Pubblicati i nuovi dati ISTAT sugli incidenti stradali
4 novembre 2014
L'ISTAT ha pubblicato oggi i dati, relativi all'anno 2013, sugli incidenti stradali in Italia, comparati con i dati dell'UE. Nel 2013 si sono registrati in Italia 181.227 incidenti stradali con lesioni a persone, con 3.385 morti e 257.421 feriti . Rispetto al 2012, il numero di incidenti è sceso del 3,7%, quello dei feriti del 3,5%, mentre per il numero dei decessi la flessione è del 9,8%. Tra il 2001 e il 2013 la riduzione complessiva delle vittime della strada è stata del 52,3%, in valore assoluto si è passati da 7.096 a 3.385 decessi. L'Unione europea ha chiesto agli Stati membri di promuovere azioni per il dimezzamento del numero delle vittime degli incidenti dal 2010 al 2020. Nella Ue28 le vittime di incidenti stradali sono state 26.010 nel 2013 (28.298 nel 2012), con una riduzione complessiva tra il 2013 e il 2010 del 17,7%, variazione analoga a quella registrata in Italia nello stesso periodo. Per quanto riguarda la tipologia di strade su cui avvengono gli incidenti, sulle strade urbane italiane si sono verificati il 75% degli incidenti con il 42% dei decessi (136.438 incidenti, con 184.683 feriti e 1.421 morti), sulle strade extraurbane circa il 20% degli incidenti (35.524), con il 48% circa di morti (1.643 decessi), mentre sulle autostrade si sono verificati solo il 5% degli incidenti (9.265) con 15.447 feriti ed il 9% dei decessi (321). Tali dati mostrano quindi una forte concentrazione dei decessi nelle strade extraurbane (4,63 decessi ogni 100 incidenti). Nel 67,9% dei casi le vittime degli incidenti stradali sono conducenti di veicoli, nel 15,9% passeggeri trasportati e nel 16,2% pedoni. Tra i 2.297 conducenti deceduti a seguito di incidente stradale, il 42,1% aveva un'età compresa tra i 20 e i 44 anni (968 in totale), con valori massimi registrati soprattutto tra i giovani 20-24enni (219) e tra gli adulti nella classe 40-44 anni (215). La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (67,5%); seguono i motocicli (12,8%), gli autocarri (6,4%), le biciclette (5,3%) e i ciclomotori (4,5%). I motocicli rappresentano la categoria di veicolo più a rischio: l'indice di mortalità è pari a 1,68 morti per 100 veicoli coinvolti; seguono biciclette (1,41) e ciclomotori (0,84).
Per saperne di più si vedano i dati completi ISTAT: http://www.istat.it/it/archivio/137546
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