Aggiornato lo studio SENTIERI per la "Terra dei fuochi"(TdF) e per il SIN (Sito d’Interesse Nazionale) di Taranto

4 luglio 2014

L'Istituto superiore di sanità (ISS) ha aggiornato lo studio SENTIERI per la cosiddetta "Terra dei fuochi"(TdF) e per il SIN (Sito d’Interesse Nazionale) di Taranto.

Lo studio sulla "Terra dei Fuochi”, copre il territorio di 55 comuni situati nelle province di Napoli e Caserta) e quelli dei comuni del SIN di Taranto (Taranto e Statte). La ricerca, affidata all’Istituto Superiore di Sanità dall'articolo 1, comma 1-bis, del decreto legge 136/2013, è stata avviata a febbraio e si è conclusa a maggio 2014, con lo scopo di rilevare eventuali eccessi di mortalità, incidenza oncologica e morbosità stimata attraverso i dati di ospedalizzazione, riferibili all’esposizione a contaminanti ambientali.

Il quadro che si desume dall’insieme delle evidenze disponibili presentate nello studio, relative ai due territori (Terra dei Fuochi e SIN di Taranto) ha permesso di formulare alcune raccomandazioni di Sanità Pubblica che attengono a misure di prevenzione da attuare a beneficio delle popolazioni, con particolare attenzione alla tutela della salute materno-infantile già nel periodo prenatale; esse sono contenute nella relazione relativa allo Studio, che descrive dettagliatamente metodi, dati e risultati, nel caso della Terra dei Fuochi, aggregati per le Province di Napoli e Caserta e ulteriormente disaggregati a livello comunale. Insieme allo studio sono state pubblicate Tabella di sintesi dei dati relativi ai Comuni in provincia di Napoli, Caserta e Taranto.

Terra dei fuochi

Lo studio sottolinea che il quadro epidemiologico della popolazione residente nei 55 comuni interessati è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità e dell’ospedalizzazione per diverse patologie a eziologia multifattoriale, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a un insieme di inquinanti ambientali che possono essere emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e/o di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani. I risultati del piano di sorveglianza epidemiologica presentati dallo studio rafforzano la nozione di un carico di patologia nell’area esaminata, per il quale le esposizioni a emissioni e rilasci dei siti di smaltimento e combustione illegale dei rifiuti possono avere svolto un ruolo causale o concausale. Per quanto riguarda la salute infantile emerge un quadro di criticità meritevole di attenzione, in particolare eccessi di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori e eccessi di tumori del sistema nervoso centrale nel primo anno di vita e nella fascia di età 0-14 anni sono stati osservati in entrambe le province. Le osservazioni concorrono a motivare l’implementazione dei piani di risanamento ambientale espressamente previsti dalle norme in vigore e l’immediata cessazione delle pratiche illegali di smaltimento e combustione dei rifiuti con il ripristino della legalità del ciclo dei rifiuti. Lo Studio sottolinea che risulta di particolare importanza l’identificazione dei gruppi di popolazione caratterizzati dai più elevati livelli di esposizione nell’intera area delle Provincie di Napoli e di Caserta. Su questi gruppi di popolazione vanno indirizzati studi epidemiologici ad hoc, caratterizzati dall’adesione a protocolli validati e dalla disaggregazione della popolazione a livello sub comunale. L’osservazione di un carico di patologia correlata all’ambiente nella popolazione residente nella’area dei Terra dei fuochi pone quindi il problema di quale debba essere la risposta del Servizio Sanitario in termini di interventi preventivi (in aggiunta a quelli espressamente connessi all’intervento di risanamento ambientale), diagnostici, terapeutici, e più in generale assistenziale.

SIN di Taranto

Anche in questo caso, il profilo di salute dei bambini che risiedono nel Sito di Taranto presenta alcune criticità che riguardano il primo anno di vita (eccessi nella mortalità e ricoveri per condizioni morbose di origine perinatale) e l’età pediatrica (eccessi di mortalità generale, di incidenza per il complesso dei tumori, e di ricoveri per malattie respiratorie acute; questi ultimi si protraggono anche in età adolescenziale). Le condizioni morbose di origine perinatale rappresentano un gruppo molto eterogeneo di condizioni che colpiscono il feto o il neonato e che comprendono le complicazioni durante la gravidanza e il parto e quadri morbosi digestivi o ematologici. L’eccesso di tumori pediatrici e di bambini e adolescenti ricoverati per malattie respiratorie acute è in linea con il quadro generale descritto nello studio di coorte residenziale per il SIN di Taranto .

Leggi anche:

  1. I primi due rapporti SENTIERI, comparsi nel 2010 e nel 2011, che avevano riguardato rispettivamente: le basi metodologiche dello studio (Epidemiol Prev 2010; 34(5-6) suppl. 3); la prima trattazione sistematica della mortalità per causa nelle popolazioni residenti nei 44 SIN inclusi nel Progetto (Epidemiol Prev 2011; 35(5-6) suppl. 4);
  2. Terzo Rapporto Sentieri - Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento: mortalità, incidenza oncologica e ricoveri ospedalieri;

  3. Uno studio dell'ISS, Cancer incidence in Italian contaminated sites, del 2014 che aveva documentato un eccesso di incidenza oncologica pari al 9% negli uomini e al 7% nelle donne in un insieme di 23 SIN (poiché si aggiungevano, per 6 SIN, i dati derivati dai registri tumori infantili che in SENTIERI non sono stati utilizzati);
  4. Il Comunicato stampa sul Rapporto SENTIERI – Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento: Mortalità, incidenza oncologica e ricoveri ospedalieri, del 6 maggio 2014.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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