Croce rossa italiana: la relazione della Corte dei conti aggiornata al 30 giugno 2015
20 aprile 2016
La Corte dei conti ha pubblicato la relazione sulla Croce rossa italiana, aggiornata al 30 giugno 2015, nella quale, oltre al quadro normativo di riferimento, viene tracciato il percorso di riorganizzazione, a partire dal decreto legislativo n. 178/2012 che ha posto le basi del riassetto complessivo dell'ente nell'ottica, tra l'altro, di un risanamento della gestione e di una riduzione nel tempo del contributo pubblico e del ricollocamento del personale in esubero presso altre pubbliche amministrazioni.
Si ricorda in proposito che, a partire dal 1° gennaio 2014, la CRI è articolata su due piani: uno pubblico (Comitato centrale e comitati delle province autonome di Trento e Bolzano) e uno privato, con oltre 600 comitati locali e provinciali privatizzati. Inoltre, dal 1° gennaio 2016, l'Associazione italiana della Croce Rossa è stata trasformata in persona giuridica di diritto privato. Conseguentemente, l'originaria CRI ha assunto la natura provvisoria di Ente strumentale alla Croce Rossa italiana, mantenendo la personalità giuridica di diritto pubblico come ente non economico.
L'Ente sarà soppresso a decorrere dal 1° gennaio 2018 (qui un approfondimento del quadro attuale e delle novità dal profilo della gestione contabile e dell'assetto patrimoniale contenute nel decreto proroga termini 2015, all'articolo 10, co. comma 7, 7-bis, 7-ter e 7-quater, DL. 210/2015, L. 21/2016).
Si registra, da ultimo, l'erogazione all'Associazione della Croce Rossa Italiana dei seguenti contributi per il primo semestre 2016:
- con decreto del Ministero della difesa del 22 marzo 2016 (v. GU n. 91 del 19 aprile 2016) di quota-parte del contributo finanziario 2016, pari a complessivi 4,1 milioni di euro, per le funzioni di interesse pubblico svolte dalla CRI in relazione all'attività ausiliaria delle Forze armate, in Italia ed all'estero, attraverso il Corpo militare volontario e il Corpo delle infermiere volontarie. Il contributo è dovuto ai sensi dell'art. 2, co. 5, del citato D.lgs n. 178;
- con decreto MEF del 29 gennaio 2016 (v. GU n. 41 del 19 febbraio 2016) dell'importo 5,2 milioni di euro in favore dell'Associazione della Croce rossa italiana e di 60,7 milioni di euro in favore dell'Ente strumentale alla Croce rossa italiana, come quota-parte del complessivo finanziamento disponibile a valere sul finanziamento del Servizio sanitario nazionale (pari a 131,8 milioni euro per l'anno 2016 e a 117,1 milioni euro per il 2017).
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