Iniziative volte a fronteggiare la peste suina africana e la malattia vescicolare suina
24 luglio 2014
Nella seduta del 23 luglio 2014, la Commissione Affari sociali ha approvato la 8-00068 Iniziative volte a fronteggiare la peste suina africana e la malattia vescicolare suina.
Si ricorda che la peste suina africana (PSA) è una malattia altamente contagiosa dei suini domestici e selvatici, non trasmissibile all’uomo. In Italia è oggi presente in Sardegna, dove la malattia, per la presenza di allevamenti di piccole dimensioni e familiari, accompagnata dalla presenza di cinghiali selvatici, ha reso difficile l’eradicazione della malattia, censita fin dal 1978. Tuttavia, come evidenziato nella relazione del dirigente del Ministero della salute, risulta « una brusca involuzione della situazione epidemiologica » che ha visto 91 focolai nel 2012, 177 nel 2013 e già 64 nel 2014 ». Ciononostante già da tempo, a fronte di tale situazione, la Commissione europea è intervenuta con la propria decisione di esecuzione 2011/852/UE definendo tutta l’isola come territorio « ad alto rischio », precludendo gli scambi commerciali e imponendo più volte l’adozione di un piano di eradicazione che, evidentemente, non ha dato i risultati attesi
La malattia vescicolare suina (MVS) ha colpito gli allevamenti nazionali soprattutto negli anni scorsi, oggi l’accreditamento aziendale e regionale di indennità da malattia vescicolare suina consente la possibilità di movimentazione degli animali e delle carni, ma attualmente in Italia non si ha l’accreditamento di tutte le regioni per l’indennità da MVS, poichè rimangono focloai in Campania e Calabria. Nel corso delle audizioni conoscitive, svolte per l'approfondire la tematica oggetto della risoluzione, il Ministero della salute-Unità di crisi nazionale ha attestato un netto miglioramento della situazione, soprattutto in Campania dove non si riscontrano focolai dal 2012.
Per quanto riguarda la peste suina, la risoluzione, approvata all'unanimità, impegna fra l'altro il Governo a:
- conferire al presidente della Regione Sardegna o a un suo delegato il potere di emettere ordinanza di abbattimento dei capi suini infetti da peste suina africana (Psa) e allevati allo stato brado;
- attuare negli allevamenti sardi tutte le misure di biosicurezza essenziali ad evitare il contagio, come l'applicazione di una quarantena degli animali; impedire gli usi civici di territorio per il pascolo brado da parte di aziende zootecniche anche di piccole dimensioni che non siano regolarmente registrate e i relativi capi iscritti all’anagrafe aziendale e in Banca Dati Nazionale;
- sostenere la regione Sardegna nel piano di eradicazione anche attraverso la convocazione da parte dei prefetti in accordo con il presidente della regione dei comitati per l’ordine pubblico onde garantire il coinvolgimento e il coordinamento delle forze dell’ordine e in particolare Corpo forestale, Nas e Noe e dei sindaci delle zone coinvolte.
Per quanto attiene alla malattia vescicolare suina, la risoluzione, approvata all'unanimità, impegna fra l'altro il Governo a:
- a verificare la piena attuazione delle ordinanze ministeriali 12 aprile 2008 « Misure sanitarie di eradicazione della malattia vescicolare del suino e di sorveglianza della peste suina classica » nelle regioni che hanno ancora focolai aperti di Malattia vescicolare suina;
- ad attuare un controllo sierologico e clinico per la MVS sui suini di importazione, in particolare per prevenire l’immissione di animali con forme subcliniche difficilmente identificabili.
Sul tema, leggi le memorie depositate dagli auditi in Commissione :
- Ministero della salute - Direzione generale sanità animale;
- Assessore igiene, sanità, assistenza sociale della Regione Sardegna;
- Federazione nazionale ordini veterinari italiani;
- Ordine dei Veterinari della Provincia di Oristano;
- Sindacato italiano veterinari liberi professionisti;
- Sindacato italiano veterinari medicina pubblica.
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