Nota tecnica della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome su Personale SSN, farmaci innovativi, area socio-sanitaria, Dirigenza SSN, appropriatezza in sanità

23 aprile 2015

Nel corso della seduta del 23 aprile 2015,  presso la Commissione igiene e sanità del Senato - nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla sostenibilità del SSN con particolare riferimento alla garanzia di principi di universalità, solidarietà ed equità -  i rappresentati delle Regioni e delle Province autonome hanno ripreso l'audizione avviata nella precedente audizione del 25 marzo.

I rappresentanti delle Regioni hanno depositato una Nota tecnica questi i contenuti principali in estrema sintesi :

Personale - criticità connesse agli orari di lavoro e alle turnazioni, alla mancanza di turn over nelle equipe assistenziali; comma 566 della Legge di stabilità e Sistema formativo – competenze professionisti. La Nota ricorda che con la sottoscrizione del Nuovo Patto per la Salute 2014-2016 sono state introdotte alcune importanti novità quali: il blocco del turn over che per le Regioni in piano di rientro varrà solo fino al 31 dicembre dell'anno successivo a quello della verifica positiva; la modifica della previsione del D.L. 98/2011 che prescrive a partire dal 2015 il rispetto del vincolo contenuto nella Finanziaria 2010 di un tetto di spesa per il personale pari a quella del 2004 ridotta dell'1,4%, indipendentemente se la Regione sia in equilibrio economico, prevedendo che le Regioni siano considerate adempienti ove venga accertato il conseguimento di tale vincolo attraverso un percorso graduale fino all'applicazione totale dello stesso nel 2020. Nel merito Stato e Regioni hanno convenuto sulla necessità di avviare un approfondimento per aggiornare il parametro dell'1,4 % .
Inoltre in attuazione dell'art. 22 del Patto (Gestione e sviluppo delle risorse umane) è stato costituito un apposito Tavolo politico per la definizione di una legge delega che dovrà dettare principi e criteri direttivi quali: integrazione multidisciplinare delle professioni sanitarie; disciplina della formazione di base e specialistica per il personale dipendente e convenzionato; disciplina dello sviluppo professionale di carriera con l'introduzione di misure volte ad assicurare una maggiore flessibilità nei processi di gestione delle attività professionali; introduzione di standards di personale per livello di assistenza ai fini di determinare il fabbisogno di professionisti sanitari a livello nazionale; l'applicazione del Dpcm sul precariato per assicurare l'erogazione dei Lea e la sicurezza nelle cure. Il Tavolo ha iniziato a lavorare a novembre 2014, e ha già definito alcune ipotesi di obiettivi da perseguire, che ha sottoposto al Ministero, quali: l'istituzione della rete formativa regionale costituita sia da strutture universitarie sia da strutture ospedaliere e strutture territoriali del SSN; la previsione di modalità dell'inserimento dei medici specializzandi all'interno di tali strutture, in coerenza con le finalità formative della Scuola di specializzazione e sotto la supervisione della stessa, con graduale assunzione di responsabilità assistenziale; la disciplina dell'accesso del personale medico al SSN ed il relativo stato giuridico, prevedendo: il titolo di formazione di base e l'abilitazione all'esercizio della relativa professione quali requisiti di accesso; l'accesso di tali professionisti, per esigenze del SSR, in soprannumero, ad una scuola di specializzazione di area medica sanitaria; la disciplina dello sviluppo professionale di carriera della dirigenza, introducendo misure volte ad assicurare una maggiore flessibilità nei processi di gestione delle risorse umane; l'individuazione, al fine di assicurare l'erogazione dei Lea e la sicurezza delle cure, di specifiche misure per la stabilizzazione del personale precario, attraverso procedure concorsuali, anche tenendo conto della riorganizzazione delle rete dei servizi, con particolare riferimento al personale medico dei servizi di emergenza e urgenza. La Nota infine ricorda che con riferimento alle professioni sanitarie, l'art. 1 comma 566 della Legge di stabilità 2015 ha previsto che con Accordo tra Governo e Regioni, previa concertazione con le rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei profili sanitari interessati, siano definiti i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilità delle professioni sanitarie infermieristiche-ostetrica, tecniche e della riabilitazione e della prevenzione. Disposizione condivisa dalle Regioni che hanno ricevuto note di sollecito per il perfezionamento di tale Accordo in Stato – Regioni dalle Federazioni di categoria.

Area socio – sanitaria e DPCM di aggiornamento dei Lea. In attuazione del Nuovo Patto per la Salute, Ministero e Regioni hanno iniziato a lavorare da circa un anno sul DPCM di aggiornamento dei Lea ed è stato costituito un gruppo di lavoro ad hoc che ha lavorato ad una prima bozza in cui l'assistenza socio – sanitaria viene collocata nell'ambito dell'assistenza distrettuale.

