Decreto Appropriatezza in vigore dal 21 gennaio. Indicazioni delle Regioni Lazio e Toscana
3 febbraio 2016
Sulla G.U n. 15 del 20 gennaio 2016 è stato pubblicato il Decreto 9 dicembre 2015 Condizioni di erogabilità e indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale.
Si ricorda che il Decreto del Ministro della salute, previsto dall'art. 9-quater del decreto legge 78/2015 , individua le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale erogabili nell'ambito SSN, disponendo, altresì, che le prestazioni erogate al di fuori delle condizioni di erogabilità siano a totale carico dell'assistito. La norma prevede inoltre l'obbligo dei medici di conformare il proprio comportamento prescrittivo alle condizioni ed indicazioni di cui allo stesso decreto.
Sullo schema di decreto è stato preventivamente espresso il parere del Consiglio superiore di sanità nelle sedute del 14 settembre e del 25 settembre 2015 ed è stata sancita intesa dalla Conferenza Stato- regioni nella seduta del 26 novembre 2015.
Per tenere conto delle specificità regionali, l'intesa del 26 novembre 2015 stabilisce che venga sancito un ulteriore accordo, in sede di Conferenza Stato-regioni, che definisca i criteri e le modalità più idonei a favorire che il comportamento prescrittivo dei medici sia coerente alle condizioni e alle indicazioni dello stesso Decreto appropriatezza.
Sul punto, la Regione Toscana, con una nota, ha precisato "che sono già attivi in seno al Consiglio Sanitario Regionale dei gruppi di lavoro dedicati alla revisione ed ottimizzazione di una serie di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, al fine di integrare la logica delle condizioni di erogabilità o di appropriatezza di singole prestazioni e di riportare il lavoro sull'appropriatezza nell'ambito di una strategia di intervento più ampia, che veda il coinvolgimento dei competenti dipartimenti interaziendali, della medicina generale e dei cittadini. Obiettivo di questo lavoro è approcciare il tema dell'appropriatezza attraverso la condivisione dell'opportunità delle prestazioni sanitarie nell'ambito del percorso del paziente da parte di tutti i portatori di interesse, piuttosto che soltanto attraverso il mero utilizzo di criteri classificatori, individuando indirizzi condivisi tra aziende, professionisti e cittadinanza che possano supportare il medico nelle scelte connesse alla gestione del paziente e determinare effetti benefici a più livelli (clinico, organizzativo, etico...), oltre che sul piano economico".
Anche la Regione Lazio ha precisato che "la Regione Lazio è disponibile ad aprire un tavolo di confronto con i medici prescrittori per affrontare i temi posti dal recente Decreto sull'appropriatezza, in particolare per quanto riguarda i rischi di una eccessiva burocratizzazione. La Regione è pronta a concordare ed adottare tutte le misure e gli accorgimenti utili a ridurre i passaggi burocratici, favorire una lettura uniforme di quanto previsto dalle nuove norme al fine di favorire il lavoro dei medici e evitare disagi ai cittadini. Resta immutata la consapevolezza del valore strategico dell'atto emanato dal Ministero della Sanità, la cui utilità pare, per altro, non essere messa in discussione dagli stessi medici di medicina generale".
Tornando al Decreto 9 dicembre 2015, le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva previste interessano: Odontoiatria, Genetica, Radiologia diagnostica, Esami di laboratorio, Dermatologia allergologica, Medicina nucleare.
Gli allegati al Decreto sono 3 :
- l'allegato 1 contiene le 203 prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale cui sono associate condizioni di erogabilità o indicazioni di appropriatezza prescrittiva;
- l'allegato 2 riporta le patologie diagnosticabili con le prestazioni di genetica medica; le patologie e le condizioni per le quali è appropriata l'esecuzione di prestazioni di citogenetica; le patologie e le condizioni oncoematologiche per le quali è indicata l'indagine genetica e/o citogenetica e le patologie e le condizioni per cui è appropriata l'esecuzione di prestazioni di immunogenetica;
- l'allegato 3 contiene i criteri con cui sono state identificate le condizioni di erogabilità di odontoiatria.
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