OP e PSRN 2014-2020: il sottosegretario Castiglione interviene alla Camera
30 settembre 2015
Il Sottosegretario per le politiche agricole, alimentari e forestali Giuseppe Castiglione, intervenuto ieri in Aula alla Camera in risposta all'interrogazione Elvira Savino n. 3-01557 relativa alle misure che il Governo intende intraprendere a favore del comparto cerasicolo della Puglia, ha affermato che il Governo è impegnato nella tutela del reddito degli agricoltori attraverso misure di intervento quali una migliore gestione dei fondi europei, azioni di semplificazione, semplificazione dell'accesso al credito.
Il Sottesegretario ha ricordato le misure (contenute nel D.L. n. 51/2015) per favorire l'aggregazione di imprese, che operano anche per il settore ortofrutticolo, ciliegie comprese, al fine di accrescere il potere contrattuale della parte agricola.
E' stato poi ricordato che la disciplina europea, di cui al Reg. UE n. 1308/2013 (OCM unica 2014-2020), completata da disposizioni attuative nazionali, prevede il finanziamento di programmi di attività espletate da organizzazioni di produttori riconosciute. Per la realizzazione delle azioni finalizzate ad incrementare e salvaguardare la qualità dei prodotti, migliorare le condizioni di commercializzazione, promuovere i prodotti e prevenire e gestire le crisi di mercato, è previsto generalmente un aiuto fino ad un massimo del 50 per cento da parte dell'UE, che, per taluni interventi, può raggiungere anche il 100 per cento.
Peraltro, tra gli interventi finanziabili con i programmi operativi, che possono riguardare sia strutture associative che aziende singole, trovano spazio investimenti in stabilimenti di lavorazione, macchine ed attrezzature, rinnovi varietali, apprestamenti per la difesa da grandine e pioggia, schemi certificativi per la qualità, assistenza tecnica, campagne promozionali e ritiri dal mercato in caso di crisi.
Il sottosegretario ha ricordato che la capacità di utilizzo di tali strumenti, tuttavia, è in stretta relazione alla tendenza ad aggregarsi dei produttori, che nelle regioni meridionali, purtroppo, risulta ancora relativamente molto bassa.
Per quanto riguarda il riconoscimento di eventuali DOP e IGP, il Ministero è pronto a valutare tutte le istanze che i produttori pugliesi dovessero presentare, ma seguendo la procedura di cui al D.M. 14 ottobre 2013, secondo quanto previsto dal Reg. UE n.1151/2012, che prevede la competenza specifica della Commissione europea per l'esame delle domande di riconoscimento.
Com'è noto, infatti, l'assegnazione di una DOP o di una IGP, di una «indicazione geografica protetta», può avvenire solo quando, con l'istanza di parte, i produttori chiedono la registrazione di un nome che identifica, nel caso della DOP, un prodotto originario di un luogo determinato, le cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico. Nel caso, invece, della «indicazione geografica protetta», il nome identifica un prodotto originario di un determinato luogo alla cui origine geografica è attribuibile una qualità.
Inoltre, i fondi di mutualizzazione e gli strumenti per la stabilizzazione del reddito, contenuti nella nuova disciplina europea di sviluppo rurale (Reg. UE 1305/2013) sono previsti e saranno attivati non appena il relativo Programma annuale di sviluppo rurale sarà approvato dalla Commissione europea, approvazione prevista entro la fine del prossimo mese di novembre.
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