Finanziamento farmaci innovativi. La Legge di stabilità 2015 all'art. 1 comma 593 ha previsto l'istituzione di un Fondo per l'acquisto dei farmaci innovativi con uno stanziamento dello Stato di 100 milioni di euro per il 2015, cui si aggiungono 400 milioni per il 2015 e altri 500 per il 2016, ricavati dalle quote a destinazione vincolata già stanziati per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale. La Conferenza delle Regioni e delle PA  ha espresso parere contrario rispetto alla previsione di finanziare il fondo previsto con risorse assegnate alle Regioni e alle Province autonome tra quelle vincolate per la realizzazione degli obiettivi di piano. Le Regioni ritengono infatti che tale finanziamento debba essere garantito dallo Stato con risorse al di fuori del Fondo Sanitario Nazionale.Per questo, la Conferenza ha chiesto di avviare un confronto con il Ministero della Salute mediante l'attivazione di un Tavolo di lavoro qualificato che avrebbe dovuto, nelle more dell'iter autorizzativo del farmaco, definire i criteri scientifici per l'attribuzione di questa terapia innovativa, ma il Tavolo non è stato mai costituito. Ad oggi ulteriori criticità sono state rilevate dalle Regioni quali: la mancata conoscenza del costo reale del farmaco con conseguenti impossibilità di effettuare una corretta programmazione regionale; l'insufficienza del Fondo alla luce dei nuovi recenti farmaci commercializzati e dell'aumento dei pazienti trattabili, nonché la mobilità dei pazienti nel territorio nazionale. Inoltre è emersa anche la necessità di prevedere l'anticipazione al 30 giugno 2015 del termine previsto – 31 dicembre 2015 - dall'articolo 1, comma 585 della Legge 190/2014 per la revisione straordinaria del prontuario farmaceutico nazionale da parte di AIFA, affinché i risparmi possano avere effetto già a partire dall'anno in corso. Per potersi confrontare su queste problematiche le Regioni pertanto hanno chiesto nuovamente al Ministro Lorenzin, lo scorso 6 marzo, l'attivazione di un Tavolo di lavoro con il Ministero della Salute e AIFA per trovare soluzioni condivise alle difficoltà che registrano le Regioni e le PA a garantire l'accesso uniforme e tempestivo alle nuove terapie.

Selezione e remunerazione dirigenza. La Nota ricorda che il decreto legge 158/2012 aveva previsto che i direttori generali delle aziende e degli enti del SSR venissero nominati attingendo obbligatoriamente da un elenco regionale di idonei, o da analoghi elenchi di altre Regioni. I criteri di costituzione degli elenchi dovevano essere individuati da una commissione costituita dalla Regione e gli elenchi aggiornati almeno ogni due anni. Il Ddl recante la Riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche - AS 1577  attualmente all'esame dell'Aula del Senato -  sta modificando le disposizioni contenute nel Decreto Balduzzi per cui si prevede una selezione unica per titoli, previo avviso pubblico, dei direttori generali in possesso di specifici titoli formativi e professionali e di comprovata esperienza dirigenziale, effettuata da parte di una commissione nazionale composta pariteticamente da rappresentanti dello Stato e delle Regioni, per l'inserimento in un elenco nazionale degli idonei. Invece, selezione per titoli e colloquio, previo avviso pubblico, dei direttori amministrativi e dei direttori sanitari in possesso di specifici titoli professionali, scientifici e di carriera, effettuata da parte di commissioni regionali composte da esperti di qualificate istituzioni scientifiche, per l'inserimento in appositi elenchi regionali degli idonei, aggiornati con cadenza biennale, da cui i direttori generali devono obbligatoriamente attingere per le relative nomine. Nel merito, la Conferenza  ricorda che aveva espresso parere favorevole condizionato all'accoglimento di una serie di emendamenti e aveva sottolineato la necessità di proseguire un confronto tecnico e politico sul testo. 

Impatto che avrà la nuova riforma del Titolo V in termini di sostenibilità sul SSN. La Conferenza sta seguendo con attenzione i lavori parlamentari sulla Riforma del Titolo V che prevede il superamento della competenza concorrente e fa rientrare nelle competenze esclusive dello Stato le disposizioni generali e comuni per la tutela della Salute e tra le competenze esclusive delle Regioni la Programmazione e l'organizzazione dei servizi sanitari e sociali.

Tema dell'appropriatezza e modello di governo dell'offerta e della domanda in sanità. La Conferenza ricorda che proprio con l'obiettivo di garantire la sostenibilità del sistema in termini di appropriatezza, efficienza e qualità dell'assistenza è stato chiesto al Governo di ripensare all'intero sistema di governance della sanità, anche attraverso un provvedimento omnibus che costituisca una sorta di manutenzione del sistema: dalla riforma degli enti vigilati alla farmaceutica.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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