Attività di ricovero ospedaliero: pubblicati i dati 2016
19 ottobre 2017
La Direzione Generale della Programmazione sanitaria ha pubblicato il Rapporto annuale contenente i dati 2016 sull'attività di ricovero ospedaliero (Dati su schede di dimissione ospedaliera - SDO), con una rilevazione del 99,4% per gli istituti pubblici e 99,1% per gli istituti privati accreditati ed una copertura complessiva pari al 98,1%.
Il Rapporto espone numerose tavole con dati di andamento dell'assistenza ospedaliera dal 2001 e con disaggregazioni anche regionali, tra le quali:
- i dati generali sulla distribuzione delle dimissioni e delle giornate per tipo attività e regime di ricovero (p. 38);
- i ricoveri per acuti, tra cui distribuzione delle dimissioni per regione e tipo di istituto (p. 45) e distribuzione delle dimissioni per regione, tipo DRG - diagnosis related group, vale a dire ricoveri ospedalieri con caratteristiche cliniche omogenee -, regime di ricovero e durata della degenza (p. 48);
- i ricoveri in riabilitazione e lungodegenza (tra cui distribuzione delle dimissioni per regione e tipo di istituto, p. 123);
- i dati suoi neonati nati sani (per regione e tipo di istituto, p. 135);
- gli indicatori di efficienza per regione, tra cui le degenze medie (in giorni) per regione, tipo attività e tipo istituto - Dimissioni in regime ordinario (p. 148);
- gli indicatori di efficacia e appropriatezza organizzativa per regione (da p. 171);
- gli indicatori di mobilità, tra i quali i tassi di ospedalizzazione per regione, tipo attività, regime di ricovero e genere (per 1.000 abitanti) (p. 217) e i tassi di ospedalizzazione entro e fuori regione, standardizzato per età e genere per 1.000 abitanti (rispettivamente per acuti, per riabilitazione e per lungodegenza, da p. 222) e mobilità interregionale, anche per tumori, radio e chemioterapia, minori e cittadini stranieri (da p. 238);
- indicatori economici e per il controllo per regione (da p. 259).
Alcuni dati generali: rispetto all'anno precedente, per il 2016 si osserva una generale diminuzione del volume di attività erogata; il numero complessivo di dimissioni per Acuti, Riabilitazione e Lungodegenza mostra una diminuzione di circa il 2,7%, mentre il corrispondente volume complessivo di giornate si riduce di circa il 2,1%.
Il valore di degenza media per Acuti in Regime ordinario nel 2016 rimane costante a 6,9 giorni.
Si può osservare un andamento decrescente, relativo soprattutto all'attività per Acuti, sia in regime ordinario che diurno, che passano, rispettivamente, da 115,8 e 48,8 per mille abitanti nel 2010 a 95 e 31 nel 2016.Il tasso di ospedalizzazione complessivo si riduce da 171,9 per mille abitanti nel 2010 a 132,5 nel 2016.
Per il tasso di ospedalizzazione fuori regione in regime ordinario, i valori più elevati si osservano in Molise, Basilicata, Calabria, Abruzzo, mentre i valori più bassi si presentano in Lombardia, nella provincia autonoma di Bolzano, in Toscana e Veneto.
Qui invece alcuni indicatori di appropriatezza organizzativa per Regione: nel 2016, la percentuale di dimissioni da reparti chirurgici con DRG medico si attesta a 28,59% (era 29,16% nel 2015), la percentuale di ricoveri diurni di tipo diagnostico è 38,57% (era 40,21% nel 2015), la percentuale di ricoveri brevi si attesta a 9,96% per i ricoveri 01 giorno (era 10,04% nel 2015) e 25,05% per i ricoveri 23 giorni (era 25,34% nel 2015), mentre la percentuale di ricoveri con degenza oltre soglia con DRG medico in pazienti con età di 65 anni e oltre è sostanzialmente costante e pari a 4,36% (era 4,32% nel 2015). Questi indicatori, rileva il Rapporto,sono strettamente correlati con l'incapacità del livello territoriale di prendersi carico dei pazienti che rimangono inappropriatamente in ospedale.
Complessivamente, per i 108 DRG LEA, definiti anche nell'ultimo Patto della salute a rischio inappropriatezza, si osserva una significativa deospedalizzazione, con un miglioramento dell'appropriatezza organizzativa e dell'efficienza nell'uso delle risorse ospedaliere.
Con riferimento ai dati economici, il trend della remunerazione teorica negli anni 2010 –2016, per tipo attività e regime di ricovero è gradualmente in riduzione, passando da 30,9 miliardi di euro nel 2010 a 28,6 miliardi nel 2016: la componente per Acuti in regime ordinario risulta preponderante, seguita dalla componente per Acuti in regime diurno e per Riabilitazione in regime ordinario.
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