. n. 255, anche in considerazione del fatto che non appare agevole individuare un organismo terzo in grado di formulare eventuali terne o rose di nominativi ai fini della nomina dei direttori degli Istituti, mentre per il Presidente della Giunta storica nazionale non è stato mai messo in discussione il potere di nomina dell’organo politico.
In tale situazione, anche allo scopo di introdurre un sistema più garantista per la nomina dei direttori degli istituti, si sottopone l’eventualità di ricorrere ad un decreto di concerto tra il Ministro per i beni e le attività culturali e il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Per quanto attiene ai profili tecnici e formali di redazione del testo, si ritiene che all’articolo 2, comma 4, la previsione di modificazione dell’allegato 1 con decreto del Ministero per i beni e le attività culturali, sentito il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, debba intendersi riferita a decreto di natura regolamentare, attesa la connotazione dell’allegato, che individua le discipline e le aree storiche prese in considerazione ai fini della nomina degli esperti.
Infine, tenuto conto che, come si è innanzi precisato, per il provvedimento in esame non si è fatto ricorso alla tecnica della novella, ma sono state integralmente riprodotte le norme del regolamento, occorrerebbe introdurre nel testo una disposizione finale di abrogazione del d.P.R. 11 novembre 2005, n. 255.
P.Q.M.
esprime parere favorevole sullo schema di regolamento in esame con le osservazioni di cui in motivazione.
L'ESTENSORE | IL PRESIDENTE | |
Sabato Malinconico | Giancarlo Coraggio | |
IL SEGRETARIO