Continuità dell'assistenza medica territoriale H24  e Accordo collettivo nazionale per la medicina generale

1 agosto 2016

Nella seduta del 29 luglio 2016 dell'Assemblea della Camera, il Sottosegretario per la salute ha risposto all'interpellanza urgente n. 2-01435 Iniziative di competenza per evitare l'abolizione della continuità dell'assistenza medica territoriale 24 ore su 24.

In merito al contenuto dell'interpellanza, si ricorda che il decreto legge 158/2012 (c.d. Decreto Balduzzi, convertito in legge 189/2012) all'articolo 1 ha stabilito la distinzione fra le  Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) forme organizzative monoprofessionali di soli medici (intra-distrettuali, con popolazione assistita non superiore a 30.000 e, comunque, comprendente un numero di medici non inferiore a 20) e le c.d. Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) multiprofessionali (includenti infermieri, ostetriche, tecnici della riabilitazione, operatori della prevenzione e del sociale). Il decreto prevede inoltre che siano le regioni a organizzare operativamente le UCCP in reti integrate di poliambulatori, dotate di strumentazioni di base e collegamento telematico con le strutture ospedaliere, orientate alla promozione e condivisione di buone prassi, in grado di offrire soluzioni assistenziali e organizzative qualitativamente elevate e alternative all'ospedale. Le AFT e le UCCP erogano l'assistenza primaria attraverso personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale (medici di medicina generale,  pediatri di libera scelta e  specialisti ambulatoriali). Lo stesso articolo 1 del Decreto Balduzzi istituisce, per i medici di medicina generale,  il ruolo unico, disciplinato dalla convenzione nazionale.

Il 13 aprile 2016, il Comitato di settore Regioni-Sanità ha approvato il documento integrativo dell'Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale che ridefinisce le fasce orarie di continuità assistenziale dei medici di cure primarie a rapporto orario prevedendo che nelle ore notturne tra le ore 24.00 e le ore 8.00 di tutti i giorni feriali e festivi, l'assistenza sia assicurata unicamente attraverso il servizio di emergenza urgenza 118.

 Successivamente, il Ministero ha avviato un approfondimento sulla tematica della continuità assistenziale nelle ore notturne e nei fine settimana. A seguito di tale approfondimento e tenuto conto della necessità di garantire nelle aree particolarmente critiche il servizio di continuità assistenziale in tutte le fasce orarie, il Ministero dalla salute, con nota 30 maggio 2016, ha chiesto di integrare  il documento integrativo dell'Atto di indirizzo, proponendo esplicitamente: « di chiarire che la continuità assistenziale è assicurata anche nelle ore notturne tra le ore 24 e le ore 8 – secondo gli indirizzi della programmazione regionale – nelle zone caratterizzate da particolari condizioni oro geografiche e di viabilità o da una particolare densità abitativa, nelle zone deprivate e nei piccoli comuni sprovvisti di presidio ospedaliero, avendo particolare riguardo all'assistenza soprattutto degli anziani e dei pazienti in età pediatrica».

Il tema oggetto dell'interpellanza è stato oggetto di una audizione dei rappresentanti della Struttura Interegionale Sanitari Convenzionati ( SISAC) presso la Commissione 12° del Senato nel corso dell'Indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. I rappresentanti Sisac hanno riferito sullo stato della trattativa di rinnovo degli AACCNN settori della medicina generale e della pediatria di libera scelta, in rapporto di convenzionamento con il SSN e hanno fornito dati sul contesto operati e sui numeri del settore.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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