Primo Rapporto CIA-CENSIS "Un futuro per l'Italia: perchè ripartire dall'agricoltura"

20 maggio 2014

Il Rapporto di Cia e Censis "Un futuro per l'italia: perche' ripartire dall'agricoltura" evidenzia che per l'82% degli italiani il settore agricolo rappresenta un asset strategico per ridare slancio alla crescita del Paese: in particolare, il 51% lo considera una fonte di ricchezza e di occupazione, il 31% ritiene che possa essere un valore aggiunto in termini di competitività.

Il Rapporto evidenzia che - malgrado il numero complessivo delle imprese sia da anni in costante riduzione e anche sul fronte occupazionale si sia registrato negli ultimi cinque anni il calo delle persone occupate stabilmente in agricoltura (-6,2%) - il settore è andato incontro ad un processo di progressiva strutturazione, che sta spingendo verso la creazione di un tessuto agricolo e agroalimentare più solido del passato: tra il 2010 e il 2012, mentre le imprese senza addetti hanno registrato una significativa contrazione (-7,9%) e quelle fino a cinque hanno visto ridurre di misura la propria base, è invece cresciuto il numero delle imprese più strutturate: +18,4% quelle con 10-19 addetti, +37% quelle con 20-49 addetti e addirittura +60,9% quelle con più di 50 addetti.

Nei difficili anni della crisi, buone performance sono state registrate nell'export agricolo e agroalimentare, che nel 2013 ha continuato a crescere (+4,8%), a fronte di un sostanziale stallo del valore delle esportazioni italiane complessive (-0,1%).

Nello stesso anno 2013, i prodotti agroalimentari hanno pesato per circa 33,5 miliardi di euro sulla bilancia commerciale.

Il peso dell’agricoltura italiana nel panorama dell’Unione europea risulta oggettivamente rilevante, anche se, proprio dall’analisi dei dati di confronto con gli altri paesi, emerge in maniera evidente come questo peso possa assumere dimensioni ancora maggiori. Infatti, con un valore aggiunto superiore a 30 miliardi di euro nel 2013 e con un volume di lavoro pari a 928 mila occupati, l'Italia e' la seconda economia agricola europea, dopo la Francia, con un peso sul valore totale dell'Unione pari al 15,2% (rispetto al 16% della Francia), ma si colloca solo al sesto posto tra i paesi europei per volumi delle esportazioni, preceduta, nell'ordine, da Paesi Bassi, Germania, Francia, Spagna e Belgio.

Per saperne, di più, si rinvia alla sintesi del Rapporto.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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