Vendita on line dei farmaci senza prescrizione medica
10 luglio 2015
Nel corso della seduta del 2 luglio 2015 della Commissione Igiene e sanità del Senato, il rappresentatne del Governo ha risposto all'interrogazione n. 3-02007 sulle misure di contrasto alla contraffazione dei farmaci commerciati on line.
Il sottosegretario, nella risposta, ha ricordato che la Direttiva europea 2011/62/UE ha introdotto una serie di misure finalizzate a impedire l'ingresso di medicinali falsificati nella catena di fornitura legale.
Conformemente a quanto previsto nel D. Lgs 17/2014, che recepisce la Direttiva europea 2011/62/EU, anche in Italia saranno consentiti la vendita e l'acquisto on line di farmaci senza prescrizione medica. Si tratta di una novità assoluta per l'Italia che renderà il nostro mercato allineato a quanto già avviene in altri Paesi d'Europa.
Nel nostro paese, in questa prima fase, la vendita a distanza sarà consentita solo a farmacie e negozi che hanno già titolo alla vendita di farmaci (come gli esercizi commerciali di cui al decreto legge 223/2006.
Le farmacie on line legali saranno riconoscibili, e quindi distinguibili da quelle illegali, attraverso il "logo comune", un bollino di sicurezza condiviso e coerente a livello europeo rilasciato a cura del Ministero della Salute.
Con una nota del 23 giugno, Il Ministero della Salute ha reso noto che sta per essere emanato un decreto con il quale verrà definito il logo identificativo nazionale per gli operatori che intendano effettuare la vendita on line di medicinali, in Italia limitata ai farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP).
Tale logo sarà conforme alle indicazioni definite dall'Unione Europea con Regolamento di esecuzione (UE) n. 699 della Commissione del 24 giugno 2014, che è entrato in vigore il 1° luglio 2015, e avrà la funzione di garantire che il venditore on line è un soggetto autorizzato ai sensi della normativa vigente.
Successivamente sarà possibile mettere in piedi le procedure finalizzate alla vendita on line dei soli medicinali senza obbligo di prescrizione (SOP) che comprendono i farmaci da banco, anche detti OTC, che sono medicinali da automedicazione.
In particolare, l'autorizzazione per tale attività dovrà essere rilasciata dalla Regione o Provincia autonoma ovvero dalle altre Autorità competenti, individuate dalla legislazione locale sulla base di una specifica richiesta contenente gli elementi identificativi della farmacia o esercizio commerciale e, ovviamente, l'indirizzo del sito web utilizzato per la vendita on line.
Una volta ottenuta l'autorizzazione, l'interessato potrà rivolgersi al Ministero per ottenere l'assegnazione del logo in questione attraverso la procedura che sarà presto disponibile sul portale del Ministero stesso.
Anche l'Agenzia Europea dei Medicinali fornirà i link alle autorità competenti per ciascun Stato membro con la lista ufficiale di tutte le farmacie autorizzate alla vendita on line o lo status di implementazione di quanto previsto dalla direttiva nei singoli paesi.
Con una nota, l'Aifa ha reso noto che negli ultimi mesi, alcune delle attività di contrasto avviate da AIFA sono state consolidate in più ampi progetti inter-istituzionali: la task-force Impact Italia, creata nel 2007 allo scopo di contrastare in modo efficace il fenomeno della contraffazione farmaceutica, è stata ampliata e trasformata in task-force nazionale anticontraffazione, mentre il Tavolo di collaborazione intersettoriale sulle e-pharmacies avviato da AIFA, Comando dei Carabinieri per la tutela della salute (NAS) e Ministero della Salute, insieme all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, al Registro IT e al Ministero dello Sviluppo Economico, che aveva già affrontato con successo problematiche complesse come il "dossier 121doc", è stato formalizzato in una Conferenza dei Servizi sulle e-pharmacies. Questo nuovo gruppo di lavoro ha il compito di ricevere ed analizzare tutte le segnalazioni relative a siti web sospetti dediti alla vendita di medicinali e identificare le violazioni alla disciplina sulla vendita a distanza al pubblico: a conclusione dell'istruttoria, la documentazione relativa al sito segnalato viene trasmessa al Ministero della Salute, che è l'autorità competente ad emanare disposizioni che impediranno l'accesso a indirizzi internet corrispondenti a siti identificati dalla Conferenza dei Servizi come illegali.
A livello europeo si ricorda Fakeshare, un progetto di cooperazione e intelligence condiviso da Italia, Spagna e Portogallo che mira a creare un sistema web condiviso tra le amministrazioni degli Stati membri, con lo scopo di gestire i dati sui controlli alle farmacie web illegali, che spesso operano da server dislocati fuori dall'UE.
La documentazione dei servizi e degli uffici della Camera è destinata alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina orgni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.
I contenuti originali possono essere riprodotti nel rispetto della legge, a condizione che sia citata la fonte.